80
D’Anella nel 1953, poi
ebbe un periodo di pausa
artistica fino alla sua
ricostituzione nel 1975.
Il suo intento era quello
di divulgare le musiche
polifoniche rinascimen-
tali sacre e profane; nel
repertorio erano pre-
senti testi di Palestrina,
Arcadelt e naturalmente
Banchieri: famoso il
brano
La pazzia senile,
divertente e un po’ dis-
sacratorio
Il festino del
giovedì grasso.
Il coro “Banchieri”, che nel 1991 tenne tra l’altro un con-
certo proprio nel chiostro dell’Istituto “Laura Bassi”, in
occasione del 130° anniversario della scuola, si è sciolto
nel 2000, ma dal 1992 il Liceo “Laura Bassi”, erede del-
la Scuola Normale e dell’Istituto Magistrale, ha di nuovo
un Coro dell’Istituto, ideato dal Maestro Alberto Spinelli
e attualmente diretto dal Maestro Michele Napolitano.
Dall’anno scolastico 2008-2009, inoltre, la volontà di
rinascita degli studi musicali da parte del Collegio dei
Docenti del Liceo “Laura Bassi” si è concretizzata in due
azioni: la prima vede l’inserimento all’interno del Liceo
delle Scienze sociali di un triennio (progetto “Rossini”),
comprendente lo studio di
Storia della musica, Analisi e
Composizione, Strumento, Musica d’assieme; la secon-
da azione, per coronare la più che centenaria tradizione
musicale, si è mossa verso l’attivazione dei Corsi di Liceo
Musicale, che peraltro non ha ottenuto l’autorizzazione
ministeriale nonostante la collaborazione del Conserva-
torio, del Comune e della Provincia di Bologna. Forti del
passato, confidiamo nel futuro.
Il coro del Liceo
“Laura Bassi” negli
anni ‘90 (in alto)
e oggi
intr
o
1860-
1880
micr
ostorie
tr
a ’800 e ’900
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anni ’20 e ’30
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1945
oggi
81
Gli anni più recenti:
una scuola innovativa
23
In un’epoca di mancate riforme
ministeriali nella scuola secon-
daria superiore, negli ultimi
decenni il nostro istituto, nel
solco della sua lunga tradizione,
si è contraddistinto per scelte
didattiche fortemente innova-
tive, attente al clima culturale
in trasformazione e al dibattito
pedagogico in atto.
All’inizio degli anni ’80 il
“Laura Bassi”, come tutti gli
Istituti Magistrali, soffre di una crisi d’iscrizioni a causa
del diffuso orientamento verso i Licei classici e scienti-
fici, al punto che nel 1989 viene fuso con l’altro Istituto
Magistrale della città, l’Istituto “Giuseppe Albini”.
Ma già nel 1988, con l’avvio dell’attuale presidenza,
iniziano a essere attivate mini e maxi sperimentazioni
autonome, sulla base del Decreto del Presidente della
Repubblica n. 419 del 1974, che consentiva e favoriva
nelle scuole la sperimentazione e la ricerca educativa: al
vecchio corso Magistrale si affianca così il corso Peda-
gogico Linguistico. Inoltre fin dal 1990, anticipando la
Legge n. 104 del 1992
per l’assistenza, l’integrazione
sociale e i diritti dei disabili, la nostra scuola attua in via
sperimentale il primo corso di Formazione in situazione
Sopra e nella pagina
seguente: l’edificio
del Liceo “Laura
Bassi” negli anni ’30
e oggi: la facciata e
la loggia nel cortile
(la foto storiche sono
dell’Archivio del Liceo
“Laura Bassi”)
82
per alunni con difficoltà, divenendo scuola
pilota per l’integrazione di studenti diversa-
mente abili.
Agli inizi degli anni ’90, sulla base dei
programmi sperimentali elaborati dalla
Commissione presieduta dall’onorevole
Brocca, vengono istituiti il Liceo
Pedagogico-sociale (dal 1991-1992) e il
Liceo Linguistico (dal 1993-1994); poi, in
anticipo sulle altre scuole bolognesi, il “Laura
Bassi” sperimenta l’autonomia didattica
e organizzativa in previsione della Legge
sull’autonomia delle istituzioni scolastiche
ed elabora due nuovi corsi sperimentali, il
Liceo delle Scienze Sociali nel 1998 e un
nuovo Liceo Linguistico nel 1999, entrambi
concepiti con un’articolazione didattica
modulare e flessibile. Tali sperimentazioni
s’ispirano sempre ai Programmi Brocca e propongono un
percorso liceale alternativo a quello classico e scientifico,
teso a fornire chiavi di lettura per la complessità della
società contemporanea; momenti qualificanti di questi
indirizzi sono tra l’altro le esperienze di stage nel Liceo delle
Scienze Sociali e gli scambi culturali all’estero nel Liceo
Linguistico.
Un’ulteriore rielaborazione del Liceo delle Scienze
Sociali è stata poi attuata nel 2008 attraverso l’artico-
lazione nel triennio dei percorsi Weber (scienze sociali),
Calvino (umanistico), Galilei (scientifico) e Rossini
(artistico-musicale).
Oggi, con la Riforma Gelmini, il Liceo Linguistico
prosegue la sua attività; il Liceo delle Scienze Sociali è
stato trasformato in Liceo delle Scienze Umane, mentre
la tradizione più che secolare d’insegnamento di musica,
coro e strumento avrebbe meritato di culminare nell’atti-
vazione del Liceo Musicale.
intr
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1880
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anni ’20 e ’30
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oggi
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Gli anni più recenti: aspetti
sociologici di un percorso di 50 anni
24
La trasformazione dell’Istituto Magistrale in Liceo Lin-
guistico e delle Scienze Sociali e le innovazioni promosse
dalla nostra scuola hanno accompagnato i cambiamenti
profondi della società, in particolare quelli della realtà
produttiva, della composizione della stratificazione socia-
le, del ruolo svolto dalla scuola secondaria superiore nella
promozione della mobilità sociale e del ruolo femminile.
L’analisi e la comparazione di alcuni dati Istat del 1959
relativi agli studenti dell’Istituto Magistrale e dei dati rile-
vati da
Almadiploma relativi ai diplomati 2009 dell’attua-
le Liceo hanno consentito di evidenziare alcuni aspetti,
di cui si espone una sintesi.
l
a
composizione
di
genere
. La scuola rimane oggi a
forte connotazione femminile, essendo anzi diminuita
del 4,3% la componente maschile (18% di maschi ieri,
13,7% oggi): sconta, in ciò,
il retaggio di scuola origina-
riamente rivolta soprattutto
alle donne.
l’
origine
sociale
degli
stu
-
denti
. Gli studenti dell’Isti-
tuto Magistrale di 50 anni
fa provenivano in gran parte
da un mondo oggi presso-
ché tramontato: quello rura-
le e delle arti e dei mestieri,
84
dalla piccola borghesia e dalla classe media impiegatizia,
categorie in cerca di promozione sociale attraverso una
scuola che permetteva un titolo di studio più breve
rispetto ad altre ed era anche professionalizzante, dunque
non implicava necessariamente il proseguimento uni-
versitario. Anche oggi la scuola si presenta come polo di
riferimento di classi sociali medie (48%), il cui aumento
va di pari passo con i cambiamenti nella composizione “a
cipolla” della stratificazione sociale, dipendente dai mu-
tati processi produttivi. Da notare anche la presenza del
34% di figli provenienti dalla borghesia, soggetto sociale
pressoché assente 50 anni fa: essa indica che il Liceo
“Laura Bassi” esercita oggi
un’attrattiva analoga a quella
degli altri licei.
Inoltre, il significativo innal-
zamento del titolo di studio
dei genitori (52% di diplomati,
34% di laureati) è da vedere
come effetto da un lato di
richieste “dal basso” di pro-
mozione sociale e dall’altro
di risposta ai nuovi bisogni
produttivi.
i
l
successo
scolastico
. Nonostante che le Magistrali
fossero 50 anni fa la scuola superiore più breve (quattro
anni anziché cinque), la distribuzione percentuale della
conclusione degli studi evidenzia che solo il 29% degli
iscritti concludeva l’
iter scolastico in età normale, mentre
quasi il 60% lo terminava con uno o più anni di ritardo;
fattore, questo, attribuito allora alle scarse motivazioni
degli iscritti di fronte all’ambiguità formativa dell’Istituto
Magistrale, ma anche al retroterra culturale degli studenti,
provenienti da categorie sociali scarsamente acculturate.
Diversa la situazione attuale, con una forte regolarizza-
zione degli studi: il 65% esce dalla scuola in età normale,
85
l’84% si è iscritto all’età canonica e l’80% si licenzia senza
alcuna ripetenza. Pertanto, il cambiamento della tipologia
della scuola e del ruolo della formazione scolastica, nonché
la provenienza sociale e l’aumento dei tassi di scolarizzazio-
ne della famiglia hanno giocato un ruolo fondamentale per
la motivazione e la riuscita scolastica.
d
estino
e
/
o
prospettiva
post
-
diploma
. Negli anni ’50 il
40% dei diplomati intraprendeva la carriera di insegnante e
solo l’8% proseguiva gli studi. Il 25% di diplomate maestre
era censito in condizioni non professionali come “casalinga”;
tuttavia, per le donne occupate l’insegnamento risultava es-
sere il maggior impiego, mentre gli uomini erano presenti in
modo percentualmente più rilevante in attività impiegatizie,
quindi in carriere diverse da quelle di vocazione della scuola.
Oggi, in una scuola non più mirata alla preparazione di
insegnanti, il 99,2% prosegue gli studi e il 95,9% si iscrive a
un corso di laurea universitario, in modo precipuo nelle aree
linguistica (20,3%), psicologica (13%), letteraria/filosofica
(10,6%) e giuridica (10,6%), oltre a significative percentuali in
area politico-sociale, economico-statistica e medico-sanitaria.
Nel proseguimento degli studi si nota la preponderante
convinzione che la formazione post-diploma agevoli l’in-
gresso nel mondo del lavoro: infatti per il 76,3%
serve una
formazione universitaria per fare il lavoro che interessa, per
il 49,2% questa formazione
è necessaria
per trovare un
lavoro ben retribuito e per
il 39,8%
è difficile per un
diplomato trovare lavoro.
La speranza di lavoro non
è però l’unica motivazione:
il 64,4% degli studenti
dell’attuale Liceo “Laura
Bassi” prosegue gli studi
anche
per approfondire i
propri interessi culturali.
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Fonti e bibliografia essenziale
Le informazioni e i testi qui presentati sono desunti in
grande maggioranza da documenti originali conservati
presso l’archivio del Liceo “Laura Bassi” e presso l’Archi-
vio di Stato di Bologna.
Nell’archivio del Liceo “Laura Bassi” sono stati consulta-
te le seguenti tipologie di documenti:
-
Verbali e Relazioni (del Consiglio direttivo; del Consi-
glio/Collegio degli insegnanti; delle Conferenze...);
-
Registri d’iscrizione e di ammissione;
-
Registri generali degli anni scolastici;
-
Registri degli esami;
-
Registri delle tasse scolastiche;
-
Quaderni delle circolari;
-
Atti d’Ufficio dell’Istituto “Laura Bassi” e dell’Istituto
“Giuseppe Albini”.
A questi documenti la cortesia del sig. Marco Dalla ha
consentito di poter aggiungere il diario dell’alunna Anna
Francia, allieva della II-III A negli anni scolastici 1917-1919.
Nell’Archivio di Stato di Bologna sono stati consultati gli
atti e i documenti del fondo
Provveditorato agli Studi di
Bologna:
-
(1860-1888): Serie I.43. Scuole Normali Femminili;
-
(1860-1888): Serie I.47. Relazioni Scuole Tecniche e
Normali;
-
(1888-1962): Serie II. 8. A7. Censimento Ebrei. 1938.
87
La documentazione d’archivio è stata integrata dalle
seguenti pubblicazioni a stampa, conservate presso la
Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio di Bologna:
-
Regolamento interno, morale e disciplinare per il
Convitto annesso alla Regia Scuola Normale femminile
di Bologna approvato dal Consiglio direttivo nella seduta
del 1. Dicembre 1863, s.d. n.l.;
-
Regolamento amministrativo economico per il Con-
vitto annesso alla Regia Scuola Normale femminile di
Bologna approvato dalla Giunta municipale nella tornata
del 28 Gennaio 1864, s.d.n.l. ;
-
R. Scuola Normale femminile di Bologna. Anno
scolastico 1870-71. Relazione del direttore Francesco
Bertolini pubblicata per cura del Municipio di Bologna,
Bologna 1872;
-
Regolamento amministrativo economico pel Convitto
annesso alla Regia Scuola Normale femminile di Bolo-
gna, Bologna, 1885;
e, per i riferimenti normativi, da
Collezione celerifera
delle Leggi, Decreti, Istruzioni e Circolari;
nonché dai testi editi dall’Istituto “Laura Bassi” nel corso
del XX secolo, reperibili presso le biblioteche cittadine e
presso la biblioteca dello stesso Liceo “Laura Bassi”:
-
R. Scuola magistrale Laura Bassi, Bologna - 1924,
Bologna, 1925;
- il periodico
Annuario. R. Istituto magistrale Laura Bassi
in Bologna, Rocca San Casciano, volumi III-XI, anni
1926/27 (ed. 1927) – 1934/35 (ed. 1935);
e il volume pubblicato per il primo centenario della
scuola:
Studi e inediti per il primo centenario dell’Istituto
magistrale “Laura Bassi”, Bologna 1960.
Per la figura di Laura Bassi, oltre ai fondamentali contri-
buti di P. Cazzani e di E. Melli nel volume
Studi e ine-
diti... cit., si rimanda al recente e facilmente reperibile:
M. Cavazza,
Laura Bassi, in «Classics on Line», http://
88
www.cis.unibo.it/cis13b/bsco3/bassi/bassinotbyed/
introbassiita.pdf.
Per la storia dell’edificio si rimanda a: F. Chiodini,
La
“Certosa di città”, l’oratorio di Sant’Anna e i loro artisti:
Cesi, Pizzoli, Graziani. Appunti per la storia dell’ edificio
oggi “Liceo Laura Bassi”, in corso di stampa su «il Car-
robbio» 2011, vol. XXXVII, con bibliografia precedente.
La analisi sociologiche si sono fondate sulla comparazio-
ne dei dati contenuti nell’articolo di L. Pedrazzi,
Istituto
Magistrale e diplomati maestri in Italia, nel volume Studi
e inediti... cit., e i dati di Almadiploma sui diplomati nel
2009 nella nostra scuola.
Il volume
Maestre (e maestri) d’Italia.
I 150 anni del Liceo “Laura Bassi”
è stato stampato presso
Aslay (Pianoro, Bologna)
nel mese di
maggio 2011
ISBN: 978-88-904294-4-6
Euro 10,00
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