N. 10, ottobre 2016
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N. 11 novembre 2014
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lorefice.annamaria@gmail.com
Milano è dietro l’angolo, il Ticino abbraccia
la Svizzera interna e la capitale della moda
nel mondo. È un territorio ricco di possibilità
e vantaggi».
Se un nostro giovane lettore volesse
intraprendere una carriera nella moda
svizzera, quali scuole potrebbe frequen-
tare?
«In Ticino c’è la STA, Scuola specializzata su-
periore di tecnica dell’abbigliamento e della
moda, molto valida a livello tecnico».
Per chi ha già frequentato una scuola in
Italia ci sono possibilità di stage in azien-
da o di essere assunti in Svizzera?
«In Italia ci sono ottime scuole, che puntano
molto sull’aspetto creativo, questo è positivo
però consiglierei comunque di frequentare
anche la STA in modo da compiere un per-
corso completo. La creatività è essenziale
però deve poggiare su precise conoscenze
tecniche. Alla fine, un capo disegnato lo si
deve saper realizzare e se la tecnica scarseg-
gia si rischia una cattiva riuscita. In seguito
sarebbe opportuno svolgere uno stage pres-
so uno stilista estero, così facendo si arric-
chisce sicuramente la propria esperienza».
Quali consigli darebbe ai giovani interes-
sati a questo settore?
«La scuola fornisce basi importanti poi bi-
sogna però sapersi mettere in gioco con il
proprio talento. Infatti, oltre a creatività e
tecnica, vorrei non si dimenticasse un altro
aspetto fondamentale: essere imprenditori di
se stessi. Non si deve aspettare la manna dal
cielo. Ognuno deve essere in grado di sapersi
costruire il proprio futuro, la propria carriera.
Comunque per consigli e informazioni ci si
può rivolgere a noi, anche tramite il nostro
sito».
Quello della moda è un settore che “ti-
ra”, anche in periodo di crisi?
«Nel settore dei beni di lusso, chi ha i soldi
non rinuncia a comprare anche se c’è la crisi.
Invece chi ha medie possibilità si rivolge alle
multinazionali della moda per il suo cambio
di stagione e spende una cifra che equivale
all’acquisto di un solo capo di uno stilista.
È chiaro che poi la qualità è completamente
diversa. I capi importanti durano a lungo».
Quali sono le competenze più richieste
in questo settore e che aprono maggiori
opportunità lavorative?
«Le competenze sono tante, non ci sono solo
gli stilisti e i sarti, pensi che nella Camera ab-
biamo persino un ambito che si occupa solo
di contraffazione dei marchi, poi c’è quello
molto importante del marketing, dell’organiz-
zazione degli eventi e così via. Tra l’altro apri-
remo a breve l’Accademia della moda dove
svolgeremo corsi ad altissimo livello per for-
mare professionisti del settore. Tutto questo
offrirà molte occasioni di lavoro».
Franco Taranto è il presidente della
Camera Nazionale della Moda Svizze-
ra. Al suo fianco nella foto, Miss Ticino
indossa l’abito “Madre Helvetia” crea-
to dalla stilista e membro della Came-
ra Dea Semadeni. info@cnms.ch
Le manipolazioni vengono
agite da persone disturbate,
che sovente mascherano con
“gesti d’amore”, un preciso
potere sulle loro vittime,
familiari e partner.
Kathya Bonatti,
psicoterapeuta svizzera,
analizza ma soprattutto
spiega come riconoscere e
difendersi dai manipolatori.
Lo stile vegano imperversa in
Ticino come in tutto il mondo.
Libri di ricette ed etici rivolti, in
particolare, agli onnivori. Per
ogni informazione su tutti i libri
in vetrina:
paceretica@piaceretica.ch
Vetrina dei libri dal CantonTicino
Lo stile vegano imperversa in
Ticino come in tutto il mondo.
Libri di ricette ed etici rivolti,
in particolare, agli onnivori.
Per ogni informazione
su tutti i libri in vetrina:
piaceretica@piaceretica.ch
vie federali, ideò l’Orologio ferroviario, posto in
ogni stazione elvetica. Design semplice, imme-
diatamente riconoscibile, ha il pregio di essere
ben leggibile: oggi viene apprezzato proprio
per queste sue caratteristiche, che gli hanno
valso un posto nel Museum of Modern Art
di New York.
Nel 1947 venne commercializzato il Pelapata-
te Rex.
Niente come quest’umile oggetto
descrive il carattere degli svizzeri: design
pulito, leggero ma solido, funzionalità semplice
ed ergonomica, risparmio economico. Lo zu-
righese Alfred Neweczerzal, suo inventore,
ha progettato questo piccolo oggetto econo-
mico e maneggevole, e soprattutto capace di
far risparmiare il troppo scarto che si genera
pelando le patate con il coltello. L’oggettino ha
avuto fortuna in Patria ed è stato copiato ovun-
que in varie fogge. Il Pelapatate Rex originale
è esportato in tutto il mondo ed è stato cal-
colato che se ne siano prodotti, ad oggi, oltre
60 milioni di pezzi.
Il bunker antiatomico (dal 1960), definito da
Scharpf «spazio di vita ipotetico», “esplose” nel
periodo della Guerra fredda con i rifugi antia-
tomici posti sotto la casa di proprietà, adibiti
oggi più che altro a cantina supplementare per
stivare biciclette, vecchie riviste e cassette di
patate. La «mania dei buchi», sottolinea l’auto-
re, è tipicamente svizzera, a partire da trafori
alpini, gallerie ferroviarie e viarie, grotte di ri-
storo, caveau bancari, casseforti in casa, fino
al noto formaggio traforato.
È nel 1962 che si vede la mitica (bernese)
Ursula Andress sorgere dal mare in bikini
bianco, in un’indimenticabile sequenza del film
“Agente 007 – Licenza di uccidere”. Ora c’è
anche Michelle Hunziker quale Vip elvetica più
popolare.
Alimenti come l’Ovomaltina e l’Aromat sono
alcuni dei simboli più noti, mentre il miscuglio
insaccato di carni miste, cervelat, con budelli
a rischio legato all’encefalopatia spungiforme
bovina (ESB) pareva fosse sul viale del tramon-
to, e magari non sarebbe stato un danno per
l’umanità.
Ad Ascona il prossimo 4 novembre, Oliver
Scharpf, parlerà delle principali ossessioni
elvetiche: dalla mania per le cavità sotterra-
nee, come detto prima, a quella delle minia-
turizzazioni, con l’emblematica, Swissminiatur,
minigolf, mini utensili e così via. Il tutto fornisce
un quadro solo apparentemente scanzonato,
in verità non si tratta di folklore, ma di un ulte-
riore interessante modo di comprendere un
popolo che, in rapporto ad un numero esiguo
di abitanti, ha saputo inventare un’infinità di
oggetti davvero “mitici”, ammirati e utilizzati in
tutto il mondo.
lorefice.annamaria@gmail.com
Lo chalet e altri miti svizzeri:
incontro con Oliver Scharpf,
venerdì 4 novembre 2016,
ore 20.30 entrata libera.
info@monteverita.org
www.monteverita.org