ACQUI TERME
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L’ANCORA
27 AGOSTO 2017
Acqui Terme. Un nuovo
numero di ITER, per una buo-
na metà medievale è in edico-
la. È il 37, che in copertina por-
ta non una miniatura, ma uno
scorcio fotografico ovviamente
assai più tardo: quello di Corso
Dante anni Quaranta.
Clericus in labyrintho (e più
avanti chiederemo scusa …)
Il gallo a simboleggiare la
speranza (per lui questa sola e
unica citazione, quasi da di-
menticare).
E l’asino - così spesso cita-
to dal Antonio del Deserto nei
Detti che lo riguardano, - a ren-
dere il legame con la tradizio-
ne. Così ti spiega la guida, os-
servando le creazioni chagal-
liane di Palazzo Liceo Sarac-
co.
E così subito ricordi le some
e i traffici di tanti secoli dalle
nostre zone - area di passag-
gio - al mare (e viceversa). E
di nuovo l’Abate Antonio - così
venerato sui cammini di fede
della valle Bormida, taumatur-
go del “fuoco”, che i frescanti
del nostro tardo medioevo non
mancano di immortalare con
campana, “segno del tau”; e la
festa del 17 di gennaio resiste
anche in questo inizio di terzo
millennio….- sempre circonda-
to dai porcellini.
***
Dal presente di una mostra
d’estate si passa, così, a quel-
lo che può essere definito il
saggio conduttore di questo
numero di ITER, che Carlo
Prosperi intesse intorno ai gio-
cosi testamenti carnevaleschi
di asino e maiale.
Ma nelle pagine precedenti
il volumetto aveva preso avvio,
per merito di Antonio Visconti,
dall’Abbazia benedettina di
Spigno Monferrato. Che richia-
ma quella “innominata” del No-
me della rosa di Umberto Eco.
E non identificata nello spazio,
ma altroché se benedettina,
solo genericamente collocata
sul crinale appenninico, che –
nel segno di Dante – corre da
Lerici a Turbia. E in tanti han
pensato al Monte Tobbio, so-
pra Genova. E di questa città
medioevale, per giunta, sem-
pre in queste pagine di ITER
narra Paola Piana Toniolo,
compulsando un altro testa-
mento.
Questa volta non bestie. Ma
cristiani. Ecco le ultime volontà
della nobildonna Ognibene, ro-
gato grossomodo ad inizio Tre-
cento …
***
Anche gli asinelli si addico-
no all’anziano francescano
Guglielmo e al suo novizio Ad-
so. E nelle pagine ricorre, im-
mancabile, l’immagine tradi-
zionale dell’asino in dubbio,
che non ardisce scegliere tra
due sacchi di fieno.
E pure i porcelli una parte
non superficiale rivestono nel-
l’economia del romanzo della
rosa, cui - ora, o lettore, hai ca-
pito bene perché…- è dedica-
to il divagante editoriale di Giu-
lio Sardi (in cui pure si tenta di
mostrare la monferrinità di Sal-
vatore...).
***
E’ un contagio. Stiamo an-
che noi scappando da ITER.
Eco ci ammalia ancora una
volta.
Fine novembre 1327. Il
tempo in cui si uccide il maiale.
Di qui parte l’idea prima della
fabula. E specie soggiogati
dalla forza delle immagini del
film di Jaques Annoud, in tanti
ricordiamo il grosso orcio di
sangue in cui proprio i porcai
rinvengono il cadavere di Ve-
nanzio, monaco sapiente di
cose greche. Le cui gambe, di-
varicate, si levano oltre il mar-
gine del vaso.
Ma la pagina dei maiali che
subito valuti “gratuita”, e che
poi si rivela più intrigante, ca-
de all’ora sesta del quarto gior-
no. L’olfatto dei porci per cer-
care i tartufi. Il termine si pre-
sta ad equivoco (i segni si pos-
sono fraintendere: questa la
lezione). Per un tedesco cui è
ignota la lingua dell’Italia i ma-
iali cercano non i tartufi. Ma
der Teufel. Nientemeno che il
diavolo.
***
Torniamo ad Acqui. Nel
1897 la nostra città riceve la vi-
sita del giornalista Hans Barth,
su probabile l’invito di Maggio-
rino Ferraris. E la penna tede-
sca, autrice di Osteria (che
l’acquese Giovanni Bistolfi
provvederà a tradurre di lì a
poco) si diverte giocando sul-
l’identità tra l’ also (così) della
parlata germanica, e l’al so (lo
so) del nostro dialetto…
Ma perché scusarci
Partiti con le migliori inten-
zioni, abbiamo fatto proprio un
bel pasticcio.
Dovevamo presentare ITER
e ci siamo persi. E ITER 37
non racconta solo di Medioe-
vo. Ci son le pagine sulla pal-
lapugno, e altre dedicate alla
Diocesi e ai sui Santi. Poi toc-
ca alla poesia, in due distinti
contributi, e le recensioni. Ma
non c’è neppur lo spazio per
citare gli Autori…
Il pollice mi duole. Il caldo
insopportabile. E’ tardi. Manca
il tempo per rifar l’articolo.
Il direttore è buono.
“Per questa settimana vada
per questo testo, anche se un
po’ sgangherato. Ma la prossi-
ma, caro Adso, testa a posto,
prova a tenere un più diritto
cammino…”.
Al so. Grazie. Riproveremo.
(continua)
Nel segno di S.Quintino e del Carnevale
La rivista Iter n.37 è in edicola
Acqui Terme. Ci scrivono
Pinuccia ed Adriano Assandri
dell’associazione Need You
Onlus:
Carissimi amici,
oggi vi parliamo dell’Italia, e
delle persone che silenziosa-
mente operano per aiutare chi
vive in situazioni disperate.
All’inizio dell’estate, ci ha
contattati Suor Cristina Conti,
della San Vincenzo di Torino.
Collaboriamo da anni con l’isti-
tuzione, nel 2014 avevamo do-
nato loro un furgone per le lo-
ro attività di assistenza ai biso-
gnosi.
Suor Cristina ci ha chiesto
aiuto per reperire del materia-
le per il centro.
Casa Santa Luisa, nota an-
che come “il 24” dal suo nu-
mero civico, vuole essere una
“porta aperta”, che dalla “stra-
da” porti i senza dimora ad una
“casa”. L’accoglienza, il rispet-
to, l’amicizia, la prossimità, la
delicata umanità e l’atteggia-
mento misericordioso, aiutano
questo percorso spesso così
difficile.
Le suore ed i volontari ac-
colgono ogni mattina dalle 130
alle 150 persone, senzatetto,
per la colazione. Sono di ogni
nazionalità, e molti sono italia-
ni…
A queste persone non viene
offerto solo aiuto materiale: ci-
bo, vestiario, docce, possibili-
tà di farsi il bucato, tagliare i
capelli, assistenza scolastica
per i minori, e servizi igienici,
ma anche il Servizio di Ascolto,
che approfondisce la cono-
scenza reciproca e aiuta a
comprendere i problemi: rico-
struzione e riconciliazione nel-
la rete famigliare e sociale; di-
sbrigo di pratiche burocratiche,
come la regolarizzazione de-
mografica, sanitaria, fiscale; ri-
cerca di una soluzione abitati-
va e di una posizione lavorati-
va; consegna della Tessera
per i Servizi di Casa Santa Lui-
sa.
Dall’urgenza si passa alla
relazione e all’accompagna-
mento, grazie ai servizi interni
di Casa Santa Luisa, e a tutti i
possibili aiuti esterni ad essa,
in un’ottica di “rete”.
Casa Santa Luisa è centro
di animazione giovanile e mis-
sionaria per accogliere nella
Carità.
L’aspetto più bello e apprez-
zato dai piccoli e grandi ospiti
è la prossimità con le persone
senza dimora.
Si incontrano ragazzi dalla
quinta elementare all’Universi-
tà e oltre!
Il centro accoglie classi sco-
lastiche, gruppi parrocchiali,
associazioni, corsi professio-
nali e anche una squadra di
calcio.
A momenti di presentazione,
confronto e condivisione, si al-
ternano esperienze di servizio
diretto ai senzatetto, a chi fra
loro ha finalmente un domicilio
e a chi viene ricoverato in
ospedali o case di cura.
Insomma, un’immensa ope-
ra di carità.
Il 2 agosto scorso, Suor Cri-
stina e l’Ingegner Franco Pitto-
ri, responsabile del centro, so-
no venuti a trovarci per parlar-
ci del loro operato, delle loro
necessità e delle emergen-
ze… abbiamo acquistato per
loro pacchi di tovaglioli di car-
ta, confezioni di carta igienica,
e di fazzoletti, per far fronte al-
le difficoltà per qualche setti-
mana, abbiamo dato loro cal-
zature, lenzuola, coperte, mar-
mellata… ed abbiamo pro-
messo di attivarci per reperire
il materiale di cui hanno biso-
gno quotidianamente, cioè
biancheria intima, calzature, t-
shirt, sacchi a pelo, zaini, bor-
soni, trolley, materiale monou-
so di carta (tovaglioli, fazzolet-
ti, salviette), rasoi e schiuma
da barba, bicchieri di plasti-
ca… insomma, tutto quello che
materialmente serve per aiuta-
re queste persone che hanno
perso tutto e sono alla dispe-
razione, e che trovano in que-
sto centro un po’ di conforto ed
un supporto per ricominciare.
Abbiamo contattati alcuni
nostri benefattori per riuscire
ad avere forniture a prezzi
speciali di quanto necessario,
ma i bisogni sono davvero tan-
ti, chiunque voglia aiutarci a
reperire il materiale non esiti a
contattarci, Dio gliene renderà
merito.
“Chi avrà dato da bere an-
che un solo bicchiere di acqua
fresca ad uno di questi piccoli
perché è un discepolo, in veri-
tà io vi dico: non perderà la
sua ricompensa”, dal Vangelo
secondo Matteo.
Forza ragazzi, è sufficiente
che ognuno di voi dia una con-
fezione di tovaglioli, carta igie-
nica e fazzoletti, cambia il
mondo a qualcuno, ricordatevi
dei più disperati.
Non esitate a contattarci:
Need You O.n.l.u.s., Reg. Bar-
bato 21 (Strada Alessandria
132) 15011 Acqui Terme, Tel:
0144 32.88.34, Fax 0144
35.68.68, e-mail info@nee-
dyou.it, sito internet: www.nee-
dyou.it.
Per chi fosse interessato a
fare una donazione: conto cor-
rente postale - Need You On-
lus - Ufficio Postale - C/C po-
stale 64869910 - Iban IT56
C076 0110 4000 0006 4869
910; bonifico bancario - Need
You Onlus – Banca Intesa
Sanpaolo Spa - Iban IT96
L030 6947 9431 0000 0060
579 oppure devolvendo il 5 X
mille alla nostra Associazione
(c.f. 90017090060)
Numerosi pellegrini percor-
rono “Le chemin d’Assisi”, il
percorso francescano che dal-
la cittadina francese di Vezelay
arriva ad Assisi, in Umbria.
Vezelay è un comune fran-
cese di poco meno di 500 abi-
tanti che si trova nel diparti-
mento della Yonne, nella re-
gione della Borgogna. Ma Ve-
zelay è anche un luogo fran-
cescano: qui, infatti, si è inse-
diata la prima comunità fran-
cescana in Francia.
Oggi piccoli gruppi di perso-
ne percorrono questo “Cammi-
no di Pace”, un percorso di fe-
de e speranza, come quello di
quei pellegrini che, nei secoli,
hanno attraversato l’Europa
per andare in Terra Santa, a
San Giacomo di Compostela,
a Roma.
Dopo aver raggiunto località
francesi, l’ingresso in Italia av-
viene dalla valle Susa. Cam-
minano con lo zaino e tutto
l’occorrente. Si fermano in luo-
ghi stabiliti per passare la not-
te e per il dovuto riposo.
Da anni anche la parrocchia
del Duomo ha aderito alla ri-
chiesta di essere un luogo di
accoglienza per questo cam-
mino. Così soprattutto dalla
primavera all’autunno sono
numerosi i pellegrini che bus-
sano alla porta. Al presente
siamo già arrivati ad una venti-
na di pellegrini ospitati. Ma
l’esperienza più bella è stata
quella di venti giorni fa. Abbia-
mo ospitato una intera fami-
glia, papà mamma e 6 figli che
fanno il pellegrinaggio in bici-
cletta. I figli da 17 a 5 anni, cia-
scuno con la sua attrezzatura
e la sua bici (la più piccolina
viaggia nel carrellino del pa-
pa). Alcune bici con il relativo
carrettino per il trasposto di un
minimo di materiale. Partiti nel
2015 da Vezelay sono arrivati
fino a Chambery. Nel 2016 da
Chambery fino a Torino. Ora
nel 2017 da Torino si avvicina-
no ad Assisi fin dove arrive-
ranno.
Per me è stata una espe-
rienza commovente. Ognuno
ha il proprio libretto di referen-
za che ad ogni tappa deve es-
sere timbrato per una giusta e
doverosa documentazione.
Coraggio, entusiasmo, gioia,
fede. Molti di loro vengono a
pregare con noi alla messa in
Cattedrale. Noi, gente comu-
ne, non crediamo che ci siano
persone così... Eppure ci so-
no. Grazie a Dio. E ci allarga-
no il cuore.
dP
Cammino di fede da Vezelay ad Assisi
Associazione Need You
“Le note sono sette”
Acqui Terme. Anche quest’anno la cooperativa sociale CrescereInsieme, in occasione della
notte bianca di sabato 2 settembre, proporrà un concerto/aperitivo musicale in collaborazione con
officina del Bar Dante di Acqui Terme. La serata vedrà come protagonisti “Le note sono sette”,
gruppo musicale composto da ragazzi diversamente abili del centro diurno Aliante di Acqui Terme
ed ospiti della comunità alloggio “Il Giardino” di Castelnuovo B.da.
Questo evento metterà in risalto il lavoro svolto dai ragazzi nell’ambito del laboratorio di canto
condotto dal musicoterapista Andrea Cavalieri nel corso dell’estate. Il concerto, suonato e canta-
to rigorosamente dal vivo, sarà un’altra occasione per vivere e trasmettere emozioni attraverso la
musica, che rappresenta nell’ambito della disabilità un ottimo strumento comunicativo in grado di
veicolare emozioni e sentimenti ed offrire ad ogni ragazzo l’opportunità di mettersi in gioco nel-
l’interpretare una canzone, sperimentarsi in una situazione nuova a contatto con il pubblico.
A.V. ringrazia
Acqui Terme. L’Associazio-
ne Aiutiamoci a Vivere Onlus
di Acqui Terme desidera senti-
tamente ringraziare per le se-
guenti offerte: € 50,00 ricevu-
ti in ricordo di Rosa Maria To-
scani; € 50,00 ricevuti da
Francesco Parodi.