Sigmund Freud (1856-1939)



Yüklə 445 b.
tarix26.09.2017
ölçüsü445 b.
#2052


Sigmund Freud

  • (1856-1939)




Le origini della psicanalisi

  • Freud giunge alla scoperta dell’inconscio – che è alla base della psicanalisi – a partire da studi sull’isteria.



Formazione

  • Nasce nel 1856 in Moravia da una famiglia ebraica (dopo l’Anschluss, nel 1938, sarà esule a Londra).

  • Si laurea in medicina a Vienna nel 1881.

  • Intraprende lo studio dell’anatomia del sistema nervoso ma, per motivi economici, è costretto a dedicarsi alla cura delle malattie nervose.



L’isteria e l’ipnosi

  • Nel 1885 studia a Parigi con Jean-Martin Charcot, che curava l’isteria attraverso la suggestione in stato di ipnosi.

  • Tornato a Vienna, collabora con Josef Breuer (1894) nella cura dell’isteria

  • utilizzando l’ipnosi, non più per produrre l’eliminazione dei sintomi della malattia ma per far emergere i traumi che ne erano all’origine.



Teoria della rimozione

  • Nella psiche umana operano tendenze e pulsioni che spesso entrano in conflitto.

  • La nevrosi si origina quando il soggetto impedisce all’impulso l’accesso “alla coscienza e alla scarica diretta”.

  • Le tendenze rimosse, divenute inconsce, cercano una soddisfazione sostituiva per vie indirette, emergendo nei sintomi della malattia.



Verso la psicoanalisi

  • Questa scoperta indusse Freud a mutare la pratica terapeutica:

    • nella pratica ipnotica si trattava di produrre scarica emotiva (catarsi) in grado di liberare il malato dai suoi disturbi.
    • Ora diventa necessario “scoprire le rimozioni ed eliminarle per mezzo di un’opera di valutazione, che accettasse o condannasse definitivamente ciò che il processo di rimozione aveva escluso”.


La scoperta dell’inconscio

  • Freud abbandona l’identificazione tradizionale di “cosciente” e “psichico”.

  • La parte preponderante della psiche è inconscia (cf. l’iceberg) e comprende due zone (prima topica, 1899):

    • preconscio”: ricordi momentaneamente inconsci che possono divenire consci;
    • inconscio” (o subconscio) che resta tale in virtù della rimozione.




L’accesso all’inconscio

  • L’esistenza dell’inconscio non si rivela solo nelle malattie. Esso è alla base di una serie di fenomeni che, prima di Freud, la scienza non aveva ancora preso sul serio.



Fenomeni “casuali”

  • Lapsus, sbadataggini, associazioni di idee, amnesie, smarrimento o rottura di oggetti, motti di spirito e, soprattutto, sogni non sono frutto del caso, ma hanno un’origine nell’inconscio.

  • Freud sostiene il “determinismo psichico”: ogni evento nella psiche è l’effetto di determinate cause.



L’interpretazione dei sogni (1899)

  • Freud riporta l’attenzione su un tema che aveva attratto gli antichi ma era stato abbandonato dalla scienza moderna.

  • Nei sogni sono presenti due contenuti:

    • manifesto: quello che ci si ricorda e si racconta da svegli;
    • latente: il vero significato del sogno che l’individuo non sa riconoscere, di cui l’altro è soltanto una maschera.


Che cos’è il sogno?

  • Il sogno “costituisce la realizzazione [mascherata] di un desiderio [rimosso]”.

    • In esso, infatti, desideri che la coscienza non può accettare riescono ad emergere grazie alla diminuita vigilanza esercitata dall’io cosciente (censura onirica) durante il sonno.
    • “L'Interpretazione dei sogni è [...] la via regale per la conoscenza dell’inconscio”. Lo psicanalista è soprattutto un interprete dei sogni.


L’origine della rimozione: la libido

  • Perché certe pulsioni, desideri e ricordi sono a disposizione della coscienza mentre altri vengono rimossi nell’inconscio?



La “censura” dell’io

  • Secondo Freud sono rimosse le pulsioni in contrasto con i valori etici riconosciuti dal soggetto cosciente.

  • Si tratta, secondo Freud, principalmente desideri e ricordi di natura sessuale.

    • Desideri come la fame e la sete non vengono rimossi, ma le pulsioni sessuali sono considerate “peccaminose” e censurate.


La libido

  • Per Freud ciò è particolarmente grave perché la vita dell’uomo è caratterizzata fondamentalmente da una energia connessa al desiderio sessuale, la libido

    • i sintomi delle malattie nervose sono di regola da ricondurre alla vita sessuale del malato,
    • a desideri inappagati della vita sessuale infantile.


La sessualità infantile

  • Freud teorizza per primo l’esistenza di una sessualità infantile, definita provocatoriamente (ma senza intenzioni morali) “perversa” e “polimorfa”



Un perverso polimorfo

  • Nel bambino la sessualità è ovviamente indipendente dalla funzione riproduttiva (in questo è “perversa”), ma si manifesta come ricerca del piacere attraverso il corpo,

  • concentrata, in base all’età, in diverse zone (per questo è “polimorfa”. Si distinguono: fase orale, primo anno; anale, secondo-terzo e fallica, quarto-quinto).



L’origine delle nevrosi

  • Sono le crisi vissute nel corso di queste esperienze erotiche che, se non risolte, possono riaffacciarsi, nella vita adulta, attraverso le nevrosi.

  • Tra le crisi ha una particolare importanza il “Complesso [=insieme di idee e di ricordi legati da sentimenti molto intensi] di Edipo”, che il bambino vive tra i quattro e i cinque anni.



Crisi edipica

  • Il bambino prova attrazione per il genitore dell’altro sesso e avversione contro il genitore del suo sesso.

  • Nell’impossibilità di prevalere, il bambino si assoggetta al genitore di cui è geloso, che viene interiorizzato (Super-Ego).

  • Dopo la crisi edipica la sessualità infantile entra in una fase di latenza che dura fino alla pubertà.



L’apparato psichico

  • Dopo il 1920 Freud è ormai giunto a distinguere tre elementi nella psiche: Es, Ego e Super-Ego



Es

  • o Id: l’insieme degli impulsi inconsci della libido, sorgente dell’energia biologico-sessuale:

  • amorale ed egoistico (risponde solo al principio di piacere);

  • alogico: impulsi contraddittori possono sussistere senza annullarsi.



Super-Ego

  • È la sede della coscienza morale e del senso di colpa.

  • Nasce dall’interiorizzazione dell’autorità familiare e di altre autorità, valori, ideali, modi di comportamento.

  • Non appartiene totalmente alla dimensione conscia della psiche.



Ego

  • È l’io cosciente che si trova a mediare tra le pulsioni aggressive ed egoiste dell’Es e le proibizioni del Super-Ego.

  • Tale mediazione avviene nel rapporto con la realtà: l’incapacità dell’Ego ad esercitare il suo ruolo si riflette nel rapporto che l’individuo ha con il “mondo esterno”.



Le tecniche terapeutiche

  • Freud fu convinto dall’esperienza a scartare le tecniche ipnotiche e, in seguito, anche l’azione “insistente e rassicurante” esercitata sul paziente perché vincesse le sue resistenze



Le associazioni libere

  • In una situazione di rilassamento l’analista si pone dietro al paziente e lo invita a manifestare quanto giunge al suo pensiero non guidato intenzionalmente.

    • Un ruolo importante hanno i sogni, ai quali sono accessibili gli elementi dimenticati della vita infantile.
    • Questa tecnica non costrittiva, richiede una grande capacità interpretativa nell’analista.




Il “Transfert”

  • Freud si rese conto che in ogni trattamento analitico si stabilisce un’intensa relazione sentimentale tra il paziente a l’analista:

  • il paziente tende a rivivere nei confronti del medico quei sentimenti di amore o avversione (in genere: rispetto ai genitori) che sono all’origine della sua malattia.



Trasfert e terapia

  • Il transfert può assumere una forma positiva ma può anche originare ostilità e resistenza verso l’analista.

  • Ma se esso vien reso cosciente può diventare un dei migliori strumenti della cura analitica.

  • Lo scopo è riportare il paziente al suo inconscio: solo scoprendo la causa della nevrosi si può superarla.





Yüklə 445 b.

Dostları ilə paylaş:




Verilənlər bazası müəlliflik hüququ ilə müdafiə olunur ©genderi.org 2024
rəhbərliyinə müraciət

    Ana səhifə