Settimanale di informazione domenica 3 settembre 2017 anno 114 N. 32 € 1,50 dcoio0047



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ACQUI TERME

L’ANCORA

3 SETTEMBRE 2017



Acqui  Terme. Rubava  ai

pazienti in ospedale. Soprat-

tutto al pronto soccorso. Agiva

di notte, in un caso, utilizzan-

do anche dei farmaci per stor-

dire i malcapitati.

Si tratta di un infermiere di

45 anni residente ad Ovada in

servizio  però  al  Monsignor

Galliano. Qualche giorno fa gli

è stata notificata un’ordinanza

che per 12 mesi gli impedirà di

svolgere la professione di in-

fermiere in strutture sia pubbli-

che  che  private  ed  è  anche

stato  denunciato  per  tentata

rapina, furti aggravati e deten-

zione di sostanze dopanti. Ov-

viamente si tratta di una prima

presa  di  posizione  da  parte

della giustizia. Le indagini in-

fatti stanno proseguendo al fi-

ne di rendere ancora più chia-

ra una brutta storia che sta in-

dignando non poco pazienti ed

acquesi. 

A scoprirla sono stati i milita-

ri del nucleo operativo dei ca-

rabinieri di Acqui Terme. Da al-

cuni mesi stavano indagando

dopo aver avuto delle segna-

lazioni da parte del personale

stesso del Monsignor Galliano.

Quelle segnalazioni parlavano

appunto  di  furti  avvenuti  ai

danni  di  pazienti  spesso  an-

ziani, durante brevi ricoveri o

degenze presso il pronto soc-

corso e quasi sempre in orario

notturno. Grazie anche all’uti-

lizzo  delle  telecamere  di  vi-

deosorveglianza  si  è  potuto

notare  la  presenza  dell’infer-

miere, ora denunciato, proprio

nei pressi delle stanze dei pa-

zienti, in concomitanza con gli

orari dei furti. L’uomo svolgeva

le  proprie  funzioni  in  altri  re-

parti del nosocomio acquese

e, pertanto, non avrebbe avuto

alcun motivo per trovarsi pres-

so le stanze dei pazienti deru-

bati. La svolta nelle indagini si

è avuta nel mese di maggio,

quando l’infermiere è stato no-

tato  dal  personale  medico

uscire  dalla  stanza  di  un’an-

ziana signora ricoverata. L’in-

fermiera  che  poco  dopo  era

entrata nella stanza per verifi-

care le condizioni della donna

si  era  resa  conto  che  la  pa-

ziente  sembrava  stordita  e

confusa.  Alcune  immediate

analisi  avevano  permesso  di

trovare,  nel  sangue  della  si-

gnora, tracce di benzodiazepi-

ne, medicinale assolutamente

non  inserito  nella  terapia  né

assunto in altro modo.

Una  volta  ripresasi,  la  pa-

ziente aveva dichiarato ai ca-

rabinieri di aver notato l’uomo

entrare nella stanza, farle as-

sumere  un  medicinale  e  poi

iniziare a rovistare nei casset-

ti.  Una  testimonianza  questa

che ha fatto scattare la perqui-

sizione sia nell’abitazione che

nell’armadietto dello spogliato-

io del denunciato. 

Qui i militari hanno trovato

diverse fiale e pasticche di so-

stanze dopanti. Inoltre, in casa

sono state trovate attrezzature

ospedaliere, kit di pronto soc-

corso  e  blocchetti  di  ricette

mediche ancora in bianco, tut-

to  posto  sotto  sequestro  in

quanto evidentemente frutto di

furti avvenuti presso il nosoco-

mio acquese. 

L’uomo, vistosi alle strette,

avrebbe  confessato  di  aver

commesso la tentata rapina ai

danni  dell’anziana  signora,

nonché altri quattro furti a dan-

no di altri pazienti avvenuti tra

il dicembre 2016 e il maggio

2017. 


Gi. Gal.

Infermiere ovadese di 45 anni

Derubava i pazienti

nell’ospedale acquese

Acqui Terme. Riceviamo e

pubblichiamo:

«Mi si permetta di esamina-

re  da  un  punto  strettamente

tecnico numerico quale veico-

lo pubblicitario il problema dei

ritiri estivi delle squadre di cal-

cio  esaminando  il  caso  della

Sampdoria.

In estate frequento Alassio

e, quale ex allievo salesiano,

ho scelto i Bagni Don Bosco

ove nel dehor è possibile leg-

gere  sia  il  Tuttosport  che  la

Gazzetta dello Sport oltre l’edi-

zione savonese de La Stampa. 

La  mia  deformazione  pro-

fessionale di contabile pensio-

nato bancario mi porta a leg-

gere, oltre le notizie, pure il nu-

mero  di  copie  stampate  che

sono circa 250.000 al giorno

per il Tuttosport e 350.000 per

la Gazzetta dello Sport. Dato

che prendo spunto dal ritiro in

Acqui Terme della Sampdoria

aggiungo  le  circa  80/90.000

copie quotidiane del giornale

genovese Secolo XIX e anche

le  circa  10.000  copie  de  La

Stampa edizione Genova. Le

notizie sulla Sampdoria sono

pubblicate altresì sulle edizio-

ni La Stampa per Savona ed

Imperia.  Se  non  erro,  ragio-

nando in difetto, si ha un tota-

le di circa 700.000 copie quoti-

diane di giornale che pubblica-

no  le  notizie  sportive  sulla

Sampdoria. 

Bisognerebbe  conteggiare

in più pure gli abbonamenti tra-

mite internet dei giornali i qua-

li sono sempre più numerosi (a

discapito dell’edizione stampa-

ta e questo spiega la crisi del-

le  edicole)  ma  ci  sarebbe  in

meno anche il conteggio che

non tutto quanto viene stam-

pato è realmente venduto, cioè

i  resi!  Non  conteggio  gli  altri

quotidiani sportivi italiani come

il Corriere dello sport perché

non so dove venga stampato

ed il numero di copie. Comun-

que sia si hanno circa 700.000

copie quotidiane ove viene ri-

cordato dove la Sampdoria è

in ritiro. Questa cifra va molti-

plicata per il numero dei giorni

di ritiro. Se fossero una setti-

mana sarebbero 4.900.000! Si

dovrebbe ancora considerare

un  altro  fattore:  un  giornale

può facilmente essere letto da

più  di  una  persona  ed  allora

arrotondiamo molto per difetto

a  5.000.000  di  contatti,  cioè

pubblicità non pagata diretta-

mente ma derivata dall’evento

che si è organizzato. Purtrop-

po non ricordo il termine spe-

cifico usato in ambito pubblici-

tario ma è ciò che deve essere

considerato e paragonato con

la spesa sostenuta. Non con-

sidero anche i passaggi dei va-

ri TG Regione Liguria che si-

curamente  parleranno  della

Sampdoria in ritiro; ma quante

decine di migliaia di persone

coinvolte?

Non voglio esaminare dove

e come siano stati spesi i fon-

di ma immagino in soggiorno

della squadra in un albergo in

zona e voglio anche pensare

che qualche giornalista sia ve-

nuto come pure dei tifosi e che

abbiano almeno consumato un

caffè. Risultato di tutto quanto

sopra: costo netto sopportato

dal  Comune  di  Acqui  Terme

per il ritiro della Sampdoria po-

co  meno  di10.000€  diviso  il

numero dei contatti 5.000.000

si ha un costo di 2 millesimi di

euro per contatto.

Gli investimenti pubblicitari

si valutano esclusivamente da

questi dati. Essi sono sempre

validi perché il ritorno ci sarà

comunque.

Non entro nel merito se sia

stato bene o male non orga-

nizzare i ritiri delle squadre di

calcio ma mi chiedo se e come

si  potranno  organizzare  altri

eventi che potrebbero essere

meglio a quanto si è rinuncia-

to. Per ora mi sembra che le

altre località turistiche concor-

renti per i ritiri siano molto sod-

disfatte della decisone presa

ad Acqui Terme.

Un altro giudizio da contabi-

le. I costi per i ritiri sono inve-

stimenti pubblicitari. Su L’An-

cora è scritto che i fondi sono

stati girati per “fare funzionare

la  macchina  amministrativa”

cioè a spese correnti. Su qual-

siasi testo universitario di Eco-

nomia Politica circa la condu-

zione degli Enti Pubblici si ri-

porta che un buon amministra-

tore “dovrebbe” ridurre le spe-

se correnti, pur mantenendo o

migliorando  l’efficienza  del-

l’Ente, ed aumentare gli inve-

stimenti per ottenerne ritorno

futuro. Concludo. Nel 1963 ho

lasciato  Acqui  perché  avevo

trovato lavoro a Torino e sono

ancora qua. Quale privato cit-

tadino il mio aggiornamento è,

oltre ai vari TG, un quotidiano,

due settimanali, due mensili e

quanto altro mi capita ma non

è che possa leggere, vedere e

sapere su tutto. Tuttavia a me

sembra  che  di  Acqui  Terme

non si parla mai da alcuna par-

te; unicamente in sede locale.

Solo il Premio Acqui Storia ha

un passaggio sul TG Regiona-

le del Piemonte. Si consideri

pure questa ultima mia frase

una provocazione ma se non

volessi  bene  alla  “mia Acqui

Terme”  non  l’avrei  scritta.

Dumse da fe’! Un caro saluto

a  tutti  gli Acquesi  (anche  se

quelli che conosco ormai sono

pochi)».


Briano  Giuliano  Giorgio

(così sono registrato in Comu-

ne, ma solo Giorgio in Parroc-

chia Duomo e per  gli amici),

Torino

Riceviamo e pubblichiamo

A proposito di ritiri

Il parere di un contabile

Acqui Terme. L’obiettivo è du-

plice: sponsorizzare quelli che

sono i prodotti dell’acquese e far

rete con il territorio. Così si spie-

ga la volontà di palazzo Levi di

partecipare al progetto denomi-

nato “Filiera della strada delle

robiole di qualità”. Un progetto

che vede come capofila l’azien-

da agricola Cascina Bavino di

Pareto. Un progetto che parteci-

perà ad un bando che potrebbe

essere finanziato dalla Regione

Piemonte. Il ruolo di Acqui Terme,

sarà quello di partecipare alla

promozione dell’immagine di que-

sto formaggio a pasta molle. Ti-

pico del territorio. Una vera bon-

tà soprattutto se abbinato ad un

buon bicchiere di dolcetto (che si

badi, non è un vino dolce ma da

pasto). L’idea sarebbe quella di

organizzare degustazioni in oc-

casione di fiere e manifestazio-

ni aventi per oggetto i prodotti del-

la filiera, oppure organizzare at-

tività didattiche per bambini o

esperienziali per adulti che coin-

volgano i processi di produzione

e trasformazione del formaggio

che si può gustare con diverse

stagionature. Fra gli altri compi-

ti di Acqui potrebbe esserci quel-

lo di presentare il prodotto in oc-

casione della partecipazione di

fiere così come diffondere mate-

riale informativo sulle qualità del

prodotto. Un modo di pensare e

di agire questo che porterà be-

nefici anche alla città visto che an-

che gli altri partecipanti al progetto

avranno modo di far conoscere

la Città dei Fanghi al di fuori di

quelli che sono i confini provinciali.

Un modo di pensare e di agire

che il sindaco Lorenzo Lucchini

aveva già anticipato durante la

campagna elettorale mettendo

fra i primi posti del proprio pro-

gramma proprio la volontà di far

rete con il territorio. «Da soli pos-

siamo fare poco – aveva detto –

insieme agli altri diventiamo una

forza».


R.A.

Il Comune partecipa al progetto

Filiera della strada

delle robiole di qualità

Acqui  Terme. La  nuova

scuola media Monteverde sa-

rà  pronta  per  il  suono  della

campanella l’11  settembre.  Il

cantiere di piazza Allende è a

buon punto e, come specifica-

to dall’assessore ai lavori pub-

blici di palazzo Levi, Giacomo

Sasso, i presupposti sono buo-

ni. Un po’ meno per la scuola

media Bella che dovrebbe es-

sere pronta solo per la fine di

ottobre.

«Lo  stato  di  avanzamento

della  scuola  Monteverde  –

spiega  Giacomo  Sasso  -  al-

l’inizio del nostro mandato ci

aveva  lasciato  qualche  per-

plessità. Ora però ci sentiamo

rassicurati.

I continui controlli e pressio-

ni  affinché  si  procedesse  in

maniera celere sono serviti». 

Martedì  29  agosto,  nella

mattinata, si è proceduto con

un  nuovo  sopralluogo  alla

Monteverde. «Proprio martedì

è stato chiuso il collaudo strut-

turale  che  sarà  consegnato

agli uffici prestabiliti entro il 5

settembre insieme a tutte le di-

chiarazioni di conformità e di

agibilità. 

Nella scuola mancano anco-

ra la posa in opera delle uscite

di sicurezza, le ultime rifiniture

generali, alcuni ritocchi finali e

la pulizia conclusiva del com-

plesso. 

Molte aule sono però già ar-

redate con banchi e lavagne».

La  piantumazione  degli  al-

beri  invece,  avverrà  entro  la

stagione  autunnale  e,  come

progettato,  saranno  coinvolti

studenti, insegnanti e genitori.

«Vorrei evidenziare – aggiun-

ge l’assessore Sasso - che i

tempi e la realizzazione erano

decisamente stretti. 

Proprio per questo, negli ul-

timi mesi, abbiamo svolto una

continua  attività  di  controllo

quotidiana affinché per gli stu-

denti i disagi siano veramente

ridotti al minimo». 

Diverso  invece  il  discorso

per la scuola media Bella che

potrebbe  essere  pronta  solo

alla fine di ottobre. 

Il  che  significa  che,  molto

probabilmente, il trasferimento

degli  alunni  avverrà  solo  du-

rante le vacanze di Natale.

I due edifici, una volta ulti-

mati, saranno in grado di ospi-

tare  fino  ad  un  totale  di  405

studenti ognuno. 

Per quanto riguarda gli im-

pianti, entrambi gli edifici sa-

ranno dotati di un sistema di

raccolta delle acque piovane

che  saranno  utilizzate  per  i

servizi  igienici  e  un  impianto

termico alimentato dal sistema

fotovoltaico che sarà in grado

di coprire il 70% del fabbiso-

gno annuo.



Gi. Gal.

Per la Bella si parla di fine ottobre

La Monteverde

pronta in tempo 

Acqui Terme. Il Comitato di

gestione degli ATCAL3 e AT-

CAL4, organizza un servizio di

raccolta dati sul lupo al fine di

comprendere in che misura la

presenza  del  mammifero  sia

presente sul territorio. 

Tale indagine potrà essere

più efficace grazie alla collabo-

razione dei cacciatori vista la

stagione venatorio armai alle

porte. 


L’intento, spiega un comuni-

cato degli ATC di Acqui e Ova-

da è cercare di non disperde-

re, come sinora avvenuto, le

segnalazioni pervenute dal ter-

ritorio  e  fare  quindi  in  modo

che le stesse siano messe a

disposizione per il monitorag-

gio e la stima della consisten-

za del lupo. 

Gli interessati a partecipare

a titolo volontario a questa rac-

colta dati dovranno utilizzare

esclusivamente la scheda di ri-

trovamento  dei  segni  di  pre-

senza  specificamente  predi-

sposta dal Comitato di gestio-

ne, compilando accuratamen-

te la relativa sezione (avvista-

mento, carcassa, escremento

o traccia) e farla pervenire agli

uffici degli ATC, anche tramite

mail. 

La scheda è scaricabile dal



sito internet dei due ATC ed è

a disposizione presso gli uffici

ed i centri di controllo. In caso

di raccolta di escrementi si ri-

corda di utilizzare di guanti e

consegnare tempestivamente

il campione presso gli ATC uni-

tamente alla scheda di riferi-

mento. 

È sempre necessario sotto-



scrivere la scheda indicando il

numero di cellulare per even-

tuali  richieste  di  chiarimento

e/o approfondimento di quan-

to descritto. 

Red. Aq.

Raccolta dati sui lupi



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