Tutti gli uomini dell’ informatica f. Eugeni A. Ghiraldini



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TUTTI GLI UOMINI DELL’ INFORMATICA

  • F. Eugeni - A. Ghiraldini

  • Scienze della Comunicazione

  • Università di Teramo

  • CONGRESSO NAZIONALE MATHESIS 2005


Breve storia dell’informatica attraverso gli uomini che ne sono stati protagonisti

  • Nella storia dell’informatica ci sono protagonisti provenienti da ambienti diversi, sicuramente molti ingegneri, ma anche tanti matematici e fisici.

  • Questo lavoro vuol essere una breve storia vista attraverso i contributi dati da uomini che misero al servizio della “nuova” disciplina le conoscenze e competenze acquisite alla scuola delle “vecchie” discipline di provenienza.

  • Questo lavoro si integra con la filosofia di insegnamento che adottiamo nei nostri corsi presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione di Teramo.

  • Riteniamo infatti che il mero insegnamento tecnico dell’informatica non sia efficace quanto il presentarla integrata in quegli aspetti culturali, sociali, economici e storici che ne hanno accompagnato l’evolversi.



PRIMI STRUMENTI di CALCOLO

  • le prime macchine di calcolo sono state indubbiamente le dita e già per questo strumento di calcolo esistevano vari metodi



il primo dispositivo artificiale è stato l’abaco le cui prime testimonianze risalgono al 3.000 a.C., inizialmente una tavoletta con della sabbia sopra sulla quale venivano scritti i conti, fino al pallottoliere, comune a molte civiltà

  • il primo dispositivo artificiale è stato l’abaco le cui prime testimonianze risalgono al 3.000 a.C., inizialmente una tavoletta con della sabbia sopra sulla quale venivano scritti i conti, fino al pallottoliere, comune a molte civiltà



a partire dai “bastoni neperiani” si può già parlare di macchine addizionatrici furono realizzate nel tempo in varie fogge e tipologie, ma in comune hanno la caratteristica che la moltiplicazione e la divisione vengono realizzate come addizioni e sottrazioni ripetute

  • a partire dai “bastoni neperiani” si può già parlare di macchine addizionatrici furono realizzate nel tempo in varie fogge e tipologie, ma in comune hanno la caratteristica che la moltiplicazione e la divisione vengono realizzate come addizioni e sottrazioni ripetute



quando Leibniz, nel 1671, realizzò il traspositore, che semplificava il calcolo di moltiplicazione e divisione, le macchine addizionatrici si trasformarono in macchine calcolatrici

  • quando Leibniz, nel 1671, realizzò il traspositore, che semplificava il calcolo di moltiplicazione e divisione, le macchine addizionatrici si trasformarono in macchine calcolatrici

  • poi vedremo come seguirono le macchine contabili, la fatturatrici, i registratori di cassa, e attraverso gli strumenti analogici e gli elaboratori elettromeccanici, fino agli elaboratori elettronici di I°, II°, III° generazione



John NAPIER

  • nel 1617 pubblica

  • RABDOLOGIAE in cui illustra un meccanismo per eseguire le 4 operazioni

  • moltiplicazione e divisione venivano trattate come addizione e sottrazione

  • 11 bastoncini divisi in 10 quadrati tagliati da una diagonale a sinistra la cifra per le decine a destra la cifra per le unità



Willhelm SCHICKART

  • nel 1623 fece costruire la prima macchina addizionatrice

  • purtroppo l’unico esemplare andò distrutto

  • restano lettere e schizzi che Schickart inviò a Keplero

  • un esemplare ricostruito è al Museo del calcolo IBM-Europe a Parigi



Blaise PASCAL

  • nel 1642 realizza per il padre esattore una addizionatrice-sottrattrice per numeri interi con meccanismo per i riporti

  • sistema di 6 (8) ruote per unità, decine, centinaia ecc. azionate con una bacchetta

  • la sottrazione viene eseguita come addizione dei numeri complementari



Dorr FELT

  • nel 1887 presenta

  • COMPTOMETER prima addizionatrice-sottrattrice a tastiera estesa ad impostazione diretta

  • per registrare un numero bastava premere il tasto corrispondente il risultato si leggeva direttamente

  • costruita per più di 80 anni ed usata in tutto il mondo contabile



Sevard BURROUGHS

  • nel 1892 realizza la prima addizionatrice scrivente a tastiera estesa ad impostazione diretta

  • simile alla Comptometer con aggiunta di una leva laterale e di un meccanismo scrivente per la stampa del risultato



James DALTON

  • nel 1902 realizza la prima addizionatrice scrivente a tastiera ridotta solo 10 tasti

  • il numero da addizionare va impostato sulla tastiera

  • per ottenere il risultato basta azionare la leva o premere un tasto



G. Willhelm LEIBNIZ

  • nel 1671 progetta il

  • traspositore

  • meccanismo che consente di accumulare nel totalizzatore la stessa cifra più volte per semplificare l’esecuzione di moltiplicazione e divisione


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