Creazione di nuovi strumenti di controllo che mirano a schedare e controllare



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In questi anni abbiamo avuto più volte modo di ragionare sull’uso di questo dispositivo all’interno del mondo della formazione, non solo nei termini della sua applicazione quotidiana e maggiormente visibile (quella della valutazione delle performance degli studenti), ma anche della creazione di nuovi strumenti di controllo che mirano a schedare e controllare tutto ciò che si muove all’interno del mondo della formazione. È il caso, ad esempio, delle prove INVALSI, oppure di agenzie come quella dell’ANVUR che si occupano di stilare vere e proprie classifiche tra istituti e atenei di serie A e di serie B. (V. Pinto, Infoaut)

  • In questi anni abbiamo avuto più volte modo di ragionare sull’uso di questo dispositivo all’interno del mondo della formazione, non solo nei termini della sua applicazione quotidiana e maggiormente visibile (quella della valutazione delle performance degli studenti), ma anche della creazione di nuovi strumenti di controllo che mirano a schedare e controllare tutto ciò che si muove all’interno del mondo della formazione. È il caso, ad esempio, delle prove INVALSI, oppure di agenzie come quella dell’ANVUR che si occupano di stilare vere e proprie classifiche tra istituti e atenei di serie A e di serie B. (V. Pinto, Infoaut)



La valutazione è il cuore della riforma di Renzi.

  • La valutazione è il cuore della riforma di Renzi.

  • “Il suo ruolo emerge quando si parla del «piano di miglioramento», un concetto ingannevole della nuova retorica pubblica, come la parola «qualità» cui spesso si accompagna.

  • ...Quando si parla dell’aggiornamento e della formazione continua si chiarisce che i docenti devono raggiungere gli obiettivi “preposti”. Preposti da chi? Chi decide? Sempre più questi obiettivi coincidono con i «portatori di interessi», che alla fine sono solo interessi di classe, gli unici dotati della forza per imporsi su altri.

  • Con buona pace della libertà di insegnamento, la riforma neoliberale lo converte in un servizio di formazione per le aziende.



Sono ricorrenti i concetti di ispezione e rendicontazione. C’è l’accentramento del potere nelle mani del preside-manager e del consiglio di amministrazione, l’annullamento degli organismi intermedi di rappresentanza. ...

  • Sono ricorrenti i concetti di ispezione e rendicontazione. C’è l’accentramento del potere nelle mani del preside-manager e del consiglio di amministrazione, l’annullamento degli organismi intermedi di rappresentanza. ...

  • C’è il «registro nazionale dei docenti», dove questi saranno tracciati in tutte le loro attività, costantemente sotto controllo, per «individuare coloro che meglio rispondono al piano di miglioramento preposto».

  • In tutto questo forse una novità c’è: la violenza, la nettezza, con cui emerge il disegno di spossessamento. Questo è avvenuto nell’università dal 2011 in poi. Qui forse solo ora qualcuno inizia a capire cosa significa valutazione: un potentissimo strumento di centralizzazione del potere e di spossessamento di chi è impegnato sul campo.



126. Il dirigente scolastico, sulla base dei criteri individuati dal comitato per la valutazione dei docenti ... assegna annualmente al personale docente una somma del fondo di cui al comma 1 sulla base di motivata valutazione.

  • 126. Il dirigente scolastico, sulla base dei criteri individuati dal comitato per la valutazione dei docenti ... assegna annualmente al personale docente una somma del fondo di cui al comma 1 sulla base di motivata valutazione.

  • 127. La somma di cui al comma 2, definita bonus, è destinata a valorizzare il merito del personale docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e ha natura di retribuzione accessoria.



«Art. 11.

  • «Art. 11.

  • 1. Presso ogni istituzione scolastica ed educativa è istituito, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il comitato per la valutazione dei docenti.

  • 2. Il comitato ha durata di tre anni scolastici, è presieduto dal dirigente scolastico ed è costituito dai seguenti componenti:

  • a) tre docenti dell'istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto;

  • b) due rappresentanti dei genitori, per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione; un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori, per il secondo ciclo di istruzione, scelti dal consiglio di istituto;

  • c) un componente esterno individuato dall'Ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici.



3. Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base:

  • 3. Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base:

  • a) della qualità dell'insegnamento e del contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti; → [LEGGI INVALSI]

  • b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche;

  • c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale. → [LEGGI TUTORAGGIO]



I soldi così erogati vengono distribuiti dal Dirigente a sua discrezione, anzi a suo arbitrio (il Consiglio di istituto diventerebbe sia pur “consultivamente” autorità salariale).

  • I soldi così erogati vengono distribuiti dal Dirigente a sua discrezione, anzi a suo arbitrio (il Consiglio di istituto diventerebbe sia pur “consultivamente” autorità salariale).

  • Da respingere perché sfuggono alla sfera contrattuale: l’unica abilitata a trattare di salario.

  • Da respingere perché introducono divisioni e frantumazione nella professione docente.

  • Da respingere perché sono premi individuali disconnessi da qualsiasi dimensione cooperativa e collegiale e forieri di competizione divisiva e, in quanto tale, disfunzionale per l’attività docente.



La legge 107 al comma 126 evidenzia che, per la valorizzazione del merito del personale docente, a decorrere dall’anno 2016 viene costituito presso il Miur un apposito fondo del valore di 200 milioni di euro rinnovato di anno in anno.

  • La legge 107 al comma 126 evidenzia che, per la valorizzazione del merito del personale docente, a decorrere dall’anno 2016 viene costituito presso il Miur un apposito fondo del valore di 200 milioni di euro rinnovato di anno in anno.



I criteri vengono stabiliti dal rinnovato Comitato di valutazione (vedi composizione in comma 129) mentre l’assegnazione della somma, sulla base di una motivata valutazione, spetta al Dirigente scolastico.

  • I criteri vengono stabiliti dal rinnovato Comitato di valutazione (vedi composizione in comma 129) mentre l’assegnazione della somma, sulla base di una motivata valutazione, spetta al Dirigente scolastico.

  • È indubbio che la maggior o minor definizione dei criteri implicherà la minor o maggior discrezionalità del Dirigente scolastico, ma queste decisioni sono lasciate all’autonomia gestionale delle istituzioni scolastiche.



Non ci sono cifre di riferimento in quanto il tutto è determinato dai criteri del Comitato e dall’applicazione attraverso i rilievi e le valutazioni del Dirigente.

  • Non ci sono cifre di riferimento in quanto il tutto è determinato dai criteri del Comitato e dall’applicazione attraverso i rilievi e le valutazioni del Dirigente.

  • Comunque, bisogna tenere in considerazione che il fondo è indirizzato specificatamente al merito professionale del personale docente, prefigurando di conseguenza dei criteri che sappiano effettivamente rilevarlo e valutarlo per poi promuoverlo e valorizzarlo. Più i criteri saranno condivisi ma nello stesso tempo stringenti, puntuali, rilevabili, misurabili, valutabili più probabilmente implicheranno una differenziazione fra i docenti e nello stesso tempo un consenso in quanto andranno effettivamente a premiare il merito.



La legge 107/2015 non indica procedure e modalità per la scelta dei componenti proprio per favorire l’autonomia delle istituzione scolastiche. Pertanto è competenza dell’istituzione scolastica definire in modo autonomo come “scegliere” i docenti.

  • La legge 107/2015 non indica procedure e modalità per la scelta dei componenti proprio per favorire l’autonomia delle istituzione scolastiche. Pertanto è competenza dell’istituzione scolastica definire in modo autonomo come “scegliere” i docenti.



La legge 107 al comma 126 evidenzia che, per la valorizzazione del merito del personale docente, a decorrere dall’anno 2016 viene costituito presso il Miur un apposito fondo del valore di 200 milioni di euro rinnovato di anno in anno.

  • La legge 107 al comma 126 evidenzia che, per la valorizzazione del merito del personale docente, a decorrere dall’anno 2016 viene costituito presso il Miur un apposito fondo del valore di 200 milioni di euro rinnovato di anno in anno.

  • Un decreto specifico del Ministro ripartirà il fondo a livello territoriale e tra le istituzioni scolastiche in proporzione alla dotazione organica dei docenti, considerando altresì i fattori di complessità delle istituzioni scolastiche e delle aree soggette a maggiore rischio educativo. Comunque il livello medio di finanziamento per ogni scuola … è di  mediamente 24.000 euro.



Il fondo è indirizzato a valorizzare il merito del  personale docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado  presenti sui posti della dotazione organica (posti comuni, sostegno, irc). Viene definito “bonus” in quanto è da considerare come una retribuzione accessoria che può essere confermata o non confermata di anno in anno in relazione ai criteri stabiliti e alle valutazioni ricevute.

  • Il fondo è indirizzato a valorizzare il merito del  personale docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado  presenti sui posti della dotazione organica (posti comuni, sostegno, irc). Viene definito “bonus” in quanto è da considerare come una retribuzione accessoria che può essere confermata o non confermata di anno in anno in relazione ai criteri stabiliti e alle valutazioni ricevute.

  • I criteri vengono stabiliti dal rinnovato Comitato di valutazione mentre l’assegnazione della somma,  sulla base di una motivata valutazione, spetta al Dirigente scolastico. È indubbio che la maggior o minor definizione dei criteri implicherà la minor o maggior discrezionalità del Dirigente scolastico, ma queste decisioni sono lasciate all’autonomia gestionale delle istituzioni scolastiche.



Non ci sono cifre di riferimento in quanto il tutto è determinato dai criteri del Comitato e dall’applicazione attraverso i rilievi e le valutazioni del Dirigente. Comunque, bisogna tenere in considerazione che il fondo è indirizzato specificatamente al merito professionale del personale docente, prefigurando di conseguenza dei criteri che sappiano effettivamente rilevarlo e valutarlo per poi promuoverlo e valorizzarlo.

  • Non ci sono cifre di riferimento in quanto il tutto è determinato dai criteri del Comitato e dall’applicazione attraverso i rilievi e le valutazioni del Dirigente. Comunque, bisogna tenere in considerazione che il fondo è indirizzato specificatamente al merito professionale del personale docente, prefigurando di conseguenza dei criteri che sappiano effettivamente rilevarlo e valutarlo per poi promuoverlo e valorizzarlo.

  • Più i criteri saranno condivisi ma nello stesso tempo stringenti, puntuali, rilevabili, misurabili, valutabili più probabilmente implicheranno una differenziazione fra i docenti e nello stesso tempo un consenso in quanto andranno effettivamente a premiare il merito.



Una differenziazione fra i docenti e nello stesso tempo un consenso...

  • Una differenziazione fra i docenti e nello stesso tempo un consenso...

  • Condivisione e consenso di criteri “oggettivi” di differenziazione:

    • “Per funzionare questi dispositivi di controllo hanno quindi bisogno prima di ogni altra cosa di consenso: il loro requisito fondamentale è che devono essere incorporati, embedded, all’interno del normale funzionamento di un’organizzazione (...). Ci si fida di sé e ci si fida degli altri nella misura in cui ciascuno diffida di sé e diffida degli altri (…). La condivisione del progetto, anzi persino una operosa complicità, è quindi un presupposto ineludibile” (Pinto, p. 39-41)


Più i criteri saranno (...) stringenti, puntuali, rilevabili, misurabili, valutabili...

  • Più i criteri saranno (...) stringenti, puntuali, rilevabili, misurabili, valutabili...

  • “Non si tratta più di far arretrare l’azione del governo, come nel liberalismo classico, ma di agire top down per creare mercati (reali) e/o, come dicono i governamental studies, estendere la logica del mercato all’insieme della società. Questo vale per la sanità, per il governo del territorio, per la gestione penale, per le risorse idriche, per la difesa, e anche logicamente per la ricerca e la formazione.

  • In tutti questi ambiti è necessario definire“un sistema d’informazione che sia analogo a quel che è un sistema di prezzo per un mercato”, e quindi “valutare”, ossia dare un valore quantificabile che, se non è proprio una moneta, possa funzionare come una “quasi-moneta”: “uno strumento di misura del valore delle produzioni dell’attività dei soggetti e del valore dell’attività medesima”.” (Pinto, p.57)



...i criteri (...) stringenti, puntuali, rilevabili, misurabili, valutabili (...) andranno effettivamente a premiare il merito.

  • ...i criteri (...) stringenti, puntuali, rilevabili, misurabili, valutabili (...) andranno effettivamente a premiare il merito.

  • La meritocrazia è un'ideologia recente, che si può far risalire a The rise of meritocracy di Young (1958)



La legge 107/2015 non indica procedure e modalità per la scelta dei componenti proprio per favorire l’autonomia delle istituzione scolastiche. Pertanto è competenza dell’istituzione scolastica definire in modo autonomo come “scegliere” i docenti.

  • La legge 107/2015 non indica procedure e modalità per la scelta dei componenti proprio per favorire l’autonomia delle istituzione scolastiche. Pertanto è competenza dell’istituzione scolastica definire in modo autonomo come “scegliere” i docenti.

  • Il Collegio può autonomamente definire le modalità di scelta, prevedendo od escludendo autocandidature, presentazione di liste, proposte di candidature, ecc. Trattandosi di scelta di persone, si ritiene, comunque, necessaria la votazione a scrutinio segreto.

  • Il componente esterno è nominato dall’Ufficio scolastico regionale fra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici.



Una norma di carattere generale sulla costituzione degli organi collegiali (art. 37 del Testo Unico) prevede che l'organo collegiale è validamente costituito anche nel caso in cui non tutte le componenti abbiano espresso la propria rappresentanza.

  • Una norma di carattere generale sulla costituzione degli organi collegiali (art. 37 del Testo Unico) prevede che l'organo collegiale è validamente costituito anche nel caso in cui non tutte le componenti abbiano espresso la propria rappresentanza.

  • Ciò vale, ad esempio, se il Consiglio d'Istituto o il Collegio dei docenti non provvede volontariamente alla scelta dei componenti di sua spettanza.



La legge 107/2015, comma 129, non lascia dubbi interpretativi in proposito: è il comitato che individua autonomamente i criteri per la valorizzazione dei docenti, sulla base di indicatori esplicitati dalla legge stessa.

  • La legge 107/2015, comma 129, non lascia dubbi interpretativi in proposito: è il comitato che individua autonomamente i criteri per la valorizzazione dei docenti, sulla base di indicatori esplicitati dalla legge stessa.

  • Nell'adozione dei criteri valutativi il Comitato è quindi pienamente autonomo e opera senza vincoli di sorta.

  • Tuttavia il Comitato può discrezionalmente e senza vincolo decidere di considerare eventuali proposte presentate dagli organi collegiali d'istituto o da altro soggetto (assemblea dei genitori, degli studenti).



AA.VV. Cosa insegnare a scuola, http://www.claudiogiunta.it/wp-content/uploads/2013/04/Cosa-insegnare-a-scuola1.pdf

  • AA.VV. Cosa insegnare a scuola, http://www.claudiogiunta.it/wp-content/uploads/2013/04/Cosa-insegnare-a-scuola1.pdf

  • AA.VV. Teste e colli, http://www.lavoroculturale.org/teste-colli-lebook-buonascuola/

  • Valeria Pinto, Valutare e punire, Cronopio

  • Francesca Rigotti, Merito/Meritocrazia,http://www.sisp.it/files/papers/2011/francesca-rigotti-1112.pdf

  • Francesca Rigotti, Contro il merito, http://www.novaspes.org/paradoxa/detArticolo.asp?id=433



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