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186. VILLAGGIO Paolo (Genova 1938),
Le lettere di Fantozzi
, Milano, Rizzoli
Editore [stampa: Stabilimento di Rizzoli Editore - Milano], 1976 (marzo); 22x13,8
cm., legatura editoriale in tela, sovraccopertina, pp. 135 (1), copertina illustrata a
colori con un ritratto fotografico dell’autore nelle vesti di Fantozzi di Erico Menczer.
Impaginazione e design di Enzo Aimini. Prima edizione. € 80
“Caro lettore, Le lettere di Fantozzi
sono soltanto la raccolta di una mia collabora-
zione domenicale ad un quotidiano di Roma. (...). Sento quindi il dovere di rivelare
tutta la verità a quegli ingenui acquirenti che pensassero di trovarvi il seguito della
fortunata serie di Fantozzi. Solo l’avidità dell’Editore mi ha coinvolto in questa
truffa della quale mi scuso molto con tutti” (Paolo
Villaggio, pag. 133).
187. BELLOCCHIO Marco (Bobbio, Piacenza 1939),
Marcia trionfale. Soggetto
di Marco Bellocchio. Sceneggiatura di Marco Bellocchio e Sergio Bazzini. A cura
di Anna Maria Tatò
, Torino, Einaudi, “Nuovi Coralli n. 161” [stampa: Officine Fo-
tolitografiche - Casarile, Milano], 1976 (20 marzo); 19,5x11,5 cm., brossura, pp.1
61 (3), copertina illustrata a colori con un fotogramma tratto dal film, numerosi
fotogrammi b.n. tratti dal film n.t. Fotografie di Gianfranco Massa. Sceneggiatura
completa, con una nota del regista. Prima edizione. € 80
Film del 1976 diretto da Marco Bellocchio e sceneggiato in collaborazione con
Sergio Bazzini. Fra gli interpreti: Franco Nero, Michele Placido, Miou Miou. “Io
non ho cercato di descrivere quello che accade veramente nelle caserme italiane
(...). A me interessava soprattutto una cosa: una istituzione che non permette la
creatività, che non permette la dialettica, che non permete la discussione su se
stessa (...), ebbene questa realtà è sempre e comunque negativa, indipendente-
mente dai suoi livelli di ferocia. (...) L’istituzione militare va distrutta” (dal retro di
copertina).
188. AA.VV. (Silvano Agosti - Marco Bellocchio - Sandro Petraglia - Stefano Rulli),
Matti da slegare
, Torino, Einaudi, “Nuovi Coralli, n. 156” [stampa: Officine Fotolito-
grafiche - Casarile, Milano], 1976 (15 maggio); 19,5x11,5 cm., brossura, pp. 145
(9), copertina illustrata con un fotogramma b.n. tratto dal film, vari fotogrammi b.n.
n.t. Prima edizione. € 80
Film uscito nel 1975. Girato in 16 mm nel manicomio di Colorno e finanziato dalla
provincia di Parma, è la riduzione di Nessuno o tutti, film documento in due parti
(Tre storie e Matti da slegare) di 100´ ciascuna, distribuito nel circuito alternativo
di ospedali psichiatrici, scuole, cineclub, circoli politici e culturali. Ispirandosi alle
idee di Franco Basaglia, la tesi è racchiusa nel titolo: i malati mentali sono persone
“legate” in molti modi e per diverse cause. Occorre slegarli, liberarli, reinserirli nella
comunità.
189. AA.VV. (Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Tullio Pinelli),
Amici miei.
Romanzo
, Milano, Rizzoli Editore [stampa: stabilimento di Rizzoli Editore - Mi-
lano], 1976 (giugno); 22,2x14,2 cm., legatura editoria in tela, sovraccopertina,
pp. 140 (4), copertina illustrata a colori, impaginazione e design di John Alcorn.
Prima edizione. € 100
Romanzo tratto dal film del 1975, diretto da Mario Monicelli per il soggetto e la
sceneggiatura di Pietro Germi, Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Tullio
Pinelli e l’interpretazione di Ugo Tognazzi, Gastone Moschin, Philippe Noiret,
Adolfo Celi, Duilio Del Prete. “Questo libro deriva direttamente dal soggetto del
film Amici miei che due anni fa inventammo insieme a Pietro Germi e dalla sce-
neggiatura che scrivemmo per lui subito dopo. Quel lavoro allora glielo avevamo
dedicato con grande gioia e divertimento. Questo glielo dedichiamo con molta
malinconia...” (pag. 5).
Da sinistra a destra: 186. Lettere di Fantozzi, 1976 | 187. Marcia trionfale, 1976 | 188. Matti da legare, 1976 | 189. Amici miei, 1976
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190. FELLINI Federico (Rimini 1920 - Roma 1993) - ZAPPONI Bernardino
(Roma 1927 - 2000),
Casanova. Sceneggiatura originale
, Torino, Giulio Ei-
naudi Editore “Nuovi Coralli, 169” [stampa: Officine Fotolitografiche - Casari-
le, Milano], 1976 (5 giugno); 19,5x11,4 cm., brossura, pp. 155 (5), copertina
illustrata a colori con un bozzetto di Giuliano Gèleng per la pubblicità del film,
numerosi fotogrammi b.n. n.t. Prima edizione. € 70
Film del 1976, ispirato alla Storia della mia vita
di Giacomo Casanova. Fra gli
interpreti: Donald Sutherland, Tina Aumont, Carmen Scarpitta. “La sceneggiatura
del Casanova
che qui pubblichiamo è quella originariamente scritta da Federico
Fellini e Bernardino Zapponi. Come inevitabilmente accade nella realizzazione di
un’opera cinematografica di Fellini, la sceneggiatura finale si discosta alquanto da
quella scritta a tavolino” (dalla Nota dell’editore)
. “Sullo sfondo ci sono le grandi
capitali europee, le corti e le ville, le taverne e le alcove; c’è soprattutto Venezia,
tenera e crudele, sensuale e bislacca, sempre inseguita e mai raggiunta, solcata
da visioni inquietanti. I personaggi sono proprio quelli, spesso eccessivi che
l’anedottica casanoviana ha reso famosi. Ma Fellini si è servito delle avventure
e dell’epoca del mitico seduttore come di un pretesto per ricreare un balletto di
Amore e Morte, una di quelle sue favole strepitose, sostenute da una fantasia
imprevedibile, che sfuggono ad ogni etichetta e ad ogni interpretazione riduttiva
(dal retro di copertina).
191. FERRERI Marco (Milano 1928 - Parigi 1997),
L’ultima donna
, Torino,
Einaudi, “Nuovi Coralli n. 170” [stampa: Officine Fotolitografiche - Casarile,
Milano), 1976 (18 dicembre); brossura, pp. 306 (8), copertina illustrata a
colori con un fotogramma tratto dal film, ritratto fotografico b.n. di Marco
Ferreri al controfrontespizio, alcuni fotogrammi tratti dal film b.n. n.t. Prima
edizione. € 90
Film del 1976, diretto da Marco Ferreri e da lui sceneggiato in collaborazione con
Rafael Azcona e Dante Matelli. Fra gli interpreti: Gérard Depardieu, Ornella Muti,
Michel Piccoli. Giovanni è un ingegnere in cassa integrazione che è stato lasciato
dalla moglie e vive con il figlio nella grigia periferia industriale di Parigi. All’asilo
del bambino conosce Valeria che, in crisi col fidanzato, si mette a frequentarlo. I
due vanno a convivere ma dopo un iniziale periodo molto felice il rapporto scivola
nella routine e si incrina senza un motivo ben preciso. In seguito ricompare l’ex
moglie e Giovanni trova pure una nuova fiamma. Nel finale, Giovanni, torturato
dall’impotenza psicologica a gestire la sua vita sentimentale ed accusato di fallo-
crazia dalle donne, si evira.
192. TAVIANI Paolo (San Miniato 1941) - TAVIANI Vittorio (San Miniato 1929),
Padre padrone. Introduzione di Mino Argentieri. Trascrizione dal film di Emma
Ferrini
, Bologna, Cappelli Editore “Dal Soggetto al Film, 54” [stampa: Stabilimento
Poligrafico - Rocca San Casciano], 1977 (settembre); 21x13 cm., brossura, pp.
117 (3), copertina illustrata a colori con un fotogramma tratto dal film, 64 fotogram-
mi in nero e a colori in tavole f.t. Sceneggiatura completa. Prima edizione. € 120
Soggetto di Gavino Ledda, sceneggiatura di Paolo e Vittorio Taviani. “Una giuria in
vena di imprese anticonformistiche, presieduta da Roberto Rossellini ha conferito
il massimo premio dell’ultimo Festval di Cannes a Padre padrone dei fratelli Tavia-
ni, un film che non avrebbe mai dovuto vincere tanto lontani sono i suoi caratteri
da ciò che occorre per emergere in simili manifestazioni. Liberamente tratto dal
noto racconto di Gavino Ledda, Padre padrone mostra, in ogni caso, di essere
un’esperienza memorabile. «Una tragedia ottimista» la definisce Mino Argentieri
(...) per dare il senso della complessità e della novità di un’opera che è certamente
«un punto di arrivo per i fratelli Taviani, una vetta della loro arte, della loro poe-
sia...” (dal retro di copertina).
Da sinistra a destra: 190. Il Casanova di Fellini, 1976 | 191. L’ultima donna, 1976 | 192. Padre padrone, 1977 | 192. I fratelli Taviani, 1977