Sacra scrittura catechesi libro del profeta malachia



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IL GIORNO DEL SIGNORE


Poiché essi vi hanno trattati da nemici con le astuzie mediante le quali vi hanno sedotti nella faccenda di Peor e nella faccenda di Cozbi, figlia di un principe di Madian, loro sorella, che è stata uccisa il giorno del flagello causato per la faccenda di Peor" (Nm 25, 18). Perché gli dicessero: "Dice Ezechia: Giorno di angoscia, di castigo e di vergogna è questo, poiché i bambini giungono al punto di venire alla luce, ma manca alla partoriente la forza di partorire (2Re 19, 3). Tu dunque va’ e occupa per me tutto il loro paese e, quando si saranno arresi a te, li terrai a mia disposizione fino al giorno del loro castigo (Gdt 2, 10).

Quanto a te, Achior, mercenario di Ammon, che hai detto queste cose nel giorno della tua sventura, non vedrai più la mia faccia da oggi fino a quando farò vendetta di questa razza che viene dall'Egitto (Gdt 6, 5). Guai alle genti che insorgono contro il mio popolo: il Signore onnipotente li punirà nel giorno del giudizio, immettendo fuoco e vermi nelle loro carni, e piangeranno nel tormento per sempre" (Gdt 16, 17). Ecco un giorno di tenebre e di caligine, di tribolazione e angustia, di malessere e grande agitazione sulla terra (Est 1, 1g). Ricordati, Signore; manifèstati nel giorno della nostra afflizione e a me dá coraggio, o re degli dei e signore di ogni autorità (Est 4, 17r).

Non temere questo carnefice ma, mostrandoti degno dei tuoi fratelli, accetta la morte, perché io ti possa riavere insieme con i tuoi fratelli nel giorno della misericordia" (2Mac 7, 29). Che nel giorno della sciagura è risparmiato il malvagio e nel giorno dell'ira egli la scampa (Gb 21, 30). Che io riserbo per il tempo della sciagura, per il giorno della guerra e della battaglia? (Gb 38, 23). Mi assalirono nel giorno di sventura, ma il Signore fu mio sostegno (Sal 17, 19). Ti ascolti il Signore nel giorno della prova, ti protegga il nome del Dio di Giacobbe (Sal 19, 2). Egli mi offre un luogo di rifugio nel giorno della sventura. Mi nasconde nel segreto della sua dimora, mi solleva sulla rupe (Sal 26, 5). Beato l'uomo che ha cura del debole, nel giorno della sventura il Signore lo libera (Sal 40, 2).

Invocami nel giorno della sventura: ti salverò e tu mi darai gloria" (Sal 49, 15). Ma io canterò la tua potenza, al mattino esalterò la tua grazia perché sei stato mia difesa, mio rifugio nel giorno del pericolo (Sal 58, 17). Nel giorno dell'angoscia io cerco il Signore, tutta la notte la mia mano è tesa e non si stanca; io rifiuto ogni conforto (Sal 76, 3). i figli di Efraim, valenti tiratori d'arco, voltarono le spalle nel giorno della lotta (Sal 77, 9). Suonate la tromba nel plenilunio, nostro giorno di festa (Sal 80, 4). Nel giorno dell'angoscia alzo a te il mio grido e tu mi esaudirai (Sal 85, 7). Non nascondermi il tuo volto; nel giorno della mia angoscia piega verso di me l'orecchio. Quando ti invoco: presto, rispondimi (Sal 101, 3). A te il principato nel giorno della tua potenza tra santi splendori; dal seno dell'aurora, come rugiada, io ti ho generato" (Sal 109, 3).

Il Signore è alla tua destra, annienterà i re nel giorno della sua ira (Sal 109, 5). Signore, mio Dio, forza della mia salvezza, proteggi il mio capo nel giorno della lotta (Sal 139, 8). Poiché la gelosia accende lo sdegno del marito, che non avrà pietà nel giorno della vendetta (Pr 6, 34). Non serve la ricchezza nel giorno della collera, ma la giustizia libera dalla morte (Pr 11, 4). Il Signore ha fatto tutto per un fine, anche l'empio per il giorno della sventura (Pr 16, 4). Il cavallo è pronto per il giorno della battaglia, ma al Signore appartiene la vittoria (Pr 21, 31). Se ti avvilisci nel giorno della sventura, ben poca è la tua forza (Pr 24, 10). Qual dente cariato e piede slogato tale è la fiducia dell'uomo sleale nel giorno della sventura (Pr 25, 19).

Non abbandonare il tuo amico né quello di tuo padre, non entrare nella casa di tuo fratello nel giorno della tua disgrazia. Meglio un amico vicino che un fratello lontano (Pr 27, 10). Nel giorno del loro giudizio risplenderanno; come scintille nella stoppia, correranno qua e là (Sap 3, 7). Se poi moriranno presto, non avranno speranza né consolazione nel giorno del giudizio (Sap 3, 18). Nel giorno della tua tribolazione Dio si ricorderà di te; come fa il calore sulla brina, si scioglieranno i tuoi peccati (Sir 3, 15). Non confidare in ricchezze ingiuste, perché non ti gioveranno nel giorno della sventura (Sir 5, 8). C'è infatti chi è amico quando gli fa comodo, ma non resiste nel giorno della tua sventura (Sir 6, 8). C'è l'amico compagno a tavola, ma non resiste nel giorno della tua sventura (Sir 6, 10).

Materia alle loro riflessioni e ansietà per il loro cuore offrono il pensiero di ciò che li attende e il giorno della fine (Sir 40, 2). Poiché ci sarà un giorno del Signore degli eserciti contro ogni superbo e altero, contro chiunque si innalza ad abbatterlo (Is 2, 12). Ma che farete nel giorno del castigo, quando da lontano sopraggiungerà la rovina? A chi ricorrerete per protezione? Dove lascerete la vostra ricchezza? (Is 10, 3). In quel giorno direte: "Lodate il Signore, invocate il suo nome; manifestate tra i popoli le sue meraviglie, proclamate che il suo nome è sublime (Is 12, 4). Urlate, perché è vicino il giorno del Signore; esso viene come una devastazione da parte dell'Onnipotente (Is 13, 6). Ecco, il giorno del Signore arriva implacabile, con sdegno, ira e furore, per fare della terra un deserto, per sterminare i peccatori (Is 13, 9).

Allora farò tremare i cieli e la terra si scuoterà dalle fondamenta per lo sdegno del Signore degli eserciti, nel giorno della sua ira ardente (Is 13, 13). Di giorno le pianti, le vedi crescere e al mattino vedi fiorire i tuoi semi, ma svanirà il raccolto in un giorno di malattia e di dolore insanabile (Is 17, 11). Poiché è un giorno di panico, di distruzione e di smarrimento, voluto dal Signore, Dio degli eserciti. Nella valle della Visione un diroccare di mura e un invocare aiuto verso i monti (Is 22, 5). Su ogni monte e su ogni colle elevato, scorreranno canali e torrenti d'acqua nel giorno della grande strage, quando cadranno le torri (Is 30, 25). Poiché è il giorno della vendetta del Signore, l'anno della retribuzione per l'avversario di Sion (Is 34, 8).

Perché gli dicessero: "Così dice Ezechia: Giorno di angoscia, di castigo e di vergogna è questo, perché i figli sono arrivati fino al punto di nascere, ma manca la forza per partorire (Is 37, 3). Dice il Signore: "Al tempo della misericordia ti ho ascoltato, nel giorno della salvezza ti ho aiutato. Ti ho formato e posto come alleanza per il popolo, per far risorgere il paese, per farti rioccupare l'eredità devastata (Is 49, 8). A promulgare l'anno di misericordia del Signore, un giorno di vendetta per il nostro Dio, per consolare tutti gli afflitti (Is 61, 2). Poiché il giorno della vendetta era nel mio cuore e l'anno del mio riscatto è giunto (Is 63, 4). Ma tu, Signore, mi conosci, mi vedi, tu provi che il mio cuore è con te. Strappali via come pecore per il macello, riservali per il giorno dell'uccisione (Ger 12, 3).

Signore, mia forza e mia difesa, mio rifugio nel giorno della tribolazione, a te verranno i popoli dalle estremità della terra e diranno: "I nostri padri ereditarono soltanto menzogna, vanità che non giovano a nulla" (Ger 16, 19). Non essere per me causa di spavento, tu, mio solo rifugio nel giorno della sventura (Ger 17, 17). Siano confusi i miei avversari ma non io, si spaventino essi, ma non io. Manda contro di loro il giorno della sventura, distruggili, distruggili per sempre (Ger 17, 18). Come fa il vento d'oriente io li disperderò davanti al loro nemico. Mostrerò loro le spalle e non il volto nel giorno della loro rovina" (Ger 18, 17). Andrai dunque tu a leggere, nel rotolo che hai scritto sotto la mia dettatura, le parole del Signore, facendole udire al popolo nel tempio del Signore in un giorno di digiuno; le leggerai anche ad alta voce a tutti quelli di Giuda che vengono dalle loro città (Ger 36, 6).

Ma quel giorno per il Signore Dio degli eserciti, è un giorno di vendetta, per vendicarsi dei suoi nemici. La sua spada divorerà, si sazierà e si inebrierà del loro sangue; poiché sarà un sacrificio per il Signore, Dio degli eserciti, nella terra del settentrione, presso il fiume Eufrate (Ger 46, 10). Anche i suoi mercenari nel paese sono come vitelli da ingrasso. Anch'essi infatti han voltate le spalle, fuggono insieme, non resistono, poiché il giorno della sventura è giunto su di loro, il tempo del loro castigo (Ger 46, 21). Io invierò in Babilonia spulatori che la spuleranno e devasteranno la sua regione, poiché le piomberanno addosso da tutte le parti nel giorno della tribolazione" (Ger 51, 2). Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c'è un dolore simile al mio dolore, al dolore che ora mi tormenta, e con cui il Signore mi ha punito nel giorno della sua ira ardente (Lam 1, 12).

Come il Signore ha oscurato nella sua ira la figlia di Sion! Egli ha scagliato dal cielo in terra la gloria di Israele. Non si è ricordato dello sgabello dei suoi piedi nel giorno del suo furore (Lam 2, 1). Giacciono a terra per le strade ragazzi e vecchi; le mie vergini e i miei giovani sono caduti di spada; hai ucciso nel giorno della tua ira, hai trucidato senza pietà (Lam 2, 21). Come ad un giorno di festa hai convocato i miei terrori dall'intorno. Nel giorno dell'ira del Signore non vi fu né superstite né fuggiasco. Quelli che io avevo portati in braccio e allevati li ha sterminati il mio nemico" (Lam 2, 22). Voi non siete saliti sulle brecce e non avete costruito alcun baluardo in difesa degli Israeliti, perché potessero resistere al combattimento nel giorno del Signore (Ez 13, 5). "Figlio dell'uomo, dì a Gerusalemme: Tu sei una terra non purificata, non lavata da pioggia in un giorno di tempesta (Ez 22, 24).

Le tue ricchezze, i tuoi beni e il tuo traffico, i tuoi marinai e i tuoi piloti, i riparatori delle tue avarie i trafficanti delle tue merci, tutti i guerrieri che sono in te e tutta la turba che è in mezzo a te piomberanno nel fondo dei mari, il giorno della tua caduta (Ez 27, 27). Perché il giorno è vicino, vicino è il giorno del Signore, giorno di nubi sarà il giorno delle nazioni (Ez 30, 3). In quel giorno partiranno da me messaggeri su navi a spargere il terrore in Etiopia che si crede sicura, e in essa vi sarà spavento nel giorno dell'Egitto, poiché ecco già viene" (Ez 30, 9). Per te farò stupire molti popoli e tremeranno i loro re a causa tua, quando sguainerò la spada davanti a loro. Ognuno tremerà ad ogni istante per la sua vita, nel giorno della tua rovina" (Ez 32, 10).

Tu hai mantenuto un odio secolare contro gli Israeliti e li hai consegnati alla spada nel giorno della loro sventura, quando ho posto fine alla loro iniquità (Ez 35, 5). Ecco, questo avviene e si compie - parola del Signore Dio -: è questo il giorno di cui ho parlato (Ez 39, 8). I figli di Giuda e i figli d'Israele si riuniranno insieme, si daranno un unico capo e saliranno dal proprio territorio, perché grande sarà il giorno di Izreel! (Os 2, 2). Efraim sarà devastato nel giorno del castigo: per le tribù d'Israele annunzio una cosa sicura (Os 5, 9). Un rumore di guerra si alzerà contro le tue città e tutte le tue fortezze saranno distrutte. Come Salmàn devastò Bet-Arbèl nel giorno della battaglia in cui la madre fu sfracellata sui figli, (Os 10, 14). Ahimè, quel giorno! È infatti vicino il giorno del Signore e viene come uno sterminio dall'Onnipotente (Gl 1, 15).

Suonate la tromba in Sion e date l'allarme sul mio santo monte! Tremino tutti gli abitanti della regione perché viene il giorno del Signore, perché è vicino (Gl 2, 1). Giorno di tenebra e di caligine, giorno di nube e di oscurità. Come l'aurora, si spande sui monti un popolo grande e forte; come questo non ce n'è stato mai e non ce ne sarà dopo, per gli anni futuri di età in età (Gl 2, 2). Il Signore fa udire il tuono dinanzi alla sua schiera, perché molto grande è il suo esercito, perché potente è l'esecutore della sua parola, perché grande è il giorno del Signore e molto terribile: chi potrà sostenerlo? (Gl 2, 11). Il sole si cambierà in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il giorno del Signore, grande e terribile (Gl 3, 4).

Folle e folle nella Valle della decisione, poiché il giorno del Signore è vicino nella Valle della decisione (Gl 4, 14). Appiccherò il fuoco alle mura di Rabba e divorerà i suoi palazzi tra il fragore di un giorno di battaglia, fra il turbine di un giorno di tempesta (Am 1, 14). Guai a coloro che attendono il giorno del Signore! Che sarà per voi il giorno del Signore? Sarà tenebre e non luce (Am 5, 18). Non sarà forse tenebra e non luce il giorno del Signore, e oscurità senza splendore alcuno? (Am 5, 20). Cambierò le vostre feste in lutto e tutti i vostri canti in lamento: farò vestire ad ogni fianco il sacco, renderò calva ogni testa: ne farò come un lutto per un figlio unico e la sua fine sarà come un giorno d'amarezza (Am 8, 10).

Non guardare con gioia al giorno di tuo fratello, al giorno della sua sventura. Non gioire dei figli di Giuda nel giorno della loro rovina. Non spalancare la bocca nel giorno della loro angoscia (Abd 1, 12). Non varcare la soglia del mio popolo nel giorno della sua sventura, non guardare con compiacenza la sua calamità; non stendere la mano sui suoi beni nel giorno della sua sventura (Abd 1, 13). Non appostarti ai crocicchi delle strade, per massacrare i suoi fuggiaschi; non far mercato dei suoi superstiti, nel giorno dell'angoscia (Abd 1, 14). Perché è vicino il giorno del Signore contro tutte le genti. Come hai fatto tu, così a te sarà fatto, ciò che hai fatto agli altri ricadrà sul tuo capo (Abd 1, 15).

Il migliore di loro non è che un pruno, il più retto una siepe di spine. Il giorno predetto dalle tue sentinelle, il giorno del castigo è giunto, adesso è la loro rovina (Mi 7, 4). Buono è il Signore, un asilo sicuro nel giorno dell'angoscia (Na 1, 7). Ho udito e fremette il mio cuore, a tal voce tremò il mio labbro, la carie entra nelle mie ossa e sotto di me tremano i miei passi. Sospiro al giorno dell'angoscia che verrà contro il popolo che ci opprime (Ab 3, 16). Silenzio, alla presenza del Signore Dio, perché il giorno del Signore è vicino, perché il Signore ha preparato un sacrificio, ha mandato a chiamare i suoi invitati (Sof 1, 7). Nel giorno del sacrificio del Signore, io punirò i prìncipi e i figli di re e quanti vestono alla moda straniera (Sof 1, 8).

E' vicino il gran giorno del Signore, è vicino e avanza a grandi passi. Una voce: Amaro è il giorno del Signore! anche un prode lo grida (Sof 1, 14). "Giorno d'ira quel giorno, Giorno di angoscia e di afflizione, Giorno di rovina e di sterminio, Giorno di tenebre e di caligine, Giorno di nubi e di oscurità (Sof 1, 15). Giorno di squilli di tromba e d'allarme sulle fortezze e sulle torri d'angolo (Sof 1, 16). Neppure il loro argento, neppure il loro oro potranno salvarli". Nel giorno dell'ira del Signore e al fuoco della sua gelosia tutta la terra sarà consumata, poiché farà improvvisa distruzione di tutti gli abitanti della terra (Sof 1, 18). Cercate il Signore voi tutti, umili della terra, che eseguite i suoi ordini; cercate la giustizia, cercate l'umiltà, per trovarvi al riparo nel giorno dell'ira del Signore (Sof 2, 3).

Il Signore uscirà e combatterà contro quelle nazioni, come quando combatté nel giorno della battaglia (Zc 14, 3). Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai! (Ml 3, 2). In verità vi dico, nel giorno del giudizio il paese di Sòdoma e Gomorra avrà una sorte più sopportabile di quella città (Mt 10, 15). Ebbene io ve lo dico: Tiro e Sidone nel giorno del giudizio avranno una sorte meno dura della vostra (Mt 11, 22). Ebbene io vi dico: Nel giorno del giudizio avrà una sorte meno dura della tua!" (Mt 11, 24). Ma io vi dico che di ogni parola infondata gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio (Mt 12, 36). Il sole si muterà in tenebra e la luna in sangue, prima che giunga il giorno del Signore, giorno grande e splendido (At 2, 20).

Tu, però, con la tua durezza e il tuo cuore impenitente accumuli collera su di te per il giorno dell'ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio (Rm 2, 5). Egli vi confermerà sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo (1Cor 1, 8). Questo individuo sia dato in balìa di satana per la rovina della sua carne, affinché il suo spirito possa ottenere la salvezza nel giorno del Signore (1Cor 5, 5). Come ci avete già compresi in parte, che noi siamo il vostro vanto, come voi sarete il nostro, nel giorno del Signore nostro Gesù (2Cor 1, 14). Egli dice infatti: Al momento favorevole ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho soccorso. Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza! (2Cor 6, 2).

E non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio, col quale foste segnati per il giorno della redenzione (Ef 4, 30). E sono persuaso che colui che ha iniziato in voi quest'opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù (Fil 1, 6). Perché possiate distinguere sempre il meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo (Fil 1, 10). Tenendo alta la parola di vita. Allora nel giorno di Cristo, io potrò vantarmi di non aver corso invano né invano faticato (Fil 2, 16). Infatti voi ben sapete che come un ladro di notte, così verrà il giorno del Signore (1Ts 5, 2). Di non lasciarvi così facilmente confondere e turbare, né da pretese ispirazioni, né da parole, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia imminente (2Ts 2, 2).

Avete gozzovigliato sulla terra e vi siete saziati di piaceri, vi siete ingrassati per il giorno della strage (Gc 5, 5). La vostra condotta tra i pagani sia irreprensibile, perché mentre vi calunniano come malfattori, al vedere le vostre buone opere giungano a glorificare Dio nel giorno del giudizio (1Pt 2, 12). Il Signore sa liberare i pii dalla prova e serbare gli empi per il castigo nel giorno del giudizio (2Pt 2, 9). Ora, i cieli e la terra attuali sono conservati dalla medesima parola, riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della rovina degli empi (2Pt 3, 7). Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli con fragore passeranno, gli elementi consumati dal calore si dissolveranno e la terra con quanto c'è in essa sarà distrutta (2Pt 3, 10). attendendo e affrettando la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli si dissolveranno e gli elementi incendiati si fonderanno! (2Pt 3, 12).

Per questo l'amore ha raggiunto in noi la sua perfezione, perché abbiamo fiducia nel giorno del giudizio; perché come è lui, così siamo anche noi, in questo mondo. (1Gv 4, 17). Rapito in estasi, nel giorno del Signore, udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva (Ap 1, 10). Perché è venuto il gran giorno della loro ira, e chi vi può resistere? (Ap 6, 17). Sono infatti spiriti di demòni che operano prodigi e vanno a radunare tutti i re di tutta la terra per la guerra del gran giorno di Dio onnipotente. (Ap 16, 14).

Mai ci si deve dimenticare che alla sera della vita ci sarà per noi il giudizio particolare e che alla fine del mondo il giudizio sarà universale.



3Siederà per fondere e purificare l’argento; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un’offerta secondo giustizia.

L’oracolo del Signore ora riprende la profezia sui sacerdoti e sul culto puro. Il Signore viene per fondere e purificare i suoi sacerdoti al fine di renderli puri.



Siederà per fondere e purificare l’argento; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un’offerta secondo giustizia. Il sacerdote deve offrire al Signore offerte pure e sante.

È questa l’offerta secondo giustizia. Come potrà avvenire questo? Cambiando l’offerta da offrire. L’Angelo dell’alleanza stipulerà una nuova alleanza.

Non la stipulerà nel sangue dei tori e dei vitelli, ma nel suo proprio sangue. L’Angelo dell’alleanza offrirà se stesso in sacrificio al Signore.

Questa verità è il tema di tutta la Lettera agli Ebrei. Viene abolito per sempre il sacrificio animale. Al suo posto viene introdotto il sacrificio dell’uomo.



Sappiamo che Cristo Gesù offre al Padre il suo corpo. Nel suo corpo, per il suo corpo, ogni suo discepolo è chiamato ad offrire il proprio corpo al Padre.

Certo, anche la prima alleanza aveva norme per il culto e un santuario terreno. Fu costruita infatti una tenda, la prima, nella quale vi erano il candelabro, la tavola e i pani dell’offerta; essa veniva chiamata il Santo. Dietro il secondo velo, poi, c’era la tenda chiamata Santo dei Santi, con l’altare d’oro per i profumi e l’arca dell’alleanza tutta ricoperta d’oro, nella quale si trovavano un’urna d’oro contenente la manna, la verga di Aronne, che era fiorita, e le tavole dell’alleanza. E sopra l’arca stavano i cherubini della gloria, che stendevano la loro ombra sul propiziatorio. Di queste cose non è necessario ora parlare nei particolari.

Disposte in tal modo le cose, nella prima tenda entrano sempre i sacerdoti per celebrare il culto; nella seconda invece entra solamente il sommo sacerdote, una volta all’anno, e non senza portarvi del sangue, che egli offre per se stesso e per quanto commesso dal popolo per ignoranza. Lo Spirito Santo intendeva così mostrare che non era stata ancora manifestata la via del santuario, finché restava la prima tenda. Essa infatti è figura del tempo presente e secondo essa vengono offerti doni e sacrifici che non possono rendere perfetto, nella sua coscienza, colui che offre: si tratta soltanto di cibi, di bevande e di varie abluzioni, tutte prescrizioni carnali, valide fino al tempo in cui sarebbero state riformate.

Cristo, invece, è venuto come sommo sacerdote dei beni futuri, attraverso una tenda più grande e più perfetta, non costruita da mano d’uomo, cioè non appartenente a questa creazione. Egli entrò una volta per sempre nel santuario, non mediante il sangue di capri e di vitelli, ma in virtù del proprio sangue, ottenendo così una redenzione eterna. Infatti, se il sangue dei capri e dei vitelli e la cenere di una giovenca, sparsa su quelli che sono contaminati, li santificano purificandoli nella carne, quanto più il sangue di Cristo – il quale, mosso dallo Spirito eterno, offrì se stesso senza macchia a Dio – purificherà la nostra coscienza dalle opere di morte, perché serviamo al Dio vivente?

Per questo egli è mediatore di un’alleanza nuova, perché, essendo intervenuta la sua morte in riscatto delle trasgressioni commesse sotto la prima alleanza, coloro che sono stati chiamati ricevano l’eredità eterna che era stata promessa. Ora, dove c’è un testamento, è necessario che la morte del testatore sia dichiarata, perché un testamento ha valore solo dopo la morte e rimane senza effetto finché il testatore vive. Per questo neanche la prima alleanza fu inaugurata senza sangue. Infatti, dopo che tutti i comandamenti furono promulgati a tutto il popolo da Mosè, secondo la Legge, questi, preso il sangue dei vitelli e dei capri con acqua, lana scarlatta e issòpo, asperse il libro stesso e tutto il popolo, dicendo: Questo è il sangue dell’alleanza che Dio ha stabilito per voi. Alla stessa maniera con il sangue asperse anche la tenda e tutti gli arredi del culto. Secondo la Legge, infatti, quasi tutte le cose vengono purificate con il sangue, e senza spargimento di sangue non esiste perdono.

Era dunque necessario che le cose raffiguranti le realtà celesti fossero purificate con tali mezzi; ma le stesse realtà celesti, poi, dovevano esserlo con sacrifici superiori a questi. Cristo infatti non è entrato in un santuario fatto da mani d’uomo, figura di quello vero, ma nel cielo stesso, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore. E non deve offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra nel santuario ogni anno con sangue altrui: in questo caso egli, fin dalla fondazione del mondo, avrebbe dovuto soffrire molte volte. Invece ora, una volta sola, nella pienezza dei tempi, egli è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. E come per gli uomini è stabilito che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio, così Cristo, dopo essersi offerto una sola volta per togliere il peccato di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione con il peccato, a coloro che l’aspettano per la loro salvezza /Eb 9,1-28).

La Legge infatti, poiché possiede soltanto un’ombra dei beni futuri e non la realtà stessa delle cose, non ha mai il potere di condurre alla perfezione per mezzo di sacrifici – sempre uguali, che si continuano a offrire di anno in anno – coloro che si accostano a Dio. Altrimenti, non si sarebbe forse cessato di offrirli, dal momento che gli offerenti, purificati una volta per tutte, non avrebbero più alcuna coscienza dei peccati? Invece in quei sacrifici si rinnova di anno in anno il ricordo dei peccati. È impossibile infatti che il sangue di tori e di capri elimini i peccati. Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice:

Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. Allora ho detto: «Ecco, io vengo – poiché di me sta scritto nel rotolo del libro – per fare, o Dio, la tua volontà».

Dopo aver detto: Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato, cose che vengono offerte secondo la Legge, soggiunge: Ecco, io vengo a fare la tua volontà. Così egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo. Mediante quella volontà siamo stati santificati per mezzo dell’offerta del corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre.

Ogni sacerdote si presenta giorno per giorno a celebrare il culto e a offrire molte volte gli stessi sacrifici, che non possono mai eliminare i peccati. Cristo, invece, avendo offerto un solo sacrificio per i peccati, si è assiso per sempre alla destra di Dio, aspettando ormai che i suoi nemici vengano posti a sgabello dei suoi piedi. Infatti, con un’unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati. A noi lo testimonia anche lo Spirito Santo. Infatti, dopo aver detto:

Questa è l’alleanza che io stipulerò con loro dopo quei giorni, dice il Signore: io porrò le mie leggi nei loro cuori e le imprimerò nella loro mente,

dice: e non mi ricorderò più dei loro peccati e delle loro iniquità.

Ora, dove c’è il perdono di queste cose, non c’è più offerta per il peccato.

Fratelli, poiché abbiamo piena libertà di entrare nel santuario per mezzo del sangue di Gesù, via nuova e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioè la sua carne, e poiché abbiamo un sacerdote grande nella casa di Dio, accostiamoci con cuore sincero, nella pienezza della fede, con i cuori purificati da ogni cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura. Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è degno di fede colui che ha promesso.

Prestiamo attenzione gli uni agli altri, per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone. Non disertiamo le nostre riunioni, come alcuni hanno l’abitudine di fare, ma esortiamoci a vicenda, tanto più che vedete avvicinarsi il giorno del Signore.

Infatti, se pecchiamo volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della verità, non rimane più alcun sacrificio per i peccati, ma soltanto una terribile attesa del giudizio e la vampa di un fuoco che dovrà divorare i ribelli. Quando qualcuno ha violato la legge di Mosè, viene messo a morte senza pietà sulla parola di due o tre testimoni. Di quanto peggiore castigo pensate che sarà giudicato meritevole chi avrà calpestato il Figlio di Dio e ritenuto profano quel sangue dell’alleanza, dal quale è stato santificato, e avrà disprezzato lo Spirito della grazia? Conosciamo infatti colui che ha detto: A me la vendetta! Io darò la retribuzione! E ancora: Il Signore giudicherà il suo popolo. È terribile cadere nelle mani del Dio vivente!

Richiamate alla memoria quei primi giorni: dopo aver ricevuto la luce di Cristo, avete dovuto sopportare una lotta grande e penosa, ora esposti pubblicamente a insulti e persecuzioni, ora facendovi solidali con coloro che venivano trattati in questo modo. Infatti avete preso parte alle sofferenze dei carcerati e avete accettato con gioia di essere derubati delle vostre sostanze, sapendo di possedere beni migliori e duraturi. Non abbandonate dunque la vostra franchezza, alla quale è riservata una grande ricompensa. Avete solo bisogno di perseveranza, perché, fatta la volontà di Dio, otteniate ciò che vi è stato promesso.

Ancora un poco, infatti, un poco appena, e colui che deve venire, verrà e non tarderà.

Il mio giusto per fede vivrà; ma se cede, non porrò in lui il mio amore.

Noi però non siamo di quelli che cedono, per la propria rovina, ma uomini di fede per la salvezza della nostra anima (Eb 10,1-39).

Il sacerdote della nuova alleanza offrirà al Padre sempre il corpo di Cristo. A questa offerta sempre dovrà aggiungere l’offerta del suo corpo.

Senza l’offerta del suo corpo, l’offerta del corpo di Cristo rimane senza frutti di vita eterna. Così è anche per chi riceve il corpo di Cristo offerto.

Se al Cristo offerto ricevuto non si aggiunge l’offerta della propria vita, il corpo di Cristo ricevuto non produce in noi frutti di vita eterna, ma di condanna eterna.

Come saranno purificati i sacerdoti della nuova alleanza? Immergendosi giorno per giorno nel sangue di Cristo e lasciandosi mondare da ogni peccato.

Cristo Gesù è vittima purissima. Anche il sacerdote, che offre al Padre questa vittima purissima, è obbligato a purificare se stesso come Cristo è puro.

Anche questo versetto va letto alla luce della nuova alleanza nel sangue di Cristo Gesù e nell’offerta del suo corpo come sacrificio puro e santo.

Con la nuova alleanza cambia l’offerta. Non si offrono più animali. È l’uomo che è chiamato perché si offra interamente al Padre come sacrificio puro.

Cosa deve offrire al Padre ogni discepolo di Gesù? Il suo corpo. La nuova alleanza è per la salvezza dell’anima che avviene per l‘offerta del corpo.

Se il corpo non viene offerto al Signore, non c’è salvezza per l’anima. Manca il sacrificio della propria santificazione. Come si offre il corpo al Signore?



Tenendolo lontano da ogni peccato, ogni trasgressione. Osservando anche i più piccoli precetti della Legge, senza tralasciarne alcuno.

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