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ACQUI TERME

7

L’ANCORA

26 FEBBRAIO 2017



Acqui Terme. Ci scrive il se-

natore Federico Fornaro:

«Sono giorni che il tema del-

la scissione del PD è al centro

dell’attenzione.

Nessuno invece ha parlato e

parla dell’abbandono silenzio-

so di iscritti, militanti e elettori

che in questi anni non si sono

più riconosciuti e non si sono

più sentiti rappresentati dal PD

della narrazione renziana.

Abbiamo chiesto di poter fa-

re un congresso vero, aperto,

partecipato per provare a ricu-

cire lo strappo con questa par-

te del nostro mondo. Per ritro-

vare  le  ragioni  fondative  del

PD,  per  ritornare  ad  essere

una comunità politica.

Un congresso per aiutare il

governo di qui alla primavera

2018 a dare segnali forti su te-

mi come la lotta alla povertà, il

lavoro dei giovani, la scuola.

La risposta è stata una chiu-

sura su tutta la linea con l’idea

che si possa risolvere tutto in

poche settimane, per poi an-

dare al più presto al voto anti-

cipato. Noi abbiamo voluto be-

ne al PD e non avremmo avu-

to remore a continuare ad es-

sere minoranza in un grande

partito plurale: ma è sotto gli

occhi di tutti la trasformazione

del PD nel PDR e io al Partito

personale di Renzi non mi so-

no mai iscritto.

Come in tutte le separazioni

le colpe e le responsabilità non

stanno mai tutte da una parte,

ma un dato mi sembra incon-

testabile: in un grande partito

plurale il segretario ha un do-

vere più degli altri nella ricerca

della sintesi unitaria, mentre le

riunioni  degli  organi  dirigenti

nazionali sono state ridotte a

una stanca, quanto sterile ri-

petizione dei rapporti di forza

determinati  con  il  voto  delle

primarie.

In tre anni il segretario na-

zionale non ha trovato il tempo

per organizzare né una confe-

renza programmatica né una

conferenza organizzativa, ma

il tempo e le risorse per orga-

nizzare tre Leopolde, quelli li sì

li ha trovati.

Così come ha trovato il tem-

po per definire gufi e sabotato-

ri parlamentari della minoran-

za, senza neppure informarsi

che  uno  come  il  sottoscritto,

con lealtà e responsabilità, ha

il 99,7% di presenze in aula e

ha partecipato, votando sì, a

tutti i 60 voti di fiducia al go-

verno.

Non  è  questo  il  PD  che



avevamo sognato dieci anni

fa.


Lasciare  la  comunità  del

PD della provincia di Alessan-

dria non è facile e in queste

ore difficili vorrei ricordare so-

lo i tanti momenti belli, le vit-

torie, le amicizie, l’affetto ri-

cambiato di tante compagne

e compagni, di tante amiche

e amici.

È un nuovo inizio nel campo

del centro-sinistra e sono certo

che  ci  ritroveremo  ancora  a

stare dalla stessa parte della

barricata in tante occasioni e in

tante istituzioni rappresentati-

ve.Un grazie dal più profondo

del cuore per questi anni di mi-

litanza comune e un arriveder-

ci a tutte e a tutti».

Federico Fornaro

È tra coloro che lasciano

Il sen. Fornaro e il Pd

le ragioni di una scelta

Acqui  Terme. Nonostante

le multe, i passeggeri in transi-

to alla stazione ferroviaria, an-

ziché utilizzare i percorsi auto-

rizzati continuano a percorrere

il sentiero sterrato che costeg-

gia  il  binario  numero  1  della

stazione. Ed è così quindi che

proprio per proteggere l’incolu-

mità di tutti questi passeggeri,

giovani  anziani,  studenti  e

operai, RFI ha deciso di realiz-

zare  un  camminamento  con

tanto di barriera di protezione.

Anzi  i  camminamenti  saranno

due e collegheranno la stazione

ferroviaria  con  via  Chiabrera.

Vale a  dire proprio il  percorso

“abusivo” dei forzati del treno per

arrivare prima in centro. «Si trat-

ta di un progetto frutto di un ac-

cordo con l’amministrazione co-

munale – spiega l’assessore ai

Lavori Pubblici Guido Ghiazza –

la  scorsa  settimana  abbiamo

provveduto  ad  approvarlo  in

Giunta e i lavori dovrebbero già

iniziare alla fine di marzo, primi

di  aprile».  L’intero  costo  del-

l’operazione sarà a carico di RFI

mentre a Palazzo Levi spetterà

solo la manutenzione dell’opera

nel corso del tempo. Secondo

quanto predisposto nel progetto,

saranno realizzati due marcia-

piedi che consentiranno in sicu-

rezza di collegare Via Chiabrera

con la stazione e i binari. Saran-

no marciapiedi delimitati da mu-

retti e recinzione, mentre le sbar-

re del passaggio a livello, saran-

no modificate e arretrate. «Cre-

do  che  quest’intervento  vada

nella direzione giusta per man-

tenere e garantire servizi ai citta-

dini  e  agli  studenti  che  prima

passavano abusivamente negli

spazi adiacenti ai binari con gra-

vi rischi di sicurezza». 

Un problema vecchio di an-

ni ma che nonostante i cartelli,

i  divieti  e  l’oggettivo  pericolo

non  scoraggia  i  pendolari

dall’utilizzare questa scorciato-

ia.  Nel  novembre  scorso,  ad

esempio, la Polfer, su segna-

lazione del Comune, ha prov-

veduto a fare serrati controlli.

Ebbene, nel giro di un paio di

giorni le multe effettuate sono

state almeno una cinquantina.

Tutto comunque inutile perché

passato l’effetto salasso, si è

continuato  tranquillamente  a

passare di lì per guadagnare

qualche metro verso il centro

o, viceversa, verso i binari. Ec-

co spiegato il perché di que-

st’opera  allora  che  ha  come

obiettivo proprio quello di pro-

teggere i passeggeri. I lavori

per  realizzare  l’intera  opera

dovrebbero avere la durata di

un paio di mesi e nel frattem-

po, ora più che mai, si sconsi-

glia l’uso di questa scorciatoia

per  accedere  ai  binari  o  per

uscire  dalla  stazione.  Anche

perché al momento i due at-

tuali  camminamenti  passano

veramente a pochi centimetri

dai binari.



Gi. Gal.

Da via Chiabrera

Nuovi marciapiedi

per andare in stazione

Acqui Terme. Ci scrive Ber-

nardino Bosio:

«Ogni  tanto  una  piacevole

sorpresa, la mattina del 16 feb-

braio, giornata lavorativa eufe-

misticamente impegnativa, ri-

mango piacevolmente colpito

dall’invito a pranzo di France-

sco Grattarola, già alunno del

C.F.P.  Alberghiero  di  Acqui;

che in quella data ha deciso di

aprire le porte al pubblico del-

la elegante sala per il nuovo

corso di ristorante pedagogico.

Siamo stati accolti dall’impec-

cabile  servizio  della  classe

quarta sezione sala/bar, coor-

dinata  dai  docenti  Luciano

Servetti e Valter Oddone, con

un accurato e delizioso finger

food. Per il primo giorno di ta-

le esperienza per docenti, stu-

denti e noi clienti, un po’ di pre-

occupazione  soprattutto  tra  i

ragazzi era evidente, superata

brillantemente dopo i primi mo-

menti. L’amico Francesco ci ha

consigliato  una  selezione  di

piatti a base di pesce e coni-

glio, preparati dalle classi bien-

nio di cucina seguita dai do-

centi Fabio Todde e Alessan-

dro Fardella, conclusa con un

delizioso assortimento di dolci;

insomma,  una  piacevole  ab-

buffata. Non male il servizio di

degustazione, con la carta dei

vini dedicata. Ringrazio anco-

ra tutti  per l’eccellente prepa-

razione dei ragazzi, sicuro di

ritrovarli  un  giorno  impiegati

nei locali di tutta Europa com’è

da sempre stato. Un invito agli

Acquesi, nelle prossime setti-

mane,  di  giovedì,  si  ripeterà

l’esperienza. Vale la pena par-

tecipare,  il  rapporto  qualità

prezzo è perfetto; investire un

po’ sulla nostra città non è ma-

le!».


Scrive Bernardino Bosio

Quei... “masterchef”

dell’Alberghiera

Acqui Terme. Riceviamo e

pubblichiamo:

«La tangenziale di Sezzadio

è l’ultimo tassello che manca

alla  Riccoboni  di  Parma  per

cominciare a sversare tonnel-

late di rifiuti speciali nella cava

di cascina Borio. 

Sarà  infatti  sufficiente  una

prossima convocazione della

conferenza dei servizi, per rea-

lizzare tale infrastruttura. Una

colata d’asfalto di 3,5 km forte-

mente  osteggiata  dalle  fami-

glie della zona, che vedranno

il  proprio  territorio  pesante-

mente  compromesso  da  un

tracciato che dividerà, isolerà,

intaccherà pozzi.

Realizzata  la  tangenziale,

nulla potrà più fermare la dit-

ta  parmense  dal  portare

avanti  i  propri  propositi,  ri-

schiando di compromettere in

modo irrimediabile una falda

acquifera preziosa, in grado

di servire il fabbisogno quoti-

diano di almeno 200 mila per-

sone e, per il cui collegamen-

to  a  mezzo  del  “tubone”,  le

casse pubbliche hanno con-

tribuito per circa 5 milioni di

euro allo scopo di rimediare

alle ripetute crisi idriche che

affliggevano Acqui Terme nel

passato.


A nulla saranno quindi valse

le  lotte  fin  qui  strenuamente

portate avanti per contrastare

questo ecomostro che minac-

cia la nostra salute e il futuro

dei nostri figli. 

Per questo, il Movimento 5

Stelle di Acqui Terme, tramite il

proprio  portavoce  Lorenzo

Lucchini, candidato a sindaco

della città termale, è e resterà

al fianco del Comitato Sezza-

dio Ambiente e dei Comitati di

Base che il 27 febbraio prossi-

mo si riuniranno in assemblea

a Cassine, come alle altre ini-

ziative e manifestazioni di pro-

testa  che  seguiranno  nelle

prossime settimane e non solo

contro la Riccoboni.

Sulle terre di Sezzadio e sul-

la falda acquifera sottostante

non gravano solo gli interessi

dei costruttori di discariche.

Le ex cave di Cascina Borio

e di Cascina Opera Pia sono

state individuate come siti di ri-

serva  per  il  deposito  dello

smarino del Terzo Valico.

L’ormai  tristemente  noto

Cociv ha ottenuto per questo

parere positivo dalla Regione

Piemonte nel giugno 2015 e,

pur non essendo un sito utiliz-

zato nell’immediato, molto pro-

babilmente potrà ospitare in un

prossimo futuro lo smarino del

Terzo Valico. 

Questo smarino non è sem-

plice terra di scavo come ci vo-

gliono far credere, ma è ricco

di  sostanze  dannose,  quali

amianto e schiumogeni perico-

losissimi  per  l’integrità  della

falda.

Il M5S, a tutti i livelli istitu-



zionali, sarà sempre al fianco

di Sezzadio e dei Comitati in

difesa della falda, da qualun-

que parte arrivi il pericolo per

l’integrità delle nostre preziose

acque».


Lorenzo Lucchini

Candidato Sindaco di Acqui

Anche il M5S acquese

Contro la discarica

di Sezzadio

Ringraziamento

Acqui Terme. La famiglia Ferraris vuole ringraziare con pro-

fonda stima ed affetto la residenza “La Madonnina” di Rivalta

Bormida per aver accudito la loro cara “zia Genia” in maniera

meravigliosa, famigliare ed ineccepibile.

Grazie in prima persona al Direttore, signor Egidio, sempre di-

sponibile, attento e preparato ed al personale tutto, medico, in-

fermieristico e no, che ha aiutato enormemente. Grazie. Un gra-

zie con tutto il cuore va all’amica Gabry per essere sempre sta-

ta vicino alla “zia Genia” e a tutta la famiglia con la sua presen-

za giornaliera, la sua grande disponibilità e il suo grande cuore.

Grazie.



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