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ACQUI TERME
L’ANCORA
3 SETTEMBRE 2017
Acqui Terme. Rubava ai
pazienti in ospedale. Soprat-
tutto al pronto soccorso. Agiva
di notte, in un caso, utilizzan-
do anche dei farmaci per stor-
dire i malcapitati.
Si tratta di un infermiere di
45 anni residente ad Ovada in
servizio però al Monsignor
Galliano. Qualche giorno fa gli
è stata notificata un’ordinanza
che per 12 mesi gli impedirà di
svolgere la professione di in-
fermiere in strutture sia pubbli-
che che private ed è anche
stato denunciato per tentata
rapina, furti aggravati e deten-
zione di sostanze dopanti. Ov-
viamente si tratta di una prima
presa di posizione da parte
della giustizia. Le indagini in-
fatti stanno proseguendo al fi-
ne di rendere ancora più chia-
ra una brutta storia che sta in-
dignando non poco pazienti ed
acquesi.
A scoprirla sono stati i milita-
ri del nucleo operativo dei ca-
rabinieri di Acqui Terme. Da al-
cuni mesi stavano indagando
dopo aver avuto delle segna-
lazioni da parte del personale
stesso del Monsignor Galliano.
Quelle segnalazioni parlavano
appunto di furti avvenuti ai
danni di pazienti spesso an-
ziani, durante brevi ricoveri o
degenze presso il pronto soc-
corso e quasi sempre in orario
notturno. Grazie anche all’uti-
lizzo delle telecamere di vi-
deosorveglianza si è potuto
notare la presenza dell’infer-
miere, ora denunciato, proprio
nei pressi delle stanze dei pa-
zienti, in concomitanza con gli
orari dei furti. L’uomo svolgeva
le proprie funzioni in altri re-
parti del nosocomio acquese
e, pertanto, non avrebbe avuto
alcun motivo per trovarsi pres-
so le stanze dei pazienti deru-
bati. La svolta nelle indagini si
è avuta nel mese di maggio,
quando l’infermiere è stato no-
tato dal personale medico
uscire dalla stanza di un’an-
ziana signora ricoverata. L’in-
fermiera che poco dopo era
entrata nella stanza per verifi-
care le condizioni della donna
si era resa conto che la pa-
ziente sembrava stordita e
confusa. Alcune immediate
analisi avevano permesso di
trovare, nel sangue della si-
gnora, tracce di benzodiazepi-
ne, medicinale assolutamente
non inserito nella terapia né
assunto in altro modo.
Una volta ripresasi, la pa-
ziente aveva dichiarato ai ca-
rabinieri di aver notato l’uomo
entrare nella stanza, farle as-
sumere un medicinale e poi
iniziare a rovistare nei casset-
ti. Una testimonianza questa
che ha fatto scattare la perqui-
sizione sia nell’abitazione che
nell’armadietto dello spogliato-
io del denunciato.
Qui i militari hanno trovato
diverse fiale e pasticche di so-
stanze dopanti. Inoltre, in casa
sono state trovate attrezzature
ospedaliere, kit di pronto soc-
corso e blocchetti di ricette
mediche ancora in bianco, tut-
to posto sotto sequestro in
quanto evidentemente frutto di
furti avvenuti presso il nosoco-
mio acquese.
L’uomo, vistosi alle strette,
avrebbe confessato di aver
commesso la tentata rapina ai
danni dell’anziana signora,
nonché altri quattro furti a dan-
no di altri pazienti avvenuti tra
il dicembre 2016 e il maggio
2017.
Gi. Gal.
Infermiere ovadese di 45 anni
Derubava i pazienti
nell’ospedale acquese
Acqui Terme. Riceviamo e
pubblichiamo:
«Mi si permetta di esamina-
re da un punto strettamente
tecnico numerico quale veico-
lo pubblicitario il problema dei
ritiri estivi delle squadre di cal-
cio esaminando il caso della
Sampdoria.
In estate frequento Alassio
e, quale ex allievo salesiano,
ho scelto i Bagni Don Bosco
ove nel dehor è possibile leg-
gere sia il Tuttosport che la
Gazzetta dello Sport oltre l’edi-
zione savonese de La Stampa.
La mia deformazione pro-
fessionale di contabile pensio-
nato bancario mi porta a leg-
gere, oltre le notizie, pure il nu-
mero di copie stampate che
sono circa 250.000 al giorno
per il Tuttosport e 350.000 per
la Gazzetta dello Sport. Dato
che prendo spunto dal ritiro in
Acqui Terme della Sampdoria
aggiungo le circa 80/90.000
copie quotidiane del giornale
genovese Secolo XIX e anche
le circa 10.000 copie de La
Stampa edizione Genova. Le
notizie sulla Sampdoria sono
pubblicate altresì sulle edizio-
ni La Stampa per Savona ed
Imperia. Se non erro, ragio-
nando in difetto, si ha un tota-
le di circa 700.000 copie quoti-
diane di giornale che pubblica-
no le notizie sportive sulla
Sampdoria.
Bisognerebbe conteggiare
in più pure gli abbonamenti tra-
mite internet dei giornali i qua-
li sono sempre più numerosi (a
discapito dell’edizione stampa-
ta e questo spiega la crisi del-
le edicole) ma ci sarebbe in
meno anche il conteggio che
non tutto quanto viene stam-
pato è realmente venduto, cioè
i resi! Non conteggio gli altri
quotidiani sportivi italiani come
il Corriere dello sport perché
non so dove venga stampato
ed il numero di copie. Comun-
que sia si hanno circa 700.000
copie quotidiane ove viene ri-
cordato dove la Sampdoria è
in ritiro. Questa cifra va molti-
plicata per il numero dei giorni
di ritiro. Se fossero una setti-
mana sarebbero 4.900.000! Si
dovrebbe ancora considerare
un altro fattore: un giornale
può facilmente essere letto da
più di una persona ed allora
arrotondiamo molto per difetto
a 5.000.000 di contatti, cioè
pubblicità non pagata diretta-
mente ma derivata dall’evento
che si è organizzato. Purtrop-
po non ricordo il termine spe-
cifico usato in ambito pubblici-
tario ma è ciò che deve essere
considerato e paragonato con
la spesa sostenuta. Non con-
sidero anche i passaggi dei va-
ri TG Regione Liguria che si-
curamente parleranno della
Sampdoria in ritiro; ma quante
decine di migliaia di persone
coinvolte?
Non voglio esaminare dove
e come siano stati spesi i fon-
di ma immagino in soggiorno
della squadra in un albergo in
zona e voglio anche pensare
che qualche giornalista sia ve-
nuto come pure dei tifosi e che
abbiano almeno consumato un
caffè. Risultato di tutto quanto
sopra: costo netto sopportato
dal Comune di Acqui Terme
per il ritiro della Sampdoria po-
co meno di10.000€ diviso il
numero dei contatti 5.000.000
si ha un costo di 2 millesimi di
euro per contatto.
Gli investimenti pubblicitari
si valutano esclusivamente da
questi dati. Essi sono sempre
validi perché il ritorno ci sarà
comunque.
Non entro nel merito se sia
stato bene o male non orga-
nizzare i ritiri delle squadre di
calcio ma mi chiedo se e come
si potranno organizzare altri
eventi che potrebbero essere
meglio a quanto si è rinuncia-
to. Per ora mi sembra che le
altre località turistiche concor-
renti per i ritiri siano molto sod-
disfatte della decisone presa
ad Acqui Terme.
Un altro giudizio da contabi-
le. I costi per i ritiri sono inve-
stimenti pubblicitari. Su L’An-
cora è scritto che i fondi sono
stati girati per “fare funzionare
la macchina amministrativa”
cioè a spese correnti. Su qual-
siasi testo universitario di Eco-
nomia Politica circa la condu-
zione degli Enti Pubblici si ri-
porta che un buon amministra-
tore “dovrebbe” ridurre le spe-
se correnti, pur mantenendo o
migliorando l’efficienza del-
l’Ente, ed aumentare gli inve-
stimenti per ottenerne ritorno
futuro. Concludo. Nel 1963 ho
lasciato Acqui perché avevo
trovato lavoro a Torino e sono
ancora qua. Quale privato cit-
tadino il mio aggiornamento è,
oltre ai vari TG, un quotidiano,
due settimanali, due mensili e
quanto altro mi capita ma non
è che possa leggere, vedere e
sapere su tutto. Tuttavia a me
sembra che di Acqui Terme
non si parla mai da alcuna par-
te; unicamente in sede locale.
Solo il Premio Acqui Storia ha
un passaggio sul TG Regiona-
le del Piemonte. Si consideri
pure questa ultima mia frase
una provocazione ma se non
volessi bene alla “mia Acqui
Terme” non l’avrei scritta.
Dumse da fe’! Un caro saluto
a tutti gli Acquesi (anche se
quelli che conosco ormai sono
pochi)».
Briano Giuliano Giorgio
(così sono registrato in Comu-
ne, ma solo Giorgio in Parroc-
chia Duomo e per gli amici),
Torino
Riceviamo e pubblichiamo
A proposito di ritiri
Il parere di un contabile
Acqui Terme. L’obiettivo è du-
plice: sponsorizzare quelli che
sono i prodotti dell’acquese e far
rete con il territorio. Così si spie-
ga la volontà di palazzo Levi di
partecipare al progetto denomi-
nato “Filiera della strada delle
robiole di qualità”. Un progetto
che vede come capofila l’azien-
da agricola Cascina Bavino di
Pareto. Un progetto che parteci-
perà ad un bando che potrebbe
essere finanziato dalla Regione
Piemonte. Il ruolo di Acqui Terme,
sarà quello di partecipare alla
promozione dell’immagine di que-
sto formaggio a pasta molle. Ti-
pico del territorio. Una vera bon-
tà soprattutto se abbinato ad un
buon bicchiere di dolcetto (che si
badi, non è un vino dolce ma da
pasto). L’idea sarebbe quella di
organizzare degustazioni in oc-
casione di fiere e manifestazio-
ni aventi per oggetto i prodotti del-
la filiera, oppure organizzare at-
tività didattiche per bambini o
esperienziali per adulti che coin-
volgano i processi di produzione
e trasformazione del formaggio
che si può gustare con diverse
stagionature. Fra gli altri compi-
ti di Acqui potrebbe esserci quel-
lo di presentare il prodotto in oc-
casione della partecipazione di
fiere così come diffondere mate-
riale informativo sulle qualità del
prodotto. Un modo di pensare e
di agire questo che porterà be-
nefici anche alla città visto che an-
che gli altri partecipanti al progetto
avranno modo di far conoscere
la Città dei Fanghi al di fuori di
quelli che sono i confini provinciali.
Un modo di pensare e di agire
che il sindaco Lorenzo Lucchini
aveva già anticipato durante la
campagna elettorale mettendo
fra i primi posti del proprio pro-
gramma proprio la volontà di far
rete con il territorio. «Da soli pos-
siamo fare poco – aveva detto –
insieme agli altri diventiamo una
forza».
R.A.
Il Comune partecipa al progetto
Filiera della strada
delle robiole di qualità
Acqui Terme. La nuova
scuola media Monteverde sa-
rà pronta per il suono della
campanella l’11 settembre. Il
cantiere di piazza Allende è a
buon punto e, come specifica-
to dall’assessore ai lavori pub-
blici di palazzo Levi, Giacomo
Sasso, i presupposti sono buo-
ni. Un po’ meno per la scuola
media Bella che dovrebbe es-
sere pronta solo per la fine di
ottobre.
«Lo stato di avanzamento
della scuola Monteverde –
spiega Giacomo Sasso - al-
l’inizio del nostro mandato ci
aveva lasciato qualche per-
plessità. Ora però ci sentiamo
rassicurati.
I continui controlli e pressio-
ni affinché si procedesse in
maniera celere sono serviti».
Martedì 29 agosto, nella
mattinata, si è proceduto con
un nuovo sopralluogo alla
Monteverde. «Proprio martedì
è stato chiuso il collaudo strut-
turale che sarà consegnato
agli uffici prestabiliti entro il 5
settembre insieme a tutte le di-
chiarazioni di conformità e di
agibilità.
Nella scuola mancano anco-
ra la posa in opera delle uscite
di sicurezza, le ultime rifiniture
generali, alcuni ritocchi finali e
la pulizia conclusiva del com-
plesso.
Molte aule sono però già ar-
redate con banchi e lavagne».
La piantumazione degli al-
beri invece, avverrà entro la
stagione autunnale e, come
progettato, saranno coinvolti
studenti, insegnanti e genitori.
«Vorrei evidenziare – aggiun-
ge l’assessore Sasso - che i
tempi e la realizzazione erano
decisamente stretti.
Proprio per questo, negli ul-
timi mesi, abbiamo svolto una
continua attività di controllo
quotidiana affinché per gli stu-
denti i disagi siano veramente
ridotti al minimo».
Diverso invece il discorso
per la scuola media Bella che
potrebbe essere pronta solo
alla fine di ottobre.
Il che significa che, molto
probabilmente, il trasferimento
degli alunni avverrà solo du-
rante le vacanze di Natale.
I due edifici, una volta ulti-
mati, saranno in grado di ospi-
tare fino ad un totale di 405
studenti ognuno.
Per quanto riguarda gli im-
pianti, entrambi gli edifici sa-
ranno dotati di un sistema di
raccolta delle acque piovane
che saranno utilizzate per i
servizi igienici e un impianto
termico alimentato dal sistema
fotovoltaico che sarà in grado
di coprire il 70% del fabbiso-
gno annuo.
Gi. Gal.
Per la Bella si parla di fine ottobre
La Monteverde
pronta in tempo
Acqui Terme. Il Comitato di
gestione degli ATCAL3 e AT-
CAL4, organizza un servizio di
raccolta dati sul lupo al fine di
comprendere in che misura la
presenza del mammifero sia
presente sul territorio.
Tale indagine potrà essere
più efficace grazie alla collabo-
razione dei cacciatori vista la
stagione venatorio armai alle
porte.
L’intento, spiega un comuni-
cato degli ATC di Acqui e Ova-
da è cercare di non disperde-
re, come sinora avvenuto, le
segnalazioni pervenute dal ter-
ritorio e fare quindi in modo
che le stesse siano messe a
disposizione per il monitorag-
gio e la stima della consisten-
za del lupo.
Gli interessati a partecipare
a titolo volontario a questa rac-
colta dati dovranno utilizzare
esclusivamente la scheda di ri-
trovamento dei segni di pre-
senza specificamente predi-
sposta dal Comitato di gestio-
ne, compilando accuratamen-
te la relativa sezione (avvista-
mento, carcassa, escremento
o traccia) e farla pervenire agli
uffici degli ATC, anche tramite
mail.
La scheda è scaricabile dal
sito internet dei due ATC ed è
a disposizione presso gli uffici
ed i centri di controllo. In caso
di raccolta di escrementi si ri-
corda di utilizzare di guanti e
consegnare tempestivamente
il campione presso gli ATC uni-
tamente alla scheda di riferi-
mento.
È sempre necessario sotto-
scrivere
la scheda indicando il
numero di cellulare per even-
tuali richieste di chiarimento
e/o approfondimento di quan-
to descritto.
Red. Aq.
Raccolta dati sui lupi