Scheda: fase di lavoro: Opere di calcestruzzo



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SCHEDA:

FASE DI LAVORO: Opere di calcestruzzo



La pianificazione della sicurezza, nella realizzazione dei solai misti in laterizio, muove dall'analisi delle varie fasi lavorative, così da poterle successivamente rapportare ai differenti rischi relativi e identificare i dispositivi necessari a limitarli. Di seguito si elencano le principali fasi lavorative e attività tecnologiche che vengono svolte per la realizzazione dei solai misti in laterizio, distinguendo, quando necessario, le diverse tipologie di orizzontamento correntemente adottate in edilizia:

  • Stoccaggio, approvvigionamento dei materiali;

  • Movimentazione dei casseri: trasporto e sollevamento alla quota di imposta del solaio dei componenti sciolti della casseratura (tavole, travicelli, banchine, travi in legno lamellare).

  • Armamento dell'impalcato: accostamento di tavole sorrette da una serie di travicelli disposti ortogonalmente per assolvere la funzione di supporto di tutta la struttura durante le fasi di montaggio dei blocchi, armature e durante il getto del cls.

  • Puntellazione provvisoria: eseguita mediante travi di idonea sezione, disposte ortogonalmente alle nervature (e quindi perpendicolarmente alle tavole di orditura), sorrette da puntelli.

  • Distribuzione e posa dei componenti: (per i solai gettati in opera) - blocchi senza alette e il fondello; - blocchi senza alette con interposti i fondelli in laterizio sulle tavole del l'impalcato; - blocchi con alette; (per i solai a travetti)

  • Posa dell'armatura: posizionamento dei distanziatori per il sollevamento dei ferri dalle tavole, delle armature al positivo sul fondo delle nervature, delle barre di ammaraggio e della rete elettrosaldata.

  • Getto del cls: formazione della struttura portante (travi e cordoli), della cappa di estradosso del solaio e dei provini di cls.

  • Vibrazione del getto del cls: costipazione del conglomerato cementizio per evitare dei rischi di segregazione,

  • Disarmo del solaio: eliminazione dei puntelli intermedi, di quelli di estremità adiacenti alle strutture portanti e di quelli che eventualmente sorreggono le strutture principali portanti (travi).

Macchine/attrezzi Nella fase di lavoro oggetto della valutazione sono utilizzate le seguenti Attrezzature/Macchine :

  • Attrezzi uso comune.

  • Piegaferri .

  • Sega circolare.

  • Apparecchi di sollevamento.

  • Vibratore elettrico per calcestruzzo.

  • Autopompa.

  • Autocarro.

Opere Provvisionali

Nella fase di lavoro oggetto della valutazione sono utilizzate le seguenti Opere Provvisionali:



  • Scale a mano.

  • Ponti su cavalletti.

  • Ponteggio metallico.

  • Puntelli telescopici.


PRESCRIZIONI PRELIMINARI

Preliminarmente deve essere posto in essere l'analisi delle varie fasi lavorative, tenendo conto , che il settore in esame non sono mai state predisposte, a livello legislativo, specifiche norme operative di sicurezza così da poterle successivamente rapportare ai differenti rischi relativi e identificare i dispositivi necessari a limitarli Le norme esistenti, siano esse i recenti decreti legislativi di recepimento delle direttive comunitarie o i vari D.P.R. degli anni 50, sono certamente esaustive per tutte le problematiche, sociali e collettive, legate alla prevenzione degli infortuni sul lavoro; tuttavia la loro genericità e, talvolta, anche l'eccessiva puntualità non permettono un'adeguata prevenzione per l'una o l'altra attività specifica. Pertanto, a fronte dei vari disposti contenuti nelle innumerevoli norme nazionali, si è fatta una preventiva cernita di quei riferimenti legislativi che, a vario titolo, interessano le operazioni di realizzazione dei solai misti in laterizio esaminandone i contenuti in funzione dei diversi pericoli collegati alle differenti fasi costruttive.



VALUTAZIONE E CLASSIFICAZIONE DEI RISCHI

Descrizione

Liv. Probalità


Entità danno

Classe

cadute dall’alto (lavoratori);


Probabile


Grave

Elevato


Movimentazione manuale dei carichi

Possibile

lieve

Accettabile


Elettrocuzione

Possibile

Significativo


Notevole


Ferite, tagli per contatto con gli elementi meccanici

in movimentazione e attrezzi



Possibile

Modesto

Accettabile


Postura

Possibile

Modesta

Basso


Caduta materiale dall’alto

Possibile


Significativo

Notevole


Rumore

Possibile

Modesto

Accettabile


Crollo per cedimento casseforme

Probabile


Grave

Elevato


Urti, colpi, impatti e compressioni

Probabile


grave

Elevato


polveri,fibre;

Possibile

Modesto

Basso


Caduta su spigoli di casseri o sui tondini

Probabile


Grave

Elevato


Proiezione di schegge

Possibile

Modesto

Accettabile


INTERVENTI/DISPOSIZIONI/PROCEDURE PER RIDURRE I RISCHI A seguito della valutazione dei rischi sono riportati, in maniera non esaustiva, gli interventi/ disposizioni/ procedure volte a salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori:

Prima di iniziare qualsiasi attività in cantiere, è buona norma eseguire i seguenti controlli:

  • Controllare il materiale sia scaricato (legname e barre in ferro da sagomare ) più possibilmente vicino alla zona di lavoro, i quali devono essere accatastati per tipo onde facilitarne il prelievo.

  • Controllare i materiali stoccati (legname e barre in ferro da sagomare ) non devono creare pericoli di ribaltamento con conseguente investimento di persone o mezzi.

  • Controllare i componenti sciolti della casseratura (tavole, travicelli, banchine, travi in legno lamellare) scartando gli elementi non idonei quali quelli con nodi passanti di discrete dimensioni o che presenti accentuate fessurazioni longitudinali.

  • Controllare lo stato di conservazione dei puntelli telescopici e ponti su cavalletti dell'efficacia del sistema di interconnessione, provvedendo a scartare gli elementi che presentano deformazioni (orizzontalità e verticalità)e/o rotture.

  • Controllare lo stato di conservazione di tutti gli elementi metallici del ponteggio e dell'efficacia del sistema di interconnessione, provvedendo a scartare gli elementi che presentano deformazioni (orizzontalità e verticalità), rotture e corrosioni pregiudizievoli per la resistenza del ponteggio e ad integrarli con altri forniti dallo stesso produttore del ponteggio.

  • Controllare che gli utensili in dotazione individuali siano appropriati al lavoro da svolgere;

  • Controllare che gli utensili assicurano, in relazione alle necessità della sicurezza del lavoro, i necessari requisiti; di resistenza e di idoneità ed essere mantenuta in buono stato di conservazione e di efficienza.

  • Controllare i manici degli utensili (martello,seghetto,tenaglie.ecc) siano perfettamente incastrati nell’occhio e che non presentino incrinature o scheggiature.

  • Nell’individuare le aree dove andranno a posizionare le macchine(piegaferri, sega circolare e apparecchi di sollevamento) bisogna tener conto le varie zone in cui si articola il cantiere e in modo particolare le zone di lavoro, impianti, depositi, uffici non dovranno interferire fra loro ed essere collegate mediante itinerari il più possibile lineari.

  • Controllare il piano di appoggio della zona di lavoro dove vanno installate le macchine (piegaferri e sega circolare) sia un piano orizzontale e compatto per garantirne l’orizzontalità e per impedire eventuali scostamenti delle macchine dovuti a cedimenti del terreno, nel caso contrario realizzare un basamento in cemento.

Per stoccaggio e movimentazione dei componenti: accettazione, gestione, distribuzione, si devono adottare le seguenti misure preventive e protettive essenziali:

  • Accettare la fornitura dei componenti in cantiere solo se confezionati in volumi trasportabili con modalità tali da essere inforcabili con carrelli e transpallets o ancorabili a ganci e funi;

  • Effettuare lo stoccaggio, sia sui mezzi di trasporto che sul cantiere, in modo tale da evitare rotture o fessurazioni negli elementi del solaio (travetti, pannelli o lastre);

  • Predisporre una zona di stoccaggio adeguata, sistemando la superficie di appoggio in modo da renderla piana e livellata nonchè stabilizzata; - scegliere le aree di stoccaggio nell'ambito di un'area del cantiere facilmente accessibile dai mezzi di movimentazione (gru od altro), predisponendo le necessarie corsie di passaggio per i carrelli ed i mezzi di trasporto;

  • Garantire le migliori condizioni di visibilità durante le operazioni di scarico e movimentazione degli elementi ed assicurare l'ottimale interazione tra l'operatore del mezzo di trasporto e/o sollevamento e coloro che ricevono il carico;

  • Limitare la movimentazione degli elementi portanti di solaio, in quanto verrebbero sollecitati da azioni non previste che potrebbero portare alla loro rottura; (blocchi in laterizio).

  • Non sovrapporre più di 4 pacchi, opportunamente confezionati, in modo da assicurare una buona stabilità alla catasta;

  • Sollevare i blocchi al piano di posa secondo le precauzioni previste dalle norme di sicurezza ed utilizzando unicamente gli accessori in dotazione ai carrelli elevatori (forche) o alle gru;

  • Evitare i depositi dei blocchi di laterizio sui ponteggi esterni: quelli consentiti, e strettamente necessari all'andamento del lavoro, non devono eccedere in altezza la tavola ferma piede;

  • Scartare i blocchi lesionati che potrebbero generare incidenti durante le fasi di posa in opera del solaio e indebolire la struttura;

  • I lavoratori impegnati nella posa dei blocchi nei solai a travetti, data la mancanza di un impalcato provvisorio continuo, dovranno essere muniti di cinture di sicurezza o, in alternativa, occorrerà predisporre opportune reti di protezione al di sotto del solaio in fase di montaggio; (travetti)

  • Effettuare un idoneo stoccaggio dei travetti tramite cataste che non superino i 10 strati, specialmente nel caso di travetti a traliccio, distribuendo dei listelli di legno in modo da evitare sbalzi, centrare i carichi disponendo i travetti sempre con la stessa giacitura che avranno poi in opera, onde evitare sollecitazioni non previste;

  • Effettuare il prelievo dai mezzi di trasporto con idonei attrezzi meccanici, avendo cura di sollevare il travetto in modo che risulti agganciato in due punti simmetrici rispetto alla mezzeria, tenendo presenti le disposizioni della ditta produttrice circa la massima lunghezza degli sbalzi e, nel caso di trasporto verticale di più travetti insieme, usando accorgimenti o utensili atti a tenerli legati fra loro ed in numero tale da essere compatibili con la portata del mezzo di sollevamento;

  • Porre particolare cura nella scelta dei blocchi di laterizio e nella esclusione di quegli elementi che eventualmente risultassero fessurati nelle cartelle inferiori o in corrispondenza delle alette di appoggio, in quanto ciò risulterebbe molto pericoloso perchè, durante la fase di posa dell'impalcato, potrebbero infatti cedere sotto il carico degli uomini o delle attrezzature prima della fase del getto o durante il getto: si ricorda che nei solai a travetti non viene realizzato un impalcato sottostante e che quindi la struttura, costituita dai travetti e dai blocchi (senza getto di completamento), deve essere in grado di sopportare i carichi derivanti dalle operazioni di posa in opera e di getto del calcestruzzo;

  • Accatastare gli elementi in ordine in verso al loro posizionamento sul cantiere per ridurre i tempi di posa e movimentazione;

  • Nello stoccaggio, disporre inferiormente gli elementi più lunghi in modo da ottenere una catasta sufficientemente stabile;

  • Inserire tra un elemento e quello successivo dei distanziatori (travetti in legno), posizionandoli alle estremità del pannello ed in mezzeria o comunque a distanze costanti, in modo tale che il pannello superiore non interferisca con gli agganci sporgenti di quello inferiore;

  • Verificare che gli ammarri e l'aggancio del componente siano stabili anche rispetto agli eventuali urti ed accelerazioni verticali durante le opera zioni di sollevamento e trasporto.

Per il rischio di caduta del materiale dall’alto, si devono adottare le seguenti misure preventive e protettive essenziali:

  • La realizzazione del piano di carpenteria deve essere progettata prima dell'inizio dell'attività in funzione dei carichi che saranno applicati durante la lavorazione.

  • La rimozione della struttura di sostegno potrà avvenire solo dopo che il conglomerato abbia raggiunto una resistenza sufficiente. Durante la fase di disarmo, la zona dei lavori deve essere delimitata e deve esserne impedito l'accesso ai non addetti ai lavori.

  • Tutti gli operatori devono far uso dell'elmetto di protezione, così come i lavoratori che si trovino a transitare o a sostare sotto posti di lavoro sopraelevati.

  • Dovranno essere protette con robusti impalcati anche le postazioni di lavoro fisse in prossimità delle opere in elevazione o degli impianti di sollevamento dei carichi (centrale di betonaggio, banco di lavorazione del ferro, ecc.).

  • Le zone d'accesso ai posti di lavoro odi transito esposte a rischio di caduta di materiale dall'alto devono essere protette da mantovane e parasassi.

  • Dovranno essere protette da un impalcato superiore di protezione almeno 3 mt. da terra e con materiale robusto anche le postazioni di lavoro in prossimità delle opere in elevazione o degli impianti di sollevamento dei carichi o in prossimità di ponteggi, ponti sospesi, ponti a sbalzo o altri luoghi dai quali è possibile che si verifichi la caduta di oggetti o materiali dall’alto.

  • Gli utensili portatili devono essere fissati in maniera sicura al corpo dell'operatore quando questi si sposta nella zona di lavorazione.

  • Nel montare il ponteggio, e comunque giunti ad un altezza di 4 mt. dal piano di campagna , bisogna realizzare una mantovana parasassi per tutto il suo perimetro al fine di evitare la caduta di oggetti o materiale.

  • I ganci per apparecchi di sollevamento devono essere provvisti di dispositivi di chiusura all’imbocco od essere conformati, per particolare profilo della superficie interna o limitazione dell’apertura di imbocco, in modo da impedire lo sganciamento delle funi, delle catene e degli altri organi di presa.

  • L’imbracatura dei carichi deve essere fatta in modo idoneo per evitare la caduta o lo spostamento del carico durante il sollevamento.

  • L’addetto alla pulsantiera degli apparecchi di sollevamento deve sempre porsi in posizione adeguata per poter osservare la zona di lavoro e non iniziare ad operare se vi sono persone sotto il carico. Il collega a terra non sosterà nella zona di carico e sorveglierà che nessuno vi acceda.

  • Le aperture e gli spazi prospicienti il vuoto(posto di manovra in quota, rampe,scale,pianerottoli,ecc.) devono essere dotati oltre ad un parapetto normale ma anche da un tavola fermapiede posta a costa per un altezza minimo di cm. 20, per evitare che si verifichi la caduta di oggetti o materiali dall’alto.

Per il rischio di elettrocuzioni, si devono adottare le seguenti misure preventive e protettive essenziali:

  • Il ponteggio metallico va protetto contro le scariche atmosferiche mediante apposite calate e spandenti a terra;

  • I picchetti dell’impianto di protezione contro le scariche atmosferiche devono essere disposti uniformemente lungo il perimetro del ponteggio, con calate ogni m 25.0 e comunque all’estremità del ponteggio stesso;

  • Le macchine (piegaferri,sega circolare apparecchi di sollevamento) I comandi di attivazione ,devono essere realizzati con protezione meccanica adeguata alle condizioni di effettivo utilizzo, e comunque con un grado di protezione non inferiore a IP 5.Il quadro elettrico da cui vengono alimentate le macchine devono essere del tipo ASC.

  • I cavi di alimentazione o prese mobile (prolunghe) devono essere di tipo flessibile (H07RN-F o tipo equivalente).

  • La posa dei cavi di alimentazione devono essere eseguite in modo che la linea elettrica non risulti danneggiata. E vanno realizzate, per quanto possibile, fuori dalle vie di transito e in modo da evitare sforzi meccanici.

  • Le prese a spina devono rispondere alle norme CEI 23-12 ed avere un grado di protezione almeno IP 55.

  • La messa a terra delle macchine (piegaferri,sega circolare apparecchi di sollevamento) avviene tramite il conduttore di protezione del cavo di alimentazione. L’interruttore differenziale che protegge la linea di alimentazione deve possedere una soglia di intervento minore o uguale 0,03 A.

  • I componenti elettrici non devono essere rotti o fessurati, i pressa cavi devono essere idonei e ben posizionati.

  • Le prolunghe“giuntate” e “nastrate” o con prese a spina o adattatori di uso “civile” per la probabile presenza di acqua sono estremamente pericolose.

Per il rischio di caduta dall’alto dell’operatore, si devono adottare le seguenti misure preventive e protettive essenziali:

  • Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione costituite da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi, passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.

  • Le aperture lasciate nei solai o nelle piattaforme di lavoro devono essere circondate da normale parapetto e da tavola fermapiede oppure devono essere coperte con tavolato solidamente fissato e di resistenza non inferiore a quella del piano di calpestio dei ponti di servizio.

  • Lungo le rampe ed i pianerottoli delle scale fisse in costruzione, fino alla posa in opera delle ringhiere, devono essere tenuti parapetti normali con tavole fermapiede fissati rigidamente a strutture resistenti Il vano-scala deve essere coperto con una robusta impalcatura posta all'altezza del pavimento del primo piano a difesa delle persone transitanti al piano terreno contro la caduta dei materiali.

  • Sulle rampe delle scale in costruzione ancora mancanti di gradini, qualora non siano sbarrate per impedirvi il transito, devono essere fissati intavolati larghi almeno 60 centimetri, sui quali devono essere applicati trasversalmente listelli di legno posti a distanza non superiore a 40 centimetri.

  • Nella realizzazione delle armature e nel getto dei pilastri dei piani alti l'uso di scale o ponti su cavalletto è corretto solo per le parti di struttura “interne”, per quelle perimetrali il rischio di caduta nel vuoto all’esterno della costruzione è indispensabile la costruzione di adeguate impalcature, ponteggi, seguendo lo sviluppo dei lavori stessi.

  • Nei lavori eseguiti ad una altezza superiore ai 2 mt.. devono essere adottati, seguendo lo sviluppo dei lavori, ponteggi, adeguate impalcature,idonee opere provvisionali e,comunque,precauzioni idonee ad eliminare i pericoli di caduta di persone o cose;

  • Tali opere provvisionali devono essere allestite con buon materiale, a regola d’arte, e devono essere conservate e mantenute in buono stato durante tutta l’esecuzione dei lavori con verifiche periodiche ordinarie e straordinarie;

  • Prima della realizzazione delle strutture in quota lungo il bordo della costruzione si deve procedere alla realizzazione del ponteggio perimetrale munito di parapetto verso la parte esterna e di sottoponte di sicurezza; in mancanza di ponti normali con montanti deve essere sistemato, in corrispondenza del piano di getto, un regolare ponte di servizio e di sicurezza che può anche fare parte delle opere d'armatura.

  • Qualora siano impiegate scale a mano queste devono essere trattenute o vincolate al fine di impedirne lo slittamento o il rovesciamento.

  • Per la realizzazione di pilastri o di singole strutture isolate è necessario servirsi degli appositi ponteggi.

  • É importante curare che il ponteggio sia completo in ogni sua parte, che cioè con l’andar del tempo non venga parzialmente demolito da persone che, volta per volta, necessitano di scale, tavole, assi, “mascelle” ecc...e che non trovano di meglio che “servirsi” degli elementi del ponte.

  • Ove non sia compatibile con il sistema d'armatura adottato, gli addetti devono fare uso d'imbracature di sicurezza, vincolate a sistemi d'accertata stabilità.

  • Le andatoie o passerelle devono essere sempre munite, anche quando l’altezza verso il vuoto è inferiore a 1,5 metri, di un normale parapetto costituito da due correnti, il superiore ad un altezza di m 1 dal piano calpestio, e tavola fermapiede alta non meno di cm 20 posta di costa ed aderente al tavolato , al fine della protezione per caduta dall’alto di persone e materiale;

  • É importante curare che il posto di manovra degli apparecchi di sollevamento(monta carico) in quota sia completo in ogni sua parte, di un normale parapetto costituito da due correnti, il superiore ad un altezza di m 1 dal piano calpestio, e tavola fermapiede alta non meno di cm 20 posta di costa ed aderente al tavolato , al fine della protezione per caduta dall’alto del’operatore.


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