6.11
Tabula Banasitana de viritana civitate
(180/181 d.c.)
la tavola bronzea di Banasa, realizzata tra il 180 ed il 181 d.c. e an-
cora esposta in pubblico dopo il 185
1
, fu rinvenuta, nel giugno
2
1957,
abbattuta al suolo in un settore non scavato, nelle vicinanze delle terme,
nel foro della colonia della mauretania tingitana, in prossimità di un
edificio ad abside, che non è certo sia stato la sede della curia cittadina.
Fu esposta forse in pubblico, non ufficialmente, in un monumento in
onore dell’imperatore marco aurelio
3
, in ringraziamento delle conces-
sioni
individuali di cittadinanza, come frequentemente accadeva
4
.
si esibivano infatti in ogni località per ostentazione i provvedimenti
imperiali, in questo caso in favore di alcuni maggiorenti della gens degli
zegrensi (l. 32: gentis; l. 16: gentium), stanziata sulle pendici centrome-
ridionali del rif; benefici che, pur non intaccando gli oneri tributari
1
pubblio taruttieno (o tarrutenio) paterno e sesto tigidio perenne, menzionati insie-
me nella
Tabula (ll. 49-50), furono membri del
consilium principis in qualità di prefetti del
pretorio correggenti tra il 180 ed il 181, ma il primo fu coinvolto nella congiura di lucilla
tra la fine del 181 e la metà del 182, e dunque dopo questa data non avrebbe potuto più
essere menzionato, il secondo travolto e dannato nel 185 (cfr. g. Firpo, La congiura di Lu-
cilla: alle origini dell’opposizione senatoria a Commodo, Fazioni e congiure nel mondo antico
(a cura di m. sordi), contributi dell’istituto di storia antica dell’Università cattolica di
milano, 25, milano 1999, 237-262), è stato dalla Tabula intenzionalmente eraso (cfr. W.
seston, m. euzennat, Un dossier de la Cancellerie romaine: La tabula Banasitana, ètude de
diplomatique, comptes rendus de l’académie des inscriptions et Belles lettres (crai),
1971, 486 = W. seston, Scripta varia, roma 1980, 103) e ciò non può essere avvenuto
che dopo il 185 d.c.
2
luglio, in W. seston, m. euzennat, la citoyenneté romaine au temps de Marc Aurèle
et de Commode d’après la tabula Banasitana, crai, 1961, 317 = W. seston,
Scripta varia,
cit., 77.
3
h. Wolff, Die constitutio antoniniana und Papyrus Gissensis 40, 1, i-ii, (diss. 1972),
Köln 1976, 87-8.
4
come nel caso dell’iscrizione di ombos, posta l’8 novembre del 212 d.c. da marco
aurelio mela, in ringraziamento a caracalla.
625
626
G. P
urPura
, Tabula Banasitana de viritana civitate
[pp. 625-641]
dei singoli verso l’amministrazione romana (ll. 37/38: sine diminutione
tributorum et vectigalium populi et fisci), non esimevano dagli obblighi
nei confronti della propria gente e pare consentissero il mantenimento
delle consuetudini locali (ll. 13 e 37: salvo iure gentis), per non rendere
i nuovi cittadini immuni dalle responsabilità locali ed emarginati dalle
pratiche correntemente utilizzate in provincia, prima dell’ampia con-
cessione da parte di caracalla.
e dunque si è ritenuto che la Tabula possa contribuire a chiarire
la lettura delle controverse ll. 7-9 del p. giess. 40, 1 e la questione dei
rapporti tra diritto romano e consuetudini locali prima e dopo la Con-
stitutio Antoniniana de civitate.
il testo documenta inoltre l’esistenza a roma (l. 31), da augusto in
poi (ll. 23-29), del registro ufficiale delle concessioni di cittadinanza, fi-
nora noto solo in base a cenni in plinio
5
, fornendoci al contempo l’unica
copia di originali provenienti da tale considerevole
archivio ufficiale
6
.
nel
testo epigrafico,
inciso sul recto, sono trascritti tre documenti:
-
copia di una epistula (ll. 1-13) degli imperatori marco aurelio e
lucio vero a coiedio massimo, governatore della mauretania tin-
gitana tra il 161 e il 168/9 d.c.
7
, in risposta a un libello allegato a
una
epistula, sollecitante la cittadinanza in favore di giuliano, lo
zegrense, concessa con la clausola salvo iure gentis, al medesimo, alla
5
plinio, Ep. 10, 5-7; 10-11; e. volterra, La tabula Banasitana (a proposito di una re-
cente pubblicazione), Bidr, 77, 1974, 414 e s.; e. migliario,
Nota in margine alla tabula
Banasitana, aa.vv., Miscillo Flamine. Studi in onore di C. Rapisarda, trento 1997, 226
ss.; a. n. sherwin-White, The tabula of Banasa and the constitutio antoniniana, Jrs, 63,
1973, 89 ss.; c. giachi, La tabula Banasitana: cittadini e cittadinanza ai confini dell’im-
pero, atti del seminario internazionale “civis/civitas. Cittadinanza politico – istituzionale
e identità socio-culturale da Roma alla prima età moderna”, siena – montepulciano (10–13
luglio 2008), 2008, 75.
6
F. millar, Epigrafia, Le basi documentarie della storia antica, Bologna 1984, 110-111,
il quale sottolinea il fatto che molti interrogativi suscitati dal documento sono al momento
senza risposta: l’esatta storia e natura, l’organizzazione e la funzionalità, la collocazione e la
mobilità di un archivio di tale importanza e mole.
7
h. Wolff, Die constitutio antoniniana und Papyrus Gissensis 40, 1, ii, cit., 381 nt.
222.