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villaggio di agón, a circa 60 Km da saragozza, in occasione di lavori di
riparazione della strada tra magallón e gañarul. gli scavi condotti in
seguito documentano che il bronzo risale ad età adrianea e fu frazionato
in ambito domestico durante il v secolo. ne rimangono 11 pezzi che
sono stati trovati impilati, proprio perché, nell’intenzione dell’autore
del frazionamento, avrebbero dovuto essere riutilizzati in seguito. ma
la lastra originale, più ampia, doveva misurare 66 cm in altezza e 86 in
larghezza: ne rimangono dunque i due terzi. l’iscrizione, dal 1993, si
trova presso il museo archeologico di saragozza.
il documento contiene l’ampia regolamentazione interna di una co-
munità di irrigazione che riuniva tre villaggi
situati
sulla riva destra del
medio ebro (i pagi Gallorum e Segardenensis facenti capo alla colonia
F. marco, F. pina, J. remesal edd., Barcelona 2006, pp. 257-272; id., La epigrafía romana sobre
el agua en la cuenca media del Ebro. El ‘Bronce de Agón’, in aquaria. agua, territorio y paisaje en
aragón, zaragoza 2006, pp. 86-93; F. Beltrán lloris, m. a. magallón, El territorio, zaragoza -
colonia caesar augusta, F. Beltrán lloris ed., roma, 2007, pp. 97-107; d. nörr, Prozessuales
(und mehr) in der lex rivi Hiberiensis, zeitschrift der savigny-stiftung für rechtsgeschichte 125
(2008), pp. 108-188; c. castillo, La tabula rivi Hiberiensis: carácter del documento, in espacio,
tiempo y forma. historia antigua xxi (2008), pp. 255-257; F. Beltrán lloris, Le territoire
de colonia Caesar Augusta (Saragosse) et ses premiers habitants, espaces et sociétés à l’époque
romaine: entre garonne et Èbre. hommages à georges Fabre, l. callegarin, F. rechin edd.,
pau, 2009, pp. 55-67; c. castillo, Documentos de regadío en el valle del Ebro: ¿Figuraba la vascona
Cascantum en el Bronce de Agón?, los vascones de las fuentes antiguas. en torno a una etnia de
la antigüedad peninsular, Barcelona, 2009, pp. 415-421; p. le roux, Le pagus dans la Péninsule
Ibérique, chiron xxxix (2009), pp. 19-44; r. mentxaka,
Lex Rivi Hiberiensis, derecho de
asociación y gobernador provincial, ridrom, abril 2009, pp. 1-46; F. Beltrán lloris,
El agua y las
relaciones intercomunitarias en la Tarraconense, aquam perducendam curavit. captación, uso y
administración del agua en las ciudades de la Bética y del occidente romano, l.g. lagóstena,
J.l. cañizar, l. pons edd., càdiz, 2010, pp. 21-40; F. Beltrán lloris, a. Willi, El regadío en la
Hispania romana: estado de la cuestión, in cuadernos de prehistoria y arquelogía de la Universidad
de granada xxi (2011), pp. 9-56; a. torrent, Las acciones populares en la lex rivi Hiberiensis,
in ridrom ix (2012), pp. 104-172; id., Los publicani en la ex rivi Hiberiensis, in rivista di
diritto romano xiii (2013), pp. 1-10; id., ‘Lex rivi Hiberiensis’: desde el proceso formulario a la
‘cognitio extra ordinem’, in index, Quaderni camerti di studi romanistici, 41 (2013), pp. 437-
454; id., Estructuras politicas menores en la Tarraconense de epoca adrianea: el pagus en la lex rivi
Hiberiensis, in corso di pubblicazione in minima epigraphica et papyrologica; id.,
Los magistri
pagi en la lex rivi Hiberiensis: naturaleza y funciones, in corso di pubblicazione in iura, rivista
internazionale di diritto romano e antico. in corso di pubblicazione anche gli atti del convegno
Lex rivi hiberiensis. Diritto e tecnica in una comunità di irrigazione della Spagna romana, a cura di
l. maganzani e c. Buzzacchi, Università cattolica e Bicocca, 2-3 luglio 2102.
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romana di Caesaraugusta, e il pagus Belsinonensis facente capo al mu-
nicipio latino di Cascantum). vi vengono definiti gli obblighi indivi-
duali dei membri della comunità che condividevano lo sfruttamento
di un lungo canale artificiale alimentato dall’ebro, il rivus Hiberiensis
Capitonianus, e ricevevano acqua nei rispettivi poderi attraverso chiuse
poste lungo il percorso. in particolare i pagani erano tenuti a lavori
periodici di pulitura e ripristino del rivus in proporzione dei rispettivi
diritti individuali sulla risorsa idrica sotto la sorveglianza di magistri
pagi, eletti dall’assemblea della comunità e in carica per un anno a par-
tire dalle calende di giugno. Questi erano responsabili della corretta
amministrazione e manutenzione del rivus e, a tale scopo, erano legit-
timati a irrogare multe e a effettuare pignoramenti. inoltre, nei cinque
giorni successivi alla loro nomina, erano tenuti a convocare i pagani
in concilium per organizzare l’annuale svuotatura del canale a scopo di
pulizia. in caso di inadempimento di tale obbligo da parte dei pagani
rivieraschi, i magistri pagi potevano delegare l’esecuzione dei lavori a
publicani locali, anch’essi titolari di poteri di autotutela verso i
paga-
ni inadempienti. ma era anche prevista a favore dei pagani una tutela
processuale (nelle forme del processo formulare) contro magistri pagi o
publicani che avessero eseguito pignoramenti illegittimi o commesso
altre irregolarità. l’iscrizione si conclude con una formula concessa alla
comunità, su richiesta del magister pagi dei pagani Caesaraugustani, dal
governatore della provincia o dal legatus iuridicus.
ad un caso di controversia fra civitates indigene della media val-
le dell’ebro, nell’Hispania Citerior, circa lo scavo di un canale per la
conduzione dell’acqua, si riferisce, invece, la cd. Tabula di contrebia,
iscrizione latina su bronzo scoperta nel novembre 1979 a cabezo de las
minas, nella località aragonese di Botorrita, a circa 18 Km a sud di sa-
ragozza
7
. nello stesso luogo, qualche anno prima, era stato ritrovato un
7
edizioni, traduzioni e cenni bibliografici: ae 1979.377; ae 2009.616; Editio
princeps: g. Fatás,
Contrebia Belaisca (Botorrita, Zaragoza) II Tabula Contrebiensis, zaragoza
1982 (con traduzione castigliana); J.s. richardson, The Tabula Contrebiensis: Roman law
in Spain in the early first century B.C., Jrs 73 (1983), 33-41 (con traduzione inglese);
p. Birks, a. rodger, J.s. richardson, Further aspects of the Tabula Contrebiensis, Jrs 74
(1984), 45-73 (con traduzione inglese); J.J. de los mozos touya, Commento giuridico
sul bronzo di Contrebia, Bidr iii s. 24 (1982), 283-297 (con traduzione italiana). altra