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DALL‘ACQUESE

21

L’ANCORA

26 FEBBRAIO 2017



Alice Bel Colle. Il suo primo

mandato da sindaco ad Alice

Bel Colle volge al termine. E

non  ce  ne  sarà  un  secondo.

Franco Garrone, primo cittadi-

no alicese, infatti, non intende

più  candidarsi  per  guidare  il

paese.


«Ci  ho  riflettuto  molto,  ma

non mi sento di andare avanti.

Quello di Sindaco è un ruolo

che si fa per spirito di servizio,

ma in cui occorre darsi molto

da fare. Serve la giusta dispo-

sizione d’animo, e se questa

viene meno, è meglio ricono-

scerlo. Forse, se fra le opzioni

ci fosse la proroga di un anno,

un anno ancora mi sarei senti-

to di farlo, per vedere se alcu-

ne cose sarebbero cambiate.

Ma un mandato intero, non me

la sento».

Nella voce affiora un pochi-

no di delusione. Ma chi ha de-

luso il sindaco Franco Garro-

ne?

«Lo Stato. Sono deluso da



quello Stato che io, come Sin-

daco,  dovrei  rappresentare,

quello  Stato  per  il  cui  conto

faccio  l’esattore  di  imposte.

Quello Stato che poi i piccoli

paesi  come  Alice  Bel  Colle

nemmeno sa che esistono».

Parole dure...

«Però è così che mi sento.

E non credo nemmeno di es-

sere  l’unico.  Prendiamo  una

questione  che  non  riguarda,

fortunatamente, Alice: il terre-

moto.  Ci  sono  persone  che

hanno perso tutto, paesi interi

rasi al suolo, dovrebbe essere

la priorità assoluta. E i rappre-

sentanti dello Stato che fanno?

Discutono la legge elettorale, e

sembra che sia questa la cosa

da  cui  dipende  il  futuro  del

Paese».

Il sindaco ormai è un fiume

in piena: «Parliamo di bilanci:

sono orgoglioso di essere sin-

daco di un paese virtuoso. Un

piccolo paese virtuoso. Abbia-

mo un avanzo di bilancio, ab-

biamo dei lavori dove potrem-

mo spendere virtuosamente i

soldi che abbiamo accantona-

to, ma non possiamo. E per-

ché  non  possiamo? Tirate  le

somme non possiamo perché

il nostro attivo di bilancio ser-

ve, insieme a quelli di altri mil-

le piccoli Comuni, a controbi-

lanciare il buco che esiste nei

bilanci delle grandi città. E co-

sì noi e mille altri centri siamo

bloccati dal “patto di stabilità”...

poi magari a novembre ci dan-

no  lo  spazio  di  manovra...  e

abbiamo due mesi – due me-

si! - per inserire i soldi a bilan-

cio,  decidere  che  lavori  fare,

stendere i progetti, affidare i la-

vori  e  portarli  a  termine.  Ma

stiamo scherzando?».

Lei cosa suggerirebbe?



«Comprendo la necessità di

evitare  abusi.  Sono  perfetta-

mente d’accordo che le spese

di un Comune debbano essere

sottoposte – ex post – a con-

trolli ferrei, ripetuti, approfondi-

ti,  e  come  sindaco  aggiungo

che  i  sindaci  che  sbagliano,

devono anche essere respon-

sabili dei loro errori. Per esem-

pio se io ad Alice, con 160.000

euro di avanzo di bilancio non

asfaltassi le strade, ma ingag-

giassi  per  un  concerto  nella

piazza del paese quel Gabba-

ni  che  ha  vinto  il  Festival  di

Sanremo, ecco, allora sì che

sarebbe giusto essere sanzio-

nato. Ma impedirmi di spende-

re a priori è qualcosa di incon-

cepibile».

Quindi Garrone non si rican-

diderà. Ma che reazioni ci so-

no  state  in  seno  all’Ammini-

strazione,  che  immaginiamo

già al corrente delle intenzioni

del  sindaco?  Possibile  che

nessun assessore o consiglie-

re abbia provato a trattenerlo?

«Ovviamente già tempo pri-

ma di parlare coi giornali ave-

vo rivelato la mia intenzione di

non ricandidarmi ai membri del

Consiglio. In alcuni ho riscon-

trato  un  certo  stupore,  ma

quando ho spiegato le ragioni

alla  base  della  mia  rinuncia,

tutti  hanno  capito  e  nessuno

ha provato a trattenermi».

Quindi siamo davvero ai ti-

toli di coda?

«Ovviamente  onorerò  al

massimo delle mie capacità i

mesi che restano da qui al ter-

mine del mio mandato. Colgo

l’occasione per ringraziare gli

amministratori che hanno con-

diviso con me questi anni da

sindaco, a cominciare dal vi-

cesindaco e proseguendo poi

con i consiglieri comunali, sia

di maggioranza che di mino-

ranza. Ringrazio pubblicamen-

te anche i dipendenti comuna-

li e il segretario, dott. Domeni-

co  Massacane,  che  hanno

svolto i rispettivi ruoli con pro-

fessionalità  e  disponibilità.  E

poi ringrazio la popolazione di

Alice  Bel  Colle  e  tutti  coloro

che  hanno  collaborato  con  il

Comune. Se non faccio nomi è

solo perché non voglio rischia-

re  di  dimenticare  qualcuno.

Sono certo che lascerò il mio

Comune in buone mani, e che

chi verrà dopo di me saprà fa-

re bene come il sottoscritto, e

magari anche meglio».

Al riguardo, sembra che le

‘grandi  manovre’  elettorali  in

paese siano già in pieno svol-

gimento. Ma di questo tornere-

mo a parlare sui prossimi nu-

meri del nostro settimanale.

M.Pr

Rivalta Bormida. “La scuo-

la del sorriso” arriva al traguar-

do,  e  promuove  a  pieni  voti

l’Istituto Comprensivo di Rival-

ta  Bormida.  L’iniziativa,  che

aveva fra le sue finalità la pre-

venzione e la cura dei denti,

attraverso la promozione del-

l’igiene orale sin dai bambini in

età scolare, è arrivato al tra-

guardo.

Ideatrice  dell’iniziativa,  la



dottoressa Rosanna Chiappi-

no,  dentista  che,  affiancata

dalla figlia Sara Grasso, e con

il supporto dell’Amministrazio-

ne  comunale,  ha  coinvolto

l’Istituto Comprensivo “Borber-

to Bobbio”, col patrocinio dello

Zonta  Club  di  Alessandria  e

dell’Associazione Donne Me-

dico


Il  progetto  era  partito  con

una serie di incontri nelle scuo-

le, con gli alunni delle quarte e

delle  quinte  della  scuola  pri-

maria di Strevi, Rivalta e Car-

peneto e della prima della se-

condaria di primo grado di Ri-

valta. Temi come “I denti e la

pulizia domiciliare”, “l’alimenta-

zione, agenti cariogeni e non”

e “Il dentista” sono stati affron-

tati in classe con i bambini, ma

parallelamente una parte im-

portante del progetto ha coin-

volto  anche  le  famiglie,  con

una serie di riunioni coi genito-

ri sulla salute orale a casa, e

sugli  aspetti  più  interessanti

emersi  dal  confronto  con  gli

studenti.

Per chiudere il percorso for-

mativo,  i  bambini  hanno  af-

frontato un concorso, attraver-

so la produzione di una serie

di elaborati, anche in lingua in-

glese. Molti hanno scelto come

forma espressiva il disegno, e

una mostra dei migliori lavori è

stata  allestita  presso  Casa

Bruni.


Sabato 11 febbraio presso la

palestra della scuola di Rivalta

Bormida, si è svolta la cerimo-

nia di chiusura del progetto “La

scuola del sorriso” con premia-

zione dei vincitori.

Fra  i  premi  assegnati  alla

scuola di Rivalta, con la vitto-

ria, ex aequo, di Alice Stefa-

nelli e Martina Caneva; alle lo-

ro spalle, secondo classificato

Luca Parodi, terzo Filippo Ma-

rengo, ex aequo con Lara Ne-

grini. 


Menzioni  speciali per  l’uso

dell’inglese sono state riserva-

te a Mattia Occhipinti, Niccolò

Occhipinti ed Emily Ferraro.

A Strevi, prima è stata giudi-

cata Claudia Parodi, seconda

Elisa Bonorino, terze pari me-

rito Amira Dib e Alessia De Li-

si.  A  Carpeneto  Vince  Maila

Rebora, davanti a Alice e So-

fia  Giacchero,  seconde  pari

merito, e Martina Stella.

Nella  secondaria  di  primo

grado di Rivalta, successo per

Greta  Sardi  e  Achrat  Es  Si-

douni,  pari  merito,  davanti  a

Andrea Giulia d’Amico, Elena

Scarampi, Giorgio Tognolini e

Francesca Bonelli, tutti alla pa-

ri. Terzo,  Danilo  Gandini.  Un

attestato  di  partecipazione  è

stato comunque consegnato a

tutti i ragazzi, per sottolinearne

il grande e continuativo impe-

gno.

M.Pr

Visone.  Un  altro  anno  è

passato a Visone e per il Sin-

daco Marco Cazzuli si è tratta-

to  del  dodicesimo  alla  guida

del  proprio  paese,  dall’ormai

lontano giugno del 2004 quan-

do venne eletto per la prima

volta.  Con  lui  ci  ritroviamo  a

tracciare un bilancio sull’anno

appena  conclusosi  ma  spo-

stando poi lo sguardo sull’oriz-

zonte,  sul  futuro  di  Visone  e

non  solo. Anno  2016  che  ha

confermato  la  «sempre  cre-



scente difficoltà, oggigiorno, di

amministrare un paese, picco-

lo o grande che sia. Abbiamo

comunque portato a casa tra-

guardi importanti, su tutti la ri-

qualificazione dell’illuminazio-

ne pubblica e che concludere-

mo nei prossimi mesi con il ri-

scatto dei punti luci mancanti.

Con la fine del 2016 abbiamo

anche posto le basi per i lavo-

ri di videosorveglianza, in ac-

cordo  con  il  comune  di  Gro-

gnardo, e che vedranno la luce

entro il primo trimestre di que-

st’anno». 

Con l’anno nuovo ci sarà poi

soprattutto la novità dell’Asilo

“Chiabrera”  che  diventerà

comprensorio  statale,  come

già riportato nei numeri prece-

denti del giornale e come an-

cora  sottolinea  il  Sindaco:



«Purtroppo la sfavorevole con-

giuntura  economica,  la  crisi

delle famiglie e il calo demo-

grafico hanno provocato critici-

tà di gestione da parte dell’As-

sociazione senza fini di lucro

Don Lucio Chiabrera. È stato

necessario dunque, come am-

ministrazione, adoperarci per

trovare una soluzione che po-

tesse dare continuità alla cre-

scita civica, culturale ed edu-

cativa del paese, altrimenti de-

stinato lentamente a svanire.

In tal senso, voglio esprimere

enorme gratitudine e profondo

senso di orgoglio verso don Al-

berto Vignolo – che presiede il

consiglio  di  amministrazione

dell’Associazione – il quale si

è  adoperato  attivamente  per

questo doloroso ma inevitabile

cambiamento». 

Cazzuli parla poi sempre al

plurale quando cita interventi

realizzati o opere in program-

ma, ponendo al centro del suo

discorso il concetto di ‘squa-

dra’. «Sono fortunato e molto

soddisfatto di avvalermi di col-

laboratori che spendono ener-

gie e lavoro al servizio di Viso-

ne. Un Sindaco, da solo, non

sarebbe  in  grado  di  ammini-

strare un paese ed io ho al mio

fianco gente molto competen-

te, di esperienza, e con la qua-

le c’è totale sinergia». 

Tema  centrale  il  manteni-

mento – e potenziamento – dei

servizi, che fanno «la differen-



za tra un paese vivo, attrattivo,

ed uno fantasma. Nostro com-

pito  è  quello  di  migliorare  la

nostra qualità della vita, tutela-

re  e  potenziare  i  servizi:  per

questo stiamo perorando cau-

se come quella dell’Ospedale

di Acqui Terme, i trasporti op-

pure, scendendo più nello spe-

cifico, l’istituzione di una rac-

colta differenziata che funzioni

per  davvero».  Non  dimenti-

cando  mai  che  viviamo  in

un’era in cui una connessione

a  banda  larga  è  importante

tanto quanto il rifacimento di

un manto stradale. «Dobbiamo



entrare  nell’ordine  di  idee  di

stare al passo coi nostri tempi,

in cui sfruttare per esempio la

velocità  di  una  connessione

può  permettere  ai  nostri  ra-

gazzi, un domani futuri profes-

sionisti, di poter lavorare da re-

moto  in  casa  propria,  senza

doversi  spostare  o  cambiare

residenze». Piccoli  dettagli,

ma che per realtà come Viso-

ne, possono fare la differenza.

D.B. 

Morsasco. Ci scrive un cit-

tadino morsaschese. 



«Anche Morsasco ha aderi-

to al progetto “Adotta uno Stri-

scione”, promosso dai Comita-

ti e dai Movimenti della Valle

Bormida.

Questo  primo  striscione  è

stato affisso da un privato cit-

tadino sul proprio balcone.

Il comune di Morsasco rien-

tra nei 24 comuni che hanno

aderito alla lotta contro l’inse-

diamento  della  discarica  di

Sezzadio in una zona ad alto

rischio ambientale.

Per questioni che vanno al

di là del buon senso, la disca-

rica è stata progettata su una

falda  acquifera.  La  falda  ac-

quifera  alimenta  al  momento

più di 50.000 persone, (ma ha

un potenziale idrico per quasi

200.000),  per  anni,  grazie  ai

Comitati ed ai Movimenti della

Valle Bormida, si è evitato que-

sto disastro. La lotta non è fini-

ta, una multinazionale dei rifiu-

ti, intende riversare sulla falda

l’enorme quantità di 1.700.000

metri cubi. di rifiuti classificati

con diversi codici CER. Per in-

tenderci non sono rifiuti dome-

stici, sono rifiuti industriali: non

vedremo mai gabbiani volare

sulla  discarica,  troverebbero

solo veleni.

Tutti  i  Comuni  interessati

stanno reagendo con determi-

nazione, e, lungo tutta la stra-

da che dovrebbero percorrere

le migliaia di camion piene di

liquami, s‘incontrano striscioni

inneggianti slogan contro la di-

scarica.

Ogni  cittadino  che  vorrà

avere il proprio striscione, da

esporre  sulla  sua  proprietà,

non dovrà fare altro che richie-

derlo ai Comitati che in breve

tempo lo accontenteranno.

A  Morsasco,  ci  auguriamo

che  a  questo  striscione  ne

possano seguire altri. L’Ammi-

nistrazione per essere coeren-

te  con  la  propria  posizione,

presa all’interno dei 24 comuni

associati nella lotta, certamen-

te provvederà a posizionarne

uno  in  prossimità  degli  uffici

comunali;  lodevole  iniziativa

già avuta dal Sindaco di Acqui

Terme,  il  quale  ha  voluto  in

questo modo ricordare a tutti

gli Acquesi gli anni bui, quan-

do in estate l’acqua dell’Erro

veniva razionata.

Da quando Acqui Terme uti-

lizza  l’acqua  proveniente  dal

“Tubone” di Sezzadio- Predo-

sa, i cittadini non hanno mai

più avuto la spiacevole sorpre-

sa di trovare i rubinetti a sec-

co.

Inoltre la qualità dell’acqua è

veramente notevole, in quanto

proveniente da falde profonde.

Fate sapere a tutti che an-

che voi volete acqua pulita, per

voi e per i vostri figli, in un mo-

do semplice, educato e civile:

adottate uno striscione!».

Molare, limite di velocità S.P. 456

Molare. L’Ufficio Tecnico della Provincia di Alessandria comu-

nica di aver ordinato l’istituzione del limite di velocità a 50 km/h

lungo la S.P. n. 456 “del Turchino”, dal km 64+860 al km 65+043,

in prossimità del centro abitato di Molare.



Alice Bel Colle, duro sfogo del sindaco a conclusione del suo mandato 

Franco Garrone non si ricandida

“Lascio, perché lo Stato mi ha deluso”

Conclusa l’iniziativa di educazione alla salute

“La scuola del sorriso”

premia il ‘Norberto  Bobbio’

Intervista al sindaco di Visone Marco Cazzuli

“Amministrare un paese 

è sempre più difficile”

Scrive un lettore morsaschese

“Adottate uno striscione,

l’ha fatto anche Morsasco”

Il sindaco Franco Garrone.

Il sindaco Marco Cazzuli.


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