Zdf das kleine fernsehspiel / arte



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#15827




tempesta e Rai Cinema

presentano
una produzione tempesta / Carlo Cresto-Dina con Rai Cinema
in coproduzione con Amka Films Productions (CH) e Capricci (F)

e con RSI Radiotelevisione svizzera

ZDF - DAS KLEINE FERNSEHSPIEL / ARTE

L’INTRUSA



diretto da Leonardo Di Costanzo

uscita: 28 settembre
distribuzione


Ufficio Stampa Studio PUNTOeVIRGOLA

Ufficio Stampa Web Napier
CAST TECNICO


Regia




Leonardo Di Costanzo

Scritto da




Leonardo Di Costanzo,

Maurizio Braucci, Bruno Oliviero



Fotografia




Hélène Louvart

Montaggio




Carlotta Cristiani

Suono in presa diretta




Maricetta Lombardo

Scenografia




Luca Servino

Costumi




Loredana Buscemi

Musiche originali




Marco Cappelli, Adam Rudolph

Trucco




Giovanna Turco

Acconciature




Simone Di Fazio

Acting coach




Antonio Calone

Aiuto regia




David Maria Putortì

Casting director




Alessandra Cutolo

Organizzatore




Giorgio Gasparini


una produzione




tempesta/Carlo Cresto-Dina con







Rai cinema

Coprodotto da Amka Film Productions

Capricci


in coproduzione con




RSI Radiotelevisione svizzera

e ZDF - Das Kleine Fernsehspiel



in collaborazione con




ARTE

con il supporto di




Eurimages

con la partecipazione di




Aide Aux Cinémas Du Monde Centre National Du Cinéma Et De L'image Animée

opera realizzata con il sostegno della




Regione Lazio Fondo Regionale per il cinema e l’audiovisivo


Distribuzione




Cinema srl

Distribuzione Internazionale




The Match Factory

Ufficio Stampa




Studio PUNTOeVIRGOLA

info@studiopuntoevirgola.com



Ufficio Stampa web




Napier press@napier.eu


Durata




1 ora 35’



film riconosciuto di interesse culturale con contributo economico del MINISTERO DEI BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI E DEL TURISMO – DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA

CAST ARTISTICO


Giovanna




Raffaella Giordano

Maria




Valentina Vannino

Rita




Martina Abbate

Sabina




Anna Patierno

Mino




Marcello Fonte

Giulio




Gianni Vastarella

Vittorio (preside)




Flavio Rizzo

Carmela (vedova Crispello)




Maddalena Stornaiuolo

Sessa




Riccardo Veno

Claudia




Emma Ferulano

Tommaso




Giovanni Manna

Ciro




Vittorio Gargiulo

Ernestina




Alessandra Esposito

Raffaella (nonna Ernestina)




Flora Faliti

Patrizia (mamma)




Francesca Zazzera

Bianca (mamma)




Maria Noioso

Amato




Christian Giroso

Amitrano




Carmine Paternoster



SINOSSI
Giovanna è la fondatrice del centro “la Masseria” a Napoli, luogo di gioco e creatività al riparo dal degrado e dalle logiche mafiose. Ed è proprio alla Masseria che, con i suoi due figli, cerca rifugio Maria, giovanissima moglie di un camorrista arrestato per un efferato omicidio. Maria rappresenta tutto quello da cui le madri dei bambini che frequentano il centro stanno cercando di proteggere i loro figli, e Giovanna si trova così di fronte ad una scelta esiziale: Maria, l’intrusa, va accolta o allontanata? Chi va difeso, il gruppo o chi – senza dirlo - chiede l’ultima possibilità di sfuggire ad una vita già scritta?
NOTE DI REGIA
Mi sono spesso interessato, nei miei documentari, alle figure di mediazione sociale, a quelle persone cioè, che, per la posizione che occupano nella geografia sociale, offrono un punto di vista privilegiato per raccontare un quartiere, una città o una società in un dato momento storico: un insegnante in una scuola di una periferia degradata (A Scuola), o un sindaco legalista di una città dominata da una mentalità mafiosa (Prove di Stato).
Al centro de L’Intrusa ci sono degli “eroi” moderni, a mio avviso poco raccontati rispetto all’importanza sociale crescente e per le questioni che il loro agire solleva: sono coloro che, per convinzioni politiche, religiose, o semplicemente umanistiche, scelgono di dedicare la propria vita alle fasce più deboli e marginalizzate della società, dove le politiche sociali pubbliche, se ci sono, non riescono ad arrivare, per scelte politiche o per incapacità. Il loro operare è spesso una continua sperimentazione di forme di convivenza e di socialità; in questi luoghi di frontiera - geografica ma anche culturale, - i limiti, altrove rigidi che separano il giusto dall’ingiusto, il permesso dall’interdetto, l’intollerabile dall’accoglienza, richiedono qui continui aggiustamenti e riposizionamenti.

Ne esistono di svariate forme, da quelle più istituzionalizzate, che gli economisti indicano come “Imprese del terzo settore”, a gruppi spontanei, spesso autofinanziati, o con scarsi contributi pubblici, nati e sviluppatisi con forti motivazioni personali e collettive.

A queste ultime appartiene “La Masseria”, un centro associativo e ricreativo che si occupa d’infanzia a rischio, ma non solo - luogo a riparo e alternativo alle logiche mafiose del quartiere circostante. Un’isola di solidarietà e di condivisione, di crescita comune e di rispetto reciproco, in cui si ritrova speranza per una quotidianità diversa e Giovanna ne è fondatrice e figura di riferimento.
Ad attrarmi verso queste realtà sono le possibilità di racconto che offrono. Mi sembra di ritrovarvi gli elementi della narrazione classica: l'individuo/eroe, gli ostacoli che si frappongono al suo agire, la collettività, il conflitto etico.
La sceneggiatura è stata scritta contemporaneamente a un lungo lavoro di ricerca, osservazione e incontri con persone e gruppi che agiscono al centro o in periferia di Napoli, dove il racconto si ambienta.

La storia raccontata somiglia alle tante che abbiamo ascoltato.


L’Intrusa è un film con la camorra ma non è un film sulla camorra; un film su chi ci convive, su chi giorno per giorno cerca di rubargli terreno, persone, consenso sociale, senza essere né giudice né poliziotto. Ma è anche una storia su quel difficile equilibrio da trovare tra paura e accoglienza tra tolleranza e fermezza che credo in questo momento possa risuonare anche in chi non vive a contatto con mafia e camorra, ma sperimenta altre convivenze di paure e diffidenze. L'altro, l’estraneo al gruppo, percepito come un pericolo è, mi sembra, un tema dei tempi che viviamo.
La quasi totalità degli interpreti è costituita da attori non professionisti o poco conosciuti scelti tra persone molto vicine all’universo raccontato.

Raffaella Giordano, la protagonista invece è una coreografa e danzatrice, alla prima prova essenzialmente testuale.


Come per L’Intervallo prima delle riprese è stato fatto un lavoro molto lungo sia di scelta che di preparazione degli attori. Questa fase è servita anche a precisare e adattare la sceneggiatura.
In particolare i bambini, nel film finale, hanno avuto maggiore spazio rispetto a quanto ne occupavano nella sceneggiatura. Con aiuto di animatori e servendomi della mia esperienza di documentarista abbiamo molto lavorato sull’improvvisazione, canalizzando espressività ed energie in modo da far emergere i caratteri individualizzabili però funzionali alla storia narrata.
Lo spazio dove la vicenda si svolge, a parte per qualche breve uscita, è costituito da un luogo unico; un grande giardino circondato da siepi e mura, ai piedi dei palazzoni di periferia, all’interno del quale c’è la sede della Masseria e la casupola occupata.
Il luogo è una vecchia masseria scenografata con murales tratti da disegni di Gabriella Giandelli. Gli attori non professionisti, presi della “vita reale”, sono così chiamati ad agire in uno spazio “costruito”, come staccato, separato dal contesto intorno con l’idea di restituire una narrazione non soffocata dalle angustie del verismo e del naturalismo.

L’esterno, il quartiere, a parte le brevi incursioni, è raccontato essenzialmente dall’interno del centro, da quello che si vede oltre il muro di cinta, dalle storie dei personaggi, dai suoni percepiti; insomma un esterno suggerito più che mostrato.


Leonardo Di Costanzo


BIO REGISTA
Leonardo Di Costanzo ha diretto diversi documentari, presentati e premiati in importanti festival internazionali. È alla seconda prova di finzione dopo L’Intervallo, vincitore del David di Donatello come Miglior Regista Esordiente.
Filmografia essenziale
L’AVAMPOSTO episodio del film collettivo I Ponti di Sarajevo Italia 2014 (10’)

Festival di Cannes 2014 Premio del Pubblico Festival del nuovo cinema di Pesaro


L’INTERVALLO Italia/Svizzera/Germania 2012 (90’)

“Premio FIPRESCI” 69° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia



Premio Pasinetti 69° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia

“David Donatello” 2013 Miglior regista esordiente

“Gran premio” Globi d’oro International Press 2013
CADENZA D’INGANNO Italia/Francia 2011 (58’)
ODESSA (diretto con Bruno Oliviero) Francia/Italia 2006 (60’)
A SCUOLA Francia/Italia/Germania 2003 (74’)
PROVE DI STATO Francia/Italia/Germania 1999 (84’)

BIOGRAFIE ATTORI
Raffaella Giordano

Nata a Torino nel 1961 danzatrice, coreografa, artista e performer trasversale tra danza e teatro della ricerca contemporanea Italiana.


Inizia a studiare danza nel 1978 con C. Perrotti e A. Sagna presso la scuola Bella Hutter di Torino. Nel 1980 è tra i giovani artisti italiani nella compagnia Teatro e Danza La Fenice di Venezia‚ diretta da Carolyn Carlson. Fonda insieme a Michele Abbondanza‚ Francesca Bertolli‚ Roberto Castello‚ Roberto Cocconi e Giorgio Ross la Compagnia Sosta Palmizi. L'anno seguente danza con il Wuppertal Tanztheater diretto da Pina Bausch negli spettacoli: Kontakthof‚ Blaubart, Le Sacre du Printemps.
Danzatrice e coreografa‚ con Sosta Palmizi crea gli spettacoli Il cortileTufo, Perduti una notte ed è tra i protagonisti della danza contemporanea in Italia. Firma le coreografie Ssst.... per sette danzatori‚ (coproduzione con Festival Bois de la Bâtie di Ginevra; 1987); Inuit per la compagnia Folkwang Hochschule di Pina Bausch; Il Volto di Aria. Coreografa per l'opera Rosamunde al Teatro La Fenice di Venezia nel 1988 e nel 1991 per la regia di A. Pugliese nello spettacolo di prosa La Medea di Portamedina. Nel 1990 prende parte come danzatrice allo spettacolo Il muro‚ regia di Pippo Delbono (coproduzione Oriente−Occidente Festival e Asti Festival).

Quando la Compagnia Sosta Palmizi si scioglie, Raffaella Giordano fonda e dirige l'Associazione Sosta Palmizi‚ con Giorgio Rossi.

È coreografa e interprete de La notte trasfigurata/Il canto della colomba. Nel 2000 vince il Premio UBU SPECIALE.

Svolge da oltre venti anni attività di Formazione in Italia‚ inoltre ha insegnato all'estero, presso la Folkswang Hoch Schulem di Essen in Germania‚ al CNDC Angers in Francia.

Numerosi i suoi interventi in progetti di formazione anche nell'ambito del teatro. Collabora stabilmente con il Teatro Stabile di Torino e Teatro Dimora Arboreto di Mondaino‚ con la collaborazione dell'Associazione Sosta Palmizi e React! Residenze artistiche creative transdisciplinari con Santarcangelo dei Teatri - Festival Internazionale del Teatro in Piazza e Teatro Petrella di Longiano.
Al cinema nel 2014 interpreta Adelaide Antici Leopardi, madre di Giacomo Leopardi, ne Il giovane favoloso, film di Mario Martone.

Valentina Vannino

Nata a Napoli nel 1991, L’intrusa è il suo esordio al cinema



Anna Patierno

Nata a Napoli nel 1975. Attrice di teatro. L’intrusa è il suo debutto al cinema



Marcello Fonte

Nato a Reggio Calabria nel 1978, è musicista e performer.

Nel 2015 gira e interpreta Asino vola.


LA PRODUZIONE
Tempesta, fondata nel 2009 da Carlo Cresto-Dina, ha prodotto principalmente film di autori alla loro opera prima, realizzati attraverso coproduzioni internazionali che hanno immediatamente guadagnato attenzione in tutto il mondo. Tra questi:
Corpo Celeste, opera d’esordio di Alice Rohrwacher, selezionata alla Quinzaine des Réalisateur al 64. Festival di Cannes;

Le Meraviglie diretto da Alice Rohrwacher, distribuito in 24 paesi e vincitore del Grand Prix al 67. Festival di Cannes;

L’Intervallo diretto da Leonardo Di Costanzo, vincitore di sette premi alla 69. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia;

Asino Vola diretto da Paolo Tripodi e Marcello Fonte, evento di chiusura in Piazza Grande del 68. Festival del Film di Locarno;

Fräulein diretto da Caterina Carone, selezionato al Busan International Film Festival 2016.

Le Ultime Cose diretto da Irene Dionisio, presentato alla settimana internazionale della critica al Festival di Venezia 2016.


In pochi anni, tempesta si è segnalata anche come una delle più innovative società di produzione in Europa, attiva nei progetti crossmedia, come la piattaforma interattiva MeltaPlot, brevettata da tempesta e lanciata in collaborazione con Rai Cinema e il progetto Io Credo che Lassù, sviluppata con Rai Fiction.
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