A.I.S.P.E.S. Associazione Internazionale Studio Peperoncino e Solanacee
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Congresso di Verona 27-28 agosto 2011
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Nel sito da noi segnalato non c’era nulla, ma per uno di quei casi fortuiti che cambiano il corso delle cose, Alex ha deviato
su una strada laterale che corrispondeva ad un altro sito del nostro elenco (!) e ha scattato alcune foto che, quando dopo
alcuni giorni è riuscito a inviarcele, ci hanno fatto cadere dalla sedia e causato un piccolo mancamento.
Le foto non sono del tutto a fuoco, ma è evidente che si tratta di un wild; dalle caratteristiche e dal luogo del ritrovamento
è stato anche possibile capire quale.
Da quel momento, l'esigenza di partire è diventata incontenibile, frenata solo dall'attesa per la stagione che ritenevamo
più adatta (fine estate), da impegni di lavoro e anche dalle alluvioni che purtroppo hanno devastato alcune zone di nostro
interesse a inizio gennaio 2011.
La preparazione ha richieste molte lunghe serate su Google Map per unire con un percorso logico quanti più siti
possibile.
L'inizio del primo viaggio è stato, come si può immaginare, tormentato da mille dubbi; troveremo davvero qualcosa? Sarà
il periodo giusto per vedere fiori e frutti insieme?
Ora possiamo dire che siamo stati fortunati e anche bravi.
Atterrati a São Paulo alle 7 del mattino, alle 15 eravamo già davanti alla nostra prima pianta di C.villosum, piena di fiori e
frutti; un'emozione incredibile, in grado di far sparire di colpo tutti i nostri dubbi e darci grande fiducia per i giorni
successivi!
Il motivo del doppio viaggio è presto detto.
Una delle specie che più erano oggetto del nostro desiderio era il
C.friburgense che cresce nell'area di Nova Friburgo.
Nel periodo del nostro primo viaggio (fine febbraio) l'area era ancora in piena emergenza alluvione.
Inoltre un viaggio per toccare tutti i luoghi di nostro interesse avrebbe richiesto troppi giorni consecutivi.
Inizialmente pensavamo di ripetere l'esperienza nel 2012, ma poi non ce l'abbiamo fatta ad aspettare tanto.
L'attivazione di un volo diretto Roma-Rio dal primo giugno, per l'occasione in offerta molto vantaggiosa, è stata la goccia
che ha fatto traboccare il vaso e ci ha spinti a ripartire subito.
Eravamo sicuri che il periodo, tardo autunno, fosse ancora favorevole; il viaggio descritto dai botanici brasiliani in
[Relatorio] si era chiuso a fine maggio.
Anche in questo caso siamo stati fortunati e bravi; il C.friburgense l'abbiamo visto, ma ci ha fatto penare un giorno intero!
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I LUOGHI
Desideriamo evitare che "frotte di turisti" ripetano la nostra esperienza; per questo motivo non indicheremo con precisione
i luoghi che abbiamo visitato (ma siamo disponibili a fornire informazioni a persone fidate realmente interessate ai
Capsicum selvatici).
Solo per inquadrare geograficamente i luoghi, indichiamo le aree principali dove abbiamo cercato specie selvatiche, non
sempre con successo.
Primo viaggio, zona a nord-est di São Paulo
* Salesopólis (Casagrande):
C.villosum,
C.schottianum
* Caraguatatuba (Rodovia dos Tamoios):
C.schottianum,
C.villosum,
C.campylopodium
* São Luis do Paraitinga:
C.schottianum
* Cunha (Pedra da Macela), Paraty:
C.cornutum
* Lima Duarte (Parco di Ibitipoca):
C.pereirae
* Bertioga:
C.schottianum, C.villosum
Secondo viaggio, zona a nord di Rio de Janeiro
* Nova Friburgo (Pico do Caledonia):
C.friburgense
* Castelo, Caxixe:
C.pereirae
* Araponga:
C.campylopodium,
C.mirabile
* Viçosa:
C.parvifolium
* Lima Duarte (Parco di Ibitipoca):
C.pereirae, C.sp6 LBB 1559, C.schottianum
* Teresópolis (Parco dos Órgãos):
C.sp6 LBB 1564
I due viaggi hanno coperto due aree diverse, più a nord il secondo, con un solo punto di contatto, l'area del Parco di
Ibitipoca, per motivi che spiegheremo in seguito.
In tutti i luoghi visitati (con l'eccezione del Parco di Ibitipoca) l'ambiente tipico dei Capsicum selvatici è la Mata atlantica,
nelle zone di transizione tra luce e ombra (bordo strada, bordi delle radure)
Tutte le specie vivono a quote relativamente elevate, da un minimo di 500 m slm fino a quasi 2000 m.
Quasi sempre è stato possibile identificare con precisione i luoghi descritti nelle nostre informazioni preliminari.
Molto utili le indicazioni sulle quote.
Poco utili in generale le indicazioni di latitudine e longitudine, soprattutto quelle rilevate (probabilmente "a mano") prima
del 1999; nella maggior parte dei casi mancavano le indicazioni esatte dei "secondi" e quasi mai (quando ci abbiamo
provato) è stato possibile far coincidere in un unico punto nella zona descritta le indicazioni di latitudine e longitudine
(evidente segno di errori nei valori disponibili).