VALLE BELBO
43
L’ANCORA
26 FEBBRAIO 2017
Santo Stefano Belbo -35
Nel 2016, perde altri 35 abi-
tanti e scende sotto la fatidica
soglia dei quattromila residenti.
Al 31 dicembre 2016 la popola-
zione era di 3.949 abitanti:
1.937 maschi e 2.012 femmine.
L’anno scorso i morti sono stati
48 (23 maschi e 25 femmine),
mentre i nati sono stati appena
28 (17 metà maschi e 11 fem-
mine). È negativo anche il sal-
do tra immigrati ed emigrati, ri-
spettivamente 103 (50 maschi
e 53 femmine) contro 118 (55
uomini e 63 donne). Le famiglie
residenti sono 1.673, undici in
meno rispetto all’anno prece-
dente.
Gli stranieri sono in totale 566
(270 maschi e 296 femmine),
nove in meno di fine 2015, in
maggioranza macedoni (312),
bulgari (84), romeni (74) e alba-
nesi (37). Ci sono poi piccole
rappresentanze di marocchini,
inglesi, polacchi, svedesi, croa-
ti, russi, statunitensi, sloveni,
serbi, ucraini, brasiliani, finlan-
desi, francesi, tedeschi, svizze-
ri, lituani, olandesi, kosovari, ni-
geriani, camerunensi, tunisini,
iraniani e un paio di cittadini
provenienti dalla Bielorussia e
dalla Costa d’Avorio. Le fami-
glie straniere sono complessi-
vamente 188.
Vinchio -3
Confermando la flessione
già in atto da diversi anni, Vin-
chio, con la flessione contenu-
ta di 3 abitanti è andata sotto
la quota 600 ed ha portato la
popolazione a 598, suddivisa
in 305 maschi e 293 femmine.
I neonati sono stati 2 maschi,
mentre i morti sono stati 7 (5
uomini e 2 donne). Ad andare
ad abitare nel paese sono stati
in 15: 8 maschi e 7 femmine,
contro i 20 dello scorso anno.
Nel 2016 è stato celebrato 1 so-
lo matrimonio, con rito civile. Gli
stranieri residenti sono in calo in
quanto sono 26 (11 uomini e 15
donne) suddivisi in 10 naziona-
lità con prevalente la romena
(13), la macedone (2) e svizze-
ra 82).
Villanova -78
Al confine con la provincia di
Torino, continua la sua disce-
sa di abitanti dai 5.745 del
2015 agli attuali 5.667 con una
riduzione di 78 unità (2.760
maschi e 2.907 femmine), con
2.332 famiglie, 49 neonati (19
maschi e 30 femmine), 59 de-
cessi (29 maschi e 25 femmi-
ne). Hanno scelto di vivere a
Villanova 193 ed hanno lascia-
to il paese 266 persone. Sono
stati celebrati 20 matrimoni (14
in rito civile e 6 in rito religio-
so). Gli stranieri si attestano a
484 (232 uomini e e 252 don-
ne), provenienti da Romania,
Albania, Marocco, Senegal.
Asti -50
Continua la lieve decrescita
(-50) dei residenti che dalle
76.437 del 2015 sono giunti ai
76.387 del 31 dicembre 2016,
distribuiti in 36.552 maschi e
34.480 femmine, in 34.480 fa-
miglie. Nel corso dell’anno so-
no deceduti 874 e 589 nascite.
Nel 2016, il numero degli im-
migrati (2.278) ha superato
quello degli emigranti (2.114).
Nel 2016, da 48 a 55, sono
aumentate le comunità che
comprendono gruppi di perso-
ne che vivono insieme in un
determinato luogo (Case ripo-
so, centri o comunità di acco-
glienza, caserme). Con nazio-
nalità straniera sono 9.289
persone, mentre sono 480 gli
stranieri che hanno scelto di
acquistare la cittadinanza ita-
liana. La comunità straniera
più numerosa è l’albanese con
3.158 residenti, seguita dalla
marocchina (1.374), dalla mol-
dava (435), nigeriana (299),
peruviana (252), bosniaca –
erzegovina (191) e senegale-
se (179).
Paesaggi collinari
astigiani -696
Dall’indagine del Centro Ei-
naudi, con dati aggiornati al
2015, emerge che il paesaggio
collinare della provincia di Asti
(popolazione poco densamen-
te distribuita per la spiccata vo-
cazione agricola) ospita
219.407 abitanti, in calo rispet-
to al 2014 (-696). Dall’indagine
emerge anche una media di
1700 nati per anno. Sempre su
dati 2015, gli stranieri risultano
in calo: 25.281 nel 2015
(11,53% della popolazione),
mentre nel 2014 eranp 25.495.
Com nell capoluogo, in tutta la
provincia la vita si allunga, con
l’aumento dei residenti over.
Agliano Terme -19
I residenti passano da 1642
a 1623; i decessi sono stati 28
(13 maschi e 15 femmine)
contro le 12 nascite (7 maschi
e 5 femmine); hanno scelto di
vivere in paese in 52 contro i
55 emigrati; tre sono state le
nozze di cui 2 in chiesa; gli
stranieri residenti sono 162 (75
maschi e 87 femmine) di cui
69 provenienti dalla Romania,
29 dalla Macedonia, 24 dall’Al-
bania e gli altri 40 da altre 16
Nazioni.
Bubbio -24
I residenti al 31 dicembre
2016 sono 868, 24 in meno del
2015. Conta 2 nascite (femmi-
ne); 15 decessi (9 donne e7
uomini); sono stati 19 i nuovi
residenti e 30 hanno lasciato il
paese; 410 il numero delle fa-
miglie; a superare gli 80 anni
sono 92; 2 sono stati i matri-
moni (entrambi con rito civile);
la comunità straniera conta
l’11% della popolazione. “Mol-
te famiglie sono arrivate dal-
l’Est Europa da più di 10 anni e
le nuove generazioni hanno un
forte senso di appartenenza”
ha rilasciato il sindaco Nino
Reggio.
Le residenze 2016 nei Comuni di…
Canelli. Domenica 26 feb-
braio grande Festa di Carne-
vale, “La macchina del tempo”,
organizzata dalle tre Parroc-
chie di Canelli, Sacro Cuore,
San Tommaso e San Leonar-
do.
Ritrovo per tutti i bambini e
ragazzi in piazza Cavour alle
14,45 dal carro della “Macchi-
na del tempo”, cui seguirà la
sfilata fino al cortile dell’Orato-
rio santa Chiara della parroc-
chia Sacro Cuore, dove si
svolgeranno giochi per bambi-
ni e ragazzi con premi, meren-
da e zucchero filato. La deci-
sione di un recupero della bel-
la tradizione del carnevale da
svolgersi nella domenica pre-
cedente la giornata del “mer-
coledì delle Ceneri”, all’inizio
della Quaresima (ovvero do-
menica 26 febbraio) è scaturi-
ta a seguito dell’incontro tra i
rappresentanti delle tre par-
rocchie canellesi (parroci com-
presi). Dal programma si evin-
ce che la partenza dei ragazzi
e dei giovani avverrà alle ore
15, da piazza Cavour da dove
le maschere della “Macchina
del tempo” (come a dire che
attraverso le maschere verran-
no ricalcati i diversi secoli), si
trasferiranno nel cortile del-
l’Oratorio di Santa Chiara, do-
ve, stando sempre al ricco pro-
gramma, gli animatori delle tre
parrocchie organizzeranno va-
ri giochi, dalla ‘pentolaccia’ al
processo e alla condanna al
fuoco di Blincin. Immancabile
la merenda finale (dolci – sala-
to - bibite a gogò) e lo zucche-
ro filato (a sorpresa).
Info: 328. 2628317 - 339
8533802 - 347 9566525.
Domenica 26 febbraio, ore 14,45
“La macchina del tempo”
Carnevale a Santa Chiara
Canelli. Anche la corte d’appello del tribuna-
le di Torino, mercoledì 15 febbraio, ha confer-
mato i 30 anni al vigile del fuoco Michele Buo-
ninconti che è stato riconosciuto colpevole del-
la morte della moglie Elena Ceste, scomparsa
dalla sua abitazione, a Motta di Costigliole
d’Asti, il 24 gennaio 2014.
Nove mesi dopo, il 24 ottobre, i suoi resti fu-
rono ritrovati nel rio Mersa, a nemmeno un chi-
lometro dall’abitazione in cui viveva con il mari-
to e i 4 figli.
Cinque giorni dopo, con l’accusa di omicidio
ed occultamento di cadavere, Buoninconti fu ar-
restato.
La morte della Ceste, secondo l’autopsia, è
avvenuta per soffocamento e il corpo non pre-
sentava segni di violenza e ferite.
Alla lettura della sentenza del tribunale, av-
venuta a porte chiuse, dopo sette ore di came-
ra di consiglio, Buonincorti era presente (immo-
bile e impassibile, dicono), come pure i genito-
ri di Elena, Franco e Lucia, tutori dei quattro ni-
poti che si sono costituiti parte civile.
Una sentenza che conferma quanto stabilito
dal tribunale di Asti il 6 novembre 2015.
Le motivazioni della sentenza si conosceran-
no fra tre mesi, mentre gli avvocati della difesa,
Enrico Scolari e Giuseppe Marazzita stanno
preparando il ricorso in Cassazione, prima che
la sentenza diventi definitiva.
Riconfermati in appello i 30 anni per Michele Buoninconti
Canelli. Approvato dalla
commissione ministeriale il di-
sciplinare della nuova doc Asti,
Tipologia secco. La commis-
sione tecnica del ministero del-
l’agricoltura, cui hanno parteci-
pato anche funzionari della
Regione Piemonte, ha appro-
vato il disciplinare della nuova
doc Asti tipologia Secco.
“È un primo importante pas-
so - commenta l’assessore re-
gionale Giorgio Ferrero - La
nuova doc rappresenterà un
momento significativo del ri-
lancio dell’Asti. Questo primo
risultato è frutto di un lavoro di
squadra che ha visto impe-
gnati la Regione Piemonte, le
rappresentanze agricole, il
Consorzio dell’Asti, i produtto-
ri e i trasformatori. Stiamo fa-
cendo il possibile per difende-
re e ampliare gli spazi che
l’Asti, ma anche altri importan-
ti vini piemontesi, ha sui mer-
cati internazionali. L’Asti tipo-
logia secco può giocare un
ruolo importante”. Per Moreno
Soster, il dirigente della Regio-
ne che con Elena Piva ha se-
guito l’intera vicenda “dopo
questo primo sì della commis-
sione tecnica, occorre atten-
dere l’approvazione definitiva
da parte del Comitato nazio-
nale vini Dop. Siamo ottimisti
che a breve si concluda l’iter e
la nuova doc sia operativa”.
“L’approvazione del discipli-
nare della nuova Doc Asti tipo-
logia Secco, da parte della
commissione tecnica del Mini-
stero dell’Agricoltura, è un pri-
mo passo – afferma Roberto
Cabiale, presidente di Coldi-
retti Asti e vicepresidente di
Coldiretti Piemonte – di un per-
corso che speriamo possa es-
sere il più breve possibile. Oc-
corre continuare questo lavoro
di squadra, consapevoli del-
l’indiscussa qualità delle no-
stre uve e quindi delle grandi
potenzialità del Moscato d’Asti,
dell’Asti e dell’Asti nella tipolo-
gia Secco. Solo così si potran-
no mettere in evidenza le no-
tevoli attitudini del nostro terri-
torio che, oltre ad avere pro-
duzioni di elevata qualità, è at-
trattivo dal punto di vista turi-
stico”.
La presidente di Coldiretti
Piemonte Delia Revelli ricorda:
“Il vino made in Piemonte, gra-
zie ai suoi alti standard quali-
tativi, è oltretutto molto richie-
sto all’estero. Questo nuovo
prodotto potrà dare nuovo im-
pulso al comparto, proprio an-
che sui mercati internazionali,
andando a conquistare nuovi
spazi”.
“Il vitivinicolo piemontese
conta una produzione di oltre
3,5 milioni di quintali di uva e
detiene una superficie vitata di
43 mila ettari. Dati che denota-
no l’importanza economica del
comparto per la nostra regio-
ne. Auspichiamo, quindi, che,
dopo questo primo sì della
commissione tecnica, arrivi in
breve tempo, l’approvazione
definitiva da parte del Comita-
to nazionale vini Dop affinchè
la nuova Doc diventi operati-
va”, conclude il Delegato Con-
federale Bruno Rivarossa.
Passo importante per la nuova doc Asti Secco
Canelli. Per tre giorni, 26/27 e 28 maggio a
Canelli, si svolgerà la seconda edizione della
birra. Con grande dispiacere, Giancarlo Bene-
detti, presidente della Pro Loco Città di Canelli,
autore, in collaborazione con Napoli Francesco
e responsabile della prima edizione della birra
dello scorso anno, ha appreso la notizia ripor-
tata dal settimanale La Nuova Provincia.
E se ne lamenta perché «Per avere l’autoriz-
zazione del Comune ho dovuto addirittura ac-
collarmi tutte le spese della pulizia di strade e
piazze, corrispondendo la cifra di 1045 euro al-
l’Asp di Asti e tutte le spese inerenti all’autoriz-
zazione della Siae. Aggiungo anche che la Pro
Loco città di Canelli, per l’occasione, non ha in-
cassato né contributi, né pagamenti vari da
chicchessia e che invece tutti gli oltre 15 stand
che hanno aderito alla passata edizione hanno
dovuto corrispondere “all’organizzazione”, co-
me quota di partecipazione, una corposa cifra».
E Benedetti, visto che la riunione per la se-
conda festa della birra si è svolta negli uffici co-
munali, informa anche il Sindaco: «Visto che in
questi gironi il sig. Napoli sta chiedendo di or-
ganizzare direttamente la seconda edizione del-
la festa della birra, le chiedo formalmente di ri-
cordare che sig. Napoli, seppur ripetutamente
sollecitato non ha provveduto in alcun modo a
versare alla Pro Loco di Canelli, intestataria del-
l’autorizzazione della passata manifestazione,
la quota di 1.045 euro relativa alla fattura ASP
del 30.9. 2016. E quindi non si tratta di “incom-
patibilità di carattere”, ma di un saldo di fattu-
ra».
Festa della birra per tre giorni a maggio
Canelli. Il
cambiamento, te-
ma caro a Davide Lajolo, ha
ispirato gli artisti che, sabato
11 febbraio, sono stati premia-
ti nel castello di Moasca nel
concorso «La libertà e il co-
raggio di cambiare, ieri come
oggi», istituito dalla Fondazio-
ne Lajolo e ispirato al tema del
mutamento, del «voltagabba-
na», spogliato della sua acce-
zione negativa.
Al concorso, nato da una di-
sposizione testamentaria di
Davide Lajolo, erano ammessi
artisti non necessariamente
professionisti, «non quotati»
precisa Daniele Massimelli,
medico nicese e presidente
della Fondazione Lajolo.
Una riflessione sul “volta-
gabbana”, che aveva segnato
così profondamente la storia
di Lajolo, per lanciare una con-
siderazione sul significato di
una condizione straordinaria,
che comporta anche dolore e
sofferenza. I lavori arrivati da
luglio a settembre, opere pitto-
riche, sculture e brevi scritti,
sono stati sottoposti al giudizio
di una giuria composta da Ot-
tavio Cofano, pittore, sceno-
grafo e docente, Francesco
Scalfari, direttore di Astiss,
Piermario Barisone, esperto
d’arte, il gallerista Fabio Serra,
Andrea Rocco, direttore della
Fondazione Mazzetti, Piero
Vercelli, assessore ai Servizi
sociali e la presidente della Bi-
blioteca «Faletti», Roberta
Bellesini.
Ai primi classificati delle se-
zioni (grafica, scultura, scrittu-
ra) sono andati 1.000 euro.
Per la scrittura tre i finalisti,
tutti astigiani: Marco Arucci
(vincitore del primo premio con
elaborato di tipo giornalistico),
Marta Bagnasco e Alice No-
senzo. Per l’arte i finalisti:
Gualtiero Caiafa, Cinzia Elena
Capece, Paolo Fazio, Gabriele
Sanzo, Chiara Cirio e Serena
Repetto.
Il primo premio è andato a
Gualtiero Caiafa, nato ad Ac-
qui Terme (Al) nel 1988. Il ter-
ritorio delle Langhe offre a Ca-
iafa un affresco ricco e vasto
su cui fondare la ricerca di se
stesso all’interno della natura
utilizzando materiali organici,
come radici, tronchi e piante. Il
suo “Prometeo” è stato realiz-
zato con plastica e ferro as-
semblati. Le opere finaliste re-
steranno per un mese in mo-
stra al Castello di Moasca, ac-
canto alla collezione d’arte del-
la Fondazione (che vanta no-
mi come Guttuso, Manzù, e
Bodini) e saranno raccolte in
un catalogo.
Il concorso è patrocinato da
Comune di Moasca, Regione
Lombardia e organizzato dalla
Fondazione Lajolo con l’asso-
ciazione culturale astigiana
Nig Nuove Idee Globali.
Marco Arucci e Gualtiero Caiafa
vincitori del Premio Lajolo, a Moasca
Canelli. L’Aido - Gruppo Comunale di Canel-
li organizza per domenica 2 aprile una gita a
Mantova in autobus di lusso, con ritrovo alle ore
6.45 in piazza Gancia a Canelli e partenza alle
ore 7.
Mantova è stata dichiarata nel 2008 Patrimo-
nio mondiale dell’Umanità dall’Unesco e, nel
2016, è stata designata “Capitale italiana della
Cultura” dal Ministero dei beni e delle attività
culturali e del turismo. Patria del grande poeta
latino Virgilio, attraversata dai piccoli canali
del fiume Mincio e culla dell’arte, è famosa in
tutto il mondo per i tesori che custodisce, tanto
da essere soprannominata la “città museo”. La
gita AIDO sarà un’occasione per visitare, ac-
compagnati da una guida turistica, una città ar-
tisticamente eccelsa in cui è possibile viaggiare
nel tempo a cavallo tra l’epoca etrusca e quel-
la Rinascimentale: il Palazzo Ducale (residenza
ufficiale dei Gonzaga e cuore della città), il Pa-
lazzo del Te, il Castello di San Giorgio e il Duo-
mo di San Pietro sono solo alcune delle mera-
viglie visitabili nel centro storico, tranquillamen-
te percorribile a piedi.
Nel pomeriggio è previsto del tempo libero a
disposizione per visite individuali o passeggiate.
Partenza da Mantova ore 18,30 e rientro in Ca-
nelli. Durante la giornata, i volontari Il contribu-
to minimo è di 30 euro (per i ragazzi sotto i 14
anni, 25 euro).
Iscrizioni: Radio Franco, via Alfieri 11 Canelli
o telefonare al 0141-823645 (orari pasti), o scri-
vere all’indirizzo canelli@aido.it. Le iscrizioni
sono aperte fino al 15 marzo. Al momento del-
l’iscrizione verrà richiesta la quota d’acconto di
15 euro.
Il gruppo Aido di Canelli organizza gita a Mantova