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46. GROMO Mario,
Cinema italiano (1903 - 1953)
, s.l., Arnoldo Mondadori Editore,
“Biblioteca Contemporanea Mondadori n. 11” [stampa: Off. Graf. Veronesi dell’Edi-
tore Arnoldo Mondadori], 1954 (aprile); 18,4x11,7 cm., legatura editoriale cartonata,
sovraccopertina, pp.188, 48 fotogrammi b.n. in tavole f.t. f.t. Prima edizione. € 100
47. AA.VV.,
Le ore drammatiche del cinema italiano
, in CINEMA NUOVO Anno III
n. 35, Milano, Cinema Nuovo Editrice, 1954 (15 maggio); 1 fascicolo 33x23,5 cm.,
pp. 32 (da pag. 264 a 268), 8 illustrazioni fotografiche b.n. ad accompagnare il testo.
Dibattito sulla crisi della produzione cinematografica. Interventi di Alessandro Blasetti,
Ennio Flaiano, Pietro Germi, Alberto Lattuada, Attilio Riccio, Mario Soldati. Il testo è
seguito da altri due articoli: Lino Del Fra: La scomunica non ci sarà (la risposta degli
onorevoli Ariosto e Corbi alle ventilate minacce di discriminazione politica fra gli uomi-
ni di cinema); Stelio Martini: Cineasti in seduta plenaria. Il Circolo romano del cinema
si è fatto promotore di un dibattito sulla crisi, con 7 illustrazioni fotografiche b.n. € 50
48. CHIARINI Luigi (Roma 1900 - 1975),
Cinema quinto potere
, Bari, Editori
Laterza [senza indicazione dello stampatore], 1954 (maggio); 20,5x13,4 cm.,
brossura, pp. 225 (3). Allegata la scheda editoriale. Prima edizione. € 150
“L’autore di questo libro, strenuo difensore di quel «neorealismo» cinematografico
(...), mette a nudo la realtà del mondo del cinema e le spietate lotte di interessi che si
svolgono dietro le pallide e suggestive ombre dello schermo. Un esame della potenza
impressionante del cinema, col suo peso economico, e con la capacità di suggestio-
nare col suo specifico linguaggio enormi masse di spettatori, conduce l’autore ad
esaminare i rapporti fra lo Stato e il cinema. Tutti i film infatti, in ogni momento della
loro storia, devono fare i conti con i poteri statali che non soltanto agiscono attraverso
la pesante ed equivoca legislazione vigente, ma che tornano a spuntare dietro le
sovvenzioni, sotto forma di premi e mostre, nel controllo del credito, e infine sono
onnipresenti nell’esercito dei burocrati. Un capitolo a parte è dedicato alle ragioni
e agli effetti della censura, alle sue pretese moralistiche e al suo contenuto politico.
Impressionante per il profano è la sezione sulla ricchezza e miseria del cinema, sulla
febbre dell’oro che domina in quel mondo” (dalla scheda editoriale allegata al libro).
49. CHIARINI Luigi (Roma 1900 - 1975),
Il film nella battaglia delle idee
, Milano -
Roma, Fratelli Bocca Editori [stampa: Archetipografia - Milano], 1954 (30 giugno);
21,4x14 cm., brossura, pp. 296 (4), copertina con titolo nero su fondo bianco.
Prima edizione. € 120
“In un momento delicato e importante come questo, in cui l’asprezza della lotta po-
litica non risparmia nessun settore della vita italiana, qualsiasi scritto intorno al film,
che nasca da una sincera esigenza culturale e voglia svolgere un’azione chirifica-
trice, deve, innanzitutto, prendere una decisa posizione di difesa del nostro cinema,
nella sua migliore espressione artistica, il neorealismo, osteggiato dalla faziosità dei
gruppi dominanti e dal penoso conformismo dei timidi e dei furbi” (pag. 9).
50. GRISANTI Pina,
Arte e cinema nella loro funzione sociale
, Roma, A.U.I.A.
[stampa: Stamperia Trionfale - Roma], 1954 (31 giugno); 20,5x14,2 cm., brossura,
sovraccopertina, pp. 156 (4), copertina illustrata in bianco e rosso su fondo nero.
Piccola mancanza al margine alto della sovraccopertina, senza perdita di testo.
Prima edizione. € 40
Da sinistra a destra:
46.
Cinema italiano, 1954
47.
Cinema Nuovo, 1954
48.
Cinema quinto potere, 1954
49.
Il film nella battaglia delle idee, 1954
50.
Arte e cinema nella loro funzione, 1954
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51. FELLINI Federico (Rimini 1920 - Roma 1993),
La strada. Giulietta Masina e
Anthony Quinn in una scena del film
, Roma, 1954; 20x25 cm., fotografia originale
b.n. di Ennio Guarnieri (Roma 1930). Vintage. Al retro etichetta applicata della
produzione del film. € 500
52. FELLINI Federico (Rimini 1920 - Roma 1993) - PINELLI Tullio (Torino 1908
- Roma 2009),
La strada. Sceneggiatura
, Roma, Bianco e Nero Editore [stampa:
Tipografia Pallotti - Roma], 1955 (8 gennaio); 24x16,5 cm., brossura, sovracco-
pertina, pp. 178 (2), copertina illustrata con un fotogramma b.n. tratto dal film,
64 fotogrammi b.n. in 16 tavole f.t. e 4 disegni n.t. Prefazione di Giuseppe Sala.
Testo della sceneggiatura originale, poi modificata durante la lavorazione del film.
Esemplare mancante del risvolto della sovraccopertina. Prima edizione. € 350
Film del 1954, soggetto di Federico Fellini, da lui sceneggiato con Ennio Flaiano e
Tullio Pinelli. Fra gli interpreti: Anthony Quinn e Giulietta Masina. Trama: Zampanò è
un rozzo saltimbanco che viaggia attraverso l’Italia contadina ed ingenua degli anni
Cinquanta, esibendosi in prove di forza. Gelsomina lo segue dividendo con lui stenti
e lavoro al fine di imparare un mestiere, trovare “la strada” ma ne è continuamente
maltrattata. Gelsomina incontra un giovane acrobata con cui può confidarsi e da cui
impara che tutte le cose di questo mondo hanno una loro importanza, lasciandosi
convincere a tornare da Zampanò per tentare di intenerirlo. Qualche giorno dopo
Zampanò uccide per sbaglio il giovane acrobata durante una colluttazione e si
sbarazza del corpo gettandolo sotto un ponte. Gelsomina che assiste alla scena ne
resta profondamente turbata e inizia a manifestare chiari segni di disturbi psichici.
Dopo essersi preso cura della ragazza per un breve periodo, Zampanò decide di
abbandonarla lungo una strada deserta. Riprende così a vagabondare per l’Italia
fino a quando, parecchi anni dopo, verrà a sapere della morte di Gelsomina. Il lfilm
si chiude con la scena straziante di Zampanò che piange solo in riva al mare.
53. PETRI Elio (Roma 1929 - 1982),
Roma ore 11. Prefazione di Cesare Zavattini
e Giuseppe De Santis
, Milano - Roma, Edizioni Avanti! [stampa: Società Editrice
Cremona Nuova], 1956 (29 febbraio); 16,7x12 cm., brossura, pp. 144 (4), copertina
illustrata con un fotomontaggio b.n., design di Albe Steiner. Prima edizione. € 200
“Roma, gennaio 1951: in via Savoia crolla la scala di una palazzina. Nel crollo
muoiono alcune ragazze, molte restano ferite. Tutte sono lì per rispondere ad un
annuncio pubblicato sul Messaggero: cercasi dattilografa miti pretese. La tragedia
occupa per qualche settimana le pagine dei giornali (...). Petri inizia una vera e
propria indagine per capire chi siano in realtà le ragazze di Via Savoia. Il materiale
che raccoglie finisce direttamente sul tavolo di un gruppo di sceneggiatori capitanati
da Giuseppe De Santis. Della squadra di sceneggiatori fa parte anche il più celebre
scrittore di cinema del neorealismo: Cesare Zavattini. Nell’inverno dello stesso anno
iniziano le riprese del film «Roma ore 11». Nel cast alcuni dei nomi più noti del cine-
ma del dopoguerra: Lucia Bosè, Raf Vallone, Delia Scala, Carla del Poggio. Il nome
di Elio Petri non figura fra quello degli sceneggiatori ma solo come aiuto regista di De
Santis. Febbraio 1952: esce nelle sale Roma ore 11
. Il film è accolto negativamente
dalla critica. Aristarco lo definisce un film debole che tradisce il significato politico del
crollo. Anche il pubblico non ama il film, malgrado il cast stellare. Gli preferisce Tre
storie proibite diretto da Genina, incentrato proprio sullo stesso avvenimento. Il film
di De Santis incassa cento milioni di vecchie lire in meno rispetto al diretto rivale.
Viene anche bocciato per Cannes 1952. Il materiale raccolto da Elio Petri diventa
un libro che, però, viene pubblicato solo diversi anni più tardi, nel 1956. Il libro esce
con una lettera di Zavattini come premessa. Lettera che Zavattini scrisse a Petri da
Cuba e nella quale si complimenta con lui per aver capito così giovane quello a cui
lui, invece, era arrivato già cinquantenne: l’importanza di un’indagine accurata (il co-
siddetto pedinamento) per arrivare ad un film che riesca a rappresentare in maniera
convincente la realtà circostante” (Mariella Sellitti).
Da sinistra a destra:
51. La strada. Giulietta Masina e Anthony Quinn, 1954
52. La strada, 1955
53. Roma ore 11, 1956