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Congresso di Verona 27-28 agosto 2011
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Noi abbiamo trovato un possibile C.cornutum con 5 denti e senza fiori aperti, a Casagrande, uno con 5 denti e fiore
(parzialmente chiuso) bianco sulla Pedra da Macela e una pianta con 10 denti e fiore bianco anche
sulla strada tra Cunha
e Paraty, ad alta quota appena dopo il confine di stato SP-RJ.
Tutte le piante di Cornutum che abbiamo visto erano glabre o poco villose.
La pianta sulla Pedra da Macela presentava un’evidente pubescenza sui rami.
C.cornutum – Casagrande
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C.cornutum – Pedra da Macela
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C.cornutum – Paraty
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Nel complesso la situazione è poco chiara, ci sono diverse tipologie di piante molto diverse per pelosità e colori della
corolla, riunite sotto la stessa specie solo a causa del numero dei denti (nemmeno costanti in tutti gli esemplari).
Il prof. Bianchetti in alcune sue email ha in qualche modo sottolineato la "provvisorietà" della classificazione per la
variante a fiore bianco, dettata più che altro dalla non opportunità di creare troppe specie nuove.
Nonostante questi dubbi, il C.cornutum sulla strada tra Cunha e Paraty ci ha regalato uno dei momenti più intensi del
primo viaggio.
La pianta, singola e isolata, esattamente nel punto previsto, presentava un fusto tanto grande da far ritenere si trattasse
della stessa visitata da Bianchetti, Casali, Hunziker e Pereirae oltre 25 anni fa (v. esempio di scheda).
L'atmosfera irreale creata da una situazione meteorologica particolare (nebbia e pioggerellina in mezzo alla foresta nel
tardo pomeriggio) e la particolarità del ritrovamento hanno contribuito a creare un momento "magico".
Un cenno particolare merita l’origine del nome che in genere suscita curiosità; anche noi ci chiedevamo perché
“cornutum”, ma quando abbiamo visto i denti ben evidenti e leggermente ricurvi, come piccole corna, ci è stato tutto
chiaro!
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C. FRIBURGENSE
Il C.friburgense era di gran lunga il più ambito tra tutte le specie selvatiche che volevamo vedere.
La corolla campanulata-urceolata interamente colorata di viola/lilla lo
rendono unico tra tutti i Capsicum.
Eppure non c'è alcun dubbio che la specie appartenga a pieno diritto al genere Capsicum; i frutti sono sicuramente
piccanti e tutte le caratteristiche delle piante sono perfettamente in linea con quelle della altre specie selvatiche del SE
del Brasile.
La ricerca ci ha impegnato un giorno intero!
Conoscevamo siti lungo un unico percorso a tre diverse quote, ma solo ad una di queste quote (l’ultima visitata) abbiamo
effettivamente trovato piante ... e non è stato facile!
Come in un copione scritto per ottenere il massimo della suspence, il ritrovamento è avvenuto per gradi ...
un frutto appena allegato con un lunghissimo pistillo, un bocciolo del colore "giusto", un frutto con corolla secca e infine ...
gli inconfondibili, incredibili fiori.
Senza dubbio il momento più intenso dell'intera avventura brasiliana, 10 minuti di vuoto mentale, sopraffatti
dall'emozione!
La specie sembra fortemente a rischio estinzione; l'area in cui vive è ristrettissima (1000 metri quadrati) e il numero di
piante è di poche decine.
L'ambiente è sottoposto a periodici interventi umani di taglio (perché lungo una strada che porta ad antenne per le
comunicazioni con le piattaforme petrolifere in Atlantico).
Secondo il prof. Bianchetti esistono altre popolazioni, maggiormente protette, di cui non c'è però alcuna traccia in
letteratura (e forse è meglio così!).
Unica osservazione
sugli aspetti morfologici;
la lunghezza dei denti sembra piuttosto variabile;
in generale sono ben evidenti, ma alcuni fiori presentano denti molto
ridotti, seppur sempre chiaramente presenti.