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C.VILLOSUM
Il C.villosum è una delle specie più facilmente riconoscibili tra quelle che abbiamo trovato ed è anche una delle più
diffuse.
A Casagrande ci sono popolazioni numerose, al punto da farci sorridere al pensiero che forse il C.villosum è tra tutte le
piante che abbiamo coltivato o visto, quella che conta il maggior numero di esemplari.
Tutte le piante presentano una marcata villosità, ma sono comunque presenti variazioni.
Abbiamo notato villosità più o meno evidente, fiori di dimensioni chiaramente diverse (ma questo sembra correlato anche
al vigore della pianta) e in alcuni casi un numero di fiori/frutti per nodo molto più elevato (al punto da rendere spontanea
la definizione di "villosum a grappolo").
Non ci è tuttavia chiara la differenza tra le due sottospecie descritte in letteratura, var. villosum e var. muticum
Occorre precisare anche che non abbiamo visitato uno dei luoghi (inizialmente previsti nel nostro percorso) dove il
C.villosum è maggiormente presente (Parco di Itatiaia) per lasciare maggior spazio alla ricerca di altre specie.
Abbiamo tuttavia trovato C.villosum, sempre con caratteristiche piuttosto omogenee, anche in zone dove non era
atteso/segnalato e anche in siti da noi individuati come adatti direttamente "sul campo".
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C.SCHOTTIANUM
Anche il C.schottianum è specie molto diffusa, sia pure con notevoli differenze morfologiche da zona a zona.
Variabili in particolare la forma delle foglie e la presenza di macchie rosso/violacee nei fiori.
Le foglie variano da molto lanceolate a chiaramente ovate, anche in individui che vivono fianco a fianco.
Le macchie sulla corolla non sono sempre presenti e la loro estensione è molto variabile, da un piccolo accenno tra le
macchie giallo/verdi e i lobi bianchi fino a coprire quasi interamente i lobi.
I denti sono generalmente assenti, ma in alcune popolazioni sono presenti denti minuscoli.
Gli schottianum sono i Capsicum del SE del Brasile più imponenti; abbiamo trovato piante alte fino a 4 metri!
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C.RECURVATUM
Conosciamo questa specie solo attraverso alcune foto.
Non avevamo infatti alcuna indicazione precisa sui siti dove cercarla e non è nemmeno citata in [Relatorio].
Le caratteristiche salienti sono la corolla con macchie verdi, i 5 denti ricurvati all'indietro, l'assenza di villosità.
Guardando e riguardando le nostre foto abbiamo notato una pianta che ad un esame superficiale avevamo classificato
C.schottianum (anche perché trovata in un sito dove c’è una popolazione numerosa di C.schottianum), ma che a ben
guardare presenta caratteristiche particolari; foglie insolitamente lisce (le avevamo paragonate a quelle del C.flexuosum)
e soprattutto denti sul calice!
Abbiamo fantasticato che potesse trattarsi di un esemplare del fantomatico C.recurvatum, ma …
a volte la realtà supera la fantasia!