Le correnti a getto definizione analisi



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tarix29.10.2017
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#7453


LE CORRENTI A GETTO

  • DEFINIZIONE - ANALISI

  • GETTO POLARE

  • GETTI A BASSA QUOTA

  • GETTO SUBTROPICALE

  • GETTO TROPICALE DA EST

  • C.A.T. - CLEAR AIR TURBULENCE


DEFINIZIONE W.M.O.

  • La corrente a getto è una forte corrente atmosferica, relativamente sottile, che si sviluppa lungo un asse quasi orizzontale situato nell’alta troposfera e nella bassa stratosfera e che presenta forti e progressivi gradienti verticali ed orizzontali del vento

  • La corrente può presentare uno o più massimi di vento lungo il proprio asse

  • Le principali correnti a getto sono quelle polare e subtropicale; di minore importanza sono quelle artiche ed equatoriale



caratteristiche di una corrente a getto:

  • caratteristiche di una corrente a getto:

    • lunghezza: diverse migliaia di km
    • larghezza: alcune centinaia di km
    • spessore: qualche km


DEFINIZIONE W.M.O.

  • caratteristiche di una corrente a getto:

    • gradiente del vento:
      • verticale: ~5 kt ogni 1000 ft (304.8 m) [5-10 m/s ogni km]
      • orizzontale: ~10 kt ogni 60 miglia (96.6 km) [~5 m/s ogni 100 km]
    • velocità del vento:
      • core: limite inferiore: 50 kt
      • limite superiore osservato: 200 kt
      • limite superiore teorico: 250 kt


DEFINIZIONE W.M.O.

  • andamento sinuoso

    • anche sul piano verticale (onde atmosferiche circumpolari)
    • possibile influenza orografia su genesi di onde atmosferiche
  • segue isoipse della corrispondente carta in quota

  • presenza dei getti in entrambi gli emisferi

    • simmetria (caratteristica meteorologica terrestre)
  • direzione del vento oscillante tra SW e NW

  • intensità del vento:

    • decresce rapidamente ai lati del getto (sia verticalmente che orizzontalmente)
    • al centro non è costante (serie alternata di massimi e minimi)


Distribuzione della temperatura

  • Getto nella parte calda per osservatore con le spalle al vento

  • Nella parte calda isoterme poco inclinate (grad T verticale piccolo); viceversa nella parte fredda

  • Passando dall’aria calda all’aria fredda cambia l’altezza (quota) delle isoterme



Distribuzione della temperatura

  • Volando ortogonalmente al fronte del getto (dall’aria calda all’aria fredda) la temperatura esterna può:

    • Aumentare: volo al di sopra dell’asse del getto
    • Rimanere costante: volo allo stesso livello dell’asse del getto
    • Diminuire: volo al di sotto dell’asse del getto


GETTO POLARE

  • posizione fronte polare :  60°N

    • convergenza superficiale delle masse d’aria tropicale e polare
  • diversa altezza superfici isobariche in masse d’aria

    • minore in aria fredda, maggiore in aria calda
  • discontinuità in altezze all’incontro delle masse d’aria

  • raccordo di superfici isobariche di pari valore

    • raccordo con brusco aumento pendenza delle superfici
  • elevato gradiente barico in stretta fascia circumpolare

  • forte vento geostrofico associato al fronte polare

    • GETTO (DEL FRONTE) POLARE o GETTO PRINCIPALE
  • onde atmosferiche propagano insieme al getto

    • onde associate a zone di alta e bassa pressione in superficie


GETTO POLARE





GETTO POLARE

  • generalmente alle latitudini medie

  • al di sopra dei maggiori gradienti termici orizzontali

    • al di sopra del fronte polare
      • zona di transizione tra masse d’aria tropicale e polare
    • getto secondario o locale sopra discontinuità termiche minori
      • fronti al suolo
  • latitudine media variabile con la stagione

  • intensità variabile con la stagione

    • mediamente maggiore in inverno
  • quota del centro (core) tende ad aumentare:

    • in stagione calda
    • alle basse latitudini


GETTO POLARE

  • rilevabile analizzando carte isobariche:

    • 300 hPa (ca. 9000 m)
      • alte latitudini
      • inverno
    • 200 hPa (ca. 12.000 m)
      • basse latitudini
      • estate
    • 500 hPa (ca. 5500 m)
      • Tanto più forte è il grad orizzontale della temp tanto maggiore è la variazione verticale del vento
      • Isoipse e isoterme parallele
  • sulle carte isobariche tracciare anche le isotachie



GETTO POLARE

  • CENTRO (ASSE) DEL GETTO

    • posizione asse:
      • Intorno alla quota di 300-250 hpa
  • TEMPERATURA

    • sotto il centro: più bassa a nord che a sud a tutti i livelli
      • sotto e a nord le superfici isobariche tendono ad avvicinarsi
      • sotto e a nord le isoipse sono più strette
      • velocità del vento aumenta verso l’alto
    • sopra il centro: più alta a nord che a sud
      • sopra e a nord: superfici isobariche tendono ad allontanarsi
      • sopra e a nord le isoipse sono più larghe
      • velocità del vento diminuisce verso l’alto


GETTO POLARE

  • VELOCITÀ DEL VENTO

    • CENTRO
      • valore massimo circa 140 kt
    • LATERALE
      • velocità rapida diminuzione
      • diminuzione più rapida dal lato freddo
    • VERTICALE (SEZIONE LONGITUDINALE PER CENTRO)
      • aumento velocità con la quota al di sotto del centro
      • massimo velocità nell’area centrale
      • rapida diminuzione al si sopra del centro
      • GRADIENTE VERTICALE MEDIO di 25 - 30 kt per 1000 m
    • VERTICALE (SEZIONE LONGITUDINALE FUORI CENTRO)
      • andamento meno marcato


GETTO POLARE

  • TROPOPAUSA

    • discontinuità in corrispondenza del getto
      • nord: tropopausa polare orizzontale
      • interruzione in prossimità centro del getto
      • sud: tropopausa tropicale più elevata e più inclinata
    • attraverso al frattura fluisce aria stratosferica
      • più secca di quella troposferica
      • spesso scende molto in basso nella zona frontale
    • subsidenza aria stratosferica provoca assenza di nubi
      • satellite: striscia senza nubi parallela a zona frontale
    • asse del getto sfalsato rispetto alla zona di subsidenza
      • al di sopra tropopausa del lato freddo (tropopausa polare)
      • al di sotto tropopausa del lato caldo (tropopausa tropicale)


GETTO A BASSA QUOTA (LOW LEVEL JET)

  • GETTO A BASSA QUOTA (LOW LEVEL JET)

  • intensità da 40 a 70 kt

  • Europa centrale (versante nord delle Alpi) con:

    • situazione di venti occidentali
    • centro di bassa pressione su Europa settentrionale
    • fronte freddo in prossimità Canale della Manica
    • forti venti al suolo prefrontali (almeno 20 kt)
  • si suppone influenzato da:

    • assenza di fenomeni convettivi
    • effetti orografici (incanalamento ?)
  • GETTO SUBTROPICALE

  • origine dinamica

    • non collegato alla presenza di fronti
    • convergenza dinamica di masse d’aria a lat. 30°N
      • relazione con trasferimento di energia termica equatore-polo


GETTO TROPICALE DA EST

  • getti hanno solitamente provenienza da W

  • getto stagionale da E nella fascia tropicale (Asia)

    • massima velocità anche superiore a 100 kt
    • massima velocità a quota circa 16 km (100 hPa)
  • originato da circolazione aria in quota su Asia

    • in estate cellula anticiclonica stabile su Asia centrale
    • alta termica in quota
      • al suolo corrisponde una bassa pressione (monsone estivo)
    • aria scorre verso S lungo il margine orientale alta pressione
    • viene deviata verso destra dalla forza di Coriolis
    • ne risulta un vento d E con intensità caratteristica del getto
    • presenza del getto da E legata al monsone estivo
      • con il monsone invernale ripristina getto da W


NUBI CARATTERISTICHE

  • Cirri molto veloci con lunghi filamenti

  • Cirrocumuli in banchi allineate

  • Altocumuli specie lenticolari e spesse

  • Altocumuli ad onde a banchi paralleli, perpendicolari al flusso dell’aria







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