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DALL’ACQUESE
L’ANCORA
3 SETTEMBRE 2017
Montechiaro d’Acqui. Il
maestro Gino Pesce, monte-
chiarese di origine e genovese
d’adozione, è stato uno dei
simboli musicali della Riviera.
Per decenni la sua musica ha
accompagnato i testi dei più
grandi poeti dialettali liguri e
canzoni come “Picun dagghe
cianin” sono ormai entrate di
diritto nel patrimonio culturale
tradizionale della città della
Lanterna. La sua instancabile
attività proseguì fino ad età
avanzata e si estese anche al
mondo degli Italiani all’estero,
in particolare nell’America Lati-
na, dove partecipò a diversi fe-
stival ed ottenne notevoli suc-
cessi. Non meno prestigiose
furono le sue esibizioni sulle
prime grandi navi da crociera
(Michelangelo e Raffaello), do-
ve si alternava in applauditi
spettacoli, ai nomi di massimo
grido dello spettacolo e della
canzone d’autore.
Ma le sue radici restano le-
gate al piccolo borgo di Mon-
techiaro Alto, dove si rifugiava
appena i numerosi impegni
professionali glielo concede-
vano e dove trovava pace,
tranquillità e ispirazione per le
sue opere. Gino Pesce, gran-
de pianista, al suo territorio, al-
la sua Montechiaro dedicò an-
che una canzone.
Nel decimo anniversario del-
la scomparsa del maestro Gi-
no Pesce, musicista monte-
chiarese, parenti ed amici or-
ganizzano una serata di intrat-
tenimento musicale con brani
eseguiti dal tenore e amico,
maestro Franco Ghiglione e al-
cune delle sue canzoni saran-
no cantate e suonate dai nipo-
ti Andrea, Danilo e Matteo, che
dallo zio hanno ereditato la
passione ed il talento musica-
le.
L’evento, con il patrocinio
del Comune di Montechiaro
d’Acqui, avrà luogo domenica
3 settembre. alle ore 17, pres-
so i locali della Pro Loco di
Montechiaro Alto, che gli orga-
nizzatori ringraziano per la di-
sponibilità. L’evento sarà pre-
ceduto alle ore 16, da una san-
ta messa in suffragio celebrata
nella parrocchia di San Gior-
gio. Al termine ci sarà un salu-
to degli amici e la giornata si
concluderà con un brindisi, per
tutti i partecipanti per onorare
un illustre artista che ha sem-
pre portato Montechiaro nel
cuore.
Roccaverano. Si dice che
le capre nella Langa astigiana
siano state portate durante
una delle loro incursioni dai sa-
raceni. Da allora sono passati
più di mille anni e in questo
lungo periodo questo animale
ha sempre garantito alla gente
sopravvivenza e reddito. Non
a caso nel ‘900 venne istituita
una fiera specificatamente per
la commercializzazione delle
capre. Caduta in disuso la fie-
ra, anche l’allevamento ovica-
prino ha conosciuto un lento
declino, ma da circa vent’anni
è stato rilanciato da un gruppo
di giovani che trasformano il
latte nei loro piccoli caseifici
aziendali. L’Amministrazione
comunale, che da tempo si
batte per la valorizzazione sia
delle capre che delle Robiole
dop, ha pensato allora all’or-
ganizzazione di un momento
di incontro tra gli operatori di
tutta la filiera e 14 anni fa è na-
ta la mostra che, con il passa-
re degli anni, è cresciuta sia in
autorevolezza che in parteci-
pazione. E in questo spirito
che domenica 3 settembre si
terrà la 14ª mostra Caprina, or-
ganizzata dal Comune e dalla
Pro Loco e con il patrocinio di
Unione Montana “Langa Asti-
giana Val Bormida”, ARA Pie-
monte, Consorzio della Robio-
la Dop di Roccaverano, Pro-
vincia di Asti, Regione Pie-
monte e Banca CR Asti.
Il programma prevede: ore
9, arrivo capi, allestimento mo-
stra presso campo sportivo.
Ore 10.30, valutazione miglio-
ri capi presenti in mostra. Ore
11.30, relazione da parte del
dott. Antonio Quasso, medico
veterinario dell’Asl di Asti, sul-
le caratteristiche delle razze
caprine presenti in mostra. In-
tervengono: Franco Serra,
presidente A.R.A. (Associazio-
ne regionale allevatori) Pie-
monte e Simone Grappiolo,
presidente Sezione Ovi-Capri-
na A.R.A.P. Asti. Ore 12.30,
pranzo a cura della Pro Loco a
base di piatti tipici langaroli
con l’immancabile Robiola di
Roccaverano dop. Ore 15, sa-
luto delle Autorità presenti. La
manifestazione sarà rallegrata
dal Gruppo “Brav’om“. Per tut-
ta la giornata: ricco mercatino
dei prodotti tipici langaroli ed
esposizione di macchine agri-
cole. Ore 15.30, premiazione
migliori capi nelle varie cate-
gorie. Durante la giornata sarà
possibile visitare la parrocchia-
le Maria SS. Annunziata, raro
esempio di architettura rinasci-
mentale in Piemonte, la Torre
e resti del castello medioeva-
le, la chiesa romanica di “San
Giovanni” e la storica torre di
Vengore. Info: Comune (0144
93025, www.comune.roccave-
rano.at.it municipio@comu-
ne.roccaverano.at.it).
La “Mostra Caprina” è carat-
terizzata dall’esposizione dei
capi caprini degli allevatori di
Roccaverano, riservata agli al-
levamenti esenti da C.A.E.V.
(Artrite Encefalite Caprina da
Virus). E anche la scelta del
giorno (1º domenica di settem-
bre) non è casuale, ma ha lo
scopo di rappresentare non
una “nuova” manifestazione,
ma il rinnovarsi di un’antica
tradizione di Roccaverano, du-
rante la quale tutti gli allevato-
ri (piccoli e grandi), partecipa-
vano a questo momento di ag-
gregazione, importante per ri-
durre lo spopolamento cre-
scente delle zone collinari e
montane, e per il quale è sem-
pre più necessario operare per
fermare o perlomeno rallenta-
re tale fenomeno. In questo
contesto si inserisce ovvia-
mente il principale prodotto di
Roccaverano: la famosissima
Robiola di Roccaverano Dop,
sempre più conosciuta e sem-
pre più rivalutata in tutto il ter-
ritorio, non solo regionale ma
nazionale.
Ormai da alcuni anni l’Am-
ministrazione comunale, con
la collaborazione degli altri En-
ti Locali, svolge un’azione
sempre più mirata allo svilup-
po ed alla promozione, coa-
diuvando e sostenendo il lavo-
ro meritorio dei produttori loca-
li di Robiola di Roccaverano
Dop, prodotto che nasce solo
da buoni allevamenti caprini,
sempre più selezionati con
un’attenta politica zootecnica.
Pertanto, dalla necessità di tu-
telare il prodotto, nasce sen-
z’altro l’esigenza di tutelare an-
che gli allevamenti e gli alleva-
tori della zona, che rappresen-
tano se non l’unico, il maggior
fulcro economico del paese.
Per anni la Comunità Montana
“Langa Astigiana Val Bormida”
ha promosso e organizzato
convegni importanti sull’argo-
mento ed ha fondato il “Centro
sperimentale di selezione e
miglioramento genetico capri-
no dr. Giuseppe Bertonasco”,
nell’ambito del quale è stato
firmato un protocollo d’intesa
con i principali Enti provinciale
per “il miglioramento della pro-
duzione ovicaprina nella Pro-
vincia di Asti”. Il gregge di ca-
pre presenti negli allevamento
è costituito da due razze: la
Camosciata delle Alpi e la raz-
za autoctona di Roccaverano,
anticamente molto diffusa in
questo territorio ed ora in peri-
colo di estinzione. Il Centro di
selezione ha come obiettivo,
oltre che il recupero della raz-
za autoctona di Roccaverano
per scongiurarne l’estinzione,
l’allevamento di capre di alta
genealogia e con standard
produttivi elevati. La produzio-
ne di latte del Centro viene as-
sorbita in parte dal Caseificio
di Roccaverano ed in parte da
alcuni caseifici presenti sul ter-
ritorio, per la realizzazione del-
la Robiola di Roccaverano
Dop. Gli effetti di queste inizia-
tive sono senza dubbio positi-
vi, sia per la partecipazioni di
allevatori e produttori, sia per
la notevole e soddisfacente
affluenza turistica.
G.S.
Ponzone. Fervono i prepa-
rativi per la grande e tradizio-
nale “Sagra del Fungo” che
aprirà i battenti giovedì 7 set-
tembre e calerà il sipario do-
menica 10.
La sagra durerà 4 giorni, e
tutte le sere cena (ore 20.15) a
base di funghi e domenica 10,
solo pranzo in locali climatiz-
zati. Il menù (27 euro) preve-
de: antipasto di funghi, taglia-
telle ai funghi, funghi fritti e tri-
folati, dolce, frutta, acqua, vi-
no, caffè e grappa.
E domenica 10, ore 12.15,
menù come nelle serate e alle
ore 16, distribuzione gratuita di
polenta con sugo di funghi,
spettacolo musicale ed espo-
sizione e vendita di funghi e
prodotti locali. La Pro Loco si
riserva la facoltà di apportare
piccole variazioni ai menù pro-
posti.
Nei giorni della festa “Mo-
stra, borsa e scambio minerali
e fossili stranieri”, orari: giove-
dì, venerdì, sabato: dalle ore
19 alle 23 e domenica dalle
ore 9 alle 23.
Una manifestazione orga-
nizzata dalla Pro Loco di Pon-
zone in collaborazione con il
comune, giunta alla sua 36ª
edizione. La sagra è ormai ap-
puntamento tradizionale per i
buongustai e gli amanti della
gastronomia locale. Nata per
unire il momento promozio nale
a quello del mercato del por ci-
no, ed anche per valoriz zare i
pro dotti locali, unita mente al
turi smo ed alla ga stronomia
della zona che ap punto nel
fungo ha la sua tappa obbli ga-
ta.
La sagra conclude la grande
estate ponzonese che ha avu-
to tanti momenti di festa e sva-
go, in paese e nelle frazioni, e
con la 13ª edizione di “Week
end a Ponzone” (nelle foto al-
cuni momenti dell’evento
2017), dell’1 e 2 luglio è la ma-
nifestazione di punta di questo
grande e bel territorio meta di
tanti turisti.
Sassello.
La
storia
dell’’Ospedale Sant’Antonio di
Sassello inizia come ricovero
per i pellegrini, i poveri amma-
lati ed i vecchi non abbienti.
Collocato nella via dei Ratti ora
via Perrando era composto di
un unico stanzone, sembra
che disponesse di 12 letti e di
una infermeria. Fatto strano e
raro il piano superiore ospita-
va il teatro del paese il cui mot-
to era “Lacrimis ac risui” infatti
gli introiti degli spettacoli servi-
vano per il funzionamento del-
l’ospedale. Un libro dei conti
che copre gli anni dal 1829 al
1876 svela che gli incassi del
teatro erano uno dei cespiti
principali dell’Opera Pia. Inol-
tre ci porta a conoscenza che
una rappresentazione del 29
agosto 1860 fruttò 78,34 lire
devolute al generale Garibaldi
per finanziare la Spedizione
dei 1000.
Nel 1931 lo stabile venne
venduto in quanto il teatro, con
un ordine di palchi e tutte le
strutture in legno, non era più
ritenuto idoneo e sicuro. Il ri-
cavato venne utilizzato per il
miglioramento del nuovo ospe-
dale.
Fin dal 1872 era stato pre-
sentato un progetto per la co-
struzione della nuova sede
dell’ospedale ma purtroppo le
polemiche divamparono per la
scelta del luogo dove costruir-
lo e solo nel 1897 venne rea-
lizzato nel luogo dove si trova
attualmente.
Dopo la seconda guerra
mondiale l’ospedale venne do-
tato di importanti strutture sa-
nitarie quali sala operatoria,
sala radiografica e sala parto.
Nel 1972 il fabbricato venne
allargato, sopraelevato e tra-
sformato in ricovero per lungo-
degenti.
Nel 1995 l’ospedale venne
ingrandito costruendo una
nuova ala e ristrutturando
completamente la vecchia e
trasformato in Residenza Pro-
tetta Pubblica con circa 80 let-
ti sistemati in accoglienti ca-
mere da uno, due o tre letti.
Attualmente la “Residenza
Protetta Ospedele Sant’Anto-
nio” (www.residenzasantanto-
nio-sassello.it ) offre un con-
fortevole ricovero agli anziani
assistiti 24 ore da personale
qualificato e con la presenza di
un dottore nei giorni di lunedì,
martedì e giovedì inoltre dopo
le ore 20 e festivi è sede della
guardia medica. I ricoverati si
trovano in un ambiente lumi-
noso ed immerso nel verde al-
l’ingresso del paese, che può
essere raggiunto con una pic-
cola passeggiata sul marciapi-
de che lo unisce alle vie princi-
pali del centro di Sassello. Di-
spone di una ampia e ben at-
trazzata palestra interna abili-
tata anche per la riabilitazione
ed aperta previo appuntamen-
to anche al pubblico. Dispone
di cucine proprie deve vengo-
no preparati ottimi pasti sotto
la guida di esperte cuoche. La
Residenza protetta Sant’Anto-
nio ospita anche gli uffici della
ASL2 e gli ambulatori dei me-
dici di famiglia inoltre è possi-
bile prenotare visite di medici
specialisti.
Il conforto agli ospiti è anche
assicurato da due Suore di No-
stra Signora della Misericordia
e da un capellano che giornal-
mente celebra la santa messa
nell’annessa Capella.
Pro Loco Arzello, “friciule” famose
Melazzo. Esaurito il nutrito programma di “Arzello in Festa
2017” (iniziato il 31 luglio e conclusosi il 18 agosto) varato dalla
attiva Pro Loco presieduta da Giorgio Bussolino, che ha riscos-
so grandi consensi per le manifestazioni allestite, rimangono gli
ultimi appuntamenti. Sabato 9 e domenica 10 settembre, ad Ac-
qui Terme la Pro Loco di Arzello vi aspetta alla “Festa delle Fe-
ste” con le sue famose “friciule”. Domenica 1 ottobre, “Casta-
gnata e estrazione lotteria”, ore 10: raduno 500, vespe, auto e
moto d’epoca, pranzo, castagnata, estrazione dei biglietti vin-
centi della Lotteria Arzello per la solidarietà 2017 (raccolta fondi
a favore di AIRC (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro);
www.prolocoarzello.com. Seguici su www.facebook.com/prolo-
coArzello.
A Montechiaro Alto domenica 3 settembre
Giornata in ricordo
del maestro Gino Pesce
Domenica 3 settembre al campo sportivo
Roccaverano, 14ª edizione
della mostra caprina
Da giovedì 7 a domenica 11 settembre
Ponzone, 36ª edizione
della sagra del fungo
Storia di un ente di provvidenza
Sassello, ospedale
Sant’Antonio