74
incaricate dell’illustrazione dei cartelloni
murali di cui sono fornite tutte le aule (...)
di ribadire in ogni classe i motivi dominanti
(...)
della difesa, e dal 15 febbraio 1943, alla
ripresa delle lezioni dopo la lunga interru-
zione
imposta da motivi non lieti, l’inse-
gnamento di protezione antiaerea avviene
settimanalmente
con la guida degli opuscoli
inviati dal Ministero. È tempo, perché la
lettera che relaziona al Provveditore questa
sequenza di iniziative data 16 luglio 1943:
lo stesso giorno del primo bombardamen-
to su Bologna, che colpì la zona di Borgo
Panigale, e otto giorni prima del secondo
bombardamento, del 24 luglio, che colpirà, con la chiesa
di San Francesco, aree limitrofe alla scuola.
Altre circolari rivelano come l’inasprirsi progressivo del
conflitto non solo venga ad insidiare la città, gli edifici
e l’incolumità delle persone, ma coinvolga direttamen-
te, con la morte in guerra o con il richiamo alle armi, il
personale e gli alunni. Già nel 1942 una circolare del
20 novembre stabilisce il conferimento di diplomi a
titolo d’onore alla memoria di studenti caduti; ma dopo
l’Armistizio e l’occupazione tedesca della città, il 10
settembre 1943, la ricerca di uomini da armare entra
dentro le mura delle scuole. Infatti il 28 dicembre 1943
una circolare del Provveditore ordina ai Capi d’Istituto di
controllare se tra gli alunni iscritti ve ne siano di apparte-
nenti alle classi 1923, 1924 e 1925 che non abbiano an-
cora risposto alla chiamata alle armi: tali alunni dovranno
essere denunciati ai Distretti Militari; e ancora il 1°
febbraio 1944 un’altra circolare minaccia l’allontanamen-
to immediato, con perdita dell’anno scolastico, per chi
non si è ancora presentato al Distretto di competenza.
Alcuni alunni, però, non si presenteranno: li ritroviamo
nel regesto dei partigiani bolognesi.
Atti della segreteria
dell’Istituto Magistrale
a proposito dei rifugi
antiaerei allestiti per la
popolazione scolastica.
Si osserva la preoccu-
pazione del Preside
per l’inadeguatezza
dei rifugi (Archivio del
Liceo “Laura Bassi”)
intr
o
1860-
1880
micr
ostorie
tr
a ’800 e ’900
1915-
1918
anni ’20 e ’30
1940-
1945
oggi
75
A scuola in tempo di guerra
21
Anno scolastico 1940-1941: la guerra
è scoppiata, e lo stato di emergenza
incide da subito sulla vita della scuo-
la. Dal 16 novembre 1940 all’Istituto
“Laura Bassi” entra in vigore l’orario
definitivo: la prima campana suona
alle 8.50’, la seconda alle 9, le lezioni
sono ridotte a 45 minuti (
provviso-
riamente, si dice, ma sarà così anche
l’anno successivo), e tra una lezione
e l’altra è sospeso ogni intervallo.
Ma, esorta il Preside nell’Ordine di
servizio del 15 novembre, le
lezioni
abbreviate dovranno essere con la
puntualità e sollecitudine di tutti,
maggiormente dense: perciò gli
alunni
facciano i conti col percorso...
il tram, i geloni... e soprattutto con la propria accidia;
insomma,
i tempi e gli eventi impongono a tutti condotta
più onesta e più laboriosa del solito.
Non è più il tempo per le frivolezze aspramente riprese
negli Ordini di servizio di pochi mesi prima: ad esem-
pio in data 6 febbraio 1940, a proposito delle
alunne...
chiacchierone, vanerelle, vivaci, si legge che la loro uscita
da scuola
fa proprio pena: nessun ordine, qualsiasi con-
tegno, lentezze e smemoratezze abituali, e soprattutto
Un diploma del 1942,
in puro “stile littorio”
(Archivio del Liceo
“Laura Bassi”)
76
facce rielaborate e
labbra ridipinte; o
ancora, in data 12
aprile, il Preside
biasima la condotta
insoddisfacente
dei negligenti, dei
disobbedienti, degli
smemorati, degli
ottusi del senti-
mento, e alle alun-
ne in particolare
ricorda con enfasi che
la Scuola ordina: niente trucchi o
vernici in faccia, che nuocciono al bello fino a diventare
falso, che nuocciono al brutto fino a diventare ridicolo.
A guerra iniziata gli alunni
negligenti e le alunne vanerel-
le sembrano ritornare disciplinati. Le ragazze di entrambi
gli Istituti Magistrali sono presto coinvolte in attività di
assistenza e conforto ai militari: ad esempio già per il
Natale del 1940, e poi per quello successivo, sappiamo
che le alunne del “Laura Bassi” confezionano pacchi
dono e capi di vestiario per i combattenti; un documen-
to del 29 settembre 1942 ci indica poi i nomi alunne
dell’Istituto ”Albini” che hanno avuto corrispondenza con
i soldati al fronte, e da un altro documento dell’aprile del
1943 si apprende che le alunne di due classi dell’“Albini”
per loro spontanea iniziativa hanno espresso il desiderio
di visitare alcuni “gloriosi feriti” e di portare loro qualche
dono in testimonianza d’affetto.
Inoltre tutti, maschi e femmine, fin dal 1941 sono
chiamati a sostenere la Patria mediante la raccolta di
materiali necessari, come la lana, così utile che si isti-
tuisce la “Giornata del fiocco di lana”, e come i metalli,
che diventano indispensabili al punto che nel 1943 si
impone il reimpiego di
tutte le maniglie, pomi e targhe di
rame e sue leghe esistenti presso gli edifici di proprietà di
Concerto del coro
dell’Istituto Magistrale
insieme a giovani
tedeschi al Teatro
comunale di Bologna,
nel 1941 (cortesia
della sig.ra Annamaria
Furlan)