OVADA
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L’ANCORA
3 SETTEMBRE 2017
Ovada. Sarà presentato ve-
nerdì 15 settembre, alle ore
20.45 presso il bell’Oratorio
della SS. Annunziata di via
San Paolo, il volume della
prof.ssa Paola Piana Toniolo
“La Confraternita e l’Oratorio
della Santissima Annunziata di
Ovada”.
A presentare il libro il prof.
Ar turo Vercellino ed il dott.
Mas simo Calissano, coordina-
tore delle Confraternite del
Pie monte. La pubblicazione,
che si avvale dell’impagina-
zione di Francesco Rebuffo e
della segreteria di Giacomo
Gastal do, è a cura dell’Acca-
demia Urbense e della Confra-
ternita dell’Annunziata. L’autri-
ce, nel la stesura del libro, ha
consul tato tre archivi storici:
quello della Confraternita
dell’Annun ziata, l’altro della
Parrocchia ovadese ed il terzo
della Dio cesi acquese.
Puntualizza nell’introduzio-
ne Marino Campora, priore
della Confraternita della SS.
Annun ziata e della Madonna
del Car melo: “…Come e qun-
do nac que la Confraternita? In
quali campi svolse la sua atti-
vità ca ritativa? Come fecero i
nostri predecessori ad arricchi-
re con sì mirabilmente l’Orato-
rio? E soprattutto come la
Confrater nita incise ne tessu-
tosociale di un’Ovada sfregiata
da guerre, pestilenze e pover-
tà, nei secoli in cui lo Stato so-
ciale non esi steva? Apparve
chiaro che per conoscere a
fondo la storia dell’Oratorio e
della sua Con fraternita, non
restava che consultare in mo-
do serio l’archivio storico ora-
toriale, ric co di volumi e di car-
te a co minciare dal 1500, i più
antichi dalal grafia quasi inde-
cifrabile e scritti in buona parte
in lati no.
Lo studio di tomi così pre zio-
si poteva essere effettuato so-
lo da persona dotata di com pe-
tenze e preparazione speci fi-
che. La soluzione venne tro va-
ta proprio all’interno della Con-
fraternita: la persona all’altez-
za di tale compito non poteva
che essere la prof.ssa Paola
Piana Toniolo, laureata in Let-
tere Moderne e di forma zione
paleografica. Il lavoro è stato
lungo, faticoso e com plesso.
Ma da tale studio è scaturito
un volume di grande interesse
pre noi e per le ge nerazioni fu-
ture, in quanto mette in luce
non solo la storia della Confra-
ternita ma anche gli usi ed i co-
stumi dell’Ovada dei secoli
passati, in gran par te dimenti-
cati. Siamo infatti alla presen-
za di una vera e propria storia,
anche se vista da un osserva-
torio particolare come quello
confraternale, che evidenzia
come le opere di ca rità, di as-
sistenza, di aiuto re ciproco an-
che in un contesto di povertà,
guerre e malattie, fossero
sempre fortemente presenti
nella nostra città.”
Il Parroco di Ovada don
Gior gio Santi: “Nell’immagina-
rio comune gli archivi sono
luoghi polverosi, pieni di carte
accu mulate col passare del
tempo, che danno un senso di
fastidio quando si pensa di do-
verli consultare. Chi però ha la
pa zienza, la competenza e la
passione di aprirli, studiarli a
fondo e tradurli in scritti vivaci,
fa emergere e gustare ciò che
la storia nasconde nelle sue
pieghe ed appare chiaramen-
te come il passato sia capace
di dare luce e senso al pre-
sente ed un’impronta al futuro
per ché esso non rimanga sen-
za memoria e senza radici.
L’ope ra della prof.ssa Toniolo
è dav vero così l’analisi metico-
losa delel carte d’archivio ora-
toriali, appositamente studiate,
ci of fre uno spaccato di storia
ova dese lunga diversi secoli,
che dà senso alla tuttora vivi-
da presenza della Confraterni-
ta e dell’Oratorio e spinge gli
ova desi a non disperdere va-
lori e tardizioni preziose.
Tale opera fa emergere il
ruolo indiscusso che l’espe-
rienza cristiana, espressa nel-
la de vozione e nella carità, ha
rap presentato lungo i secoli
nel formare le coscienze, tra-
man dare i valori, realizzare
opere d’arte, riunire persone
attorno ai medesimi ideali, su-
scitare protezione ed aiuto nei
tempi calamitosi, esprimere
gioia, serenità e speranza con
la ca denzata sequenza di fe-
ste che venivano promosse,
testimo niare fede in Dio e de-
vozione alla Madonna ed ai
Santi.
La prof.ssa Toniolo, nel col-
lo care le vicende affiorate dal-
le carte dell’Oratorio nell’alveo
più ampio della storia della
chiesa e del nostro territorio, ci
aiuta a comprendere che cosa
ha rappresentato per ovada
quella chiesa del “Borgo Nuo-
vo” con la sua Confraternita, di
cui hanno fatto parte uomini e
donne, molti dei quali portava-
no gognomi tuttora esistenti. E
come essa ha rappresentato
per la città un centro di irradia-
zione di vita cristiana. “
il libro, che contiene belle
fo togafie sul tema e che si
chiu de con l’elenco in ordine
alfa betico di ovadesi del Sei-
Set tecento, è stato scritto in ri-
cor do del dott. Napoleone
Asche ro.
L’Oratorio della SS. Annun-
ziata di via San Paolo è aperto
al mercoledì e sabato mattina
di ogni settimana.
E. S.
Il libro di Paola Piana Tonio lo
La storia di Ovada
nella sto ria dell’Oratorio
Ovada. Ci hanno scritto gli
alunni delle tre classi quinte.
“Tempo fa abbiamo accolto
a scuola Michele (fra tello della
nostra compagna Lucia) ed
Elisa, che hanno condiviso con
noi l’esperienza vissuta in
Congo dove sono stati volon-
tari due settimane ad aiutare
una poverissima co munità lo-
cale.
Siamo stati molto coinvolti
dai loro racconti, resi ancor più
vivi dai filmati e dalle foto che
han no proiettato sullo schermo
dell’aula magna.
Ci hanno spiegato come vi-
ve la gente “dell’inferno di Bu-
ka vu”, come è chiamata la zo-
na in cui abitano circa mille
perso ne in capanne fatte di
materiali vario (lamiere, legno,
teloni di recupero) senza luce,
acqua, gas e i più elementari
servizi igienici.
Un ambiente malsano quin-
di, e, nonostante la soffe renza,
comunque pieno di alle gria e
solidarietà.
Il gruppo di volontari italiani,
ospitato dalle suore del luogo,
in due settimane ha costruito
due casette unifamiliari in le-
gno ed ha insegnato loro come
procedere col lavoro in modo
da completarne circa duecento
in due anni, così da eliminare
le attuali baracche e permette-
re una vita più dignitosa.
Ci hanno parlato anche dei
bambini come noi. Le famiglie
povere e numerose devono
farsi aiutare nel lavoro dai figli,
perciò solo alcuni posso fre-
quentare la scuola retta dalle
suore e questi si considerano
molto fortunati. Oltre ad impa-
rare, a scuola trovano un pa-
sto sicuro, riso e fagioli, che at-
tendono con pazienza seduti a
terra e consumano, con mol ta
calma, direttamente con le ma-
ni attingendo da un piatto co-
mune. Ci ha impressionato sa-
pere che altri bambini dalla
strada spiano attraverso la
staccionata i compagni che
mangiano! Nell’intervallo can-
tano e ballano e si costruisco-
no da soli i loro giocattoli,
usando ciò che trovano fra i ri-
fiuti!
Maschi e femmine si ricono-
scono solo dai vestiti: quasi
tutti i bambini sono rasati per
difendersi meglio dai parassiti
(pidocchi e zecche) e curare
meglio i “funghi” (le micosi) cui
sono soggetti a causa delle
condizioni poco igieniche in cui
vivono. Se qualche bambi no
ha i capelli più lunghi signi fica
che appartiene ad una fa miglia
“più fortunata”...
Questa testimonianza ci ha
colpito molto e ci ha fatto riflet-
tere sulla poca importanza che
diamo alle cose, sullo spreco
del cibo che spesso facciamo
senza pensare a chi non ha
nulla e alle pretese che abbia-
mo...
Una grande lezione di vita
che ci è rimasta nel cuore!”
Scuola Primaria “Damilano”
Un viaggio in Congo...
tra realtà e sorprese!
Ovada. Grande successo an che per l’ultima “passeggiata sot-
to le stelle” del martedì al calar del sole, ben organizzata come
al solito dal Cai ovade se.
Ha camminato per noi Gioo vanni Sanguineti: “Ben 228 parte-
cipanti hanno camminato in un bel giro ad anello, con partenza
dalla sede del Cai in via XXV Aprile. Lo sviluppo è stato: via Vol-
tri, Volpina, Cimi tero Costa d’Ovada, Strada Costiera, via Redi-
preto, via Molare, corso Italia e ancora la sede del Club alpino ita-
liano.
Tutti hanno molto gradito il percorso ed il rinfresco finale of-
ferto dallo stesso Cai.
Arrivederci alle camminate se rali del 2018!”
Ben 228 i partecipanti all’anello
Chiudono con successo le
“passeggiate sotto le stelle”
Ovada. E’ attivo in città, in
via Novi 21, il servizio “Baby-
Par king per l’Ovadese”.
Il servizio è promosso dal
Co mune di Ovada, d’intesa
con i Comuni di Castelletto,
Rocca Grimalda, Silvano, Ta-
gliolo e Trisobbio.
“Per l’anno educativo
2016/2017 è stato possibile
proseguire le attività proget-
tuali, avviate negli anni prece-
denti, grazie alla Fondazione
Cassa di Risparmio di Ales-
sandria che, con il suo contri-
buto economico, ha permesso
di dare continuità ai servizi re-
si all’utenza e soddisfare così i
bisogni emersi sul territorio.
Il servizio si rivolge ai bambini
di età compresa tra i 13 mesi
ed i 3 anni e ai loro familiari, of-
frendo ai bambini l’opportuni tà
di vivere esperienze ludiche e
formative in un ambiente ap-
positamente strutturato e alle
famiglie opportunità di confron -
to e di consulenza a livello psi-
co-pedagogico.” L’inserimento
dei bambini av viene attraverso
una apposita lista di accesso,
compilata se condo un ordine
decrescente di età, partendo
cioè dai più grandi e scenden-
do via via ai più piccoli.
Le richieste di iscrizione pos-
sono essere presentate in
qualsiasi momento dell’anno,
una volta che il bambino ha
compiuto 6 mesi di età.
Le liste di accesso sono stilate
due volte l’anno, nel mese di
giugno e nel mese di dicembre
e per essere inseriti in queste
liste di accesso occorre pre-
sentare richiesta di iscrizione
al Comune di Ovada, via Tori-
no 69, entro la seguente sca-
denza: il 30 novembre per es-
sere inseriti nella lista di ac-
cesso predisposta nel mese di
dicembre.
Per bimbi tra i 13 mesi e 3 anni
Sei Comuni per il “Baby
Parking per l’Ovadese”
Tagliolo Monf.to. Si è spen-
to all’età di 94 anni don Luigi
Gandolfo, già parroco di Ta-
gliolo Monferrato.
Nato a Rocchetta Palafea, è
stato per quarant’anni parroco
del paese altomonferrino.
Da due anni era infermo, cu-
rato amorevolmente da Maria
e da Domenico. Nell’ultima
settimana della sua vita sì è
aggravato ed è mancato il 13
agosto.
Dal 2010 nella Parrocchia di
San Vito è subentrato don Ro-
berto Caviglione.
Don Gandolfo era nato il 27
marzo 1923 da Giuseppe e
mamma Erminia, una famiglia
semplice e di grandi insergna-
menti.
La sua infanzia fu caratteriz-
zata dalla crescita con i suoi
numerosi fratelli, tra cui Oreste
che gli indicò la strada del Se-
minario di Acqui. Fu ordinato
sacerdote il 29 giugno 1947
dal Vescovo Dell’Omo.
Dopo una breve permanen-
za come vice parroco ad Ac-
qui, fu assegnato alla Parroc-
chia di Toleto nel 1950, occu-
pandosi della comunità della
zona.
Il 5 aprile 1970 fu designato
alla Parrocchia di San Vito
Martire di Tagliolo, dove vi re-
stò come Parroco fino al 2010,
momento in cui venne sostitui-
to per motivi di età e salute
dall’attuale parroco don Ro-
berto Caviglione.
Negli anni in cui visse a Ta-
gliolo, si è sempre speso per il
bene della comunità, realiz-
zando importanti opere di ri-
strutturazione: San Rocco,
Madonna delle Grazie, San
Pietro a Mongiardino e San
Benedetto.
È mancato il 13 agosto nella
Canonica, come era suo desi-
derio terminare la vita terrena.
Dopo il rito funebre celebra-
to dal Vescovo diocesano
mons. Pier Giorgio Micchiardi
il 16 agosto, la salma è stata
tumulata al cimitero di Bista-
gno, nella tomba di famiglia.
Red.Ov.
All’età di 94 anni
Si è spento don L. Gandolfo
già parroco di Tagliolo
Rosetta RAPETTI
ved. Piana
“Dal cielo veglia sempre su di
noi, sei il nostro angelo custode”.
Nel 7° anniversario dalla scom-
parsa la ricordano con immuta-
to affetto la figlia Franca, il genero
Augusto, il suo adorato nipote
Roberto con Cris nella s.messa
che verrà celebrata domenica 3
settembre alle ore 10,30 nella
chiesa parrocchiale di Carpene-
to. Grazie di cuore a quanti vor-
ranno partecipare.
ANNIVERSARIO
Mostra in omaggio
a Piera Vegnuti
Ovada. È stata inaugurata il
24 agosto, presso la sala Don
Bosco di Masone, la mo stra col-
lettiva “Dedicato… a Piera”. Un
omaggio alla figura della pittrice
ovadese Piera Vegnuti da par-
te dei suoi allievi. In esposizione
opere di Moni ca Bassi, Stefano
Bessini, Grazia Carlini, Enrica
Cassi nelli, Attilio Cattaneo, San-
tina Ferrari, Vittore Grillo, Elena
Grossi, Patrizia Laguzzi, Ana nio
Licheri, Gabriella Macciò, Gian-
domenico Macciò, Paola Mal-
fatti, Giancarlo Oliveri, Bina Ot-
tonello, Ivana Ottonello, Paolo
Ottonello, Santina Otto nello,
Andrea Pastorino, Anna maria
Pastorino, Monica Pa storino,
Valeria Pastorino, Da niela Ra-
vera, Ivana Ravera, Cinzia Rin-
co, Piera Vigo. Hanno presen-
tato la mostra lo studioso d’ar-
te Ermanno Luz zani ed il prof.
Tomaso Pirlo.
Fornitura di idropitture
Ovada. Il Comune settore tecnico ha affidato alla ditta Color
Marker di Arata, con sede in via Ruffini, la fornitura di idropitture
e materiale vario per svolgere l’attività di manutenzione degli im-
mobili comunali, per un importo di complessivi euro 1.185,25.
“Recintare i fondi agricoli
o non coltivare più”
Ovada. “Recintare i fondi agricoli (con grandi investimenti pri-
vati e forte impatto ambientale) o non coltivare più.
La Cia di Alessandria, dopo le numerose segnalazioni e pro-
teste raccolte relative ai danni da fauna selvatica, vede in que-
ste alternative lo scenario futuro per alcune zone del nostro ter-
ritorio. Il problema, ormai noto, è diffuso su tutta la provincia, in
particolar modo nella zona dell’Ovadese e dell’Acquese (dove si
producono, tra l’altro, vini a denominazione).
I cinghiali e i caprioli sono i principali co-responsabili (somma-
ti a problemi quali gelata tardiva e grandine) in quanto - compli-
ce la siccità - cercano abbeveraggio e cibo nei campi coltivati.
In questa annata agraria particolarmente colpita da fenomeni
meteo avversi, la situazione - riferiscono gli imprenditori agricoli
associati Cia - non è più sostenibile.
Dato che le recinzioni con fili elettrificati non hanno più suc-
cesso e gli interventi per il contenimento della fauna selvatica,
quando presenti, sono inefficaci, sarà necessario recintare con
tralicci e reti alte e robuste ogni appezzamento investito a pro-
duzioni “a rischio” per continuare l’attività agricola.
L’alternativa, come paventato da qualche imprenditore, è la
cessazione di attività.
Mostra fotografica di Lucia Bianchi
Ovada. Notevole successo della mostra fotografica di Lucia
Bianchi nelle serate ferragostane di “Costa Fiorita”.
Il tema trattato nell’occasione era “Come quando fuori pio-
ve”: protagoniste le carte da gioco unite al corpo femminile.
Un altro successo della brava fotografa ovadese, dopo “Schie-
ne”.