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DALL’ACQUESE
L’ANCORA
26 FEBBRAIO 2017
Santo Stefano Belbo. Nel
primo pomeriggio di lunedì 20
febbraio, l’auditorium della
Fondazione Cesare Pavese
di Santo Stefano Belbo era
colmo di gente per il forum
dedicato all’Asti Secco pro-
mosso dalla Associazione Co-
muni del Moscato e dallo
stesso Comune di Santo Ste-
fano Belbo e fortemente volu-
to dalle associazioni di parte
agricola.
Tra il pubblico i sindaci del
territorio, diversi giornalisti,
rappresentanti delle associa-
zioni di categoria e molti pro-
duttori.
A rappresentare il Governo
era presente l’on. Mariano
Rabino, mentre l’on. Mino Ta-
ricco e il sen. Giovanni Mon-
chiero, anche se assenti, han-
no promesso il loro appoggio
sulle azioni che si stanno con-
cretizzando e che interessano
il comparto.
Moderatore il giornalista Fi-
lippo Larganà al tavolo dei re-
latori: l’assessore regionale
all’Agricoltura Giorgio Ferre-
ro, il direttore del Consorzio di
Tutela, Giorgio Bosticco e il
sindaco di Santo Stefano Bel-
bo e presidente della Asso-
ciazione Comuni del Moscato
Luigi Genesio Icardi, che con
il suo saluto ha aperto l’incon-
tro.
Il psindaco e presidente
Icardi ha ribadito «I sindaci,
che sono i rappresentanti dei
cittadini, raccolgono le preoc-
cupazioni del territorio, il Co-
mune diventa come un “ufficio
reclami”, ha in ogni momento
il “polso della situazione” ed è
doveroso farsi interpreti di
una angoscia concreta che
assilla i nostri contadini in vi-
gna: la crisi del mercato del
mondo Moscato ha portato a
una perdita di oltre 22 milioni
di euro, pari ad una riduzione
di oltre il 20% del reddito d’im-
presa, se ciò continuasse le
aziende agricole non potreb-
be più sostenere i costi di pro-
duzione, considerando che
tra i nostri agricoltori molti so-
no anziani ed hanno bisogno
di assumere lavoratori ester-
ni».
In questo quadro che dise-
gna la situazione, il progetto
Asti Secco è a detta di tutti il
benvenuto, ed è stato discus-
so nei suoi diversi aspetti. Bo-
sticco ha ripercorso le tappe
che hanno portato a presen-
tare la variazione del discipli-
nare, annunciando dell’iter
che si dovrà completare.
Dopo il sì della Commissio-
ne Tecnica dei giorni scorsi, è
già stato convocato il Comita-
to Nazionale Vini per il 10
marzo, dal quale ci si aspetta
il parere favorevole.
Dovranno poi passare an-
cora i 60 giorni della pubblica-
zione sulla gazzetta ufficiale e
se non ci saranno ostacoli dal
10 maggio si lavorerà per de-
finire il mercato e le linee pro-
mozionali del nuovo prodotto.
Nel frattempo, come già scrit-
to, l’Asti Secco sarà già pre-
sentato alle principali fiere pri-
maverili del settore.
Giorgio Ferrero, assessore
regionale all’Agricoltura, invi-
ta alla coesione e a superare
ogni contrasto all’interno del
comparto per difendere insie-
me una denominazione di ori-
gine che per un territorio è co-
sa preziosa.
La Regione ha fatto ed è
pronta a fare la sua parte ac-
canto ai principali attori, an-
che investendo risorse impor-
tanti, sapendo che quello del
Moscato è un settore unico
che dipende da poche figure,
che richiede una operatività
delicata e complicata ma che
accoglie una imprenditoria
che funziona dove compaiono
molti giovani lavoratori.
L’incontro, attraverso le di-
verse voci dei relatori e degli
interventi dal pubblico, ha da-
to chiarezza ed evidenziato
che la battaglia tra l’Asti Sec-
co e il Prosecco annunciata
ed enfatizzata dai giornali è
invece inesistente.
I numeri e la realtà del Pro-
secco sono cosa diversa, due
mercati che non possono
competere e che non giustifi-
cano una paventata “guerra
all’ultima bottiglia”.
Il progetto intende distin-
guere un nuovo Asti da quello
dolce, già conosciuto, e non
andare contro il prodotto Pro-
secco.
È stato inoltre ricordato
che, anche dal punto di vista
del marchio, il prodotto Asti
Secco è inattaccabile dal pun-
to di vista normativo e legale.
Bosticco ricorda anche che
per il Consorzio ora la priorità
rimane il mercato dell’Asti dol-
ce e del Moscato d’Asti e in
questa direzione si sta inve-
stendo su diverse azioni, in
attesa di affrontare una stra-
tegia di mercato per il Secco,
che comprenderà anche il po-
sizionamento di prezzo.
Tra i diversi interventi Ra-
pallino di Coldiretti ha eviden-
ziato come il nuovo prodotto
Secco potrebbe destagiona-
lizzare l’attuale mercato del-
l’Asti e che si dovrà poi trova-
re un collocamento per il Mo-
scato d’Asti Secco che è già
realtà diffusa in molte nostre
cantine.
L’evento, che ha avuto infi-
ne grande partecipazione e
un valore costruttivo e chiarifi-
catore, si è concluso con una
apprezzata degustazione di
Asti Secco.
Bubbio. La Giunta regiona-
le, su proposta dell’assessore
all’Agricoltura Giorgio Ferrero,
ha approvato lunedì 20 feb-
braio una delibera che delimita
le zone agricole danneggiate
in Piemonte dall’alluvione del-
lo scorso novembre e quantifi-
ca i danni subiti dalle aziende
agricole in 47,156 milioni di eu-
ro. L’entità diffusa delle piogge
tra il 21 e il 26 novembre e
l’esondazione di Po, Tanaro,
Bormida e dei corsi d’acqua
secondari hanno prodotto dan-
ni eccezionali alle aree agrico-
le, alle strutture aziendali e al-
le infrastrutture, con particola-
re riferimento ai canali irrigui,
alle relative opere di presa e
alle strade interpoderali di ac-
cesso ai fondi.
Come prescritto dalla legi-
slazione nazionale, che non
prevede per i danni agricoli la
richiesta immediata di stato di
calamità per le zone colpite, gli
uffici regionali hanno compiuto
circa 1500 sopralluoghi nelle
zone colpite, sulla base delle
denunce ricevute dai Comuni.
186 sopralluoghi sono stati
svolti nella Città metropolitana
di Torino, 969 nella provincia di
Cuneo, 71 nella Provincia di
Asti, 237 nella provincia di
Alessandria e 37 nella Provin-
cia di Vercelli. I Comuni inseri-
ti nella delimitazione delle aree
agricole danneggiate sono 222
(53 nel torinese, 100 nel cu-
neese, 21 nell’astigiano, 45
nell’alessandrino e 3 nel ver-
cellese).
Dai sopralluoghi sono stati
rilevati danni per 47,156 milio-
ni di euro: 16,341 riguardano
le infrastrutture irrigue e le
strade interpoderali, 30,815 le
strutture aziendali. In partico-
lare, 8,963 milioni riguardano
Torino (2,298 per le infrastrut-
ture, 6,665 per le strutture);
22,696 milioni riguardano la
provincia di Cuneo (12,671 per
le infrastrutture, 10,025 per le
strutture); 4,413 milioni l’asti-
giano (683 mila per le infra-
strutture, 3,730 milioni per le
strutture); 10,697 milioni per la
Provincia di Alessandria (602
mila per le infrastrutture,
10,095 milioni per le strutture);
387 mila riguardano il vercelle-
se (87 mila per le infrastruttu-
re, 300 mila per le strutture).
Con questa delibera, la
Giunta regionale, oltre alla
quantificazione dei danni, chie-
de al ministero delle Politiche
agricole la dichiarazione di ec-
cezionalità dell’evento e l’in-
clusione dell’ammontare del
danno nel calcolo ai fini del
prelievo dal Fondo di solidarie-
tà nazionale. Una volta pubbli-
cato sulla Gazzetta Ufficiale il
decreto ministeriale di declara-
toria e di individuazione dei
territori danneggiati, le aziende
agricole che hanno subito dan-
ni infrastrutturali o strutturali
dovranno presentare doman-
da per il risarcimento entro 45
giorni.
«“Danni così pesanti”, ha di-
chiarato l’assessore regionale
all’Agricoltura Giorgio Ferrero,
“sono il tributo che l’agricoltura
ha pagato affinché l’alluvione
non provocasse tragedie e vit-
time nei centri abitati. A diffe-
renza del passato, infatti la
creazione di nuovi argini con
casse di espansione che miti-
ghino gli effetti delle acque su-
gli abitati ha permesso di limi-
tare i danni alle città e alle per-
sone. Gli agricoltori sperano
che questo giusto sacrificio
venga tenuto in considerazio-
ne dallo Stato nel momento dei
risarcimenti. L’assessorato con
le strutture decentrate (ex pro-
vince) ha lavorato bene, i 1500
sopralluoghi compiuti dai nostri
funzionari nelle aziende agri-
cole, sulle strade interpoderali,
sui canali irrigui ne sono la di-
mostrazione».
Monastero Bormida. Sia-
mo tornati… il Texas Hill Coun-
try Chapter Italian Member, in
collaborazione con il Comune
e la Pro Loco di Monastero
Bormida, ha organizzato saba-
to 18 febbraio, dalle ore 18, il
primo motoraduno invernale
“Winter Party” nella splendida
cornice del Castello di Mona-
stero Bormida. «Il grande gior-
no è arrivato… i ragazzi del Te-
xas Hill Country Chapter Im
hanno accolto i numerosi Ami-
ci motociclisti e non, all’interno
del meraviglioso Castello -
spiega Gloria del gruppo orga-
nizzatore dell’evento – all’in-
gresso in gran abbondanza
viene distribuito il vin brûlé per
scaldare il corpo e i cuori so-
prattutto di chi ha avuto la vo-
glia e il coraggio di arrivare in
moto nonostante il clima non
proprio accattivante… Luci
soffuse, regalano la magia del
Castello, la Pro Loco del posto
si adopera alla distribuzione
del “rancio”, con piatti tipici, co-
me la polenta. Pian piano la fe-
sta si sposta nelle segrete del
castello dove si iniziano a sen-
tire le prime note del gruppo
musicale i “Duell” che danno
inizio al loro concerto con
“duelli musicali” che coinvolgo-
no in balli canti e votazioni i nu-
merosi partecipanti all’even-
to… Qui i ragazzi del THCC
IM, si occupano degli “abbeve-
raggi”, e dietro un piccolo con-
tributo alla distribuzione di di-
versi tipi di torte sapientemen-
te preparate dalle ragazze del
gruppo, contributo che andrà
in beneficenza ai paesi terre-
motati dell’Umbria. Il tempo
scorre anche troppo veloce-
mente, le ore passano e pur-
troppo si arriva al momento dei
saluti, forti abbracci e commia-
ti… Le porte del castello si
chiudono dietro all’entusiasmo
degli organizzatori e dei parte-
cipanti, lasciando il desiderio di
rivedersi al più presto con tan-
ta voglia di rifare festa insieme.
Un ringraziamento va al Co-
mune che ci ha permesso di
usare i locali, alla Pro Loco per
l’ottima cena preparata, a tutti
i gruppi motociclistici e Free
Bikers che hanno partecipato,
e a tutti coloro che pur non es-
sendo motociclisti hanno deci-
so di trascorrere una serata in
nostra compagnia. Al prossimo
raduno».
Bubbio. “L’approvazione
del disciplinare della nuova
Doc Asti tipologia Secco, da
parte della commissione tecni-
ca del Ministero dell’Agricoltu-
ra, è un primo passo – afferma
Roberto Cabiale, presidente di
Coldiretti Asti e vicepresidente
di Coldiretti Piemonte con de-
lega al settore vitivinicolo – di
un percorso che speriamo
possa essere il più breve pos-
sibile.
Occorre continuare questo
lavoro di squadra, consapevo-
li dell’indiscussa qualità delle
nostre uve e quindi delle gran-
di potenzialità del Moscato
d’Asti, dell’Asti e dell’Asti nella
tipologia Secco.
Solo così si potranno mette-
re in evidenza le notevoli atti-
tudini del nostro territorio che,
oltre ad avere produzioni di
elevata qualità, è attrattivo dal
punto di vista turistico”.
La presidente di Coldiretti
Piemonte Delia Revelli ricorda:
“Il vino Made in Piemonte, gra-
zie ai suoi alti standard quali-
tativi, è oltretutto molto richie-
sto all’estero. Questo nuovo
prodotto potrà dare un nuovo
impulso al comparto, proprio
anche sui mercati internazio-
nali, andando a conquistare
nuovi spazi”.
“Il vitivinicolo piemontese
conta una produzione di oltre
3,5 milioni di quintali di uva e
detiene una superficie vitata di
43 mila ettari. Dati che denota-
no l’importanza economica del
comparto per la nostra regio-
ne.
Auspichiamo, quindi, che,
dopo questo primo sì della
commissione tecnica, arrivi in
breve tempo l’approvazione
definitiva da parte del Comita-
to nazionale vini Dop affinchè
la nuova Doc diventi operati-
va”, conclude il delegato con-
federale Bruno Rivarossa.
Castelnuovo Bormida. Ve-
nerdì 24 e sabato 25 febbraio
al Piccolo Teatro “Enzo Buar-
né”, alle ore 21, andrà in scena
Il Girotondo di Arthur Schnit-
zler.
Lo spettacolo, nuova produ-
zione del Teatro del Rimbom-
bo, vede avvicendarsi dieci
personaggi, cinque uomini e
cinque donne, protagonisti di
dieci atti unici e di altrettanti in-
contri d’amore ed eros.
Con riferimento a ciò che i
francesi chiamarono “avant et
apres”. Un tema ardito, che ri-
manda come composizione,
alle date dell’inverno 1896/7,
con pubblicazione dell’opera -
titolo originale Reigen - nel
1900.
Come in una staffetta, uno
dei due
partner ricompare nel-
la scena successiva, corteg-
giando un altro personaggio,
che a sua volta raccoglierà il
testimone per la scena suc-
cessiva.
Si realizza in questo modo
una vera e propria giostra degli
amorosi sensi, che pone a chi
sta fuori il dubbio sul rincorrer-
si: se sia vuoto desiderio di
realizzazione di se stessi; la
superficialità di cercare un’effi-
mera soddisfazione carnale,
accompagnata dalla vittoria
della seduzione; o il disperato
tentativo di colmare un vuoto
più profondo. Con effetto cor-
nice garantito, nell’archetipo,
dal fatto che il Ring viene aper-
to e concluso dagli amori di
una cortigiana.
Lo spettacolo, con cinismo e
ironia, passa al setaccio l’es-
senza di molti rapporti a due,
regalando al pubblico riflessio-
ni e sorrisi.
La rappresentazione vede
alla regia Silvia Bisio (inse-
gnante della scuola del Teatro
del Rimbombo e già regista de
L’oDisseA) ed Eleonora Zam-
pierolo (allieva della scuola
della compagnia milanese
“Quelli di Grock”, al suo esor-
dio come regista con il Teatro
del Rimbombo)
Gli interpreti sono France-
sca Mazzarello, Roberto Pe-
daggio, Mauro Porrati e Mau-
retta Tacchino.
Scene e costumi a cura di
Francesca Mazzarello, Barba-
ra Arena e Daniela Castrogio-
vanni.
Prenotazione obbligatoria
telefonando al 3488238263
(Sara) o 3393055082 (Ange-
la). O scrivendo a ilteatrodel
rimbombo@gmail.com.
Ingresso singolo 10€; ab-
bonamento 30€ per quattro in-
gressi (utilizzabile fino a 2 per-
sone per serata).
Da “Villa Tassara” a Merana
incontri di preghiera
Merana. Dal mese di novembre gli incontri si svolgeranno al-
la 2ª e 4ª domenica del mese, nella cappella della canonica di
Merana, con inizio alle ore 14,30 e non più presso la casa di pre-
ghiera “Villa Tassara” a Montaldo di Spigno. Incontri sugli Atti de-
gli Apostoli, aperti a tutti, nella luce dell’esperienza proposta dal
movimento pentecostale cattolico, organizzati da don Piero
Opreni, rettore della casa e parroco di Merana. Per informazio-
ni tel. 342 3265671.
Associazione Comuni del Moscato
A Santo Stefano
incontro sull’Asti secco
Giunta regionale ha inviato al Ministero i dati
Alluvione, in agricoltura
danni per oltre 47 milioni
Successo del 1º motoraduno invernale
A Monastero grande
“Winter party” 2017
Dopo il primo sì del Ministero
Primo passo Asti Doc
tipologia secco
Venerdì 23 e sabato 24 febbraio col “Rimbombo”
Girotondo di Schnitzler
al teatro di Castelnuovo
Bubbio. Saranno in molti a
ricordare, con profonda com-
mozione, Giuseppe Novello
nella santa messa di trigesima
che verrà celebrata, domenica
26 febbraio, alle ore 9.45, nel-
la parrocchiale di “N.S. As-
sunta” a Bubbio.
Giuseppe Novello, 94 anni,
era nato a Vesime il 31 maggio
del 1922, deceduto il 16 gen-
naio, coniugato con Margheri-
ta Negro di Castino (deceduta
nel 1998) dalla loro unione so-
no nati Felice (coniugato con
Luigina) e Carla (coniugata
con Raimondo).
Giuseppe ha lavorato la ter-
ra sino a pochi mesi fà, era un
insuperabile trifulau e rabdo-
mante (segnava la presenza di
acqua nel terreno, con una
“vetta”). Da Vesime a Bubbio,
acquista negli anni 1950-60 la
cascina Boglietto, oggi vicino
al laghetto, dove, dagli anni ot-
tanta va a vivere con la moglie
e la famiglia del figlio e dove la
nuora Luigina lo ha accudito e
assistito sino all’ultimo. Lavo-
ratore instancabile “accudiva
come pochi la sua terra”, gior-
ni lavorativi e festivi, si fermava
solo per andare alle funzioni in
chiesa.
Uomo semplice, corretto, vi-
veva per la famiglia e il lavoro,
sostenuto da una grande fede,
che mancherà ai suoi famiglia-
ri e ai suoi compaesani.
Bubbio trigesima Giuseppe Novello