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, Ἀποκρίματα Severi et Caracallae
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ἐξετάσι = ἐξετάσει (Youtie). 50 κοινωνῖ (Westermann); κοινωνῖ = κοινωνεῖ (You-
tie); ἐνκλημ[ά (Westermann); ἐνκλημ[ά]των = ἐγκλημ[ά]των (Youtie). 52 Α]
πολλωνιου (Westermann); Ἀ]πολλων<ί>ου (Youtie); Ἡρακλ[είδ]ῃ (Youtie). 55
ἐπὶ = ἔτι (Bradford Welles); ἐπὶ = ἐπεὶ (Youtie, arangio ruiz). 57 .[.]ελαθῃω
Καιρενου (Westermann); […] ελα[.. τ]ῷ prima di un altro nome (d’ors); Ἀ[βδ]
ελάθῃ Ὠκαιρένου (Bradford Welles).
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traduzione:
in alessandria
(Prima mano) copie di risposte pubblicate nel portico del
ginnasio. 14 marzo 200 d.c. (Seconda mano, del medesimo scriba):
l’imperatore cesare lucio
settimio severo pio pertinace arabico adiabenico partico magno
augusto e l’imperatore cesare marco aurelio antonino augusto.
(Prima mano) ad Ulpio eraclano, detto anche callinico:
revocammo le pene imposte sugli alessandrini o gli egizî
quando annunciammo un tempo definito.
ad artemidoro, detto anche achille:
essendoti conformato alle decisioni rese, troppo tardi
impugni le cose valutate.
agli aurelii artemidoro, anubione e ad altri:
da compiere in conformità alle opinioni rese.
a cil…dis, detto anche mida, attraverso il figlio Filocrate:
in quanto ritieni che la vendita delle ipoteche
sia ingiustamente annullata, il prefetto della provincia pubblicherà
l’ordine che tu rientri nel possesso dei lotti sottratti
con forza senza accordo.
a m[a]thalge, figlia di ambrelo, attraverso suo figlio abdomanco:
alle donne non è vietato prendere denaro a mutuo e pagare
per conto di altri.
15 (marzo). similmente pubblicato nello stesso portico.
ad apollon, figlio di arnectote e ad altri:
le decisioni riguardanti le ispezioni (terriere) hanno
preso in considerazione imparzialmente gli egizî.
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ad aurelio sarapione:
recentemente vietammo che i sacerdozi dal lato materno
cadessero in successione.
a proclo, (figlio) di apollonio:
non è giusto che gli eredi scritti (nel testamento)
siano stati esclusi dalla ripartizione,
anche se le disposizioni
testamentarie si dice siano state falsificate.
gli incaricati delle controversie cureranno di citare
coloro che sono accusati, sempre che la causa
risulti iscritta nel ruolo dei processi.
a cronio, (figlio) di eraclide:
le malattie transitorie non consentono esenzioni dalle
liturgie cittadine. coloro che sono ammalati nel fisico
sono soggetti ai servizi cittadini, se sono in grado
di curare i loro affari.
16 (marzo). similmente.
a dioscoro, (figlio) di efestione e a piesei, (figlio) di osiris e ad altri:
noi abbiamo vietato che si paghi denaro, invece di grano.
a isidoro, (figlio) di deio:
l’egregius Fulvio plauziano prefetto del pretorio e nostro compagno
condurrà l’investigazione sulle audaci azioni di comone.
riguardo ad apione, l’esattore, se non egli non è
invischiato nelle accuse con comone,
tu avrai il prefetto della provincia come giudice.
a isidoro, detto anche eraclide, per mezzo di apollonio:
avendo rinunciato all’eredità paterna e
non avendo l’ausilio della minore età,
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poiché dici che il patrimonio è stato confiscato,
obbedisci alla legge delle vendite.
ad a[bd]elate, (figlia) di ocereno:
se ricevi tutori per gli orfani
al di fuori dell’ordine,
riguardo ai fondi sarà dato un giudice
nei confronti di coloro che sono stati assegnati.
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traduzione latina:
alexandria
responsorum exemplaria in vestibulo gymnasii exposita.
anno viii, phamenoth xviii. imperator caesar l. septimius severus
pius pertinax arabicus adiabenicus parthicus maximus augustus et
imperator caesar m. aurelius antoninus augustus:
Ulpio heraclano cui et callinico:
remisimus poenas alexandrinis vel aegyptiis imposita
mora addita
artemidoro cui et achilleo:
cognitis a te comprobatis
tarde reprehendis placita
aureliis artemidoro et anubioni, et ceteris:
cognitis obtemperandum est.
cil..dis cui et midae per eius filium philocrate
Uti rescissam esse venditionem hypothecarum
iniuste existimas, sic recipiendam tibi partem
ex agris sine conventione vi possessis
praefectus provinciae curet.
m[a]thalgae, ambreli filiae, per eius filium abdomanchum:
mutuam pecuniam mulieres accipere
et pro aliis solvere non prohibentur.
equidem exponitur die xix in eadem porticu.
apollini harnectoti filio et ceteris:
de investigationibus (fundorum) consilium commune
aegyptios animadvertit.
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aurelio sarapioni:
sacerdotia ex materno genere in
successionem venire iam dudum prohibuimus.
proclo apollonii filio
scriptos heredes, etsi testamenti falsi dicantur,
non est iustum de possessione deici.
curabunt autem qui praefecti iudiciis evocari
reos, si quidem res est in ordine cognitionum.
cronio heraclidis filio:
aegrotationes temporariae ne impediant viros a publicis officiis.
aegroti corpore agant rem publicam,
si curae suarum rerum sufficere possint.
xx equidem
dioscoro hephaestionis filio et piesie osiris filio et ceteris:
vetavimus solvere pecuniam pro frumento.
isidoro deii filio:
Fulvius plaudianus praefectus praetorii egregius
et nostrum familiaris examinabit quae comon ausus est.
de apione exactore, nisi socius comonis est,
praefectum provinciae ut iudicem habebis.
isidoro cui et heraclidi per apollonium:
paterna hereditate cessa, ex aetate non
habens auxilium, cum bona
publicata esse dicas, iuri venditionum
obtempera.
a[bd]elathe ocaereni filia:
si tutores orphanis extra ordinem recipeas,
contra eosdem iudex nominabitur
ad fundos defendendos.
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