240
a. P
arma
, sulla presenza di decreta decurionum
[pp. 217-252]
non sappiamo se gli Augustales fossero stati esentati dal pagamento del so-
larium come corrispettivo della concessione; camodeca lo esclude sulla base
della menzione, nel testo, di un generico aedificium e non di un templum o
altro edificio sacro che ne sarebbero stati esentati
56
. l’ordo si era riunito nella
basilica Augusti Anniana
57
, su convocazione dei duoviri L. Annius Modestus
e
Q.
Tedius Rivus, furono presenti alla redazione del verbale,
scribendo ad-
fuerunt, i decurioni
L. Oppius Rufinus,
M. Laelius Placidus,
T. Apusulenus
Lupercus
58
parteciparono alla riunione ben 114 decuriones; finora questo è il
numero più alto fra tutti quelli riportati nei
decreta conservati
59
.
il decreto pur non menzionando la coppia consolare può essere datato
con verosimile certezza agli anni 110-130 in base alla ricostruzione pro-
sopografica proposta da camodeca del duoviro L. Annius Modestus, già
noto dal decreto decurionale CIL x 1782 (n. 34 della raccolta parma),
nel quale vengono richiesti dal padre onori pubblici alla sua memoria
60
.
puteoli:
de solario remittendo.
lastra di marmo bianco ricomposta da cinque frammenti contigui e
combacianti. retro e lati lisci. punti di separazione di forma triangolare
usati regolarmente. mis.: cm. 39,7 x 200 x 2. alt. lett.: cm. 1,8-3,5.
ritrovata nel 1861 a pozzuoli. ora è conservata nel museo archeo-
56
c
amodeca
, art. cit., 1999, 11. in generale si vd. Y. t
homas
, La valeur des choses: Le droit
romain hors la religion, in annales histoire, sciences sociales 57e, 6, histoire et droit, 2002,
1431-1462. i
d
., Res Religiosae: on the categories of religion and commerce in Roman law, in a
P
ottaGe
and m. m
undy
(ed.),
Law, anthropology, and the constitution of the social: making,
person, things, cambridge, n.Y., 2004, 40-72.
57
edificio costruito nel foro augusteo della città a spese di una munifica e influente
famiglia dell’élite locale alla quale apparteneva per discendenza anche il duoviro
Annius
Modestus di questo decreto. sugli
Annii puteolani v. g. c
amodeca
,
La gens Annia puteo-
lana in età giulio-claudia: potere politico e interessi commerciali, in puteoli, 3, 1979, 17-34;
aggiornamenti in c
amodeca
, art.cit., 1999, 4, nt. 11.
58
su questi personaggi v. c
amodeca
, art.cit., 1999, 4 s.
59
in generale, per ritenere valida la riunione e la successiva delibera era richiesta la parteci-
pazione di almeno duae tertiae partes dell’ordo, come riportato in diversi capita della lex Irnitana,
anche se non mancano riferimenti a diversi quorum, si vd. L
amberti
, op. cit., 41 ss.; altre fonti
e una lettura generale in L
iebenam
,
op. cit., 242 s.; J. n
icoLs
,
On the standard Size of the Ordo
Decurionum, in zss, 105, 1988, 712-719. altri dati in c
amodeca
,
art. cit., 1999, 6 nt. 16.
60
c
amodeca
, art. cit., 1999, 3 s.
241
a. P
arma
, sulla presenza di decreta decurionum
[pp. 217-252]
Foto 4
puteoli,
de solario r
emittendo
(cil
x
1786).
242
a. P
arma
, sulla presenza di decreta decurionum
[pp. 217-252]
logico di napoli (inv. 3278). autopsia novembre 2003.
cil x 1783; ils 5919; Fira iii², 111. (sherk 1970, 34).
dat.: 2 settembre 110 – 130 d.c.
iiii non(as) septembr(es) in curia templi basilicae augusti
anniánae. scribundo adfuerunt
Q(uintus) granius atticus, m(arcus) stlaccius albinus, a(ulus)
clodius maximus, m(arcus) amullius lupus, m(arcus)
Fabius Firmus.
Quod t(itus) aufidius thrasea, ti(berius) claudius Quartinus
ii
_
viri v(erba) f(ecerunt) dé desiderio laeli atimeti
optimi civis q(uid) d(e) e(a) r(e) f(ieri) p(laceret), d(e) e(a) r(e)
i(ta) c(ensuerunt).
cum m(arcus) laelius atimetus vir probissimus et singulis et
universis karus petierit in ordine nostro uti solarium
5
aedifici quod extruit in transitorio remitteretur sibi ea condicióne
ut ad diem vitae eius usus et fructus
potestasque aedifici sui ad sé pertineret, postea autem rei p(ublicae)
nostrae esset, placere huic ordini tam gratam voluntatem
optimi cìvis
admitti remittique eì solarium cum plus ex pietate promissi eius res
publica nostra postea consecutura sit. in curia f(uerunt) n¯(umero)
lxxxxii.
il testo sintetizza la deliberazione emanata, nel ii d.c., dall’ordo puteo-
lano di rimettere l’obbligo di pagamento annuale di solarium a un certo M.
Laelius Atimetus per un edificio costruito su suolo pubblico. la richiesta è
illustrata ai decuriones presenti dai duoviri T. Aufidius Thrasea e Ti. Clau-
dius Quartinus che definiscono il nostro personaggio, verosimilmente un
liberto di un’influente gens dell’élite puteolana
61
, come optimus civis e vir
probissimus et singulis et universis karus
62
. nella domanda si chiede di otte-
61
lo status libertino di Atimetus è presumibile stando al suo cognomen grecanico, su
questo v. h. s
oLin
,
Die griechischen Personennamen in Rom, Berlin-n.Y., 1982, 900; g.
camodeca ritiene che Atimetus fosse verosimilmente un liberto del decurione puteolano
M. [l]
aelius Placidus attestato fra i
decuriones presenti alla redazione del precedente decreto
ae, 1999, 453. sui Laelii puteolani v. c
amodeca
, art. cit., 1999, 4 e nt. 13.
62
su questi appellativi onorifici v. h.g. P
FLaum
, Titulature et rang social sous le Haute-