Di seguito sono riportati I vincitori del Premio Erice e le rispettive motivazioni



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MOTIVAZIONI
Di seguito sono riportati i vincitori del Premio Erice e le rispettive motivazioni:

A Paul A.M. Dirac: “Per avere dato contributi essenziali alla redazione del Manifesto di Erice e per essersi battuto nel mondo al fine di promuovere i valori pacifici insiti nella ricerca scientifica.”

A Pyotr L. Kapitza: “Per avere dato contributi determinanti alla redazione del Manifesto di Erice e per essere - con il suo rifiuto a Stalin di dirigere il progetto per la Bomba H – diventato nel mondo il simbolo della vera grande Scienza che ha il coraggio di opporsi alla violenza politica.”

A Andreij D. Sakharov: “Per aver ispirato – con le sue azioni in difesa della dignità umana e sfidando l’arroganza del potere politico – alcuni punti essenziali del Manifesto di Erice, spingendo la Comunità Scientifica mondiale a impegnarsi nella vita civile, uscendo dalle torri d’avorio dei Laboratori.”

A Edward Teller: “Per il suo coraggioso impegno in difesa della libertà e per avere dato un impulso eccezionale alla Scienza senza segreti e senza frontiere, con proposte concrete, che hanno agito da fulcro per quelle iniziative di collaborazione scientifica Est-Ovest-Nord-Sud, oggi al centro dell’attenzione scientifica mondiale.”

A Victor F. Weisskopf: “Per il suo impegno costante di promuovere la collaborazione scientifica internazionale, per la sua continua ricerca di strade nuove verso la Pace e per essere stato uno dei padri fondatori di Erice come Città della Scienza.”

A Jean Baptiste G. Dausset: “Per avere dato contributi determinanti nel settore della Immunologia biologica e clinica; per avere dato vita al MURS, un movimento che ha lo scopo di promuovere la responsabilità degli scienziati a livello mondiale.”

A Sidney D. Drell: Per i suoi numerosi contributi nello studio delle Particelle Elementari; per il suo impegno nel promuovere relazioni pacifiche tra le due superpotenze; per essere stato uno dei padri fondatori del Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana.”

A Murray Gell-Mann: “Per avere dato contributi eccezionali alla comprensione delle leggi fondamentali della natura; per il suo ruolo nella collaborazione scientifica a scopi di pace; per l’impegno assiduo nella conservazione delle foreste tropicali e delle specie in via di estinzione.”

A Henry W. Kendall: “Per i suoi importanti contributi scientifici nello studio della struttura puntiforme del nucleone; per il suo impegno come membro della Union of Concerned Scientists alla quale è riuscito a dare un ruolo internazionale e un nuovo impulso.”

A Linus C. Pauling: “Per i suoi lavori scientifici nel campo delle ricerche chimiche; per il suo impegno nella campagna contro i test nucleari nell’atmosfera, campagna nella quale ha avuto un ruolo primario a livello mondiale.”

A Abdus Salam: “Per i suoi straordinari contributi nella fisica delle forze fondamentali e, in particolare, nella unificazione delle forze elettromagnetiche e deboli; per il suo infaticabile impegno a favore degli scienziati dei paesi in via di sviluppo, di cui egli rappresenta la più alta bandiera.”

A Claudio Villi: “Per i suoi lavori nel campo della fisica nucleare teorica; per avere formulato con Clementel il primo esempio di fattore di forma del protone; per avere promosso i valori del Manifesto di Erice; per essere stato il primo Presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare a dare impulso concreto alle attività del Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana in tempi difficili.”

A Richard Doll: “Per avere fondato l’epidemiologia moderna, che all’Umanità la possibilità di capire i motivi reali di malattie croniche che affliggono intere popolazioni, aprendo così la strada alla prevenzione medica su basi di rigore scientifico; per il suo impegno nel promuovere la collaborazione scientifica senza segreti e senza frontiere.”

A John C. Eccles: “Per le sue scoperte su alcune caratteristiche fondamentali del cervello umano; per i suoi eccezionali contributi nel promuovere lo Spirito di Erice con la partecipazione attiva ai Seminari internazionali che hanno determinato una svolta nel confronto Est-Ovest.”

A Tsung-Dao Lee: “Per i suoi lavori scientifici che hanno portato a scoperte fondamentali nello studio delle particelle elementari e delle forze fondamentali della natura; per la sua dedizione nell’aiutare i giovani talenti nati in Paesi disagiati; per avere contribuito in modo determinante alle attività del Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana; per avere saputo diffondere nel mondo lo Spirito di Erice, al di sopra di qualsiasi barriera ideologica, politica o razziale.”

A Luc Montagnier: “Per avere scoperto il virus dell’AIDS; per il suo impegno civile e morale per sensibilizzare l’opinione pubblica contro il pericolo della diffusione a livello mondiale di questa infezione, che ha le dimensioni di una vera peste del duemila; per avere saputo promuovere nel mondo lo Spirito di Erice.”

A Qian Jiadong: “Per essere un Ambasciatore di pace, uno studioso di grande cultura e di eccezionali doti umane; per il ruolo svolto in tempi di grande tensione internazionale al fine di far nascere una collaborazione tra tutti i Paesi, al di sopra delle barriere ideologiche, e come contributo concreto allo Spirito del Manifesto di Erice.”

A Julian S. Schwinger: “Per il suo lavoro eccezionale nel campo della fisica teorica con particolare riferimento all’elettrodinamica quantistica e allo studio delle forze fondamentali della natura; per avere partecipato alle attività di Erice promuovendo così nel mondo i valori del Manifesto di Erice, di cui è uno dei primi firmatari.”

A Umberto Veronesi: “Per avere costantemente contribuito alla lotta contro uno dei peggiori mali che affligge l’Umanità; per avere dato, con la sua partecipazione attiva alle Scuole Internazionali di Medicina, contributi di grande valore per la diffusione nel mondo dello Spirito di Erice.”

A Georges M.C. Duby: “Per i suoi studi rigorosi e vasti nel settore della storia medievale; per avere saputo dare impulso alla promozione dello Spirito di Erice nelle attività internazionali tra gli studiosi più illustri e prestigiosi nel campo degli studi umanistici.”

A Richard L. Garwin: “Per avere dedicato il suo talento, non soltanto alla soluzione di problemi fisici nel settore più avanzato delle particelle elementari, ma anche, e con ferma determinazione, a inventare e proporre metodi nuovi per assicurare un equilibrio mondiale tra le due superpotenze, equilibrio che ha garantito quasi mezzo secolo di pace, dando così attuazione concreta agli ideali del Manifesto di Erice, del quale è stato uno dei primi firmatari.”

A Sheldon L. Glashow: “Per i suoi contributi originali alla fisica delle forze fondamentali della natura (la proposta del quark con “charm” e la teoria SU(2)U(1) per le forze elettromagnetiche e deboli); per il suo impegno civile contro la violenza politica come Presidente del Comitato Sacharov, dando così attuazione concreta ai valori del Manifesto di Erice; per la sua partecipazione, sin dai tempi difficili, con ferma costanza e originalità scientifica, alle Scuole di Erice.”

A Dorothy C. Hodgkin: “Per i suoi lavori scientifici e i suoi studi sulla penicillina, la vitamina B12 e l’insulina; per avere dato attuazione concreta ai valori del Manifesto di Erice promuovendo la collaborazione scientifica di giovani talenti senza alcuna discriminazione ideologica o razziale; per avere preso parte alle attività di Erice con impegno e dedizione.”

A Roald Z. Sagdeev: “Per i suoi studi sui raggi cosmici, sulla fisica del plasma e sulla fusione termonucleare controllata; per il suo impegno nella collaborazione scientifica internazionale al di fuori di qualsiasi vincolo che non fosse quello dettato dai valori della Scienza illustrati nel Manifesto di Erice.”

A Kai M.B. Siegbahn: “Per le sue invenzioni e scoperte che hanno reso il suo nome famoso nel mondo; per essersi dedicato alla formazione di intere generazioni di giovani Fisici con i suoi libri formidabili; per il suo impegno a favore degli Scienziati dei paesi in via di sviluppo; per avere dato un contributo eccezionale alle attività che hanno portato al Manifesto di Erice e a diffondere lo Spirito di Erice ovunque nel mondo.”

A Yevgeniy P. Velikhov: “Per i suoi studi e le sue ricerche nel campo della fusione termonucleare controllata; per il suo impegno in difesa della collaborazione scientifica senza segreti e senza frontiere; per i contributi straordinari che ha saputo dare, in tempi difficili nello scontro Est-Ovest, affinché a vincere fossero i valori illustrati nel Manifesto di Erice.”

A Jerome Karle: “Per le sue scoperte nel settore degli studi relativi alla struttura dei materiali con metodi diffrattivi; per il suo impegno nel promuovere la collaborazione scientifica internazionale al di sopra di ogni barriera ideologica-politica-razziale, dando così concreta attuazione allo Spirito di Erice.

A Jean-Marie P. Lehn: “Per le sue scoperte, che hanno permesso, usando cristallografia e spettroscopia, di capire strutture sopramolecolari e il loro comportamento; per la sua straordinaria umanità che lo rende promotore dei valori della Scienza illustrati nel Manifesto di Erice; valori dei quali ha dato testimonianza di effettiva realizzazione.”

A Arne Magnéli: “Per le sue importanti ricerche scientifiche nel settore della cristallografia chimica e per il suo impegno nel promuovere la collaborazione scientifica internazionale, avendo come obiettivo la realizzazione dei valori della Scienza contenuti nel Manifesto di Erice.”

A Norman F. Ramsey: “Per le sue ricerche e i suoi studi sui fasci molecolari e sulle proprietà intrinseche delle particelle elementari; per avere saputo sempre associare all’attività scientifica un impegno costante nel difendere i valori della Scienza, promuovendo così lo Spirito di Erice cui ha contribuito nelle fasi difficili in cui iniziava l’attività del Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana.”

A Henri Rieben: “Per i suoi studi e le sue ricerche nel campo dell’economia politica e sociale; per avere dato vita a una Fondazione che, ricordando l’opera di Jean Monnet, indica alle nuove generazioni la strada giusta per la vera unificazione economica, politica e sociale dell’Europa; per i contributi dati alle attività di Erice e a diffondere nel mondo lo Spirito di Erice per una collaborazione tra tutti i popoli, nel rispetto reciproco delle proprie tradizioni.”

A Jon J. van Rood: “Per i suoi studi e le sue ricerche che hanno permesso l’uso terapeutico su vasta scala del trapianto di tessuti e di organi; per il suo impegno quale Presidente della Eurotransplant Foundation; per essere membro fondatore del gruppo europeo di trapianto del midollo osseo dando così impulso nuovo ai donatori volontari di midollo osseo; per la sua attività che è un esempio tra i più significativi di cooperazione scientifica internazionale e di solidarietà umana nello Spirito di Erice.”

A Chien-Shiung Wu: “Per la sua intensa e vasta attività scientifica che ha permesso di capire alcune proprietà delle forze deboli; per il suo impegno nel promuovere il ruolo delle donne nella Scienza, dando all’attività di ricerca scientifica una dimensione nuova di grande attualità. Una dimensione che è destinata ad avere conseguenze notevoli per il futuro di pace e di progresso nella collaborazione scientifica al di sopra delle divisioni ideologiche o razziali; per il contributo importante dato alle attività del Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana.”

A Rudolf L. Mössbauer: “Per gli eccezionali contributi da lui dati alla promozione del progresso scientifico legato ai valori contenuti nel Manifesto di Erice.”

A Alex Müller: “Per essere stato un coraggioso sostenitore degli ideali espressi nel Manifesto di Erice e per avere saputo portare nel mondo lo “Spirito di Erice” per una Scienza senza frontiere.”

A Helmuth Kohl: “Per avere, con la sua azione di governo, aiutato e promosso la collaborazione scientifica internazionale con l’obiettivo di evitare l’Olocausto Nucleare nello scontro delle due superpotenze USA-URSS e per avere sostenuto con efficacia gli ideali del Manifesto di Erice.”

A Mikhail S. Gorbachev: “Per essere stato tra i primi Capi di Stato ad appoggiare gli ideali del Manifesto di Erice e per i contributi eccezionali da lui dati, quando era l’uomo più potente dell’URSS, affinché la comunità scientifica internazionale potesse lavorare su temi legati allo sviluppo delle frontiere scientifiche e tecnologiche, aprendo così una nuova era nei rapporti USA-URSS, una nuova era in cui potessero crollare le barriere ideologiche, politiche e razziali che avevano portato sull’orlo dell’abisso nucleare nello scontro USA-URSS.”

A Sua Santità Giovanni Paolo II: “Per essere stato il più grande amico della comunità scientifica che si riconosce nei valori espressi dal Manifesto di Erice, per avere con coraggio difeso la Scienza, distinguendola nettamente dalle sue applicazioni, per avere innalzato la Scienza sullo stesso piano di valori della Fede con la Sua straordinaria opera di promozione culturale, gettando così le basi di una grande alleanza tra Scienza e Fede; alleanza di cui si avverte l’estremo bisogno in questo inizio di terzo millennio.”

A Robert Clark: Per il suo costante e pluridecennale impegno a studiare e realizzare progetti-pilota in grado di dare contributi concreti per confrontare e risolvere le tematiche legate alle Emergenze Planetarie e in particolare a quelle relative all’Emergenza Acqua.

A Maurice Cosandey: “Per il suo lavoro di promozione culturale dei valori della Scienza e per il suo impegno a superare le barriere tra comunità scientifiche dando così un contributo eccezionale alla realizzazione degli ideali espressi nel Manifesto di Erice.”

A André Petermann: “Per gli eccezionali contributi dati al Manifesto di Erice e al legame tra conquiste della fisica (Equazioni del Gruppo di Rinormalizzazione) e cultura scientifica.”

A Richard Wilson: “Per l’impegno pluridecennale dedicato alla promozione dello “Spirito di Erice” tra civiltà e culture diverse con risultati di grande rilievo, consentendo alle nuove generazioni di guardare al futuro con fiducia e speranza. Fiducia e speranza che hanno le loro radici nella cultura scientifica di frontiera, di cui il Professore Wilson è un illustre esponente.”

A John Alderdice: “Per i suoi contributi alla diffusione e applicazione delle direttive del Manifesto di Erice, valori che lo hanno portato a realizzare condizioni di effettiva collaborazione tra culture diverse, creando i presupposti indispensabili alla cessazione delle ostilità e alla creazione di una pace duratura, nell’Irlanda del Nord.”


To Jerome I. Friedman: ‘For his research work in the study of the Logic of Nature and for his dedication in promoting the values expressed in the Erice Statement’.
To Masatoshi Koshiba: ‘For his original work in many fields of advanced physics, including his discovery in the physics of atmospheric neutrinos and for having established, in Japan, the basis for a strong support of the Erice Statement’.
To Sidney Coleman: ‘For his superb series of Lectures at the International School of Subnuclear Physics in Erice and for his exceptional contribution in spreading the “Erice geist”, worldwide’.
To Arthur Nikolaievich Chilingarov: ‘In charge of Arctic and Antarctic research, including International Polar Year activities, Arthur Nikolaievich Chilingarov has established scientific observatories, organised and conducted several research expeditions in the Arctic and Antarctic regions, including the 2007 sub-marine exploration of the sea-bed under the North Pole, a scientific and technological achievement which has been compared to the walking of the man on the moon. In cooperation with the Erice scientists, Chilingarov has promoted advanced studies and research on the vital role of Polar regions and the World ocean in the Earth climate and climate change, in the protection of the ecosystems, in the assessment and availability of natural resources and in the opening of new maritime Polar routes to face major planetary emergencies for the well being and peaceful coexistence of human kind’.
To Paul C.W. Chu and to Maw-Kuen Wu: ‘For their discovery of Y Ba2 Cu3 07 superconductor, the first system with transition temperature exceeding 77° K, and for their subsequent contributions in researches of many novel superconducting systems. Paul C.W. Chu and Maw-Kuen Wu are truly dedicated to the pursuit of scientific rigour and the education of young scientists. Both embody the best of the Spirit of Erice’.
To Leo Esaki: ‘Leo Esaki contributed to the progress of physics with his discoveries in semiconductors and superconductors. He devoted a large part of his activity to ensure the success of the Erice Schools where he was, for many years, a distinguished Director. The students of his Schools constantly expressed their admiration for his remarkable teaching and scientific leadership abilities. With his intensive contributions to the Erice Centre, he helped the dissemination of the Erice Statement principles the world over’.
To William Nunn Lipscomb: ‘William Nunn Lipscomb, in his long scientific career, successfully implemented fundamental discoveries such as those on the origins of atomic theories of bonding and molecular structure to the complex shapes of biological molecules. Using a combination of deep theoretical knowledge of chemical principles with novel experimental approaches, he revolutionized our view of chemical bonding, showing how one atom could bond to multiple partners simultaneously. He applied the same rigorous experimental approaches and unparalleled understanding of chemistry to explain the origins of catalysis and regulation in biology. Lipscomb single-handedly brought the field of biochemistry into the modern age of chemical knowledge. Together with an intense activity devoted to Science without Secrets and Borders, Lipscomb has mentored an entire generation of physical chemists. He consistently engaged in spreading, worldwide, the Erice Geist. In fact, his life sets an example of the value of Science in everyday life for the younger generation. His contributions and legacy will echo through the ages’.
To Jan Szyszko: ‘Jan Szyszko is responsible of the Laboratory of Evaluation and Assessment of Natural Resources of the Warsaw University of Life Sciences and founder of the Association for Sustained Development of Poland. Jan Szyszko is the promoter of the Forest Research and Biological Station in Tuczno including the international Seminars. Szyszko, in cooperation with the Erice scientific community, has conducted advanced studies and research on the role of rural landscape structures and of the long-term changes in the carbon cycle of the climate system and models, as well as carbon dioxide exchanges between the ecosystems and the atmosphere. He has investigated the role of forest and landscape management to protect the climate, the environment and biodiversity, promoting at the same time the economic development of rural areas, thus contributing to the peace and prosperity for present and future generations’.
A

HERBERT AARON HAUPTMAN

Per i suoi studi pionieristici nello sviluppo di un metodo che ha cambiato l’intera disciplina della chimica e aperto una nuova era nello studio della struttura molecolare dei composti allo stato cristallino; e per aver dato concretezza allo Spirito di Erice.


A

DAVID HUNTER HUBEL

Per i suoi straordinari contributi nella comprensione dei meccanismi sensoriali; nello studio dell’apparato visivo e

per aver diffuso lo Spirito di Erice nel mondo intero.
A

ROBERT HUBER

Per i suoi essenziali contributi alla conoscenza della struttura e funzione delle proteine e il loro utilizzo in medicina e protezione delle piante; per la sua scoperta dell’estrema versatilità nelle proteine stesse; per avere promosso nel mondo i valori dello Spirito di Erice attraverso la cooperazione scientifica internazionale.
A

BENGT INGEMAR SAMUELSSON

Per le sue scoperte sulle prostaglandine e le sostanze ad esse correlate e per i suoi studi nel campo della chimica, biochimica e biologia di queste molecole e il loro ruolo nei meccanismi di controllo biologico. Questi eccezionali studi, con implicazioni in numerosi ambiti clinici (in particolar modo nei processi di trombosi, infiammazione e allergia), sono eccellenti esempi del Manifesto di Erice per una Scienza senza frontiere.


A

HONGLIE SUN

Per il suo ruolo leader nel portare a compimento con successo la costruzione di una Rete Cinese per la Ricerca sugli Ecosistemi e per l’impegno profuso nel corso di tutta la sua vita nel preservare l’ambiente e le risorse ecologiche, in particolar modo nell’altopiano del Tibet, rafforzando così in tutto il mondo i valori del Manifesto di Erice.


A

ADA E. YONATH

Per le sue ricerche pionieristiche nella comprensione del meccanismo alla base della biosintesi proteica, attraverso la cristallografia ribosomiale, nonostante il considerevole scetticismo della comunità scientifica internazionale; per il suo lavoro di decifrazione dei fondamenti strutturali di selettività e resistenza antibiotica, tanto importante da aprire la via per l’elaborazione di nuovi composti con funzione farmacologica; per aver introdotto una nuova tecnica, la biocristallografia criogenica, che è adesso utilizzata quotidianamente in biologia strutturale e per la sua costante partecipazione alle attività del Centro Ettore Majorana finalizzate alla promozione dei valori del Manifesto di Erice.


WERNER ARBER

Per i suoi fondamentali contributi nello scoprire i meccanismi che promuovono e limitano la variazione spontanea di informazioni genetiche in micro-organismi; per la sua teoria dell'evoluzione molecolare che mette su una base scientifica il fatto che la natura si prende cura attivamente dell'evoluzione biologica, permettendoci così di capire e valutare i rischi dell'ingegneria genetica; e per il suo impegno a promuovere, in tutto il mondo, lo "Spirito di Erice", i.e. la Scienza senza Segreti o Frontiere, come sostenuto nel Manifesto di Erice.


YUAN T. LEE

Per le sue scoperte nel determinare la struttura e il comportamento chimico dei radicali poliatomici altamente reattivi e delle specie non usualmente transienti; per i suoi risultati nelle reazioni chimiche di base e nei processi di fotodissociazione primaria; per i suoi studi nel modificare la reattività chimica; per i suoi contributi allo sviluppo di metodi per rilevare, direttamente, i transienti intermedi che sono critici nei processi di combustione e atmosferici; e per il suo impegno a promuovere, in tutto il mondo, lo "Spirito di Erice", i.e. la Scienza senza Segreti e Frontiere, come sostenuto nel Manifesto di Erice.


GERARDUS ‘T HOOFT

Per la sua scoperta del segno negativo della funzione β nel periodo di grave crisi in cui si trovava la Teoria Quantistica Relativistica dei Campi, che lui è riuscito a portare a nuova vita con i suoi contributi fondamentali alla comprensione dei processi di Rinormalizzazione, aprendo così la strada alla Gravità Quantistica, alla Supergravità, alle Teorie delle Superstringhe, inclusa la natura dei Buchi Neri; e per il suo impegno a promuovere, a livello mondiale, lo "Spirito di Erice", i.e. la Scienza senza Segreti e Frontiere, come sostenuto nel Manifesto di Erice.


SAMUEL C.C. TING

Per la sua scoperta della particella J, il primo esempio di stato "narrow" in Fisica subnucleare, che ha dato luogo alla cosiddetta "Rivoluzione di Novembre", con la quale è stato fatto un grande passo avanti nella comprensione della Logica della Natura, la cui più recente frontiera è la ricerca di Antimateria nello Spazio; e per il suo impegno a promuovere, in tutto il mondo, lo "Spirito di Erice", i.e. la Scienza senza Segreti e Frontiere, come sostenuto nel Manifesto di Erice.





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