42
VALLE BELBO
L’ANCORA
27 AGOSTO 2017
Canelli. Intensa attività per
il nuovo Consiglio del Consor-
zio di Tutela dell’Asti docg.
Il vicepresidente Flavio Sca-
gliola, dopo la determina del
12 agosto da parte della Re-
gione Piemonte, in accordo
con le varie associazioni sin-
dacali, ha esposto le varie de-
cisioni già siglate il 2 agosto
dal Consiglio a Torino, davanti
ad alcune associazioni di cate-
goria, sindacati, produttori, e
all’assessore all’Agricoltura
Giorgio Ferrero.
«Quest’anno ci sarà un’uni-
ca resa di 80 quintali ad ettaro
sia per l’Asti che per il Mosca-
to, con dieci quintali ad ettaro
per il blocage.
Per i Moscatisti, ossia i pic-
coli vinificatori di Moscato
d’Asti, nonostante la resa ri-
manga la stessa, i dieci quin-
tali, eventualmente sbloccati,
avranno una tariffa erga om-
nes di 100 euro in sovraprez-
zo in modo da disincentivarne
lo sblocco (l’uva costerebbe il
40% in più) e smaltire le gia-
cenze. I Moscatisti non perde-
ranno il fondo promozionale.
Il prezzo, con l’approvazione
del cda, è stato fissato a 10,50
al miriagrammo. L’aromatico
potrebbe crescere da 30 o
40».
A quando la vendemmia del
Moscato?
«Per la vendemmia, in ge-
nerale, tutto dipenderà dalla
pioggia. Gli acini ora sono pic-
coli e pesano poco. Con qual-
che precipitazione regolare tut-
to potrebbe cambiare, in parti-
colare per la Barbera.
Per le vendemmie, quella
del Chardonnay è già ultimata;
quella del Moscato, quest’an-
no quantitativamente minore,
inizierà verso il 24-25 agosto.
Sulla sua qualità, ne saprò di
più lunedì prossimo con la ria-
pertura del terzo campiona-
mento dei primi quadri aroma-
tici. La raccolta delle uve a
bacca nera partirà nei primi
giorni di settembre, mentre
quella della Barbera d’Asti,
che presenta gradi elevati, ma
poca quantità, sarà anticipata
verso la metà settembre».
Del tuo nuovo compito nel
Consorzio?
«C’è da correre, ma il lavoro
non mi fa paura e c’è molto en-
tusiasmo e voglia di lavorare
bene e insieme».
Come ad ogni precedente
vendemmia, abbiamo sentito il
sempre illuminato parere del-
l’amico, noto produttore e sto-
rico Gian Luigi Bera.
«Quest’anno, la vendem-
mia, non solo a livello locale,
con le gelate, le grandinate, la
siccità e il caldo torrido sarà
problematica, molto anomala.
Il Moscato è maturo. Qualcuno
l’ha già vendemmiato per sfrut-
tare la sua iniziale spiccata
acidità a fare il ‘Secco’. I più
inizieranno intorno al 25 ago-
sto, anche se le voci, al mo-
mento, sono discordanti. Le
uniche certezze sono queste:
le rese saranno in calo, sia co-
me quantità totale che come
mosto; i vini con acidità bassa,
più concentrati, avranno biso-
gno di una vinificazione atten-
ta e particolare, con maggior
fatica e più lavoro; il prezzo del
vino non è più vincolante, ma
consigliato, conformemente al-
la presa di posizione del Con-
siglio, dei Confederati e dei
Sindacati».
La quantità sarà bassa e la
qualità?
«Lunedì, 21 agosto, vedre-
mo l’esito della terza curva di
maturazione. La qualità do-
vrebbe risultare salva. Certo
va tenuto in considerazione
che ci sono state anche vigne
in sofferenza con seccature ed
ustioni».
Comunque?
«Vuol dire che arriveremo a
piantare i fichi d’india o il cac-
tus. Si corre, si corre e poi si è
sempre all’ultima filera. Mi pia-
cerebbe riuscire a non pren-
dermela, ma non riesco anco-
ra a giungere al livello dei sag-
gi».
Moscato, resa ad 80 quintali.
Vendemmia al 24, 25 agosto
Canelli. Cresce il turismo in
Valle Belbo. Nizza e soprattut-
to Canelli in estate hanno as-
sistito a una evidente crescita
dell’afflusso di stranieri, in gran
parte provenienti dal Centro e
dal Nord Europa.
Alti e biondi, i turisti della
Valle Belbo sono principal-
mente Olandesi, Svizzeri, Au-
striaci, ma soprattutto Scandi-
navi, provenienti da Norvegia
e Svezia. Ad attirarli, a quanto
pare, è la passione per la ga-
stronomia e per il buon vino,
ma in particolare la crescente
reputazione del territorio, lega-
ta all’inserimento nell’area
UNESCO.
Affascinati dallo stile di vita
italiano, dalla possibilità di go-
dere di giornate luminose e so-
leggiate, dai buoni vini e da
prezzi che, in rapporto al teno-
re di vita di quei Paesi, si pos-
sono definire relativamente
contenuti, i nordici sono calati
in massa. Di solito non vanno
in albergo: prediligono affittare
alloggi, e spesso, attratti dalla
logica del prodotto “a km 0” so-
no soliti comprare ortaggi e
prodotti alimentari sul mercato
(molto pittoresco per la loro
mentalità: a certe latitudini è
impensabile vendere frutta e
verdura all’aperto) e cucinare i
loro piatti. Sempre che non op-
tino per una cena al ristorante,
dove la bottiglia di vino italia-
no, anzi piemontese, è un
“must”.
Il sindaco di Canelli, Marco
Gabusi, chiosa: «in città ab-
biamo registrato un incremen-
to dei flussi turistici, soprattutto
stranieri ma devo dire anche
italiani. Fra i fattori catalizzanti
ci metterei anche il nostro im-
pegno nella promozione, come
la partecipazione alla BIT, la
Borsa Internazionale del Turi-
smo di Milano. Ma dico anche
che i privati stanno lavorando
bene perché parliamo di un tu-
rismo che viaggia molto sul
passaparola».
La sensazione è che il terri-
torio, oltre ad avere molto da
offrire, abbia ancora molti mar-
gini di miglioramento per quan-
to riguarda l’appeal turistico.
Iniziative di ampia portata, or-
chestrate secondo una logica
capace di mettere in sinergia
l’intero territorio “suggerendo”
itinerari e attività potrebbero
permettere alla Valle Belbo di
compiere un ulteriore salto di
qualità sul piano dell’attrattiva
turistica.
Per dare vita a certe iniziati-
ve, però, è indispensabile un
coordinamento attivo, per po-
ter approfittare appieno della
grande visibilità fornita al terri-
torio dall’etichetta UNESCO.
M.Pr
In netta crescita le presenze di nordici nel Canellese
Turismo: la Scandinavia
ha scoperto la Valle Belbo
Canelli. “L’andamento climatico degli ultimi 15 giorni aiuterà la
vendemmia 2017 ad essere una grande annata ma, per l’enne-
sima volta, sarà una vendemmia anticipata”, dichiara Flavio Sca-
gliola, presidente della sezione vitivinicola di Confagricoltura Asti.
“L’invaiatura delle uve rosse è molto avanzata e la maturazione
degli aromatici sta velocemente accelerando su uve che si pre-
sentano sane, non abbondantissime (10-15% di calo) ma che si-
curamente contribuiranno a un’annata di grande soddisfazione
per gli imprenditori”.
Massimo Forno, presidente di Confagricoltura Asti, chiosa: “Il
problema vero resta l’eccessiva burocrazia per l’assunzione dei
vendemmiatori. Confagricoltura Asti auspica una semplificazio-
ne nel rispetto delle regole e raccomanda di diffidare di strane
proposte di manodopera “a buon mercato”. “Ricordo” – chiude
Forno – “che qualora un’azienda occupasse lavoratori di coope-
rative o società interinali non in regola con la contribuzione, sa-
ranno gli stessi datori di lavoro a rispondere in solido”.
Grande annata “appesantita” dalla burocrazia
Gianluigi Bera
Flavio Scagliola
Massimo Forno
Canelli. Dal numero 5 del
trimestrale interparrocchiale
“L’Amico – Voce di Canelli”, ri-
prendiamo, “Corale polifonica
San Tommaso” a firma Enrico
Salsi. «Negli ultimi anni, sotto
la guida della direttrice Paola
Chiola e accompagnati all’or-
gano del maestro Giada Da-
marie, la “Corale Polifonica
San Tommaso” si è ripopolata
di molti elementi. Siamo più di
trentacinque cui, oltre il piace-
re di cantare, piace crescere
artisticamente. E’ per questo
che abbiamo voluto mantene-
re un’antica tradizione della
Corale, quella di svolgere una
gita annuale per poter, oltre
che esibirsi fuori sede, cono-
scere chiese, santuari, basili-
che, abbazie di notevole im-
portanza storica, artistica non-
ché ricche di importanza spiri-
tuale e di fede. Quest’anno si
è svolta, come ormai da un pa-
io d’anni, il due giugno, al San-
tuario della Guardia di Genova
(il più grande Santuario Maria-
no della Liguria), un comples-
so risalente al 1500 di notevo-
le bellezza storica e paesaggi-
stica. Anche le nostre gite cre-
scono di importanza: ci hanno
accompagnati parenti e amici
per un totale di cinquantanove
persone. Speriamo che sem-
pre più persone seguano le ini-
ziative della corale. Per questo
invito a curiosare sulla nostra
pagina F:B.Corale polifonica
San Tommaso - Canelli».
Menzione speciale Oiv per il nuovo volume Oicce
Canelli. È appena uscito il 71º numero trimestrale della Rivista di Enologia “Oicce Times” (Tec-
nica, Ricerca, Qualità, Territorio), ricca di importanti e attuali articoli, con lo speciale Oiv “40º Con-
gresso Mondiale della Vigna e del Vino”.
In particolare abbiamo notato la Menzione speciale Oiv per il nuovo volume storico dell’Oicce che
riportiamo: “Il prestigioso Jury des Prix dell’Oraganisation Internationale de la Vigne e du Vin ha
annunciato che fra i premi assegnati per l’edizione 2017 ad opere internazionali di argomento vi-
tivinicolo, la Mention speciale dell’Oiv 2017 è stata attribuita al volume “Enologia Italiana del 1800”,
curato da Giusi Mainardi e Pierstefano Berta e pubblicato da Edizioni Oicce.
In quest’opera, alla quale hanno collaborato esperti delle più importanti regioni vinicole della no-
stra Penisola, si susseguono le vicende vissute dalla produzione di vino italiano in un secolo mol-
to importante.
Il 1800 ha visto infatti applicate in Enologia le scoperte della Chimica e della Microbiologia, l’af-
fermazione di tecniche di vinificazione e di cure rivolte ad una sempre maggiore qualità del vino,
progressi ed innovazioni che hanno aperto la strada all’enologia contemporanea. La cerimonia di
consegna del premio avrà luogo in ottobre a Parigi.
Enrico Salsi
Corale polifonica San Tommaso
Per contattare Gabriella Abate e Beppe Brunetto
Tel. fax 0141 822575 Cell. 347 3244300 info@com-unico.it
Canelli. La Arol spa, azien-
da metalmeccanica canellese
leader nella progettazione e di-
stribuzione di sistemi di tappa-
tura e capsulatura (14 sedi
operative in 4 continenti, base
di lavoro di 26.000 macchine,
e più di 600 specialisti a libro
paga), si ingrandisce acqui-
sendo la Unimac-Gherri di
Montecchio Emilia.
L’acquisizione è stata uffi-
cializzata alla fine di luglio,
ma era già stata formalizzata
il giorno 21 dello scorso me-
se.
La Unimac-Gherri, azien-
da specialista nella produ-
zione di sistemi di chiusura
per contenitori in vetro (con
il cosiddetto sistema “twist-
off”) arricchisce ora la gam-
ma di offerta dell’azienda ca-
nellese, che da anni ha in-
trapreso un progetto di cre-
scita graduale all’insegna
dell’incremento progressivo
del fattore tecnologico.
Secondo indiscrezioni, fra
l’altro la Arol spa potrebbe nel
prossimo futuro effettuare altre
acquisizioni.
M.Pr
Operazione ufficializzata a fine luglio
La Arol spa cresce: acquista la Unimac Gherri
Canelli. Il neo Istituto del Vermouth di Torino,
a settembre, si presenterà alla Douja d’Or ad
Asti, a Cheese a Bra e ai tre giorni di eventi a
Canelli.
Tre secoli di storia e cultura del bere veicola-
ti da un prodotto la cui creazione, fin dall’origi-
ne, si concentrava sull’asse Torino – Pessione
– Asti – Canelli, zona interessata dalla felice
convivenza di vigneti e coltivazioni.
“Sulle strade del Vermouth di Torino”
Il nuovo Istituto sarà l’occasione per appro-
fondire vari aspetti legati a uno dei temi più in-
teressanti del momento, il Vermouth di Torino e
l’Istituto di cui fanno parte i marchi dei principa-
li produttori presenti sul mercato: Berto, Bordi-
ga, Del Professore, Carlo lberto, Carpano, Cha-
zalettes, Cinzano, Giulio Cocchi, Drapò, Gan-
cia, La Canellese, Martini & Rossi, Giovanni
Sperone, Vergnano e Tosti. Il presidente è Ro-
berto Bava e il vice presidente è Giorgio Casta-
gnotti. Ad Asti, Douja d’Or, sabato 9 settembre,
alle 16 nella Sala degli Specchi di Palazzo Ot-
tolenghi (corso Alfieri 350), si racconterà nel
corso di un incontro in programma. Si alterne-
ranno, nel racconto degli aneddoti della lunga
storia del Vermouth di Torino, il presidente Ro-
berto Bava, il vice presidente Giorgio Casta-
gnotti, Fulvio Piccinino (sommelier e barman,
docente e scrittore, socio onorario dell’Istituto e
autore nel 2015 del libro “Il Vermouth di Torino”),
Giovanni Chazalettes (di una storica famiglia di
produttori di Vermouth e liquori tra Chambery e
Torino), Piero Miravalle (“courtier” e mediatore
storico delle grandi case produttrici), Pierstefa-
no Berta (studioso, che dal 1985 si occupa di
aspetti tecnologici, culturali e di mercato del-
l’enologia) e di Carlo Vergnano (socio fondato-
re dell’Istituto, produttore e decano dell’Istituto).
L’incontro sarà preceduto, alle ore 11 a Pa-
lazzo Gazelli, da una speciale edizione di Espe-
rienza Vermouth, seminario tenuto da Fulvio
Piccinino. Bra, Cheese 15 - 18 settembre. Ape-
ritivo di lunga tradizione, ingrediente chiave per
la miscelazione contemporanea, ottimo fine pa-
sto, perfetto abbinamento con diversi formaggi.
A Canelli. 21-23 settembre, tre giornate a Ca-
nelli, storica capitale della produzione di Ver-
mouth insieme ad Asti e Torino.
Giovedì, 21 settembre, ore 21, il seminario
Esperienza Vermouth si svolgerà all’Enoteca
Regionale di Canelli (massimo 35 persone su
prenotazione e a pagamento: info 0141-
822640). Venerdì 22 settembre, a partire dalle
21, a Gancia, “Le grandi musiche del Vermouth”
(concerto della Banda Città di Canelli. Ingresso
gratuito). Nel corso della serata saranno con-
segnati i premi “Vino e Territorio”, a cura del-
l’Oicce (Organizzazione Interprofessionale per
la Comunicazione delle Conoscenze in Enolo-
gia). Sabato 23, sempre a casa Gancia, dalle
15, si terrà il convegno “Vermouth di Torino e
comunicazione”, un viaggio alla scoperta del
Vermouth e del modo di promuoverlo da parte
di alcune delle case storiche.
Nei bar di Canelli, dalle 18,30 ci sarà “La Not-
te del Vermouth”, un’occasione per assaporare
i migliori cocktail a base Vermouth accompa-
gnati da concerti e piatti della tradizione
A partire dalle 21, all’Enoteca Regionale di
Canelli, si svolgerà l’incontro “Il Vermouth di To-
rino tra storia e magia delle erbe” e la degusta-
zione dei vermouth delle case canellesi (massi-
mo 50 persone, 10 euro l’ingresso, info 0141-
822640) a cura di Fulvio Piccinino. È gradita la
prenotazione. Per tutta la settimana “Vermouth
e Gastronomia”: nei ristoranti canellesi che sa-
ranno indicati si potranno scegliere menu che
includono il Vermouth di Torino nelle prepara-
zioni. Il presidente Roberto Bava: “Con le feste
di settembre l’Istituto del Vermouth di Torino ri-
porta il Vermouth nelle terre di produzione, a chi
lo possiede nella sua genetica culturale, ma ha
dimenticato che gusto ha”.
“Sulle strade del Vermouth di Torino” ad Asti, Bra, Canelli
Ogni prima domenica del mese torna il mercatino agricolo
Canelli. Ogni prima domenica del mese, al mattino, le eccellenze enogastronomiche di Mon-
ferrato, Langhe e Roero sono ben visibili ed usufruibili sui banchetti degli stand allineati tra i piop-
pi delle centrali piazze Cavour e piazza Zoppa, nel centro storico di Canelli. Sarà possibile incon-
trare vini, cioccolato, miele biologico, torroni, formaggi, riso, dolci, marmellate, frutta e verdure e
tanto altro ancora. Il tutto sarà selezionato dal comune di Canelli che mira a proporre al pubblico
il meglio che il territorio produce, chilometro zero.
Unitalsi, gita al santuario di Collevalenza, Viterbo e Roma
Canelli. Dal 6 al 9 ottobre il gruppo Unitalsi di Canelli organizza una gita - pellegrinaggio al san-
tuario di Collevalenza, a Viterbo e a Roma. Quota, in base ai paganti, da 450 a 410 Euro. Pro-
gramma: venerdì 6/10, ore 5,30, partenza da piazza Gancia a Canelli, ore 11, santa Messa, pran-
zo libero, visita al santuario ed arrivo a Viterbo; sabato 7 ottobre, colazione in hotel, visita guida-
ta a Viterbo, pranzo in hotel, nel pomeriggio visita guidata a Caprarola, cena in hotel; domenica 8
ottobre, colazione in hotel, partenza per Roma, santa Messa, accesso in piazza san Pietro l’An-
gelus, pranzo in ristorante, nel pomeriggio, visita a Roma, cena in hotel; lunedì 9 ottobre, colazio-
ne in hotel, partenza per il lago di Bolsena, visita alla città, partenza per l’abbazia di Monte Olive-
to Maggiore, pranzo in ristorante, visita al monastero e rientro in tarda serata.