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ACQUI TERME
L’ANCORA
27 AGOSTO 2017
Dott. Sergio Rigardo
MEDICO CHIRURGO
SPECIALISTA IN FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONE
Acqui Terme - Corso Cavour, 33 - Tel. 0144 324320 - 339 7117263
Nizza Monferrato - Piazza Marconi, 8
srigard@libero.it
http://www.docvadis.it/sergiorigardo/index.html
REFLESSOTERAPIA
MEDIANTE LASER
Terapia che sfrutta le caratteristiche della
luce laser come regolatore dello stato bioe-
lettrico dei tessuti per ottenere un notevole
effetto antidolorifico e antinfiammatorio
nelle distorsioni, contusioni ed esiti di traumi
in genere.
Utile nelle malattie infiammatorie dei nervi
(nevriti).
Si avvale di particolari tipi di frequenze
della luce laser per ridurre il dolore di diversa
origine dovuto a processi artritici e artrosici.
Utilissima nel trattamento delle contratture
muscolari dolorose e delle conseguenze da
traumi.
Sfrutta l’effetto della stimolazione laser as-
sociato ad un rapido effetto antidolorifico, ri-
duce rapidamente il gonfiore e il dolore delle
articolazioni trattate.
Sfrutta il micromassaggio muscolare per
migliorare il flusso di sangue dagli arti al
cuore e viceversa.
Utilissimo nel trattamento dei dolori alle
gambe, formicolii, senso di pesantezza, ecc.
tipici delle vasculopatie periferiche e della li-
podistrofia localizzata (cellulite).
Indicata per:
Infiammazioni tendinee
Contratture muscolari
Patologie della spalla
Gomito del tennista
Artrosi della colonna
vertebrale
Artrosi della
spalla/anca/ginocchio
Patologie lombari
Patologie muscolari
Distorsioni
Tendinopatie
traumatiche
dei tessuti molli
Nevralgie del trigemino
Sindrome
del tunnel carpale
Nevralgia del facciale
Acqui Terme. Un saggio su
Cesare Pavese, con le firme di
due studiosi acquesi, è entrato
recentemente nella ristretta
cerchia dei volumi in lingua ita-
liana recensiti dalla Biblioteca
Nazionale di Francia.
Si tratta di “Cesare Pavese-
Le Colline-Il Sole”, scritto da
Franco Vaccaneo, all’epoca
della redazione del volume
presidente della Fondazione
Cesare Pavese, insieme a
Pierpaolo Pracca e Francesca
Lagomarsini.
Il volume non può dirsi una
primizia letteraria, essendo
stato scritto nel 2010, in occa-
sione del centenario della na-
scita di Pavese, ma per i suoi
contenuti, è chiaramente
un’opera “di nicchia”, e non de-
ve stupire che la sua diffusio-
ne sia progressiva.
Spiega Pierpaolo Pracca:
«L’opera è stata scritta a sei
mani, ma è suddiviso in tre di-
versi saggi, ognuno scritto da
uno degli autori, e alla sua
uscita fu accompagnato da
una mostra di mail-art che rac-
colse opere provenienti da tut-
ta Europa e anche dagli Stati
Uniti.
In tutto arrivarono 400 ela-
borati e ne furono scelti circa
200 per andare a comporre
una mostra itinerante che, nel
tempo, ha girato tutta Italia: da
Roma a Milano, da Torino a Fi-
renze... e poi anche New York,
L’Avana e Buenos Aires...».
Ma esattamente di cosa par-
la il volume? Lo spiega Fran-
cesca Lagomarsini. «Il libro e
l’annesso progetto di mail-art
sono sviluppati in parallelo.
Il volume, come dice il suo
titolo “Cesare Pavese-Le Col-
line-Il sole”, si concentra su tre
diversi aspetti: da un lato la
biografia e la storia di vita di
Pavese, dall’altro il suo lega-
me con la terra, la campagna,
le colline. Infine, il suo rappor-
to con il sole».
Fa un po’ strano pensare a
Pavese come a un amante del
sole...
«In realtà il sole in Pavese è
spesso legato alla morte - pre-
cisa Pracca -: il mito meridiano
per Pavese è un atto mortife-
ro, legato a culti solari di epoca
ellenico-romana...».
Ma il discorso potrebbe sci-
volare via. Torniamo al proget-
to... «Mentre noi autori ci con-
centravamo sulla scrittura dei
saggi, il Centro Studi Cesare
Pavese ha lanciato la campa-
gna di mail art, arte postale,
trovando subito l’interesse dei
più grandi mail-artisti italiani e
europei».
Cos’è la mail-art? «L’arte
postale riguarda un circuito di
artisti che si esprime attraver-
so il canale postale, ovvero
scambiandosi opere via posta,
il che imporrebbe di scambia-
re solo opere di formati invia-
bili via posta... se non fosse
che gli artisti ovviamente ten-
dono a eludere certe limitazio-
ni, e così capita che superino
certi limiti, o che si “Facciano
da soli” i francobolli per l’invio,
così che anche il francobollo
diventa opera d’arte...».
Si è trattato di un evento uni-
co nel suo genere: l’unico pre-
cedente dello stesso tipo di cui
si ha notizia, infatti, è legato al-
la Spagna e fu tentato in occa-
sione della nascita di Cervan-
tes.
Il saggio, che nei prossimi
mesi dovrebbe finalmente es-
sere tradotto in francese, for-
nisce anche una visione ine-
dita dell’opera di Pavese, «e
forse il motivo del successo
riservatogli dalla critica - az-
zarda Pracca - deriva proprio
dal fatto che con questo lavo-
ro Pavese viene sottratto al-
l’immagine del santino marxi-
sta-neorealista, e viene ricol-
locato su posizioni più vicine
ai grandi razionalisti dell’Est
Europeo».
La recensione della Bibliote-
ca Nazionale di Parigi ovvia-
mente amplifica di molto l’inte-
resse intorno al saggio. Tutto
questo mentre la mostra, sem-
pre con buon successo, pro-
segue il suo peregrinare per
l’Italia.
E forse prima o poi, sarebbe
anche il caso di portarla nelle
terre che furono di Cesare Pa-
vese.
M.Pr
Pracca e Lagomarsini recensiti dalla Bibliothèque Nationale
Saggio acquese su Pavese
conquista anche la Francia
Fabiola Pascale, “Isabella
Morra - Tra poesia e tragedia”,
Impressioni Grafiche, 2016
Fabiola Pascale vive da
tempo ad Acqui Terme ma non
ha dimenticato le sue radici lu-
cane. È nata a Valsinni, carat-
teristico paese arroccato su di
una rupe nella Valle del fiume
Sinni, nella provincia di Mate-
ra. L’antico borgo, che all’epo-
ca si chiamava Favale, ha da-
to i natali intorno al 1516-18 al-
la poetessa Isabella di Morra,
Baronessa di Favale.
“Quanto pregiar ti puoi, Siri
(Sinni) mio amato,/ de la tu ric-
ca e fortunata riva,/ e de la ter-
ra che da te deriva/ il nome,
ch’al mio cor oggi è si grato”.
Così scriveva nel IV sonetto
Isabella Morra e questo impe-
tuoso fiume, che la poetessa
mirava dall’alto del suo castel-
lo, (ancora esistente e sede di
numerose manifestazioni dedi-
cate alla poetessa), diventa
sovente specchio del suo sta-
to d’animo inquieto e tormen-
tato. Per la giovane donna col-
ta e sensibile nascere e vivere
in un isolato castello lucano
non fu semplice, sorvegliata
dai fratelli, costretta a vivere in
lontananza dall’amato padre
esiliato in Francia. “Fra questi
aspri costumi/ di gente irrazio-
nal, priva d’ingegno,/ ove sen-
za sostegno/ sono costretta a
menar il viver mio,/ qui posta
da ciascun in cieco oblio”.
La breve esistenza della
poetessa coincise con la san-
guinosa guerra tra Francesco
I e Carlo V, il casato dei Morra
era alleato dei francesi, così
alla loro sconfitta, suo padre
dovette riparare a Parigi. La
giovane scrutava dalle mura
del maniero l’orizzonte in atte-
sa del suo ritorno o di una sua
lettera. “D’un alto monte onde
si scorge il mare/ miro sovente
io, tua figlia Isabella,/ s’alcun
legno spalmato in quello appa-
re/ che ti te, padre, a me doni
novella”.
Isabella evadeva negli unici
modi che le erano possibili,
scrivendo versi e corrispon-
dendo con i dotti del Regno di
Napoli. Fu proprio una di que-
ste corrispondenze a scatena-
re la tragedia che pose fine ai
suoi giorni. Amica di Antonia
Caracciolo, conobbe il marito
di lei, il poeta Diego Sandoval
de Castro, i due abitavano a
Bollita, l’attuale Nova Siri, a
pochi chilometri da Favale. Il
Sandoval era un noto poeta
nei circoli romani e fiorentini, a
nome della moglie, cominciò a
spedirle lettere tramite Torqua-
to, il pedagogo di Isabella. Non
si è mai capito che tipo di rela-
zione si stabilì tra i due, en-
trambi poeti, avevano certa-
mente argomenti in comune,
nel Canzoniere di Isabella non
c’è traccia di amore per
quest’uomo, ma la storia narra
che i fratelli Morra scoprirono
questa corrispondenza segre-
ta e uccisero la sorella Isabel-
la, il suo pedagogo e dopo po-
co tempo, lo stesso Diego
Sandoval de Castro.
Tra le congetture, oltre alla
motivazione d’onore, c’è quel-
la politica, Diego era filo-spa-
gnolo e i Morra filo-francesi, e
il sospetto che lo stesso Diego
si stesse adoperando per far
scappare Isabella in Francia,
dove viveva suo padre. “E
donna son, contra le donne di-
co:/ che tu, Fortuna, avendo il
nome nostro,/ ogni ben nato
core hai per nemico./ E spesso
grido col mio rozzo inchiostro,/
che chi vuol esser tuo più caro
amico, sia degli uomini orren-
do e raro mostro”.
Un libraio napoletano poco
dopo la morte della poetessa
ritrovò casualmente le sue
poesie. Colpito dalla vicenda,
affidò allo scrittore Ludovico
Dolce nel 1559, il compito di
inserire i sonetti di Isabella tra
“Rime diverse d’alcune nobilis-
sime et virtuosissime donne”.
Minieri Ricci in “Memorie stori-
che degli scrittori nati nel Re-
gno di Napoli” afferma che la
poetessa scrisse molto, ma
che ci restano solo poche sue
rime. Il Canzoniere di Isabella,
dieci sonetti e tre canzoni, è
stato commentato nel 1907 da
Angelo De Gubernatis. Nel
1929 Benedetto Croce, dopo
aver visitato Valsinni alla ricer-
ca delle spoglie della poetes-
sa, scrive un saggio sui due
poeti, confrontando le loro
opere con un giudizio critico e
notizie storiche (“Isabella di
Morra e Diego Sandoval de
Castro, Ed. Laterza, Bari
1929).
La vicenda di Isabella Morra
ha ispirato André Pieyre de
Mandiargues, scrittore e dram-
maturgo francese che nel
1973 ha scritto un dramma sul-
la sua vicenda, diretto poi da
Jean Luis Barrault. Anche Da-
cia Maraini si è occupata di lei,
nel 1999 scrive “Storia di Isa-
bella Morra raccontatata da
Benedetto Croce” diretto da
Hervé Ducroux. La sua vicen-
da approda nelle sale cinema-
tografiche nel 2005 con un film
diretto da Marta Bifano ‘Sexum
superando - Isabella Morra”.
Ogni anno si svolge a Valsinni
un festival cinematografico a
lei dedicato.
Maria Letizia Azzilonna
“Isabella Morra
Tra poesia e tragedia”
Fine progetto Eva
dell’Anfass
Acqui Terme.
Il proget-
to dell’Anffas “Estate vacanze
attive” per ragazzi con autismo
e/o disabilità intellettive si è
concluso.
Dopo una settimana inten-
sa di giochi, terapie e diverti-
mento, i ragazzi dell’Anffas
sono tornati alla “normalità”
forse un po’ stanchi ma tutti
contenti di questa insolita
esperienza che si è svolta:
per la TMA (terapia multisi-
stemica in acqua metodo Ca-
puto Ippolito) con la supervi-
sione della dr.ssa Ilenia Ne-
gri (coordinatrice Tma Pie-
monte) nella piscina Virtus di
Visone di Ezio Rossero; per
il pranzo all’Albergo Savoia
di Stefano Galliano che li ha
ospitati, anche per i giochi
nella piscina dell’albergo,
dove hanno conosciuto le te-
rapiste la dr.ssa Ilaria Lan-
ducci per la Pet terapy, la
dr.ssa Alberta Assandri per la
Danza terapia e la dr.ssa Ni-
coletta Parodi per la psico-
motricità all’aperto.
Hanno cantato con Sergio
del Sabato, che con la sua
chitarra ha accompagnato
anche alcune terapie; hanno
stretto amicizia ognuno col
proprio operatore Tma.
Particolarità di questo pro-
getto sono infatti l’importantis-
simo rapporto 1 a 1 ragazzo/
operatore, e il proporre terapie
all’insegna sempre del gioco e
del divertimento.
«Con la speranza di con-
tinuare ogni estate questa
“particolare vacanza” ci au-
guriamo di poter aumentare
il nostro gruppo dando pos-
sibilità a tutti i ragazzi con di-
sabilità che hanno voglia di
una esperienza estiva diver-
tente di aggregarsi a noi.
Per tutti coloro che voles-
sero sapere di più su questo
progetto e sulle terapie svol-
te...
Vogliamo ringraziare tutte
le persone che ci hanno so-
stenuto con le raccolte fon-
di».
F.N.P./Cisl e Anteas
in festa ad Ovrano
Acqui Terme. Domenica 3 settembre, dalle ore 10 alle ore 18,
presso la sede della pro-loco di Ovrano (fraz. di Acqui Terme) si
terrà nuovamente una giornata di festa dei pensionati Fnp/Cisl
del territorio Acquese, con numerose e divertenti attività di grup-
po. Gli ospiti saranno accolti ad Ovrano e chi ne avesse bisogno
potrà raggiungere la località tramite il servizio dei volontari di Tra-
sporto Amico di Acqui Terme. In mattinata verranno organizzati
tornei di carte di scopa e ramino nell’area all’aperto, riservata a
tale attività. Alle ore 12 ci saranno i saluti a tutti i presenti dei rap-
presentanti territoriali e provinciali della Fnp/Cisl e Anteas.
Alle ore 12.30 il pranzo sociale sarà servito a tutti i partecipanti
dai volontari della pro-loco, grazie a Claudio Barisone rinomato
chef molto attento alle tradizioni culinarie acquesi. Nel pomerig-
gio verranno organizzati: karaoke musicale, danze e per con-
cludere, la tradizionale tombolata con premi per tutti.
Per prenotazioni telefonare entro il 28 agosto a: Cisl Acqui Ter-
me 0144/322868 (orari ufficio); sig.ra Bruna cell. 334/3688988;
sig.ra Carla cell. 338/5802098.
Acqui Terme. Domenica 20 agosto Elio Robiglio con la moglie
Isabella Panico hanno festeggiato il loro 60° anniversario di ma-
trimonio.Circondati dall’affetto della famiglia, hanno partecipato
alla santa messa svoltasi nel santuario “Madonna Pellegrina”, la
festa è poi proseguita con un pranzo a loro dedicato. Tanti auguri
di serenità da parte dei familiari tutti.
Festeggiato domenica 20 agosto
60º di matrimonio
per i coniugi Robiglio