Rassegna stampa martedì 25 febbraio 2014 esteri



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martedì 25 febbraio 2014

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del 25/02/14, pag. 6



L’Arci: via la Kyenge e il ministero, brutto segno

Di donne al governo ne manca una: Cécile Kyenge. Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci protesta non tanto per la sua estromissione, quanto per la cancellazione del ministero dell’Integrazione.«È una brutta notizia per la nostra democrazia», dice in una nota, ricordando che in un Paese dove vivono circa 5 milioni di persone di origine straniera, «non si è riusciti a far approvare dal Parlamento quella riforma della legge sulla cittadinanza per la quale la campagna “L’Italia sono anch’io”, di cui è stato portavoce l’attuale sottosegretario alla presidenza Graziano Del Rio» e per la quale sono state raccolte più di 200mila firme. «Negli ultimi due governi, prima di questo, l’istituzione di un ministero ad hoc- continua - aveva quantomeno fatto sperare che a questi temi venisse data l’attenzione che meritano», anche poi la ministra Kyenge «ha dovuto scontare una carenza di strumenti e risorse che ne hanno fortemente indebolito l’efficacia». La risposta avrebbe dovuto essere «non la soppressione del ministero, un suo rafforzamento». Tutte le competenze, invece, restano ora nella mani del Viminale, tornando così ad una logica di Mero ordine pubblico. Deludere ancora le aspettative sullo ius soli, valuta l’Arci, «sarebbe un colpo durissimo per tutti quei bambini di origine straniera che si aspettano di vedersi riconosciuto questo diritto fondamentale».



del 25/02/14, pag. 3



L’integrazione sparita

Kyenge non è più ministro e del ministero per l’Integrazione non c’è più traccia. In Italia vivono 5 milioni di persone di origine straniera eppure non si è riusciti nemmeno a far approvare la riforma sulla legge di cittadinanza. “Negli ultimi due governi – spiega Filippo Miraglia, responsabile immigrazione dell’Arci – l’istituzione di un ministero Ad hoc aveva fatto sperare che a questi temi venisse data l’attenzione che meritano, anche se l’esperienza ha dovuto scontare una carenza di strumenti e risorse che ne hanno indebolito l’efficacia. La risposta avrebbe dovuto essere non la soppressione del ministero ma un suo rafforzamento.” Per il responsabile dell’Arci i poteri in materia “saranno concentrati nelle mani del ministro dell’Interno che verrebbe ad assumere un ruolo centrale su una questione che invece va ben al di là dell’ordine pubblico”.

Da Asca del 24/02/14

Governo: Arci, passo indietro grave soppressione ministero Integrazione

(ASCA) - Roma, 24 feb 2014 - La decisione di ''sopprimere il ministero dell'Integrazione'' rappresenta ''un passo indietro grave e inatteso'' da parte del nuovo esecutivo. A dichiararlo e' il responsabile immigrazione Arci, Filippo Miraglia, secondo il quale la cancellazione del Ministero dell'Integrazione ''e' una brutta notizia per la nostra democrazia. Siamo infatti un paese - ricorda - in cui vivono circa 5 milioni di persone di origine straniera e in cui non si e' riusciti a far approvare dal Parlamento quella riforma della legge sulla cittadinanza per la quale la Campagna 'L'Italia sono anch'io', di cui e' stato portavoce l'attuale sottosegretario alla presidenza Graziano Del Rio, ha raccolto piu' di duecentomila firme''. gc/

Da Redattore Sociale del 24/02/14

Abolito il ministero dell’Integrazione, Arci: ''Brutta notizia''

Secondo il responsabile immigrazione dell’Arci Miraglia la cancellazione del ministero è un passo indietro soprattutto per i tanti ragazzi stranieri nati in Italia: “I temi dell’integrazione e dell’accoglienza hanno una grande valenza culturale e politica. Su di essi si definisce l’identità di un Paese e della stessa Europa”

ROMA – “La cancellazione del Ministero dell’Integrazione è una brutta notizia per la nostra democrazia”. Sono le parole di Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci, a seguito della soppressione del ministero dell’Integrazione ad opera del nuovo governo Renzi.

“Siamo infatti un paese in cui vivono circa 5 milioni di persone di origine straniera e in cui non si è riusciti a far approvare dal Parlamento quella riforma della legge sulla cittadinanza per la quale la Campagna L’Italia sono anch’io, di cui è stato portavoce l’attuale sottosegretario alla presidenza Graziano Del Rio, ha raccolto più di duecentomila firme. Quelli dell’immigrazione, dell’integrazione e dell’accoglienza sono temi che hanno una grande valenza dal punto di vista culturale e politico, perché è su di essi che si definisce l’identità di un paese e della stessa Europa”, continua Miraglia.

Il responsabile dell’immigrazione dell’Arci ricorda come negli ultimi due governi l’istituzione di un ministero ad hoc aveva almeno fatto sperare che a questi temi venisse data l’attenzione meritata, anche se poi l’allora ministra Kyenge si è trovata senza gli strumenti e le risorse necessarie per poter intervenire efficacemente. “Allo stato delle cose, se non si porrà rimedio a questa situazione – dichiara Miraglia – i poteri in materia saranno concentrati nelle mani del ministro dell’Interno, che verrebbe ad assumere un ruolo centrale su una questione che invece è ricca di implicazioni che vanno ben al di là della gestione dell’ordine pubblico”.

Le prime conseguenze di questa scelta sono già evidenti: basti pensare allo ius soli, argomento che non è stato inserito tra le priorità programmatiche del nuovo governo. “Un passo indietro su questo argomento sarebbe davvero un colpo durissimo per tutti quei bambini e ragazzi di origine straniera, nati in Italia o che vi vivono stabilmente da anni – conclude Miraglia – e che si aspettano di vedersi riconosciuto questo diritto fondamentale”.

Da Rassegna.it del 25/02/14



Roma, 27/2 premiazione concorso "Obiettivi sul lavoro"

Si terrà giovedì 27 febbraio, alle ore 20, presso la Casa del Cinema in Largo Marcello Mastroianni a Roma, la serata di premiazione del concorso “Obiettivi sul lavoro – Storie dal mondo della conoscenza”, promosso da Arci, Flc-Cgil, Ucca (Unione Circoli Cinematografici Arci) e Fondazione Unipolis. Lo riferisce una nota della Slc Cgil.

Il concorso per audiovisivi “Obiettivi sul lavoro” si propone di indagare e dare visibilità, attraverso il linguaggio delle immagini in movimento, al tema del lavoro, con particolare riguardo ai processi di precarizzazione. Quest’anno in particolare I promotori del concorso hanno deciso di dedicare il contest a uno dei comparti più colpiti dai tagli e dalla crisi economica. La scuola e la formazione, l’università e la ricerca, l’industria dello spettacolo e dell’intrattenimento, gli enti e le associazioni di promozione culturale, raccontati attraverso le storie di ordinaria resistenza delle tante persone che faticosamente e spesso con scarsità di risorse si adoperano per promuovere cultura e conoscenza nel nostro paese.

Durante la serata del 27 febbraio saranno premiati tre film tra quelli selezionati e sarà assegnato un premio speciale per il miglior film tra quelli realizzati da giovani filmaker under 35. Le opere vincitrici saranno inoltre distribuite e proiettate nei circoli Ucca e Arci e nelle sedi sindacali Cgil, nelle università, nelle scuole in occasione di iniziative speciali. Alla premiazione parteciperanno Greta Barbolini, presidente nazionale Ucca, Paolo Beni, presidente nazionale Arci, Valter Dondi, direttore Fondazione Unipolis, Domenico Pantaleo, segretario generale Flc-Cgil. Saranno presenti inoltre i componenti della giuria.

La premiazione sarà preceduta da una serata-evento mercoledì 26 febbraio a Roma con la proiezione di tutti i film selezionati dalla giuria del concorso. L’evento si terrà presso l’associazione Apollo 11, in via Conte Verde, e presso il circolo Arci-Ucca Kino, in via Perugia 34. La giuria del concorso, presieduta dalla regista Costanza Quatriglio, è composta dall’attore Enzo De Caro, il giornalista e scrittore Ermanno Detti, il regista Agostino Ferrente, il giornalista Arcangelo Ferri, la giornalista Gabriella Gallozzi, il responsabile di DOC3 Fabio Mancini, il giornalista Giancarlo Visitilli, l’autore televisivo Aldo Zappalà. Il concorso è realizzato in collaborazione con Cgil, Slc-Cgil; con il sostegno della Direzione generale per il cinema MiBact e della Regione Lazio. Aderiscono: Università Roma Tre – Facoltà di Scienze della Formazione – Laboratorio Storia del Lavoro; Università di Cagliari – Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio; Doc/it.

http://www.rassegna.it/articoli/2014/02/24/109420/roma-27-2-premiazione-concorso-obiettivi-sul-lavoro


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