CAIRO MONTENOTTE
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L’ANCORA
26 FEBBRAIO 2017
Cairo M.tte. Il Comitato Sa-
nitario Locale è stato chiamato
direttamente in causa dal sin-
daco di Cairo in un articolo ap-
parso sul quotidiano La Stam-
pa il 19 febbraio scorso. Briano
parlava del «silenzio in cui è
calato, dopo anni, il Comitato
Sanitario Locale». Il Comitato
pertanto contrattacca con un
comunicato in cui precisa le
sue posizioni al riguardo.
“Non è nostra abitudine ri-
spondere ad attacchi e/o pro-
vocazioni di vario genere da
qualunque parte provengano,
ma questa volta siamo stati
sollecitati da tanti valbormidesi
a dare una minima risposta.
Iniziamo col dire che non c’è
peggior sordo di chi non vuol
sentire, leggere, perché venia-
mo accusati di silenzio quando
su tutti gli organi di stampa, ab-
biamo testualmente evidenzia-
to, evitando slogan pubblicitari
a favore o contro questo o quel
partito. Ribadiamo che il Comi-
tato Sanitario Valbormida non è
un soggetto politico, per meglio
dire partitico, ed aggiungiamo
né sindacale, perciò a ciascuno
il proprio compito. Siamo stati e
siamo disponibili ad ascoltare
tutti quelli che ci invitano a di-
battiti, incontri, assemblee cosi
come abbiamo sempre invitato
tutti a partecipare ai nostri in-
contri. Certamente continuere-
mo la nostra battaglia in attesa
di ulteriori avvenimenti e con-
cretamente perseguendo gli
obiettivi per portare a casa ri-
sultati. Vorremmo comunque
ricordare al Sindaco di Cairo M.
che specie negli ultimi due an-
ni siamo strati particolarmente
attivi nel coinvolgere tutte le
amministrazioni della Valbormi-
da per ottenere la qualifica di
Ospedale di Area Disagiata: in-
contri a cui sono succeduti 18
Consigli Comunali con il coin-
volgimento di oltre diciottomila
valbormidesi per la raccolta fir-
me, viaggi in Regione per la
consegna delle firme e presen-
za in Consiglio Regionale in oc-
casione della discussione delle
mozioni presentate, invito a tut-
ti i Sindaci ad un incontro pres-
so il Comune di Cairo per infor-
mare la Popolazione sulla si-
tuazione della Sanità locale e
sull’effettiva funzionalità del-
l’Ospedale San Giuseppe di
Cairo M. Vedi volantino del 14
ottobre 2016.
Attenendoci ai fatti vogliamo
ricordare al Sindaco di Cairo
che il Comitato ha sempre agi-
to operando con continuità, tra-
lasciando ogni polemica o stru-
mentalizzazione su di un argo-
mento cosi serio come quello
della Sanità. Ricordiamo inoltre
che nel periodo della sua lunga
amministrazione, a parte qual-
che sporadica dichiarazione in
convegni o sugli organi di stam-
pa, a cui non seguivano poi fat-
ti concreti, è sempre stato alla
finestra mentre l’ospedale per-
deva pezzi di professionalità e
strumentazioni che portavano
alla soppressione e/o riduzione
di servizi. È notorio che in casi
simili, vedasi Acqui Terme, Al-
benga, Ceva, sono state in pri-
mis le amministrazioni locali
ad attivarsi coinvolgendo as-
sociazioni e cittadini per rag-
giungere l’obiettivo atto a di-
fendere il proprio ospedale. Di
conseguenza non ha senso
l’accusa di immobilismo e di
“silenzio” rivolta al Comitato.”
Ospedale: “toccava ai Comuni attivarsi per primi”
Cairo: il “Comitato Sanitario” respinge
le accuse del sindaco di Cairo Briano
Cairo M.tte. La ricorrenza di
San Valentino 2017 potrà es-
sere ricordata come la data
delle clamorose dimissioni del
sindaco Briano da Presidente
del Distretto Socio-Sanitario
delle Bormide dell’ASL 2 Sa-
vonese. La sua decisione, non
si può dire quanto inaspettata,
si fonda su quanto è emerso
dalla Conferenza dei Sindaci
del 9 febbraio, nel corso della
quale non si è sentito adegua-
tamente supportato dagli altri
sindaci nel contrastare il pro-
getto di privatizzazione del-
l’ospedale di Cairo presentato
dall’Assessore Regionale So-
nia Viale.
«Più e più volte abbiamo di
concerto lottato per far com-
prendere al Governo della Sa-
nità regionale come la Valbor-
mida avesse peculiarità tali da
non permettere lo sviluppo di
politiche volte al ridimensiona-
mento dell’offerta sanitaria, -
ha dichiarato Briano - mentre
abbiamo altresì, più volte, sot-
tolineato come un servizio del-
le emergenze sottodimensio-
nato e privo di agevoli vie di
accesso ai Pronto Soccorso
della nostra Provincia rappre-
sentasse un vero problema,
tanto da mettere a repentaglio
la sicurezza dei nostri concitta-
dini».
Arriva poi al punto contro-
verso: «Oggi ci troviamo a do-
ver affrontare un nuovo pro-
cesso di riforma della sanità
valbormidese con l’obiettivo
della sostanziale privatizzazio-
ne in convenzione dell’intero
Ospedale San Giuseppe di
Cairo.
Definisco questa scelta un
vero salto nel buio, e mi trovo
su una posizione di totale con-
trarietà al progetto, non per
motivazioni di carattere politi-
co (come alcuni stanno pro-
vando a sostenere), ma per il
merito della proposta che non
risulta chiara, trasparente e so-
stenuta da un adeguato pro-
getto valutabile anche dal Di-
stretto Socio-Sanitario che
presiedevo».
Le motivazioni sono pertan-
to da ricercarsi nella mancata
coesione tra i primi cittadini
della Valbormida: «Ho consta-
to che con alcuni colleghi non
vi è comunanza di vedute su
questo aspetto, che invece ri-
tengo fondamentale per il futu-
ro della Valbormida.
Con queste oggettive moti-
vazioni perciò, intendo soste-
nere coerentemente ogni azio-
ne di contrasto e protesta con-
tro questo progetto così come
annunciato, che getta la sanità
della vallata in un futuro im-
provvisato e incerto».
Le dimissioni di Briano, al di
là delle dichiarazioni di faccia-
ta da parte degli altri sindaci,
mettono impietosamente a nu-
do il problema della privatizza-
zione che ha innumerevoli
sfaccettature. Il sindaco di Bar-
dineto Franca Mattiauda, pur
dichiarandosi possibilista, po-
ne tutta una serie di interroga-
tivi sui quali un pensierino bi-
sognerebbe pur farlo: «Se il
privato riesce a dare servizi
migliori rispetto a oggi, se rie-
sce a prevedere un pronto
soccorso del costo di circa un
milione e mezzo, se riesce,
non dico a produrre utili, alme-
no a non avere le perdite che
ha oggi il sistema pubblico, ci
dobbiamo porre delle doman-
de. Il sistema pubblico è ineffi-
ciente e dispendioso e Regio-
ne e partner non sono in gra-
do di gestirli e quindi sono co-
stretti a passarli ai privati? Op-
pure privato significa risparmio
sulla pelle dell’utenza e dei la-
voratori? Se per esempio il pri-
vato acquista strumentalizza-
zione usata dai paesi africani
perché questi li dismettono, se
il privato usa il personale a
partita Iva pagandolo 10 euro
all’ora e facendogli fare turni
da 12 ore, è chiaro che l’utile
esce fuori; se invece il privato
dimostra serietà (magari per-
ché controllato come di deve)
e si hanno lo stesso i risultati,
allora significa che il pubblico
ha delle grosse carenze e allo-
ra ben venga il privato».
Che la sanità pubblica rap-
presenti una specie di stipen-
dificio sono purtroppo in molti
a pensarlo e starebbe proprio
ai politici smentire nei fatti che
il pubblico sia di per sé stesso
inevitabilmente sprecone e
corrotto.
La cosa più sconcertante è
che essi stessi gettino la spu-
gna avvallando così la loro im-
potenza.
PDP
Dopo la Conferenza dei Sindaci del 9 febbraio
Briano lascia il Distretto socio-sanitario:
dimissioni con innumerevoli interrogativi
Carcare. «Il rilancio della
Valbormida può e deve passa-
re anche dal Parco tecnologi-
co. E, anche grazie al pressing
del MoVimento 5 Stelle, final-
mente si comincia a muovere
qualcosa, dopo anni in cui
troppo poco è stato fatto e
troppo si è speso». Lo ha det-
to Andrea Melis, portavoce li-
gure del MoVimento 5 Stelle,
che nel pomeriggio del 15 feb-
braio scorso, ha fatto visita al
Parco tecnologico di Ferrania
e allo stabilimento Film Ferra-
nia.
Il Parco Tecnologico Val
Bormida S.r.l. nasceva nel
2009 in virtù delle intese stabi-
lite nell’accordo di programma
per l’attuazione degli interven-
ti di rilancio per lo sviluppo del-
la valle, siglato dal Ministero
dello Sviluppo Economico, dal-
la Regione Liguria, dalla Pro-
vincia di Savona, dal Comune
di Cairo Montenotte e da Fer-
rania Technologies S.p.A.
I pentastellati, consapevoli
della utilità in Valbormida di
un’istituzione di questo gene-
re, insistono sulla necessità di
operare un rigido controllo sul-
le procedure per evitare sper-
pero di denaro pubblico: «Ora
è arrivato il momento di realiz-
zare un piano chiaro e deciso
sia dal punto di vista sociale
che ambientale – spiega Melis
– Per farlo occorrerà, però, un
controllo ferreo sull’intero iter,
per evitare di disperdere ulte-
riore denaro pubblico senza un
serio progetto industriale com-
plessivo e compatibile con
l’ambiente, in un’ottica di gre-
en economy. Questa è l’unica
strada possibile per ridare fi-
nalmente sviluppo e occupa-
zione a questo territorio».
Necessario un rigido controllo sull’iter attuativo
Visita dei Grillini
al Parco Tecnologico Valbormida
Cairo M.tte - Venerdì 24
febbraio in Italia - e non solo -
sarà celebrata la Giornata del
Risparmio Energetico, nell’am-
bito della campagna radiofoni-
ca “M’illumino di Meno” pro-
mossa da “Caterpillar” (Radio
2).
L’idea alla base di “M’illumi-
no di Meno” è quella di con-
centrare in un’intera giornata il
maggior numero di azioni vir-
tuose di razionalizzazione dei
consumi, sperimentando e
promuovendo le buone prati-
che di riduzione degli sprechi,
produzione di energia pulita,
mobilità sostenibile e riduzione
dei rifiuti. Caterpillar invita tutti
coloro che aderiscono a com-
piere un gesto di condivisio-
ne contro lo spreco di risorse.
E’ dimostrato come la più
grande dispersione energetica
sia causata dallo spreco in tut-
ti ambiti dei nostri consumi: ali-
mentari, trasporti, comunica-
zione.
Per questo Caterpillar invita
tutti gli ascoltatori il 24 febbra-
io a condiVivere: dando un
passaggio in auto ai colleghi,
organizzando una cena collet-
tiva nel proprio condominio,
aprendo la propria rete wire-
less ai vicini e in generale con-
dividendo la proprie risorse co-
me gesto concreto anti spreco
e motore di socialità.
Siamo tutti invitati, dalle isti-
tuzioni ai cittadini, dalle scuole
ai negozi, dalle aziende alle
associazioni a rendere visibile
la nostra attenzione al tema
della sostenibilità spegnendo
giardini, vetrine, uffici ed edifi-
ci privati e tramite qualsiasi
pratica volta ad un simbolico
“silenzio energetico” tra le ore
18.00 e le ore 19.30 di venerdì
24 febbraio.
I Cairesi negli anni scorsi
hanno aderito in massa all’ini-
ziativa comunale che, per l’oc-
casione, aveva disposto la ri-
duzione e lo spegnimento di
molti punti luce dell’illumina-
zione pubblica nell’orario indi-
cato.
Quest’anno, anche in as-
senza di iniziativa comunale,
molte Associazioni si sono già
mosse organizzando incontri
di condivisione, prima fra tutte
la Pro Loco di Rocchetta Cairo
con la sua cena a base di bol-
lito ed altre golosità alle ore
20,30 alle Opes.
SDV
Cairo M.tte. Che la decisio-
ne della Regione sulla priva-
tizzazione degli ospedali di
Cairo, Albenga e Bordighera
susciti guazzabugli politici
c’era da aspettarselo e l’ini-
ziativa del gruppo politico di
Forza Italia nel Comune di Al-
benga che ha promosso una
raccolta firme per salvaguar-
dare la natura pubblica del no-
socomio ingauno ha scatena-
to le recriminazioni del forzista
Marco Melgrati che ha stigma-
tizzato duramente il comporta-
mento dei suoi compagni di
partito.
Boccone ghiotto per i penta-
stellati che vedono in queste
schermaglie deprecabili giochi
politici: «Il centrodestra ingau-
no contro i compagni di partito
in Regione. – dice Andrea Me-
lis, portavoce del MoVimento
5Stelle - Il Partito Democratico
che si scopre all’improvviso
paladino del pubblico, dopo
che per primo aveva aperto ai
privati. Attorno alla paventata
privatizzazione dell’ospedale
di Albenga si è scatenato un
vero e proprio balletto, con
tanto di giravolte e piroette, da
far impallidire Nureyev».
Il grillini si dichiarano estra-
nei a questi giochi e picchiano
duro nei confronti dei due
schieramenti, centrodestra e
centrosinistra: «Siamo allibiti
dalla facilità con cui centrode-
stra e centrosinistra cambiano
idea e posizione a seconda
della situazione politica, arri-
vando persino a smentire se
stessi. L’unica forza politica
che si è sempre schierata per
la salvaguardia della proprietà
pubblica dell’ospedale (così
come per Cairo e Bordighera)
è il MoVimento 5 Stelle. Met-
tendo le esigenze di utenti e
cittadini davanti alle logiche di
partito e di convenienze politi-
ca, fedeli al principio che la sa-
nità è e deve restare pubbli-
ca». «
A breve – conclude An-
drea Melis - la nostra mozione
per il Dea di secondo livello e
la complementarietà con Al-
benga approderà in Consiglio
regionale già con la clausola di
salvaguardia per la gestione
pubblica.
E allora vedremo chi questa
battaglia la combatte davvero,
con atti e voti concreti, e non
solo a parole».
E che, alla fine, contino i vo-
ti lo si era capito quando in Val-
bormida sembravano tutti
d’accordo sulla richiesta per
qualificare il nosocomio caire-
se come ospedale di area di-
sagiata, erano state raccolte
18 mila firme ma in Regione,
alla prova dei numeri, hanno
prevalso gli schieramenti politi-
ci.
Il Sindaco Fulvio Briano.
Nel pomeriggio di venerdì 24 febbraio
“M’illumino di Meno”
a Cairo Montenotte
www.lancora.eu
5Stelle Melis sulla privatizzazione degli ospedali
Centrodestra e Centrosinistra
piroettano meglio di Nureyev