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Sceneggiatura completa del film diretto da Valentino Orsini con Paolo e Vittorio Tavia-
ni e sceneggiato in collaborazione con Lucio Battistrada, Giuliani G. De Negri, Renato
Niccolai. Fra gli interpreti: Ugo Tognazzi, Scilla Gabel, Annie Girardot, Romolo Valli. È
un film composto da sei episodi ispirato al progetto di legge presentato dal senatore
socialista Luigi Renato Sansone per l’approvazione del “piccolo divorzio”.
104. DE BOSIO Gianfranco (Verona, 1924) - SQUARZINA Luigi (Livorno, 1922),
Il
terrorista. Con una prefazione di Ferruccio Parri, un saggio di Tino Ranieri e una rasse-
gna della critica
, s.l., Neri Pozza [stampa: OfficinaTipografica Vicentina G. Stocchero],
1963 (16 novembre); 21,5x15,8 cm., legatura editoriale cartonata, sovraccopertina, pp.
141 (3), copertina illustrata b.n. con un fotogramma tratto dal film, 80 fotografie b.n. in
tavole f.t. di Roberto Barbieri. Sceneggiatura completa. Prima edizione. € 150
Film del 1963 diretto da Gianfranco De Bosio e sceneggiato in collaborazione con
Luigi Squarzina. Fra gli interpreti: Gian Maria Volonté, Philippe Leroy, Tino Carra-
ro, Anouk Aimée, Raffaella Carrà. Siamo a Venezia, verso la fine del ‘43, Renato
Braschi e un gruppo di partigiani compiono atti di sabotaggio contro i tedeschi.
Sotto la vernice di un film d’azione è un dibattito politico ed etico, un’analisi storica
delle varie forze che, tra contraddizioni e attriti, si coagularono nel C.L.N. (Comita-
to di Liberazione Nazionale) nella lotta antifascista durante la Resistenza.
105. PASOLINI Pier Paolo (Bologna 1922 - Roma 1975),
Il Vangelo secondo
Matteo
, Milano, Garzanti [stampa: Officine Grafiche Garzanti - Milano], 1964 (1
settembre); 21,8x14,5 cm., legatura editoriale in tela, sovraccopertina, pp. 308
(4), copertina illustrata con un fotogramma b.n. tratto dal film, numerosi fotogram-
mi b.n. in tavole f.t. Prima edizione. € 250
Il film, girato nell’aprile/giugno 1964 viene proiettato per la prima volta alla XXV
Mostra di Venezia, il 4 settembre 1964. “Avrei potuto demistificare la reale situa-
zione storica, i rapporti fra Pilato e Erode, avrei potuto demistificare la figura di
Cristo mitizzata dal Romanticismo, dal Cattolicesimo e dalla Controriforma, demi-
stificare tutto, ma poi, come avrei potuto demistificare il problema della morte? Il
problema che non posso demistificare è quel tanto di profondamente irrazionale,
e quindi in qualche modo religioso, che è nel mistero del mondo. Quello non è
demistificabile (...). È dunque assolutamente necessario morire, perché, finché
siamo vivi, manchiamo di senso, e il linguaggio della nostra vita (con cui ci espri-
miamo, e a cui dunque attribuiamo la massima importanza) è intraducibile: un
caos di possibilità, una ricerca di relazioni e di significati senza soluzione di conti-
nuità”. Il film fu ampiamente apprezzato dalla critica cattolica, quanto duramente
contestato dalla sinistra. La figura di Cristo fu affidata al catalano Enrique Irazoqui
allora sindacalista diciannovenne, in Italia per cercare appoggi alla lotta contro il
regime franchista. Gli altri attori furono per la gran parte contadini della campagna
romana. Molti gli amici del regista che parteciparono alle riprese e, tra questi,
alcuni intellettuali di fama come Natalia Ginzburg, Alfonso Gatto, Mario Socrate
ed Enzo Siciliano, oltre al solito Ninetto Davoli. Pasolini ritaglia un ruolo anche per
l’anziana madre Susanna, che qui interpreta la Madonna anziana.
106. PASOLINI Pier Paolo (Bologna 1922 - Roma 1975),
Il Vangelo secondo
Matteo. Gesù [Enrique Irazoqui] con la corona di spine
, 1964 (aprile/giugno);
18x24 cm. Fotografia originale b.n. di Angelo Novi (Lanzo d’Intelvi 1930 - 1997),
scattata durante le riprese del film. La fotografia è riprodotta nel libro: P.P. Pa-
solini, Il Vangelo secondo Matteo, Milano, Garzanti, 1964; pag. 209. Timbro del
fotografo al retro. Vintage. € 600
Da sinistra a destra:
104. Enrico Maria Salerno, 1963
104. Il terrorista, 1963
Da sinistra a destra:
106. Enrico Irazoqui, 1963
105. Il Vangelo secondo Matteo, 1963
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107. BRUNO Edoardo,
Tendenze del cinema contemporaneo. Prefazione di Arman-
do Plebe
, Roma, Samonà e Savelli - Libreria Internazionale terzo Mondo [stampa:
Stabilimento Tipografico ITER - Roma], 1965 (7 gennaio); 21x13,4 cm., brossura, so-
vraccopertina, pp. 188 (4), copertina illustrata con un fotogramma virato in verde trat-
to dal film Vivre sa vie (ritratto di Anna Karina), design e impaginazione di Gigi Moretti.
In appendice una filmografia a cura di Adriano Aprà. Prima edizione. € 60
108. QUASIMODO Salvatore (Modica, Ragusa 1901 - Napoli 1968),
Anita Ek-
berg. A cura di Sennuccio Benelli
, Milano, Lerici Editori [stampa: Interpress Arti
Grafiche], 1965 (febbraio); 18x21 cm., brossura, pp. 36 (48), copertina illustrata
b.n. con un ritratto di Anita Ekberg e numerose fotografie b.n. n.t. Il testo è costitui-
to da un dialogo di Quasimodo con Anita Ekberg. Prima edizione. €150
“L’incontro fra il premio Nobel Salvatore Quasimodo e Anita Ekberg (...) è l’incontro
fra un poeta, creatore di miti per eccellenza e un mito in carne e ossa (...). Assistia-
mo così a un colloquio che è anche nello stesso tempo una singolare riflessione sul-
l’agire come personaggi vivi e operanti nella nostra società” (dal retro di copertina).
109. FABBRI Diego (Forlì 1911 - Riccione 1980),
La bugiarda. Tre atti
, Firenze, Val-
lecchi Editore [stampa: Officine Grafiche Vallecchi], 1965 (marzo); 18,6x12,5 cm.,
brossura, pp. 117 (3), copertina illustrata b.n. con un ritratto di Catherine Spaak tratto
dal film, 8 fotogrammi b.n. in 4 tavole f.t. Design di Bob Noorda. Allegata la fascetta
editoriale. Prima edizione illustrata, pubblicata in occasione del film. € 100
Opera teatrale da cui è tratto il film La bugiarda
di Luigi Comencini (Salò 1916
- Roma 2007). Fra gli interpreti: Catherine Spaak, Enrico Maria Salerno, Mario
Soldati, Francesca Dellera (che esordisce nella parte della neonata Isabella). Ma-
ria, ragazza bella e disinvolta, si finge una hostess per rendersi più attraente agli
occhi delle sue prede maschili. Inizia così a frequentare due uomini inconsapevoli,
dividendosi tra loro e inventando montagne di bugie finché il suo gioco non viene
scoperto. Maria non si perde d’animo e tenta di coinvolgerli in un ménage à trois. Il
film mantiene un tono spregiudicato e canzonatorio nei confronti del maschilismo
dell’epoca e tratteggia una memorabile figura di donna indipendente.
110. FELLINI Federico (Rimini 1920 - Roma 1993),
Giulietta degli spiriti. A cura
di Tullio Kezich
, s.l., Cappelli, “Dal Soggetto al Film n. 33” [stampa: Arti Grafiche
Cappelli - Rocca S. Casciano], 1965 (31 maggio); 21x13,5 cm., legatura editoriale
in tela, sovraccopertina, pp. 177 (1), copertina illustrata con un fotogramma b.n.
tratto dal film, 97 fotogrammi in nero e a colori in tavole f.t. Sceneggiatura comple-
ta e “la più lunga intervista che Fellini abbia mai concesso”. Esemplare completo
di errata corrige. Prima edizione. € 200
Secondo film a colori di Fellini. Soggetto di Federico Fellini e Tullio Pinelli; sceneggia-
tura in collaborazione con Ennio Flaiano e Brunello Rondi. Fra gli interpreti: Giulietta
Masina, Sandra Milo, Mario Pisu, Valentina Cortese, Milena Vukotic, Silva Koscina.
Giulietta ha festeggiato l’anniversario del suo matrimonio, ma è infelice perché sa
che Giorgio, il marito, ha una relazione con un’altra donna. In un primo tempo cerca
conforto spirituale interrogando un veggente indiano, poi cerca di instaurare un
dialogo con il marito e con la rivale. Il matrimonio è però ormai in crisi irreversibile e
sceglie la solitudine. Nella presa di coscienza svaniranno anche i fantasmi.
Da sinistra a destra:
107.
Tendenze del cinema, 1965
109.
La bugiarda, 1965
108.
Anita Ekberg, 1965
110.
Giulietta degli spiriti, 1965