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Soggetto e sceneggiatura di Nicola Badalucco, Enrico Medioli, Luchino Visconti.
Fra gli interpreti: Dirk Bogarde, Helmut Berger, Umberto orsini, Florinda Bolkan,
Charlotte Rampling. “Götterdämmerung è così, non potevo aprire nessuno spira-
glio di speranza in quella famiglia di mostri, non era possibile, era come dire «spe-
riamo che questi mostri ritornino a vivere». No, lì andavano asfissiati tutti, chiusi
in una camera a gas, senza lasciare nessuno spiraglio. All’inizio volevo salvae
Guenther tra tutti quei personaggi, ma poi piano piano mi sono convinto che non
avrebbe corrisposto lla realtà. La realtà è che anche Guenther veniva incamerato
dal nazismo e che quindi anche lui andava gassato (...) perché il nazismo è stato
così, non c’è stato scampo per nessuno” (pp. 18-19).
141. PASOLINI Pier Paolo (Bologna 1922 - Roma 1975),
Medea,
s.l., Euro Inter-
national Films [stampa: Rotograph - Roma], 1969 (21 novembre); 46x66 cm., po-
ster, composizione con un fotogramma a colori tratto dal film, su fondo grigio, titoli
in bianco e rosso. In primo piano l’atleta Giuseppe Gentile nei panni di Giasone. A
margine è stampata la nota “Anicagis: V. 218 del 21/11/1969”. Con menzione di
“Prima edizione italiana”. Edizione originale. € 150
142. PASOLINI Pier Paolo (Bologna 1922 - Roma 1975),
Medea
, Milano, Gar-
zanti [stampa: Aldo Garzanti Editore - Milano], 1970 (2 aprile); 21,5x14,5 cm.,
egatura editoriale in tela, sovraccopertina, pp. 153 (5), copertina illustrata b.n.
con un fotogramma tratto dal film, 24 tavole b.n. f.t. con numerosi fotogrammi
tratti dal film, girato fra il maggio e l’agosto 1969. Sceneggiatura completa. Prima
edizione. € 250
Sceneggiatura di Pier Paolo Pasolini ispirata all’omonima opera di Euripide. Fra
gli interpreti: Maria Callas, Laurent Terzieff, Massimo Girotti, Giuseppe Gentile.
“Ho riprodotto in Medea tutti i temi dei film precedenti. [...] Quanto alla pièce di
Euripide, mi sono semplicemente limitato a trarne qualche citazione. [...] Medea
è il confronto dell’universo arcaico, ieratico, clericale, con il mondo di Giasone,
mondo invece razionale e pragmatico. Giasone è l’eroe attuale che non solo ha
perso il senso metafisico, ma neppure si pone ancora questioni del genere. È il
‘tecnico’ abulico, la cui ricerca è esclusivamente intenta al successo. [...] Confron-
tato all’altra civiltà, alla razza dello ‘spirito’, fa scattare una tragedia spaventosa.
L’intero dramma poggia su questa reciproca contrapposizione di due ‘culture’,
sull’irriducibilità reciproca di due civiltà”. [...] Potrebbe essere benissimo la storia
di un popolo del Terzo Mondo, di un popolo africano, ad esempio, che vivesse la
stessa catastrofe venendo a contatto con la civiltà occidentale materialistica” (Pier
Paolo Pasolini).
143. PETRI Elio (Roma 1929 - 1982) - PIRRO Ugo (Ugo Mattone, Salerno 1920
- Roma 2008),
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto. Testo integrale
della sceneggiatura con una prefazione di Franco Fornari
, Roma, Tindalo [stam-
pa: Tipografia Salemi - Roma], 1970 (maggio); 17,5x9 cm., brossura, pp. 216 (8),
2 ritratti fotografici di Pirro e Petri b.n. al retro di copertina. Sceneggiatura integrale
del film. Prima edizione. € 150
Soggetto e sceneggiatura di Elio Petri e Ugo Pirro. Fra gli interpreti: Gian Maria
Volonté, Florind Bolkan, Sergio Tramonti. “L’«Indagine» è soprattutto un film po-
litico e come tale ha avuto grande successo fra i giovani. Così gli autori hanno
preferito pubblicare la sceneggiatura completa in una collana economica, impe-
gnata e maneggevole, senza fotogrammi, senza compiacimenti per teorici del
cinema ed esteti. Il commissario-assassino, interpretato nel film da Gian Maria
Volonté, è l’immagine del potere nel pieno esercizio delle sue funzioni repressive
e coercitive. Il delitto è la sua pena, la sua contraddizione permanente. Lo studen-
te Pace, anarchico individualista, è l’elemento che insidia la complessa macchina
psicologica del potere e la scardina alla fine con il suo «anticomportamento»” (dal
retro di copertina).
Da sinistra a destra:
141. Medea, locandina, 1969 | 142. Medea, 1969
143. Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, 1970
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144. CITTI Sergio (Roma 1933),
Ostia. Un film di Sergio Citti. Sceneggiatura di
Sergio Citti e Pier Paolo Pasolini
, Milano, Garzanti [stampa: Aldo Garzanti Editore
- Milano], 1970 (27 maggio); 21,7x14,7 cm., legatura editoriale in tela, sovraccoperti-
na, pp.222 (2), numerose illustrazioni b.n. in 16 tavole f.t., fotogrammi tratti dal film e
dalla sua lavorazione. Introduzione di Pier Paolo Pasolini. Prima edizione. € 120
Fra gli interpreti: Laurent Terzieff, Franco Citti, Anita Sanders, Ninetto Davoli. “C’è
nel film l’oleografia di un Diavolo-pipistrello che porta sul suo groppone una ragazza
bionda. E questo elemento «voluto», di carattere manieristico popolare si inserisce,
contaminandosi, con il realismo degli altri personaggi. E’ questa contaminazione che è
indefinibile. E fa sì che Ostia sia un’affabulazione nata da esperienze profonde e atroci
dell’Autore perché Sergio Citti non è un borghese spiritualista. Egli non crede in niente.
La demonicità della donna è una sua ossessione privata, che non ha doppifondi spiri-
tualistici o religiosi: resta inerte e ontologica” (P.P. Pasolini, dal risvolto di copertina).
145. CAPRIOLI Vittorio (Napoli 1921 - 1989),
Splendori e miserie di Madame
Royale visto da Maccari. Con Ugo Tognazzi - Diretto da Vittorio Caprioli [Que fais-
tu grande folle?]
, s.d. [1970]; 94x67 cm., affiche, disegno a colori su fondo nero di
Mino Maccari (Siena 1898 - Roma 1989). Pubblicato in occasione della prima del
film. Edizione originale. € 350
Soggetto e sceneggiatura di Vittorio Caprioli, Enrico Medioli, Bernardino Zapponi.
Alessio è un ballerino omosessuale che ha abbandonato il mondo dello spettacolo
per prendersi cura di Mimmina, figlia di un suo vecchio amico, che viene arrestata
dopo aver subito un aborto. Alessio, che insieme al suo compagno tiene periodica-
mente degli intrattenimenti “en travesti” con gli amici della comunità omosessuale,
viene ricattato dal commissario di polizia, da cui è attratto, e accetta di fare l’informa-
tore permettendo la cattura di alcuni malviventi. Le voci delle sue confidenze girano
velocemente e l’uomo, rimasto solo e senza protezioni, verrà ucciso dalla malavita.
146. PASOLINI Pier Paolo (Bologna 1922 - Roma 1975),
Il Decameron. Scena
esterna
, (Roma), 1970 (settembre/ottobre); 17,8x24 cm., Fotografia originale di M.
Alba Russo, scattata durante le riprese del film, stampa di epoca recente. € 80
Girato nel settembre/ottobre 1970 viene proiettato per la prima volta al XXI Fe-
stival di Berlino, il 29 giugno 1971. “Io ho ritagliato un Boccaccio mio, particolare.
Il mio Boccaccio è infinitamente più popolare del Boccaccio reale. Il Boccaccio
reale è popolare in un senso molto più vasto di questa parola: la borghesia veniva
lecitamente compresa nel popolare. [...] Quindi ho ritrovato quella gioia e l’ho,
diciamo così, sostituita con quella innocente gioia popolare, in un mondo che è ai
limiti della storia, e in un certo senso fuori della storia.” (Pier Paolo Pasolini).
147. PASOLINI Pier Paolo (Bologna 1922 - Roma 1975),
Il Decameron. Franco
Citti (Ser Cepparello) e Pierpaolo Pasolini (un allievo di Giotto)
, (Roma), 1970
(settembre/ottobre); 23,5x17,5 cm. Fotografia originale di M. Alba Russo, scatta-
ta durante le riprese del film, stampa di epoca recente. € 80
148. ROSI Francesco (Napoli, 1922),
Uomini contro. A cura di Callisto Cosulich
,
Bologna, Cappelli, “Dal Soggetto al Film, n. 41” [stampa: Stabilimento Tipografico
Cappelli - Rocca S. Casciano], 1970 (10 ottobre); 21x13 cm., brossura, pp. 161
(7), copertina illustrata con un fotogramma a colori tratto dal film, 86 fotogrammi in
nero e a colori in tavole f.t. Sceneggiatura completa. Prima edizione. € 100
Da sinistra a destra:
144. Ostia, 1970
144. Citti, Terzieff, Pasolini, 1970
146. Il Decameron, foto di scena, 1970
147. Il Decameron, foto di scena, 1970
145. Splendori e miserie di Madame Royale, 1970
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