Microeconomia


La variazione del surplus del produttore



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La variazione del surplus del produttore


In presenza di prezzi amministrati, alcuni produttori rimangono nel mercato, mentre altri escono. Entrambi i gruppi vedono diminuire il proprio surplus del produttore:quelli che rimangono nel mercato e producono la quantità Q1 percepiscono un prezzo inferiore e perdono surplus in misura corrispondente all’area del rettangolo A. Inoltre, la produzione complessiva diminuisce: il triangolo C, evidenziato in colore chiaro, misura l’ulteriore perdita di surplus del produttore, che colpisce le imprese che sono costrette a uscire dal mercato e quelle che vi restano ma sono costrette a produrre una quantità inferiore. La variazione totale del surplus del produttore è pari a (-A-C)


La perdita secca


La perdita di benessere subita dai produttori non è compensata dal guadagno dei consumatori. L’applicazione di prezzi amministrati risulta in una perdita netta di surplus totale, che chiamiamo perdita secca. La perdita di benessere dei produttori è maggiore del guadagno dei consumatori; abbiamo così una perdita secca pari alle aree dei due triangoli B e C.
Se i responsabili della politica economica attribuiscono un’importanza maggiore al surplus del consumatore rispetto al surplus del produttore, la perdita secca derivante dall’imposizione di prezzi amministrati potrebbe non avere un peso politico rilevante.




L’efficienza di un mercato concorrenziale


I prezzi regolamentati provocano una perdita secca di benessere: un tale provvedimento, dunque, ha un costo per la società in termini di efficienza.
Naturalmente, questo non significa che si tratti di un cattivo provvedimento, perché potrebbe essere teso al raggiungimento di altri obiettivi, ritenuti importanti dal pubblico e dai governanti.


Il fallimento del mercato


Si potrebbe pensare che, se l’unico obiettivo da raggiungere è l’efficienza economica, sia meglio lasciare il mercato concorrenziale a se stesso. Questo è spesso vero, ma non sempre: in alcune situazioni si può verificare un fallimento del mercato.
Sono due i casi principali in cui si verifica un fallimento del mercato:

      1. Le esternalità

A volte, le azioni dei consumatori o dei produttori generano costi o benefici che non si riflettono sul prezzo di mercato. Tali costi o benefici sono detti esternalità, perché sono esterni al mercato (inquinamento).

      1. La mancanza di informazioni

Un fallimento del mercato si può verificare anche quando il consumatore non dispone di informazioni sufficienti sulla qualità o la natura di un bene, e non è dunque in grado di prendere decisioni che massimizzano la sua utilità.
In assenza di esternalità o di imperfetta informazione, il mercato concorrenziale non regolamentato conduce a un livello di produzione economicamente efficiente.





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