Microeconomia



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Le quote di produzione


Il governo può mantenere artificialmente elevato il prezzo di un bene inducendo una contrazione dell’offerta attraverso strumenti legislativi, definendo la quota di produzione di ciascuna impresa. Se le quote sono ben calcolate, il prezzo può essere spinto a qualsiasi livello.
Questo è esattamente quello che succede nelle città per mantenere alte le tariffe dei taxi: si riduce l’offerta imponendo a ogni tassista una licenza e, limitando il numero massimo di licenze.
I programmi di incentivazione Nella politica agricola degli Stati Uniti la produzione viene limitata attraverso incentivi, anziché con quote di produzione (incentivi a chi lascia incolta la terra).




Il contingentamento delle importazioni e i dazi doganali

In molti paesi si ricorre a contingentamenti delle importazioni e dazi doganali per mantenere il prezzo interno di un bene al di sopra di quello internazionale, permettendo così all’industria nazionale di godere di profitti più elevati di quelli che realizzerebbe in un regime di libero scambio.


L’effetto di una tassa o di un sussidio
Una tassa di 1 euro su un bene provocherebbe indubbiamente un aumento del prezzo, ma solitamente in misura inferiore a u euro e, a volte, molto inferiore.
L’effetto di un’imposta specifica Per semplicità, consideriamo il caso di un’imposta specifica: una tassa di ammontare fisso per ogni unità venduta.
Supponiamo che il governo applichi una tassa di t centesimi di euro su ogni unità venduta di un dato bene. P0 e Q0 sono prezzo e quantità di equilibrio prima dell’applicazione della tassa, Pb è il prezzo corrisposto dal compratore e Ps quello incassato dal venditore dopo l’applicazione della tassa. Si noti che Pb – Ps = t.
La soluzione consiste nel trovare la quantità che corrisponde a Pb sulla curva di domanda e a Ps su quella di offerta, in modo che la differenza tra Pb e Ps sia uguale alla tassa t. Nella figura 9.17 tale quantità è Q1.
Nella figura 9.17 l’onere si ripartisce quasi equamente tra compratori e venditori: il prezzo di mercato aumenta di metà dell’ammontare della tassa e quello incassato dal venditore diminuisce della stessa misura.
Come mostra la figura 9.17, l’equilibrio successivo all’applicazione della tassa richiede il verificarsi di quattro condizioni:

  1. La quantità venduta e il prezzo di acquisto Pb devono giacere sulla curva di domanda.

  2. La quantità venduta e il prezzo di vendita Ps devono giacere sulla curva di offerta.

  3. La quantità domandata deve essere uguale a quella offerta.

  4. La differenza tra il prezzo di acquisto e quello di vendita dev’essere uguale all’ammontare della tassa t.









Se la domanda è relativamente anelastica e l’offerta relativamente elastica, l’onere ricade principalmente sul compratore, come si evince dalla figura 9.18(a) (per esempio dato che le sigarette danno dipendenza, l’elasticità della domanda è bassa, per cui l’onere delle ascisse sui tabacchi ricade prevalentemente sui fumatori.
La figura 9.18(b) illustra il caso opposto: se la domanda è relativamente elastica e l’offerta relativamente anelastica, l’onere della tassa ricade prevalentemente sui venditori.

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