Lezione 3 La Retorica Esistono tre generi di retorica



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Lezione 3


La Retorica



Esistono tre generi di retorica:

  • Esistono tre generi di retorica:

    • il giudiziario: rivolto a chi deve giudicare, legato all’ambiente processuale
    • il deliberativo: rivolto a chi deve decidere del bene comune, legato all’ambiente politico
    • l’epidittico: rivolto a chi deve farsi un’opinione, legato all’ambiente sociale
  • Quest’ultimo è il genere a cui appartiene la pubblicità

  • In tutto questo manca la retorica letteraria – il bel parlare – il bello scrivere



Lo sviluppo della retorica

  • Sempre segnato da due dissidi

  • Retorica come falsità/demagogia (Platone – Cartesio)

  • vs.

  • Retorica come persuasione utile (Aristotele – Vico – Perelman)

  • Retorica come tecnica persuasiva (Aristotele – Perelman)

  • vs.

  • Retorica come bel parlare/scrivere

  • (Quintiliano – retorica barocca)



Persuasione e Realtà

  • Anche le realtà sono persuasive – cambiano la mente di chi le ascolta per la prima volta

  • Teoricamente non hanno bisogno di retorica ma solo di dimostrazione

  • Siamo nel campo della conoscenza, non dell’opinione

  • Del vero, non del verosimile

  • La retorica entra comunque in campo:

    • per quello che riguarda l’affidabilità della fonte
    • e l’importanza del dato reale


oratore-discorso-uditori

  • oratore-discorso-uditori

  • = emittente-messaggio-destinatario

  • Per Aristotele: tre tecniche di persuadere

  • “Le prove coordinate dal discorso sono di tre tipi:

    • le prime consistono nel carattere dell’oratore;
    • le seconde nella disposizione d’animo in cui si mettono gli uditori;
    • le terze nel discorso stesso per quello che dimostra o sembra dimostrare”


Questi tre ambiti della comunicazione argomentativa sono:

  • Questi tre ambiti della comunicazione argomentativa sono:

    • Due di tipo soggettivo:
    • L’ethos (o messaggio comportamentale) riguarda il carattere e l’immagine dell’oratore lo scopo è quello di piacere
    • Il pathos (o messaggio emotivo) riguarda le passioni suscitate negli uditori lo scopo è quello di emozionare
    • Uno di tipo oggettivo:
    • Il logos (o messaggio razionale) riguarda il discorso vero e proprio lo scopo è quello di dimostrare


Ethos

  • Da non confondere con “morale”

  • E’ il comportamento dell’emittente

  • Che produce un’immagine nella mente del destinatario

  • Per Aristotele solo al momento dell’orazione

  • Per noi anche nel passato

  • Nel linguaggio della comunicazione pubblicitaria: “Brand Identity”

  • I tre passaggi della personalità del marchio:



Pathos

  • Le emozioni, le passioni insite nel destinatario

  • che il messaggio riesce a tirar fuori e potenziare

  • “sento il dovere di porre un problema morale a questi maestri della pubblica opinione, chiedendo se qualche volta non giochino un po’ troppo spregiudicatamente con le nostre passioni”

    • Samuel Johnson, Articolo senza titolo, “The Idler”, 40, 20 gennaio 1759


Logos

  • Argomentazione

  • Aristotele, Retorica e Topici

  • C. Perelman e L. Olbrechts-Tyteca, Traité de l’argumentation. La nouvelle rhétorique, Parigi, Presses Universitaires de France, 1958; trad. it., Trattato dell’argomentazione. La nuova retorica, Torino, Einaudi, 1966.



Deduzione

  • Deduzione

  • Dal generale al particolare

  • Entimema – parallelo al sillogismo – ma partendo dal probabile non dal vero

  • Tutti gli uomini sono (veramente) mortali – Socrate è un uomo – Socrate è (sicuramente) mortale (sillogismo)

  • Tutti i fagioli in quel sacchetto sono neri – Questo fagiolo viene da quel sacchetto – Questo fagiolo è nero (sillogismo)

  • Tutte le donne (probabilmente) preferiscono gli uomini giovani e belli – Charlize è una donna – Charlize preferisce un uomo giovane e bello (entimema)



Entimema pubblicitario

  • Tutti gli uomini che stanno attenti all’alimentazione hanno (probabilmente) un fisico più giovanile – Chi usa olio Cuore sta attento all’alimentazione – Chi usa olio Cuore ha un fisico più giovanile (quindi anche tu, quarantenne)



Induzione

  • Induzione

  • Dal particolare al generale

  • Questo fagiolo è nero – Questo fagiolo viene da quel sacchetto – Tutti i fagioli in quel sacchetto sono neri

  • Esempio – parallelo all’osservazione scientifica

  • Utilità di più esempi paralleli

  • Inietto a x il vaccino e x non prende il vaiolo – Inietto a y il vaccino e y non prende il vaiolo – Inietto a z il vaccino e z non prende il vaiolo –

  • Ne induco che chiunque è iniettato con il vaccino non prende il vaiolo



Esempio pubblicitario

  • Faccio provare alla signora x il detersivo O e lei è soddisfatta Faccio provare alla signora y il detersivo O e lei è soddisfatta Faccio provare alla signora z il detersivo O e lei è soddisfatta

  • Ne induco che a qualsiasi signora io faccia provare il detersivo O, lei ne sarà soddisfatta



  • Tre tipi di induzione:

  • Esempio (vero o verosimile)

  • Parabola (falso ma realistico)

  • Fabula (falso e irrealistico)



“E’ segno di ignoranza adoperare un’unica forma di discorso con coloro che sono variamente disposti”

  • “E’ segno di ignoranza adoperare un’unica forma di discorso con coloro che sono variamente disposti”

    • (Antistene - IV secolo a.C.)
  • Concetto di “politropia” = facoltà di trovare i diversi modi di espressione convenienti a ciascuno

  • “Nell’eloquenza la cosa sta tutta fra noi e gli ascoltatori: noi dobbiamo adattare il nostro discorso alle loro opinioni.”

    • (G. B. Vico XVII-XVIII secolo)


“Dal momento che tutti gli uomini accettano i discorsi consonanti con il proprio carattere e [stanno ad ascoltare solo] le persone che sentono simili a sé stessi, è chiaro che dobbiamo costruire i nostri discorsi in modo da apparire simili ai nostri ascoltatori”

  • “Dal momento che tutti gli uomini accettano i discorsi consonanti con il proprio carattere e [stanno ad ascoltare solo] le persone che sentono simili a sé stessi, è chiaro che dobbiamo costruire i nostri discorsi in modo da apparire simili ai nostri ascoltatori”

    • (Aristotele, Retorica)


“[I cattivi politici] lusingano la folla che essi dovrebbero dirigere”

  • “[I cattivi politici] lusingano la folla che essi dovrebbero dirigere”

    • (Platone)
  • Non sono mai quelli che vi parlano a rendervi buoni o cattivi: siete invece voi che fate di loro ciò che volete. Infatti non siete voi a sforzarvi di fare ciò che essi vogliono: sono piuttosto loro che si sforzano di dire ciò che essi pensano che voi desideriate. Conviene quindi che voi vogliate cose buone e tutto andrà bene: infatti, in tal modo, o nessuno terrà più discorsi cattivi, oppure, se qualcuno lo farà, non ne trarrà alcun vantaggio, perché non troverà chi si lasci persuadere.

    • (Demostene)


Le basi dell’accordo

  • I dati di fatto

  • I valori (ciò in cui si crede ideologicamente – onestà – ricchezza)

  • Le presunzioni (ciò in cui si crede materialmente – i preti sono onesti – i calciatori sono ricchi)

  • Le gerarchie (è meglio essere onesti che essere ricchi – o viceversa)

  • I luoghi comuni (ciò che la maggioranza pensa: è più difficile che un cammello ecc.)



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