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In Olanda la prima clinica per i malati di computer-dipendenza



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In Olanda la prima clinica per i malati di computer-dipendenza

E' stata aperta in Olanda la prima clinica per i malati di computer-dipendenza (tra le manifestazioni dell'astinenza c'e' il sudore copioso alla semplice vista di una console e lo scarico convulsivo della posta elettronica).
La dissuefazione dura da 4 a 9 settimane e contempla sedute terapeutiche, gite all'aperto e simulazioni al computer di vita salutare. – Aduc

Scippa una donna, ma è la moglie.


Piazza Marina, Palermo: scippa una donna strappandole la borsetta, ma non si accorge che la signora e' sua moglie. L'uomo si e' accorto della bizzarra coincidenza solo dopo essere stato denunciato e fermato dai Carabinieri. Ha chiesto di finire in prigione, per favore... – Ansa

Arriva la Bio-Bottiglia


Interamente biodegradabile e' stata creata dalla societa' londinese Belu ed e' fatta con mais, materiale naturale e rinnovabile al 100%. Una volta gettata nella spazzatura organica si decompone in 12 settimane, circa un milione di volte piu' velocemente della plastica tradizionale. Promiseland.it





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Ssn, Tdm, inaccettabile ticket sui ricoveri.

A due mesi dall'insediamento del ministro della Salute Livia Turco, "non si è ancora avviato l'auspicato dialogo con i cittadini e le loro organizzazioni". A lamentarlo è Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato, che ha inviato una lettera alla Turco per chiederle un incontro "urgente su temi essenziali per la tutela dei diritti dei cittadini in campo sanitario". "L'unico segnale ricevuto in questi giorni - scrive Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva - è stata la proposta di inserire il ticket sui ricoveri, misura per noi inaccettabile dato che in molte zone del Paese i tempi di degenza sono determinati più dalla cattiva organizzazione e dagli sprechi, che da esigenze sanitarie".
Contenimento delle liste di attesa, armonizzazione delle norme in materia di invalidità e handicap, ampliamento delle patologie croniche per cui i cittadini hanno diritto a esami e farmaci gratis e all'esenzione della visita annuale di controllo, revisione delle note limitative dell'Aifa, accesso e prescrivibilità della terapia del dolore, istituzione di un Fondo per la non autosufficienza: sono queste le principali questioni su cui Cittadinanzattiva chiede con urgenza di incontrare il ministro. "È discutibile, dal nostro punto di vista che il cittadino sia chiamato in causa per il "dovere di non ammalarsi", per la necessità di rifondere le spese in caso di negligenza e dunque di pagare ticket del tutto impropri, mentre viene poi dimenticato in altri momenti cruciali. È nostra convinzione, ad esempio che il potenziamento delle cure primarie e la moralizzazione della sanità siano possibili solo se entrano in gioco l'energia e la sorveglianza dei cittadini e non restino opera affidata esclusivamente a professionisti, amministratori e magistratura. Per questo chiediamo al ministro Turco di non dimenticare i cittadini e chi li rappresenta".




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Tutti deputati ma non tutti onorevoli.

Caro Augias,

Si sta discutendo in questi ultimi tempi sull'utilizzo del termine "onorevole" nei confronti di parlamentari e politici.  E' giusto? Non è giusto rivolgersi a deputati e senatori con questo appellativo? C'è chi sta addirittura raccogliendo firme per proporne l'abolizione.

Io credo che nella nostra società vi siano diverse categorie di cittadini alle quali dovrebbe essere attribuita pienamente e di diritto la qualifica di onorevole: i pensionati al minimo, gli utenti tenaci e pazienti di tutti quei servizi pubblici che funzionano male, la gran parte di lavoratori che arrivano alla fine del mese con soli 1000 euro di stipendio riuscendo a rimanere onesti, le donne-mamme che si caricano con grande sacrificio di due o tre lavori in difesa della loro autonomia e dignità. Insomma, le cronache di questi giorni, che vedono tanti politici al centro di indicibili scandali finanziari, sembrerebbero suggerirci la valorizzazione degli umili.

 Domenico Ciardulli http://www.ciardullidomenico.it/AUGIAS14LUGLIO.htm

Risponde Corrado Augias

Il termine onorevole è un appellativo, un termine che designa una carica al pari di "sua santità" per il papa o d "sua altezza" per un regnante. Si potrebbe dire che si tratta di un appellativo di cortesia, legato ad una certa carica, funzione e perfino organismo collettivo. Non in italiano ma in inglese per esempio si dice (o si usava dire) the Honourable East India Company; oppure: the Honourable Artillery Company. Negli Stati Uniti ci si rivolge ad un magistrato in udienza con il termine "Your Honor", vostro onore. In tutti i paesi di tradizione anglosassone (dal Canada alla Nuova Zelanda) il termine viene usato per designare membri elettivi delle più alte magistrature. In Italia si designano come "onorevoli" i membri del Parlamento e invano alcuni presidenti della Camera (per esempio Irene Pivetti) hanno tentato di sostituirlo con "deputato" che è "colui che viene scelto per un compito secondo un preciso mandato". Come si sarà capito un termine di cortesia non deve avere di necessità un concreto riferimento alla persona alla quale viene applicato. Chiamare Cesare Previti "onorevole" per esempio non implica un effettivo richiamo al suo comportamento. In compenso gli infaticabili Peter Gomez e Marco Travaglio hanno appena dato alle stampe un volume di ben 726 pagine (Editori Riuniti, 18,00 euro) dal titolo "Onorevoli wanted". Wanted vuol dire "ricercati" dallo sceriffo, dalla polizia. In questo caso si tratta in realtà di persone che sono già state abbondantemente trovate. E spesso giudicate. Infatti tra i nostri "onorevoli" (italiani ed europei) si contano 25 condannati definitivi, 8 condannati in primo grado, 17 imputati, 19 indagati, 10 prescritti. Un'ottantina di persone la maggior parte di centro destra con una nutrita pattuglia (17) di centro sinistra.  Il gruppo più denso, Forza Italia, con 29 eletti scrive Beppe Grillo nella prefazione: "Il Parlamento è il nuovo Inferno di Dante.... o meglio è il Paradiso dei delinquenti. Gente che fa le leggi dopo averle violate o mentre le viola o prima di violarle". I due autori raccontano vita e miracoli di questa falange di pregiudicati tra i quali si contano chi ha corrotto, chi ha abusato dell'ufficio, bancarottieri, falsificatori di bilanci, concussori e perfino un omicida.






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Ménage à trois. Banche, imprese e media. Il terno al lotto italiano. - Chi tocca il Radar muore.

Ménage à trois. Banche, imprese e media. Il terno al lotto italiano

Le banche possiedono le imprese o più spesso i loro debiti. E quando sono troppi li trasformano in bond per gli affezionati clienti. Banche e imprese possiedono i media che ne esaltano le virtù. I grandi editori italiani si chiamano Tronchetti, Benetton, De Benedetti, Berlusconi, Luca Cordero. Figure emergenti dell’imprenditoreditorbancario. Individui dai super poteri. Onnipresenti nei consigli di amministrazione. In prima persona o, come ventriloqui, con i consiglieri indipendenti.


Una matassa senza bandoli, nella quale ci sta tutto e il contrario di tutto. Gestita da una oligarchia che ha i debiti in azienda e i profitti sul proprio conto corrente. I media non possono giudicare le imprese e le banche che li possiedono, le banche non hanno alcun interesse a far fallire aziende partecipate e già fallite, le imprese in difficoltà usano le banche per trasferire il debito e i media per non fare emergere il collasso. Un triangolo delle Bermude, un’associazione di interessi, un buco nero in cui il cittadino scompare, l’azionista scompare, il lettore scompare. In piedi, solidamente ancorate al potere politico, rimangono sempre le banche. Le imprese, una dopo l’altra, vengono depredate. I media vivono di sussistenza statale, con le nostre tasse, e di pubblicità.
C’è qualcosa di morboso, di malato, di film a luci rosse per manager sadomaso in questi legami. Perchè la banca non deve fare solo la banca, il giornale solo il giornale, l’impresa solo l’impresa? Perchè al posto di un’economia ci deve essere un sistema? Forse perchè non c’è più un’economia?
Prodi ha colpito i tassisti che hanno colpito i giornalisti. Bersani ha pareggiato e gli italiani hanno perso. Se Prodi dovesse colpire i poteri forti cosa succederà? Perderà 10 a 0? Se imporrà una divisione netta tra informazione, finanza e impresa quanto durerà il suo governo? Una settimana? Ma se non lo farà quanto durerà l’Italia? http://www.beppegrillo.it/2006/07/menage_a_trois.html

Chi tocca il Radar muore

22 Luglio 2006 - E così Adamo Bove, 43 anni, il responsabile del sistema Radar di Telecom Italia, si è buttato, o lo hanno buttato, o lo hanno costretto a buttarsi da un ponte a Napoli. Un volo di 40 metri che non poteva lasciare scampo.

Il sistema Radar è al centro di un'inchiesta per associazione a delinquere finalizzata alla rivelazione di notizie riservate da parte della Procura di Milano.

Adamo Bove, responsabile della security governance di Telecom, non era indagato. Bove ha collaborato con la procura di Milano per il rapimento dell'iman Abu Omar ed ha contribuito a mettere sotto controllo Mancini del Sismi ed il generale Pignero.

La prossima settimana era previsto un suo incontro con i pubblici ministeri milanesi sulle intercettazioni e le possibili schedature degli utenti Telecom.
Lo stesso garante della privacy ha evidenziato "la scarsa sicurezza dei dati sul traffico cellulare".
Da Telecom è stato allontanato alcune settimane fa Tavaroli, ex responsabile della sicurezza di Telecom e di Pirelli, indagato dalle procure di milano per associazione a delinquere finalizzata alla violazione del segreto istruttorio.

Si dice, ma nessuno può provaro, che esistano dei fascicoli di persone potenti ma ricattabili.


Si dice, ma nessuno può provarlo, che ci sia dentro mezza Italia che conta. Una metà intercettata, l'altra metà intercettratrice. Credo che sia opportuna, e subito, una commissione parlamentare d'inchiesta che verifichi i legami tra il Sismi e la Telecom , che acquisisca, se esistono, i fascicoli delle intercettazioni e che operi in totale trasparenza verso il Paese. Prodi, se ci sei, batti un colpo.

Per evitare qualunque dubbio, tengo comunque a precisare che sono in buona salute, non soffro di depressione e che il pensiero del suicidio non mi ha mai sfiorato.



http://www.beppegrillo.it/2006/07/chi_tocca_il_ra_1.html




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Truffa ASL, un ex manager rischia 9 anni di carcere - SSN sistema vecchio e poca informatizzazione - Sì al ticket sui ricoveri per chi guadagna di più - Turco, sì al ticket selettivo sui ricoveri. - Sanità, altri arresti nel Lazio.

Truffa ASL, un ex manager rischia 9 anni di carcere
Il Messaggero Roma: pag. 39 - 11 luglio 2006 - Si chiude il primo processo con rito abbreviato per la mega truffa al SSN; la Procura propone al GIP le pene per i 5 imputati che hanno scelto il rito alternativo: 9 anni per Mario Celotto, Direttore Amministrativo prima dell'ASL Roma B poi della C, accusato di essere la mente dell'organizzazione per delinquere finalizzata a falso e truffa. Carcere per 2 anni e 8 mesi a Ferdinando D'Alise e 4 anni per Alessandro Visca, rispettivamente legale rappresentante e titolare di due società utilizzate per drenare il denaro dalla casse ASL grazie a finti mandati di pagamento. Per Paolo Ippopotami, Funzionario dell'ASL Roma B e poi della C, il GIP propone 7 anni di reclusione, mentre per Massimiliano Berardi, Amministratore di un'altra azienda che avrebbe percepito illegittimamente il denaro, la Thill Italia, la richiesta è di 4 anni e 6 mesi di carcere. Il GUP si pronuncerà il prossimo 17 luglio.

SSN Bianchi, sistema vecchio e poca informatizzazione

Il sistema sanitario italiano? Poco informatizzato e caratterizzato da scarsissime dotazioni tecnologiche. "Basti pensare che quasi il 70% delle macchine utilizzate nel nostro Paese è obsoleto, e nella metà dei casi si parla di mammografi" essenziali per lo screening contro il cancro. A sostenerlo è Dorina Bianchi, vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera, intervenendo venerdì a Roma a un dibattito organizzato dalla Fnomceo (Federazione degli Ordini dei medici e degli odontoiatri) sul codice di deontologia medica. Il problema, secondo la Bianchi, è la gestione delle strutture: "basti pensare che molti apparecchi nuovi vengono tenuti negli scantinati. Come si può pensare di provvedere all'appropriatezza delle cure se mancano le basi?". Secondo l'esponente della Margherita, "per risolvere queste e tante altre questioni è necessario il governo clinico, la riforma del sistema di concorsi per accedere alle cariche dirigenziali e l'eliminazione delle ingerenze della politica nel settore". D'accordo con questa affermazione anche Ignazio Marino, presidente della Commissione Sanità del Senato: "la politica ha fatto fin troppi danni al Sistema sanitario nazionale". Altro problema, secondo Marino, sono gli scarsi investimenti nella prevenzione, "pari al 5% della spesa sanitaria, mentre la percentuale si dovrebbe attestare attorno al 10%".



Sì al ticket sui ricoveri per chi guadagna di più
(Corriere della Sera: pag. 23 - 10 luglio 2006) Il Ministro della Salute Livia Turco rispolvera il 'sanitometro', sistema di esenzioni fondato sul reddito approvato dal Governo di centrosinistra nel '98 e mai applicato. Tra le ipotesi: l'applicazione di un ticket alberghiero sui ricoveri ospedalieri per i più abbienti, ma anche sulle prestazioni non urgenti di pronto soccorso e sulle negligenze, come il non presentarsi agli appuntamenti per esami ed il non ritirare i referti. Una commissione verificherà la praticabilità delle soluzioni ipotizzate e discuterà le proposte con le parti sociali.

Turco, sì al ticket selettivo sui ricoveri.

11.7.2006 - Il ministro della Salute propone una compartecipazione di spesa a chi ha un reddito alto. "Fassino nel parlare della compartecipazione alla spesa, ha fatto un esempio calzante. Si puo' prevedere un ticket sui ricoveri per chi ha un reddito alto". Il ministro della Salute, Livia Turco, concorda così, in un'intervista al 'Corriere della Sera', con il segretario dei Ds e aggiunge: "Dieci euro? Niente cifre. Si tratterebbe ben inteso di un contributo alberghiero, non sanitario".


Quanto al ticket che scalfirebbe il principio della salute come diritto di tutti, Turco risponde: "Assolutamente no, io voglio costruire e promuovere un sistema sanitario pubblico che assicuri servizi di qualità a tutti. Il Dpef chiarisce che per garantire l'universalità dell'assistenza non si puo' prescindere dalla compartecipazione al costo dei servizi sulla base del reddito. Dunque -conclude il ministro- anche nella farmaceutica si' ai ticket selettivi, no a quelli generalizzati perche' poco efficaci e perche' colpiscono i piu deboli".

Sanità, altri arresti nel Lazio
(Corriere della Sera: pag. 23, Il Mattino: pag. 9 - 8 luglio 2006) Continua l'inchiesta sulle tangenti pagate da 'Lady Asl' ad esponenti della Sanità Lazio: in carcere l'ex Assessore ai Trasporti della Regione Giulio Gargano e Marco Buttarelli, ex Capo di Gabinetto dell'allora Governatore Francesco Storace. Coinvolti anche Cosimo Speziale e Benedetto Bultrini, rispettivamente Governatore delle ASL Roma B e Roma C. L'accusa è associazione a delinquere a scopo di corruzione: Anna Iannuzzi ha dichiarato di aver elargito a tutti somme di denaro e regali per i provvedimenti che più le stavano a cuore.




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Sanità, sì della Corte alla Sicilia creativa - Il mandrillone di Einstein.

Sanità, sì della Corte alla Sicilia creativa
Bloomberg Finanza & Mercati: pag. 9 - 11 luglio 2006 - Le Sezioni unite della Corte dei Conti siciliana approvano la manovra regionale per coprire i 645 mln di euro di disavanzo 2005 in materia sanitaria. Il deficit sarà sanato dai proventi di un 'contratto di prestito a valere sui contributi quindicennali, stipulato con la Cassa depositi e prestiti'. Il Ministero dell'Economia ritiene tale misura illeggitima, in quanto destina a funzioni di cassa il nuovo debito, che la Costituzione vincola a spese di investimento. La Corte sottolinea invece che la manovra è stata approvata con legge non impugnata, non ha determinato maggiori costi e 'l'attualizzazione' è stata approvata dallo stesso Ministero dell'Economia.

Il mandrillone di Einstein.

Sono state rese pubbliche alcune lettere scritte da Albert Einstein, padre della bizzarra teoria della relativita', nel corso della sua vita.


Dalle epistole si evince che con le donne Einstein era un mandrillone: 6 amanti, mogli (la prima a un certo punto diventa "brutta e zoppa"), rapporti extraconiugali con la segretaria e matrimoni di convenienza.
Ethel Michanoswski, una giovane di Berlino di 15 anni piu' giovane, lo seguiva ovunque e in una delle lettere, circa 1.400, scrive che la situazione e' ormai fuori controllo.
La formula E=Mc2 e' in realta' un piano di fuga.




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Toscana, Verdi propongono acqua alla spina.

Presentazione in consiglio macchina per quella 'naturizzata' Firenze, 11 lug - Acqua spillata come birra alla spina. E' possibile con i macchinari dell' azienda Sidea Italia di Molino del Piano (Firenze) in grado di filtrare l' acqua dell' acquedotto e di renderla piu' gradevole, ma anche, all' occorrenza, gassata o fresca, e di offrirla proprio come una bibita alla spina. Il meccanismo dell' acqua 'naturizzata', cosi' viene chiamata, e' stato presentato in consiglio regionale dal gruppo dei verdi che puntano a introdurre la macchina anche nel palazzo consiliare.
''All' inizio della legislatura - ha detto Mario Lupi, capogruppo del partito del Sole che ride - abbiamo chiesto e ottenuto che le bottigliette di plastica venissero sostituite con quelle di vetro e che l'acqua fosse scelta tra quelle locali, in modo da evitare spese di trasporto e il relativo inquinamento. Adesso un ulteriore segnale di sensibilita' ai temi dell'ambiente potrebbe essere la diffusione di apparecchi come questi che evitano del tutto l'imbottigliamento''.
''Le macchine - ha spiegato Giacomino Tavanti, presidente della Sidea - sono brevettate e approvate dal ministero della sanita' e consentono di rendere perfetta dal punto di vista organolettico e chimico-batterologico l'acqua che esce dagli acquedotti. L'acqua e' disponibile liscia e gassata, con la possibilita' di scegliere il grado di effervescenza, e a temperatura ambiente o refrigerata''.
Le applicazioni del macchinario possono essere domestiche o industriali. Attualmente l'acqua alla spina e' diffusa soprattutto in bar e ristoranti.




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Il Lazio pronto ad un risanamento senza precedenti. Dov'era la precedente maggioranza quando le Asl e le Aziende ospedaliere non presentavano i bilanci? D'ora in poi i bilanci saranno presentati in tempi certi".

Un piano di risanamento della sanità laziale senza precedenti, nonostante la situazione sia difficile e complicata. A prometterlo è il presidente della Regione, Piero Marrazzo, intervenuto ieri a Roma alla seduta straordinaria del Consiglio Regionale del Lazio dedicata alla situazione sanitaria in Regione. All'incontro non ha preso parte l'opposizione di centro-destra, che ha abbandonato l'Aula in apertura di seduta.  "Sulla Sanità - spiega Marrazzo - stiamo operando perché ci sia corrispondenza tra costi e benefici. La riforma del sistema sanitario è avviata: non si può guardare alla Sanità solo in termini di costo. Il nostro piano di risanamento è senza precedenti: ci siamo trovati di fronte a una realtà che mai questa Regione si era trovata ad affrontare. In questo percorso non saremo soli: saremo insieme al Governo, insieme ad altre Regioni". Il disavanzo accumulato in soli tre anni dalla precedente Giunta è di 4 miliardi di euro, "si è quindi creata - prosegue Marrazzo - una voragine della quale la politica non si è mai accorta. Il nostro motto è invece 'trasparenza e legalità', e ci stiamo muovendo in tal senso, sia per affermare la legalità sia per migliorare i servizi resi ai cittadini". Marrazzo ha poi spiegato che è imminente una nuova normativa sull'accreditamento delle strutture sanitarie. "Nel nostro piano - ha aggiunto il presidente - indichiamo un'inversione di tendenza a favore del territorio e al tempo stesso una riorganizzazione della rete ospedaliera. Si tratta di un cambiamento strutturale della sanità, per ridurre la spesa sanitaria non con ticket e balzelli, ma con scelte che vadano a favore dei cittadini". Marrazzo si lancia anche in previsioni a lunga scadenza. "Rivendico che abbiamo previsto il pareggio di bilancio entro tre anni. Se il Governo ci imporrà l'aumento delle aliquote di Irap e Irpef, questa Regione si impegna a riportare la tassazione ai livelli precedenti. Il cuore del nostro piano è il diritto alla salute dei cittadini, per una politica sanitaria equa che comprenda anche il Welfare". Una tirata d'orecchie anche per la precedente Giunta. "Dov'era la precedente maggioranza quando le Asl e le Aziende ospedaliere non presentavano i bilanci? D'ora in poi i bilanci saranno presentati in tempi certi".




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La nazionalità del gaucho autostradale. - Un limite ai profitti in autostrada.

La nazionalità del gaucho autostradale.

Dopo l'annuncio della fusione tra la societa' Autostrade per l'Italia e il gruppo spagnolo Abertis, il Ministro Di Pietro ha sostenuto che la concessione non potesse passare di mano senza una approvazione preventiva del Governo, in cio' confortato da un Parere del Consiglio di Stato. La preoccupazione principale sembra quella del drenaggio di risorse "italiane” da destinarsi a investimenti in Italia da parte di un operatore straniero. Ma ci sono alcuni punti fondamentali da chiarire e una regolazione da riformare.

… L’ex Ad di Autostrade per l’Italia Vito Gamberale riferendosi al nome in codice della fusione con Abertis, il "progetto Gaucho", ha suggerito testualmente (Repubblica 3-5-06) che, se le nozze andranno in porto, in futuro "saranno gli spagnoli a ‘mungere’ le Autostrade italiane". Con ciò ha implicitamente ammesso che la mungitura avveniva comunque. Cambia la nazionalità del gaucho. La preoccupazione principale del governo non dovrebbe essere la nazionalità del ‘gaucho’, ma l’interruzione della mungitura. Certo i concessionari autostradali sono stati resi "campioni finanziari" da una regolazione pubblica inadeguata, ma questo è proprio il problema della mungitura di cui parla Gamberale, e a cui è urgente porre fine, anche per evitare che il settore continui ad essere così "artificialmente"appetibile, e non solo da imprenditori privati, come si è recentemente visto in Lombardia e altrove.


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