O favole o parabole o istorie



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tarix08.12.2017
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#14766


Adunque, acciò che in parte per me s'ammendi il peccato della fortuna, la quale dove meno era di forza, sì come noi nelle dilicate donne veggiamo, quivi più avara fu di sostegno, in soccorso e rifugio di quelle che amano, per ciò che all'altre è assai l'ago e 'l fuso e l'arcolaio, intendo di raccontare cento novelle, o favole o parabole o istorie che dire le vogliamo, raccontate in diece giorni da una onesta brigata di sette donne e di tre giovani nel pistelenzioso, tempo della passata mortalità fatta, e alcune canzonette dalle predette donne cantate al lor diletto.

  • Adunque, acciò che in parte per me s'ammendi il peccato della fortuna, la quale dove meno era di forza, sì come noi nelle dilicate donne veggiamo, quivi più avara fu di sostegno, in soccorso e rifugio di quelle che amano, per ciò che all'altre è assai l'ago e 'l fuso e l'arcolaio, intendo di raccontare cento novelle, o favole o parabole o istorie che dire le vogliamo, raccontate in diece giorni da una onesta brigata di sette donne e di tre giovani nel pistelenzioso, tempo della passata mortalità fatta, e alcune canzonette dalle predette donne cantate al lor diletto.

  • Nelle quali novelle piacevoli e aspri casi d'amore e altri fortunati avvenimenti si vederanno così né moderni tempi avvenuti come negli antichi; delle quali le già dette donne, che queste leggeranno, parimente diletto delle sollazzevoli cose in quelle mostrate e utile consiglio potranno pigliare, in quanto potranno cognoscere quello che sia da fuggire e che sia similmente da seguitare: le quali cose senza passamento di noia non credo che possano intervenire. Il che se avviene, che voglia Idio che così sia; a Amore ne rendano grazie, il quale liberandomi dà suoi legami m'ha conceduto il potere attendere à lor piaceri.






Ipotesi interpretative in alternativa, espresse da ultimo in una coppia di saggi pubblicati nel 2001 sulla “Rassegna Europea della Letteratura Italiana”:

  • Ipotesi interpretative in alternativa, espresse da ultimo in una coppia di saggi pubblicati nel 2001 sulla “Rassegna Europea della Letteratura Italiana”:

  • M. CANOVA, Ciappelletto e il progetto di Dio: lettura di "Decameron" I.1 : Dio usa per i suoi fini imperscrutabili anche gli uomini peggiori. La ‘santità’ di Ciappelletto produce un inatteso risanamento morale dei Borgognoni

  • M. PICONE, Una scheda per Ciappelletto : la vicenda di Ciappelletto è una chiave per interpretare tutto il Decameron, sorta di monumento destinato a celebrare il potere inarrestabile dell’arte narrativa.



PROVERBIO

  • PROVERBIO



[la monaca spregiudicata in III 1, Masetto da Lampoerecchio]

  • [la monaca spregiudicata in III 1, Masetto da Lampoerecchio]

  • - Ohimè,- disse l'altra - che è quello che tu di'? Non sai tu che noi abbiam promesso la virginità nostra a Dio? 

  • - O, disse colei, quante cose gli si promettono tutto 'l dì, che non se ne gli attiene niuna! se noi gliele abbiam promessa, truovisi un'altra o dell'altre che gliele attengano. 

  • [Emilia nell’introdurre V 2]

  • Ciascun si dee meritamente dilettare di quelle cose alle quali egli vede i guiderdoni secondo le affezioni seguitare: e per ciò che amare merita piú tosto diletto che afflizione a lungo andare, con molto mio maggior piacere della presente materia parlando ubidirò la reina, che della precedente non feci il re.



Il giovane e ricco nobiluomo napoletano Ricciardo Minuto, pur essendo sposato ad una giovane altrettanto degna si innamora della bellissima Catella, sposa fedele di Filippo Sighinolfi. La fedeltà di Catella sembra incrollabile, e anzi la dama è gelosissima del marito. Per conquistarla allora Ricciardo fingedsi non essere più innamorato di lei, ma di un’altra: e riesce così a vincere almeno la più aspra ritrosia di Catella. In un’estate calda la brigata di nobili si trasferisce ai bagni. Ricciardo approfitta della maggiore dimestichezza che si è creata per fra credere a Catella che Filippo sta cercando di conquistare sua moglie, forse per vendicarsi della passione di Riccardo per Catella, ricambiandolo con la stessa moneta. Convince quindi Catella a sostituirsi segretamente all’innamorata di Filippo e ad accettare le sue avances per smascherarlo. Catella accetta e si traveste, ma al convegno notturno si presenta – mascherato da Filippello – lo stesso Ricciardo. Quando spunta il giorno Catella si accorge disperata che, credendo di svergognare il marito adultero, in realtà è stata lei a tradirlo. Sul momento gli giura vendetta, ma Riccardo sa convincerla e riesce quindi – avendola messa di fronte al fatto compiuto – a diventare stabilmente la sua amante.

  • Il giovane e ricco nobiluomo napoletano Ricciardo Minuto, pur essendo sposato ad una giovane altrettanto degna si innamora della bellissima Catella, sposa fedele di Filippo Sighinolfi. La fedeltà di Catella sembra incrollabile, e anzi la dama è gelosissima del marito. Per conquistarla allora Ricciardo fingedsi non essere più innamorato di lei, ma di un’altra: e riesce così a vincere almeno la più aspra ritrosia di Catella. In un’estate calda la brigata di nobili si trasferisce ai bagni. Ricciardo approfitta della maggiore dimestichezza che si è creata per fra credere a Catella che Filippo sta cercando di conquistare sua moglie, forse per vendicarsi della passione di Riccardo per Catella, ricambiandolo con la stessa moneta. Convince quindi Catella a sostituirsi segretamente all’innamorata di Filippo e ad accettare le sue avances per smascherarlo. Catella accetta e si traveste, ma al convegno notturno si presenta – mascherato da Filippello – lo stesso Ricciardo. Quando spunta il giorno Catella si accorge disperata che, credendo di svergognare il marito adultero, in realtà è stata lei a tradirlo. Sul momento gli giura vendetta, ma Riccardo sa convincerla e riesce quindi – avendola messa di fronte al fatto compiuto – a diventare stabilmente la sua amante.







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