Immigrazione Percorsi di Regolarità in Italia



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mune in cui si trova al momento della segnala-

zione (anche attraverso l’impiego, in regime di

convenzione, di strutture appartenenti e/o ge-

stite dal cosiddetto “terzo settore”). Gli stessi

Comuni, peraltro, hanno il dovere di segnalare

immediatamente il minore al Servizio centrale

del Sistema di protezione per richiedenti asilo e

rifugiati, al fine di poter attingere alle tutele pre-

viste  dal  medesimo  Sistema  e  finanziate  dal

Fondo nazionale per le politiche e i servizi di

asilo.

La procedura della presentazione della do-



manda di asilo, riguardante i minori stranieri non

accompagnati, viene garantita dagli Uffici di Po-

lizia di Frontiera, dagli Uffici Interforze dei Centri

di accoglienza e dalle Questure, in collabora-

zione con l’Alto Commissariato delle Nazioni

Unite per i Rifugiati e gli altri organismi che ope-

rano nel campo della protezione dei richiedenti

asilo.


Chiarite le condizioni di ammissione relative

ai rifugiati e richiedenti asilo e ai minori stranieri,

restano da illustrare quelle relative ai richiedenti

il permesso di soggiorno per altri motivi. Posto

che verrà dedicato un paragrafo apposito al-

l’accesso al mercato del lavoro, ci sofferme-

remo  in  questa  sezione  unicamente  sulle

condizioni di ammissione relative alla richiesta

di permesso di soggiorno per ricongiungimento

familiare, per motivi di studio e per soggiorno

di lungo periodo.

Le condizioni di ammissione nel caso di ri-

congiungimento familiare. Al fine di favorire le

aspettative di coesione e unità familiare degli

stranieri soggiornanti in Italia, l’ordinamento vi-

gente prevede che i cittadini stranieri titolari di

permesso di soggiorno con durata non inferiore

ad un anno, rilasciato per motivi di lavoro (su-

bordinato od autonomo), per asilo, per studio,

per motivi religiosi, per protezione sussidiaria,

oppure titolari di permesso di soggiorno CE per

soggiornanti di lungo periodo, possono essere

raggiunti dai familiari più stretti. Si tratta in par-

ticolare:  del  coniuge,  purché  maggiorenne  e

non separato legalmente; dei figli minori non

coniugati e di quelli maggiorenni ancora a ca-

rico, a condizione che non possano provvedere

autonomamente alle proprie esigenze di vita a

motivo del loro stato di salute; nonché dei ge-

nitori a carico, purché non vi siano altri figli nel

Paese di provenienza in grado di provvedere al

loro fabbisogno. Competente a ricevere la do-

manda e a convocare i richiedenti, al fine di ve-

rificare la documentazione necessaria e curare

il disbrigo delle pratiche relative alle procedure,

è il cosiddetto “Sportello Unico per l’immigra-

zione”,  istituito,  in  base  all’articolo  18  della

legge  n.  189  del  30  luglio  2002,  presso  ogni

Prefettura  -  Ufficio  territoriale  del  governo

(UTG).


Oltre  alle  caratteristiche  sovraesposte,  le

condizioni di ammissione dello straniero per ri-

congiungimento familiare sono legate a due fat-

tori: la disponibilità di alloggio del richiedente e

il possesso di un reddito minimo. Per quanto ri-

guarda l’alloggio, è necessario produrre un cer-

tificato che attesti come l’abitazione che dovrà

ospitare  i  familiari  ricongiunti  sia  idonea  dal

punto di vista igienico-sanitario e rientri nei pa-

rametri minimi previsti dalle leggi regionali per

gli alloggi di edilizia residenziale. Relativamente

al secondo fattore, invece, il richiedente dovrà

dimostrare di disporre di un reddito annuo, de-

rivante da fonti lecite, non inferiore all’importo

annuo  dell’assegno  sociale  aumentato  della

metà dell’importo per ogni familiare che si deve

ricongiungere. In ogni caso, qualora il richie-

dente  non  disponga  di  un  adeguato  reddito

personale, potranno valere i redditi posseduti

dai familiari conviventi.

Una volta verificate le condizioni richieste,

lo  Sportello  Unico  per  l’immigrazione  avrà  il

compito di rilasciare, entro 180 giorni dalla ri-

cezione della richiesta, o il nullaosta al ricon-

giungimento  o  un  provvedimento  di  diniego.

Giunto in Italia, il familiare ricongiunto dovrà re-

carsi con il nulla osta, entro otto giorni, presso

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NORMATIVA E PROCEDURE



Aspetti generali relativi alle procedure d’ingresso


lo Sportello Unico, al fine di attivare la relativa

richiesta del permesso di soggiorno. Infine, il fa-

miliare ricongiunto dovrà recarsi presso un Uf-

ficio Postale abilitato da dove potrà inoltrare la

richiesta di permesso di soggiorno rilasciatagli

dallo Sportello Unico. Una volta ottenuto il per-

messo  di  soggiorno,  il  familiare  ricongiunto

potrà svolgere un lavoro (subordinato o auto-

nomo), iscriversi a un corso di studi e accedere

alle prestazioni erogate dal Servizio Sanitario

Nazionale.

La procedura appena descritta vale anche

per  i  familiari  al  seguito  al  momento  dell’in-

gresso in Italia, qualora il richiedente sia titolare

di visto di ingresso per lavoro subordinato, col-

legato a un contratto di durata non inferiore ad

un anno, o per lavoro autonomo non occasio-

nale, oppure per motivi di studio o religiosi. In-

fine, per i familiari stranieri di cittadini italiani o

comunitari, non è necessario richiedere il nulla

osta allo Sportello Unico bensì il semplice visto

presso l’Ambasciata.

Le condizioni di ammissione nel caso di ri-

chieste di soggiorno per motivi di studio. L’ac-

cesso all’istruzione va trattato, distintamente,

a seconda che si tratti di cittadini stranieri già

residenti in Italia o di persone che vengono ap-

positamente dall’estero.

In linea generale, gli stessi diritti e doveri

previsti per i cittadini italiani in materia di istru-

zione, vengono estesi anche ai cittadini stra-

nieri  residenti.  Possono  accedere  al  diritto

all’istruzione tutti i minori stranieri già presenti

in Italia. Inoltre, in quanto minori, gli stessi sog-

giacciono all’obbligo scolastico nelle mede-

sime forme e negli stessi modi previsti per i

minori italiani. Qualora i minori stranieri risul-

tino privi di documentazione anagrafica o in

possesso di documentazione incompleta o ir-

regolare, sarà compito dei genitori o dei tutori

dichiarare, sotto la propria responsabilità, i dati

anagrafici.  Possono  accedere  al  diritto  al-

l’istruzione anche tutti i cittadini stranieri mag-

giorenni già presenti regolarmente in Italia, an-

zitutto  con  l’apprendimento  della  lingua  ita-

liana,  attraverso  corsi  di  alfabetizzazione

articolati su vari livelli. Oltre a ciò, è possibile

frequentare  dei  corsi  per  il  conseguimento

della  licenza  media  o  del  diploma  di  scuola

media superiore.

L’ordinamento vigente, inoltre, offre la pos-

sibilità di frequentare in Italia dei corsi superiori

o d’istruzione tecnico-professionale ai cittadini

stranieri residenti all’estero. In questo caso è

possibile richiedere il visto d’ingresso per mo-

tivi di studio presso l’Ambasciata o le autorità

consolari italiane presenti nel Paese di appar-

tenenza. Peraltro, chi è in possesso di un per-

messo di soggiorno per motivi di studio può

anche svolgere un’attività lavorativa di tipo su-

bordinato, per un tempo non superiore alle 20

ore settimanali, a condizione che un’apposita

autorizzazione gli venga rilasciata da parte del-

l’istituzione scolastica e siano in ogni caso ri-

spettate le limitazioni poste dalla normativa in

materia di lavoro minorile.

Riguardo al soggiorno per motivi di studio,

una  considerazione  particolare  va  fatta  per

quanto attiene alla frequenza dei corsi di stu-

dio universitari. Entro la fine dell’anno solare,

le università italiane sono tenute a stabilire il

numero massimo dei posti da destinare all’im-

matricolazione  degli  studenti  stranieri  per

l’anno accademico successivo. L’ammissione

degli studenti stranieri è vincolata al rilascio

delle dichiarazioni sulla validità locale dei titoli

di studio conseguiti nel Paese di appartenenza

e di queste dichiarazioni si fanno carico le au-

torità diplomatiche o consolari italiane compe-

tenti.  Le  stesse  autorità,  peraltro,  hanno  il

compito di rilasciare il visto d’ingresso per mo-

tivi di studio, attraverso cui è possibile otte-

nere il relativo permesso di soggiorno. Per gli

stranieri già presenti regolarmente in Italia è

possibile accedere ai corsi universitari a parità

di condizioni con gli studenti italiani.



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NORMATIVA E PROCEDURE



Aspetti generali relativi alle procedure d’ingresso


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