Dottrina sociale della chiesa



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Teresio Bosco


I CRISTIANI E IL LAVORO

Storia, figure, dottrina

ELLEDICI 2006



Dati tecnici: volume di 160 pagine, formato 17x24, stessi caratteri, stesso corpo, stessa interlineatura del mio libro ‘Vita di Mamma Margherita’. Per ogni ‘parte’ e ‘profilo’ è indicato il numero di pagine in cui deve essere contenuto. Tutto ciò che trasborda verrà tagliato. Inserto di 16 pagine a colori.

PRESENTAZIONE


Questo testo rappresenta un contributo che la Confap, in questo momento storico così importante e difficile per il mondo del lavoro, vuole offrire alla riflessione di tutti i soggetti interessati.

Al termine del 30° anno dalla fondazione e nella prospettiva del Convegno Ecclesiale di Verona, la Confap ha inteso interrogarsi ancora una volta sulle ragioni del suo esistere e dello stare insieme degli associati e contemporaneamente offrire, con la proposta di modelli esemplari, una lettura attenta della storia dell’impegno dei cattolici nel sociale e nel lavoro.

Abbiamo dunque affidato alla penna abile e feconda di don Teresio Bosco il compito di tratteggiare l’ardua e dolorosa evoluzione del lavoro umano nelle sue tappe anche drammatiche, gli interventi del Magistero della Chiesa e le figure di religiosi e laici che hanno rappresentato esempio paradigmatico per i credenti e che hanno saputo denunciare con coraggio le miserie dei lavoratori e colorare di speranza il futuro del lavoro umano.

A noi pare che l’Autore abbia davvero saputo interpretare i nostri pensieri e, nel rendergliene doverosamente atto, Lo ringraziamo di cuore e con affetto profondo.

Potremo allora riflettere sul fatto che la Dottrina Sociale rappresenta un riferimento costante nella storia bimillenaria della Chiesa, impreziosita da figure di Santi, di educatori, di uomini comuni che hanno realizzato opere di straordinario valore sociale nella attenzione solidale e partecipe alle necessità degli umili, dei poveri, dei diseredati e nella difesa attenta e appassionata dei diritti dei lavoratori.

Potremo riflettere sulla straordinaria vitalità di queste opere, sul loro sorgere e collocarsi nel tempo e in situazioni geografiche specifiche, proprio per dare risposta a urgenze generali e particolari; potremo interrogarci sul significato profondo del loro successo, inalterato, anzi aumentato negli ultimi tempi, sulla meravigliosa capacità di adeguare iniziative, strutture, professionalità alle via via mutate esigenze di una società sempre in tumultuoso cambiamento e in rapida evoluzione.

Potremo infine raccoglierci a ripensare alle tante figure descritte con rapide pennellate e con indubbia efficacia dall’Autore, all’opera loro ma anche all’opera dei tanti, moltissimi, che abbiamo conosciuto o solo incontrato per un attimo e che restano, nelle realtà dove hanno operato, figure di riferimento esemplari ed indimenticabili.

Impossibile scrivere di tutti: consapevoli di questa difficoltà, affidiamo il ricordo dei molti, non riportati nel testo, alla testimonianza di chi continua oggi la loro opera.


Il Presidente Nazionale CONFAP

Ing. Attilio Bondone


Questo libro, come e perché (deve stare in una pagina)

Guardiamo ai Santi, a coloro che hanno esercitato in modo esemplare la carità… Nella storia della Chiesa, quante testimonianze possono essere citate!



In particolare tutto il movimento monastico, fin dagli inizi(…).
Le ingenti iniziative di promozione umana e di formazione cristiana, destinate innanzitutto ai più poveri, di cui si sono fatti carico dapprima gli ordini monastici e mendicanti, e poi i vari Istituti religiosi maschili e femminili, lungo tutta la storia della Chiesa. Figure di Santi come Francesco d’Assisi, Ignazio di Loyola, Giovanni di Dio, Camillo de Lellis, Vincenzo de’ Paoli, Luisa di Marillac, Giuseppe B. Cottolengo, Giovanni Bosco, Luigi Orione, Teresa di Calcutta – per fare alcuni nomi – rimangono modelli insigni di carità sociale per tutti gli uomini di buona volontà.

I Santi sono i veri portatori di luce all’interno della storia, perché sono uomini e donne di fede, di speranza e di amore” (Benedetto XVI, Dio è amore, n 40).
E’ ispirandoci a queste parole che abbiamo ideato e realizzato questo libro.

Esso vuole documentare quanto hanno fatto i cristiani, specialmente i Santi cristiani, per i lavoratori, specialmente per i giovani lavoratori dalla caduta dell’Impero Romano ad oggi.

Nella prima parte, dopo aver accennato all’Europa del 400-500 devastata e inselvatichita dalle invasioni barbariche, presentiamo la luminosa figura di san Benedetto e l’azione dei suoi monaci. Essi hanno incoraggiato l’Europa a tornare ad inginocchiarsi davanti al Dio della pace, a riaffondare con fiducia l’aratro nei campi, a portare i figli alle scuole che i monaci aprivano.

Nella seconda parte presentiamo la grave crisi che attraversò l’Europa e l’Italia nel 1500 e 1600, e tracciamo la figura di nove Santi che in quel tempo diedero vita a una autentica ‘rivoluzione della carità sociale’,

Nella terza parte parliamo della rivoluzione industriale e del ‘buco nero’ della questione operaia. E presentiamo ventun figure di sante persone che allora e nei tempi più recenti sono stati silenziosi salvatori di giovani, nel nostro mondo e nel Terzo Mondo, dove abbiamo scoperto una povertà allucinante.

Nella quarta parte presentiamo una breve storia delle Dottrina Sociale della Chiesa, tracciando le figure di tre grandi Papi: Leone XIII, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Offriamo quindi il Capitolo 6° del Compendio della Dottrina Sociale Cristiana, fedelmente trascritto con parole facili.

Mettiamo queste pagine in mano agli educatori e ai giovani che si preparano al lavoro, e facciamo loro lo stesso invito del Papa: GUARDIAMO AI SANTI.

T.B.


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