Periodico della Parrocchia Nostra Signora delle Nazioni in S. Eugenio Papa



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Flavia Odoroso

Presidente UeP


14 Dicembre 2012


Movimento sociopolitico

Uomini Nuovi per una Società


.


di Uguali e Partecipi
La Costituzione Italiana

L’intervento di

4° AssO DI FORMAZIOsE

Incontro del 17 Dicembre 2012
Auditorium S. Eugenio Papa

Foto Montalbano



MARIO D’ACQUISTO



Foto Montalbano



La Costituzione italiana, entrata in vigore, si ricordi, nel lontano primo gennaio 1948, soffre, secondo alcuni, di inguaribile vetustà, al punto che - esagerando - qualche illustre giornali- sta si è spinto a chiamarla “un ferro- vecchio”. Non è un’opinione che si possa condividere appieno.

É ben vero che il testo può apparire in qualche punto superato e che vi sono aspetti che avrebbero bisogno

- come diremo - di una revisione e rielaborazione, ma l’impianto com- plessivo ha retto finora assai bene ed ancora oggi rappresenta un insieme di principi, di regole e di valori che molte nazioni ci invidia- no. Nel sessantennio trascorso dal

1948 ad oggi la Costituzione è stata presidio di libertà e democrazia, la

stella polare di un quadro politico e istituzionale che ha consentito al paese di passare attraverso il vaglio di molte drammatiche avversità senza perdere mai la giusta rotta.

Alcuni studiosi hanno rivolto al testo l’accusa di prolissità, ricordando che grandi democrazie (Fran- cia, Stati Uniti, per esem- pio) hanno un documento di pochi articoli e che la Gran Bretagna non possie- de una vera e propria Charta Magna. Altri hanno messo in rilievo alcune ambiguità e contraddizioni.

Altri ancora, infine, hanno sottoli- neato che più di un principio viene enunziato in modo da suscitare interpretazioni discordi, mancando quindi della necessaria chiarezza. Ma coloro che lanciano siffatti stra- li alla Costituzione italiana dimenti- cano (volutamente?) che essa è il frutto di un geniale compromesso fra tre culture e ispirazioni diversis- sime, spesso addirittura agli antipo- di: quella cattolica, quella comuni- sta e quella liberale. Un compromes- so nobile e virtuoso, si badi bene, ca- pace di tradurre nel migliore equili- brio possibile il contrasto di fondo che agitava i costituenti, gli uni opposti agli altri nel tentativo di imprimere ad ogni singolo articolo il marchio delle proprie idee e dei propri valori.

Se il livello dello scontro fosse stato di basso profilo, sarebbe venu- to fuori quello che Gadda avrebbe chiamato “un pasticciaccio brutto”. Ma per fortuna vi erano uomini illuminati che pensavano con amore e grande senso di responsa- bilità al futuro dell’Italia repubbli- cana, appena uscita da una guerra devastante e tesa a riprendere il suo cammino tra le nazioni europee.

Le qualità, le doti morali e profes- sionali dei costituenti evitarono il rischio degli eccessi e delle rivalse, permettendo il varo di norme di alto livello morale e politico, tutte quante volte al bene comune, al rispetto della persona umana e allo sviluppo di una società libera, aperta, partecipe. Ancora oggi, rileggendo i 139 artico- li, c’è da restare ammirati, e persino commossi, per lo sforzo compiuto e per il risultato ottenuto. Un secondo fattore, del quale non ten- gono conto i critici, è che la Costituzione venne chiamata a fare i conti con un passato vicinissimo, con- trassegnato dalla dittatura fascista, dalla quale si era appena emersi.

Si cercò quindi, attraverso un testo sovrabbondante, ma mai retorico e mai ripetitivo, di edificare un’archi- tettura normativa che garantisse da nuovi pericoli per l’avvenire e segnasse -

no prevalere qualsiasi forma di potere onnivoro e incontrastato. Occorre dire che l’esperienza con- creta - e di così lungo periodo - ha dimostrato la buona tenuta com- plessiva del sistema. Quindi possia- mo parlare di un’operazione ben condotta e ben riuscita.
***

Dopo queste preliminari osserva-

zioni, vorrei rivolgermi non tanto a

una analisi dei singoli articoli e a una valutazione astrattamente tec- nico-giuridica del testo, ma ad una questione squisitamente politica, che è quella su cui dovremmo vera- mente confrontarci: qual è lo stato della attuazione? In altre parole: i bei principi dottamente enunciati, i valori fondanti, le affermazioni ineccepibili che si ritrovano ad ogni rigo della Carta sono rimasti come un complesso di norme distaccato dalla realtà oppure hanno rappresentato la fonte gene- tica della legislazione, il punto di riferimento concreto dell’azione politica e amministrativa?

A questo importante interrogativo si possono dare molte risposte, ma un dato appare certo: non è stata lettera morta. La Costituzione ha posto confini che sono stati rispet- tati, ha rappresentato una sorgente



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di paletti -

una de- marcazio- ne profon- da rispetto a ogni ten- d e n z a liberticida. Si tese a i m p e d i r e che potes- se un gior-

Tuttavia c’è ancora molto da fare

per dare pienezza di contenuto al più alto documento che sia stato prodotto, dal dopoguerra ad oggi, nell’esperienza culturale e politica del paese. Può aiutarci a capire quanto sia pressante l’esigenza di dare piena attuazione alle norme costituzionali un riferimento - sia pure breve e soltanto esemplificati- vo - ad alcuni articoli di maggiore spessore e significato.




Dicembre 2012 15


Movimento sociopolitico

Uomini Nuovi per una Società


.


di Uguali e Partecipi
La Costituzione Italiana

L’intervento di

4° AssO DI FORMAZIOsE

Incontro del 17 Dicembre 2012
Auditorium S. Eugenio Papa

Foto Montalbano



M RIO D’ACQUISTO

A


(segue da pag. 14)

Partiamo dall’art. 1. Contiene poche, esemplari parole per dire tutto: L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”. E l’art. 4 incalza e precisa: “La Repubblica riconosce a tutti i citta- dini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendono effettivo tale diritto”. Non si potrebbe dire meglio. Mettiamo l’accento su alcuni concetti: il lavoro non è una scelta individuale, una variabile, oggi si direbbe un optional, ma la base fondante del sistema-paese. Come tale si appalesa come un pre- ciso diritto, e non una concessione o una probabilità. A tutela di tale diritto lo Stato ha l’obbligo indero-

impeccabile: “La responsabilità penale è personale. L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”.

Il principio è pienamente rispetta- to? Anche a proposito dell’art.27 ci sembra di poter rispondere “no!”. I cittadini vengono additati come colpevoli, talvolta sbranati in pub- blico con ferocia, quando ancora si trovano appena nella posizione del- l’indagato, se non addirittura del- l’intercettato. Al contempo le car- ceri sovrabbondano di reclusi tenu-



società naturale fondata sul matri- monio”. E inoltre affermano: “La Repubblica agevola con misure eco- nomiche e altre provvidenze la for- mazione della famiglia e l’adempi- mento dei compiti relativi con parti- colare riguardo alle famiglie nume- rose. Protegge la maternità, l’infan- zia e la gioventù”. Ebbene, basta get- tare lo sguardo alla situazione odier- na per accorgersi che il dettato costi- tuzionale non viene rispettato appie- no. La prima casa - rifugio e presidio della famiglia - viene colpita dal- l’IMU! Nei fatti, nessuna protezione

vengono elencati puntualmente, uno per uno. Ci accorgiamo che la cosid- detta “costituzione materiale”, ossia la prassi e l’andamento concreto dei fatti, ha promosso un diverso ruolo del Capo dello Stato. Il fatto che dal Colle sia scaturita sempre un’azione virtuosa e lineare, ispirata ai supremi interessi del paese, e che l’attuale pre- sidente Giorgio Napolitano abbia meritato pienamente il rispetto e l’af- fetto degli italiani, adempiendo ai suoi compiti in modo esemplare, non cancella la necessità di una revisione che attualizzi l’art. 87 e dia corso a una scelta meditata riguardante la



gabile di promuovere politiche che lo rendano effettivamente tale. Chiediamoci se, con i dati della realtà alla mano, il principio costi- tuzionale viene rispettato sino in fondo. I governi hanno l’obbligo (si legga bene: obbligo!) di assumere e attuare decisioni che corrispondano a quanto sancito dagli articoli 1 e 4. Lo fanno? Lo fanno in maniera suf- ficiente? Con un adeguato impe- gno? Con le necessarie priorità? L’attuale spettacolo di milioni di giovani disoccupati, le ondate di licenziamenti a catena, la crisi di intere generazioni bruciate nella vana attesa di un destino, le diffi- coltà incontrate da decine di migliaia di coppie che non giungo- no al matrimonio e alla fecondità per mancanza di sicurezza nel domani, suggerisce di rispondere a questi interrogativi con un “no!”.

Secondo corso triennale di

FORMAZIOvE SOCIO-POLITICA

*

2° Incontro - 21 gennaio 2013 - Ore 18.45
Tema: Il lavoro, diritto primario sancito dalla Costituzione
Relatore:

Prof. Lorenzo Del Boca

Auditorium S. Eugenio Papa

Piazza Europa, 39/40 - Palermo
Foto Montalbano

configurazione dei poteri del presi- dente della Repubblica. C’è un limite oltre cui la prassi e la norma debbono trovare la loro armonizzazione.

Le considerazioni sopra riportate si potrebbero moltiplicare. Emerge che il rispetto verso la nostra Costituzione non può esimerci dal chiederci se non si debba portare avanti un impegno molto serio, volto a due risultati: l’ap- plicazione delle norme vigenti in modo più completo e profondo; e la revisione degli articoli ormai obsoleti o superati dai fatti.

Anche le costituzioni, dunque, invecchiano, e talvolta hanno biso- gno di innovazioni, caute per quan- to si voglia, ma attente al fluire e all’evolversi dei tempi.

Per i cattolici si impone l’obbligo morale di battersi perché alcuni principi vengano maggiormente rispettati e attuati. Il pensiero va ai

Le politiche del lavoro appaiono spesso subordinate ad altre politi- che, e talvolta prevale un atteggia- mento che appare di sostanziale cinismo. Talvolta i potenti sembra- no dire: ciascuno prenda il suo far- dello e cerchi da sé la (quasi impos- sibile) soluzione. L’arte di arran- giarsi fa premio sulla organicità di un corretto sistema di garanzie. Parliamo adesso un momento del- l’art.27. Anche in questo caso siamo di fronte a una enunciazione

ti sotto tutela in condizioni di insopportabile degrado. Basti il grido di Pannella a svegliarci tutti dal sonno con cui spesso seguiamo un problema tanto rilevante, vero problema di civiltà di un popolo. Un’osservazione: strano che la ban- diera di questa battaglia sia nelle coraggiose mani dei radicali. E i cattolici democratici?

Passiamo agli articoli 29 e 31. Essi statuiscono che “la Repubblica rico- nosce i diritti della famiglia come

effettiva viene data ai coniugi che hanno la fortuna e il coraggio di avere molti figli. Molti disoccupati sono padri e madri che si trovano, da un giorno all’altro, senza il lavoro. Nel contempo la TV - anche di Stato

- offre ai giovani, e purtroppo anche agli adolescenti e ai bambini, il gior- naliero, desolante spettacolo di un mondo senza regole e senza limiti. Facciamo infine un riferimento all’art. 87, che riguarda i poteri del Presidente della Repubblica. Essi

diritti che riguardano la vita (dal concepimento alla fine naturale); va alla famiglia, al lavoro, alla scuola, alla salute, all’ambiente, alle forme della partecipazione, tutte materie dove rimane un vasto campo di richieste da avanzare e di tutele da reclamare e ottenere.



Il tema si presenta ampio, e di gran- de interesse. Affrontarlo significa fare politica vera, politica buona. Quella che - penso - tutti cerchiamo.

Mario D’Acquisto


16 Dicembre 2012

Il nostro periodico “Comunità in Cammino”


Continua, come gli altri anni, la pronta e generosa adesione alla “Campagna Sottoscrizioni per la stampa e la diffusione di Comunità in Cammino che conclude il 31° anno di pubblicazione ininterrotta.. Con i 92 nuovi Soci, di cui siamo ben lieti di pubblicare i nomi, il numero complessivo è in atto di 162 Sostenitori:
114 ) GIAMPINO Antonino ed Elisabetta - Via Abruzzi, 41

115 ) GIUDICE CAPPELLANO Rosaria - (memoria) - Piazza Europa, 19

116 ) GIULIANA Leonardo - (memoria) - Via M. S. Calogero, 5/d

117 ) GIUNTA Eugenio - Via Abruzzi, 69/a

118 ) GRAMMATICO DINO Ida - Piazza Europa, 31




71 )

ABBANDONI Sac. Raimondo

Parroco “SS. Salvatore” (Termini Imerese)

119 ) GUGLIOTTA Giuseppe e Pietra - (memoria) - Piazza Europa, 36

120 ) GUZZO BENVESTITO Tommasa - Via Abruzzi, 46

72 )

ALAMIA Angelo - Viale Strasburgo, 52

121 ) LANGELLA Rita - Via Abruzzi, 46

73 )

ALBANO BELLAVIA Mimma - Via Nebrodi, 55/b

122 ) LAZZARA CAMMARATA Cristina - Via Belgio, 2/C

74 )

ALBERTINI Ezio - (memoria) - Via Nebrodi, 55/a

123 ) LENTINI Aldo - Via Jung, 12

75 )

ALBERTINI GUMINA Mariella - Via Nebrodi, 55/a

124 ) LEONARDI Mario e Miriam - Largo Geraci, 9

76 )

AMANTE Giuseppe e Paola - Via Belgio, 87

125 ) LO CASCIO LA MANNA Mariolina - Via P. Scaglione, 85

77 )

AMERIO Enrico - Via Belgio, 2/a

126 ) LO CICERO Francesco Paolo - Via Abruzzi, 46

78 )

AMMIRATA PAGANI Rosa - Via Lussemburgo, 32/c

127 ) LO NARDO Antonino - Via A. Rizzo, 77

79 )

ANZALONE Salvatore - Via M. S. Calogero, 5/a

128 ) LO VERSO Lorenzo - Piazza Europa, 18

80 )

ARNONE Antonino - S.I.E.S.S. - Via De Gasperi, 114

129 ) LOMBARDO Leonardo - Palestra “Hartes” - Via Abruzzi, 43

81 )

ARTALE Michelangelo - Via Santicelli, 6g

130 ) LOMBARDO Nicolò Rosario - Via Gen. Antonio Scavo,82

82 )

BAGARELLO Vincenzo - Viale delle Magnolie, 15

131 ) LUPO Caterina - Via Aldisio, 3

83 )

BIRRITTELLA Venera - Via Abruzzi, 46

132 ) LUPO Giorgio - Via Mazzarino, 12 - (Termini Imerese)

84 )

BONGIOVANNI Emanuele - Via Belgio, 91/c

133 ) LUPO Salvatore - Via U. La Malfa, 1 - (Termini Imerese)

85 )

BAUDO Livia - Via Nebrodi, 13

134 ) MANGANO Giovanni - Via del Carrubo, 5

86 )

BELTEMPO LO PRESTI Dina - Via Olanda, 32

135 ) MARSALA FANARA Giuseppe - Via Valparadiso, 15

87 )

BENIGNO GRILLO Maria - Via Lussemburgo, 75

136 ) MASI Mons. Francesco - Rettore “S. Maria di Porto Salvo

88 )

BETTA Natale - Via Nebrodi, 55/a

137 ) MASSARO LUNA Anna - Via Belgio, 8/b

89 )

BETTA Rita - Via Nebrodi, 55/a

138 ) MASSARO NAPOLI Assunta - Via Belgio, 8/b

90 )

BROTTO Giovan Battista - Via Nebrodi, 55/b

139 ) MEGNA Alessio e Simona - Via Cesenatico, 25/a

91 )

CALOGERO Giuseppe - Via Besio, 145

140 ) MELFA Fabrizio - Via S. Drago Mira, 2 - (Termini Imerese)

92 )

CANDELA Bartolo - Piazza Europa, 36

141 ) MONTELEONE Nicolò - Via De Gasperi, 70

93 )

CANDELA CHIELLA Niny - Piazza Europa, 36

142 ) PANCI Aldo - Via M. S. Calogero, 8/b

94 )

CARRARA Michele e Angela - Via Nebrodi, 82/c

143 ) PETRALITO Laura - Via M. S. Calogero, 8/a

95 )

CASCIO Giuseppe - Via del Carrubo, 11

144 ) PIERI Sergio (memoria) - Via Gen. F. Salemi, 9

96 )

CASIELLO CAPIZZI Enza - Via Praga, 32

145 ) PIGNATONE MARTIN Venere - Via Lussemburgo, 75/a

97 )

CHIELLA Vito - (memoria) - Piazza Europa, 36

146 ) PIRO Francesco - (memoria) - Via del Carrubo, 1

98 )

CIMÓ Umberto - (memoria) - Via Peloritani, 15

147 ) PUMA Aurelio - Viale Strasburgo, 40/g

99 )

COLOMBO DI PISA Adele - Via Svezia,12

148 ) PUMA RIBAUDO Nicoletta - Viale Strasburgo, 40/g

100 )

CONTI Luigi e Lina - Via Nebrodi, 55/e

149 ) RIOTTA Salvatore - (memoria) - Via Abruzzi, 46

101 )

CORDARO Salvatore - Via G. La Pira, 63 (Termini Imerese)

150 ) RUSSO BALBO Grazia - Via Abruzzi, 46

102 )

CORSO Giovanni - Via M. Iblei, 55/b

151 ) SCORSONE Serafino - Via Abruzzi, 41

103 )

CUCCHIARA Giacomo - Via Nebrodi, 15

152 ) SEMINARA Maria - S.I.E.S.S. - Via De Gasperi, 114

104 )

CURTI GIARDINA Salvatore - Via Nebrodi, 22/a

153 ) SGRO’ Paolo e Betty - Viale delle Alpi, 105

105 )

DI MARIA SCALISI Rosa - Viale delle Alpi, 52

154 ) SIMONE BLANCHET Teresa - Viale Strasburgo, 144

106 )

DI MARIA Vincenzo - Viale delle Alpi, 52

155 ) SPARACIO Elio - Via Belgio, 91/c

107 )

DI PIETRANTONIO Antonietta - Via Val di Mazara, 24

156 ) STAVOLTA DI LIBERTO Silvia - Via Nebrodi, 82/c

108 )

FAZIO Francesco e Maria Luisa - Via del Bersagliere, 53

157 ) TAIBBI Giuseppe - (memoria) - Via M. Iblei, 31

109 )

FERRO Ina - Via Nebrodi, 82/d

158 ) TORNABENE PASCUCCI Maria - Via Belgio, 87

110 )

FERRO Michele - (memoria) - Via Nebrodi, 82/d

159 ) TUMMINELLO Antonio - Via Nebrodi, 22/b

111 )

FRATERNITA’ N. Signora del S. Cuore - Via Zappalà, 26

160 ) TUSA PISCITELLO Patrizia - (memoria) - Via Nebrodi, 82/d

112 )

GALEAZZO Giuseppe - Via E. Amari, 127

161 ) TUSA Vito - Via Nebrodi, 82/d

113 )

GIACALONE Vittorio e Vita - Via Belgio, 2/a

162 ) ZAFFUTO Francesco e Margherita - Piazza Europa, 37

Una Comunità parrocchiale solidale e generosa
Domenica 23 dicembre u. s. è stata una gara di generosità da parte dei numerosi fedeli partecipi a tutte le Celebrazioni Eucaristiche, che hanno prontamente risposto all’appello rivolto da P. Felice di esprimersi con un

gesto comunitario di solidarietà, al fine di lenire più efficacemnte alcune situazioni di bisogno. È stata davvero abbondante l’offerta in alimenti di prima necessità da destinare subito alla Caritas Diocesana che ogni gior- no affronta la distribuzione di un pranzo a più di 100 persone tra le fasce più povere. In denaro è stata raccolta la cospicua somma di 3.320,00 da uti-

lizzare per gli interventi della Caritas Diocesana, della Caritas parrocchiale e

Foto Montalbano



per le Missioni estere, fatto salvo un contributo per il Seminario Arcivescovile. Molti generi alimentari offerti durante le SS. Messe e ritirati dalla Caritas Diocesana

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