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20. del libello allegata potrai apprendere. e accertati, senza che in
alcun modo sia d’impedimento la tassazione pubblica,
21. che venga data necessaria cura secondo le leggi alla loro richiesta.
ti saluto”. dopo la lettura aggiunse: “leg-
22. gerò anche il libello”. e avendolo letto aggiunse: “né avventata-
mente né a caso le mie clienti hanno presentato un libello
23. a sua altezza il prefetto”. e dopo che (theodoros) parlò,
alexandros, avvocato, disse: “oppongo un’eccezione”. il
σύνδικος gli rispose: “chiarisci l’eccezione”. alexandros disse:
24. “sarebbe stato vantaggioso per i miei clienti agire di fronte a una
corte più alta e contro manifesti sicofanti
25. avversari ottenere una pena; infatti hanno stravolto
calunniosamente ogni cosa attraverso il libello che hanno
presentato a sua altezza il prefetto. ed ora io l’eccezio-
26. ne che opposi di fronte a questa spettabile corte esporrò
formalmente per provare a sua eccellenza che a torto
27. i nostri avversari hanno mosso la corte contro di noi. Quindi
confidando nella legge divina e venerabile dei nostri signori
eterni gli augusti
28. sono venuto di fronte alla corte, (legge) che stabilisce che il
tempo di quaranta anni trascorso in possesso di beni in
nessun modo rimuove
29. il possesso da un soggetto né l’origine antica sia oggetto di
investigazione. ora, il padre delle nostre avversarie
possedette nei pressi del villaggio di Karanis dei campi abbando-
30. nati o a lui ceduti , non sappiamo. costui ne portò avanti la
coltura e i proventi al proprio patrimonio
31. aggiunse, nel contempo pagò al sacro fisco le tasse pubbliche
dovute per essi senza che alcuna controversia fosse sor-
32. ta per tutto il periodo dei quarantacinque anni nei quali godette
del possesso, mi riferisco al padre delle avversarie che
non mosse mai alcuna azione.
33. ora sembra, per essere breve, che il padre delle nostre avversarie
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sia morto lasciando eredi le figlie, voglio dire le nostre
avversarie che
34. impossibilitate a pagare le tasse richieste sui detti campi, presero
la fuga. cosa poteva fare il praepositus
35. pagi? avendo cura della propria sicurezza e contemporaneamente
delle entrate pubbliche, venuto al villaggio
36. assegnò questi campi ai contadini per la coltura. ma una delle
nostre avversarie, sposato neilos, l’uomo qui presente davanti
37. alla corte, perseguì gli abitanti del villaggio per raccogliere l’affitto
poiché loro avevano coltivato i campi durante l’anno precedente,
38. e li rivendicò e li aggiunse al proprio patrimonio come
proprietaria dei campi. perciò, siccome loro ingannarono
l’altezza suprema (il prefetto d’egitto),
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39. io chiedo che mi sia concesso di leggere la sacra e venerabile legge
dei nostri eterni signori augusti che stabilisce che se è trascorso
40. un periodo di quaranta anni in favore di un possessore di beni, a
nessuno è lecito in alcun modo invadere i beni o porre
termine al possesso di lungo tempo”.
41. il σύνδικος gli disse: “recita la divina e venerabile legge che
affermi avere tra le mani”. e così recitò: “i nostri signori
costantino augusto
42. e costantino e costanzo nobilissimi cesari al βουλευτής
agrippino. abbiamo stabilito che sia anche tenuto in
considerazione il computo dell’antico possesso affinché
43. da quelli se è stato stabilito che il [ ] per il quale vi è una
controversia è stato posseduto per quaranta anni, non sia
accertato il titulus del possesso. abbiamo
44. stabilito inoltre che in presenza di un giusto titulus [ ] sia data
preferenza nella terra posseduta alla prescrizione di dieci o
venti anni. Et cetera.” dopo la lettura
45. il σύνδικος disse ad alexandros: “sarebbe opportuno che tu leg-
gessi anche l’atto di cessione fatto a loro al fine di conoscere
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l’intervallo di tempo e quali
46. azioni possono essere intraprese secondo la sacra legge”.
alexandros disse: “non sappiamo se furono abbandonati o
ceduti: infatti è antico il tempo”.
47. il σύνδικος chiese all’avvocato theodoros: “da quanto tempo
vostro padre è morto?”. theodoros rispose: “non da
molto tempo”. alexandros disse:
48. “È trascorso un periodo di quaranta anni e più nel quale costoro
hanno avuto possesso di questi campi.” il σύνδικος gli
chiese: “Quanti
49. anni sono trascorsi dall’ispezione di sabino il censore?”.
theodoros rispose: “appena trentatré”. il σύνδικος gli
chiese: “chi ha lo scorso an-
50. no raccolto i frutti?”. theodoros rispose: “i contadini del
villaggio”. neilos, rappresentante, rispose: “i contadini del
villaggio”. theodoros disse: “da quando sono state in fuga le mie
51. clienti per cinque anni e più e hanno vissuto in terra straniera, i
contadini, dopo che i tributi per i campi passarono a loro,
52. hanno coltivato la terra; tornate in patria le mie clienti,
(i contadini) restituirono loro non solo questi campi,
ma anche quelli
53. registrati sotto il nome di atisio, a loro che sono estranee a
coloro che sono i veri, stabili proprietari. per questa
ragione cercarono rifugio nel mio signore
54. l’illustre prefetto d’egitto Flavio Filagro, chiedendo di non essere
perseguitate
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per queste terre, ma che ciascuno abbia le
proprie terre e di non
55. essere responsabili per le terre altrui. Quindi, poiché sono
presenti anche i contadini che possono dichiarare a chi
appartengano le terre e chi le abbia seminate, chiedo
56. di introdurli per interrogarli”. il σύνδικος chiese a germanos:
“cosa dice il qui presente germanos? per quale ragione
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cfr. col. i. 16: οὐ δεόντως καὶ παρὰ τοὺς νόμους ἐνοχλούμεναι, ingiustamente e
contro le leggi perseguite.
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arangio ruiz traduce πρόφασιν con animus .
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