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avete seminato questa terra?”. attraverso anoubion,
57. interprete, rispose: “a ragion veduta le abbiamo seminate,
affinché le tasse non ricadessero su di noi”. il σύνδικος
chiese: “da quanto tempo le avete semi-
58. nate?”. e attraverso lo stesso interprete rispose: “le abbiamo
seminate per una sola indizione”. il σύνδικος gli chiese: “e
per quale ragione ora le avete date ai parenti di neilos?”. e
attraverso lo stesso
59. interprete rispose: “perché tutti riteniamo che (la terra) appartiene
a loro”. il σύνδικος gli chiese: “avete dato loro la terra
seminata?”. e attraverso lo stesso interprete
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oLonna
iv
60. rispose: “no, ma noi abbiamo dato loro tre artabe di grano per
ogni campo”. theodoros avvocato disse: “mente; non
hanno ricevuto nulla ma furono costrette ad accettare [ ] [ ]
61. di queste terre. il σύνδικος disse: “ma sarebbe stato necessario,
che tu, subito, appena costretto, esperissi un’azione per
mezzo di un documento scritto e non accettassi l’affitto”.
neilos attraverso l’interprete disse: “subito
mi recai
62. dal praepositus e mi disse: presenta un libello al prefetto”.
alexandros disse: “affinchè dunque io renda più edotta la
tua equità, esiste anche una casa
63. sotto lo stesso nome in questa città, posseduta dagli avversari per
eredità paterna”. il σύνδικος chiese a neilos rappresentante:
“hai sentito la tua avversa
64. parte dire che possiedi anche una casa (registrata)
sotto lo stesso
nome delle terre ed è necessario che tu dichiari se
legittimamente possiedi la casa o una parte o no”.
neilos tramite anou-
65. bion interprete archipereta rispose: “non so se ci sia una casa”.
il σύνδικος gli chiese: “chi dunque incassa l’affitto?”.
attraverso lo stesso interprete rispose: “nessuno. infatti è
crollata”. il σύνδικος gli chiese:
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66. “come dunque prima hai negato che ci fosse una casa registrata a
questo nome e ora ammetti invece che ci sia, anzi che sia
crollata?” neilos attraverso lo stesso interprete rispose:
67. “non so niente e non ho ricevuto nessun affitto”. il σύνδικος
disse: “poiché la legge sacra e venerata dei nostri signori gli
eterni sovrani è stata depositata nei regi-
68. stri della mia moderazione,
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(legge) che prevede chiaramente
che se siano trascorsi quaranta anni in favore del possessore
di beni
69. la giusta origine non sia oggetto di investigazione,
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poiché inoltre
anche germanos del villaggio di Karanis ha dichiarato che
herais e taesis possiedono legittimamente i beni registrati a
nome
70. di atisio, e poiché prima, mentre loro erano in fuga, (le terre)
sono state seminate dai contadini del villaggio, e poiché ha
dichiarato anche il rappresentante, da loro nominato, marito di
71. herais, di conoscere anche una casa (registrata) sotto il nome
degli stessi campi, da ciò deriva che, in base alla stessa sacra e
venerata legge e
72. in ragione del possesso di lungo tempo e in concordanza con la
testimonianza di germanos capo del villaggio di Karanis,
herais e taesis si tengano strette a queste terre e paghino
73. per esse le sacre imposte come anche pagavano sia per la casa sia
per tutto il patrimonio registrato sotto quel nome. non è infatti
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È difficile rinvenire nella lingua italiana un termine che possa rendere in traduzione il
greco μετριότης. Nella filosofia greca esprimeva l’idea della “moderazione” (il “giusto mez-
zo” aristotelico) e fu ideale ripreso anche a roma, reso dal latino mediocritas: ci limitiamo a
ricordare, ad esempio, l’oraziana aurea mediocritas e, ancora più tardi, nella convulsa tem-
perie culturale tardo antica, il pensiero di giuliano l’apostata. Qui sembra essere utilizzato
quasi per entificare la funzione giudicante, e quindi la figura del σύνδικος stesso, funzione
evidentemente ispirata all’ideale della “moderazione” stessa, intesa forse anche come “sen-
so di giustizia” (utilizzeremo questa espressione per tradurre μετριότης in col. iv. 74) o
“equità”, equità alla quale, invero, si era appena prima appellato alexandros: col. ii. 62:
ἵνα τοίν[υ]ν ἐντελέστερον ἀναδιδάξω τὴν σὴν ἐ μ μ έ λ ι α ν , affinchè dunque io renda
più edotta la tua e q u i t à .
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cfr. il diverso aggettivo in col. ii.29: μηδὲ π α λ α ι ὰ ν ζητῖσθαι ἀρχήν.
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74. conforme al mio senso di giustizia
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porre termine al possesso di
lungo tempo, essendo stata depositata la sacra legge”. neilos
disse: “io presento appello”. il σύνδικος gli rispose: “agli atti”.
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traduciamo qui μετριότης utilizzando l’espressione “senso di giustizia”. in col. iv
68 abbiamo tradotto lo stesso termine in modo più letterale con “moderazione”. si veda
supra nt. 25.