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OVADA
L’ANCORA
3 SETTEMBRE 2017
Ovada. Forti lamentele sono
sorte tra i residenti nella zona
presso il passaggio a livello di
corso Saracco, a causa del
continuo passaggio per Ales-
sandria (in arrivo da Genova o
per il capoluogo ligure) di treni
merci, proprio nel periodo in
cui è soppresso il servizio pas-
seggeri sulla linea Ovada –
Genova (sino al 3 settembre).
Gli abitanti della zona si so-
no lamentati non solo del ru-
more provocato dal passaggio
dei convogli ma anche delle vi-
bra zioni causate dagli stessi,
as sai numerosi specie nei po-
me riggi di alcuni giorni infra-
setti manali. E per molti è stato
diffi cle dormire, se poi a cià si
ag giunge il caldo torrido ed ec-
ce zionale della prima settima-
na di agosto.
Intanto circa 30 Comuni del-
l’Ovadese, Acquese e Valle
Stura hanno scritto una lettera
all’assessore regionale ligure
dei trasporti, Giovanni Berrino.
I sindaci ed il comitato dei pen-
dolari chiedono in sostanza al-
le autorità competenti in ma te-
ria dei dati precisi: i costi del
servizio pullman sostitutivo
nelle cinque settimane estive
tra fine luglio e primi di settem-
bre; il raffronto con le risorse
necessarie per mantenere at-
ti va la linea ferroviaria Ovada -
Genova nello stesso periodo, il
numero dei convogli in transito
nel periodo di interruzione del-
la linea per i passeggeri.
Lunedì 4 settembre, alla
Log gia di San Sebastiano, si
svol gerà l’annuale incontro or-
ga nizzato dal Comitato dei
pen dolari.
E’ l’occasione, dopo il cru-
ciale periodo estivo, per fare
nuova mente il punto sulla si-
tuazione della linea Acqui -
Ovada - Ge nova, per racco-
gliere informa zioni e suggeri-
menti preziosi dalla numerosa
utenza, allo scopo di mettere
nero su bian co richieste e det-
tagli per poter continuare a mi-
gliorare il servi zio lungo la di-
scussa ma fre quentatissima li-
nea ferroviaria.
Intanto è aperto il cantiere
alla Stazione Centrale, oggetto
di restyling. Si tratta di un in-
tervento di circa 3,5 milioni di
euro, la cui durata è prevista
appunto nelle cinque settima-
ne di stop al trasporto su rota-
ia. In programma l’ammoder-
namento di diverse infrastrut-
ture: il maricapiede centrale
sarà rialzato sino a 55 cm.;
previsto anche l’utilizzo di un
ascensore a media-lunga sca-
denza. Interventi anche nel
sottopassaggio e presso la
pensilina.
Red. Ov.
Il 4 settembre incontro alla Loggia
Soppressi treni passeggeri
e lamentele convogli merci
Le condizioni per avere dirit to
Bonus “energia elettrica”
e bo nus “gas” per sconti
Ovada. Le famiglie numerose o in condizioni di disagio pos so-
no usufruire di uno sconto sui costi delle bollette dell’energia elet-
trica e del gas naturale.
Hanno diritto al bonus “energia elettrica”: gli utenti, intestatari
di una fornitura elettrica nell’abitazione di residenza, che pre-
sentino un Isee (Indica tore di situazione economica equivalente)
inferiore o uguale a € 8.107,50 per la generalità degli aventi di-
ritto; inferiore o uguale a € 20.000,00 per i nu clei familiari con
quattro e più figli a carico; gli utenti presso i quali vive una per-
sona affetta da grave malattia che utilizza apparecchiature elet-
tromedi cali necessarie per il manteni mento in vita. Hanno diritto
al bonus “gas”: i clienti domestici che utilizzano gas naturale con
un contratto di fornitura diretto o con un im pianto condominiale,
per la sola abitazione di residenza, che presentino un Isee (In-
dica tore di situazione economica equivalente) inferiore o ugua-
le a € 8.107,50 per la generalità degli aventi diritto; inferiore o
uguale a € 20.000,00 per i nu clei familiari con quattro e più figli
a carico.
Il bonus “energia elettrica” e il bonus “gas” sono cumulabili tra
loro qualora esistano i re quisiti di ammissibilità. Per richiedere
informazioni, ri tirare la modulistica e conse gnare le domande, gli
interes sati devono rivolgersi diretta mente ai Centri di assistenza
fiscale (Caf) di Ovada, con i quali il Comune ha sottoscritto ap-
posita convenzione.
Ovada. Sono in corso i la-
vori in piazza Mazzini (nella fo-
to) per il rifacimento della par-
te centrale di uno dei luoghi più
vecchi di Ovada.
A metà di questa settimana
la ditta del gas ha praticamen-
te terminato l’intervento per i
sot toservizi e quindi ora tocca
alla ditta bergamasca vincitri-
ce dell’appalto intervenire cen-
tral mente in piazza Mazzini
per il rifacimento della pavi-
mentazio ne ammalorata. La
ditta esecu trice dell’opera in-
terverrà an che lateralmente, là
dove c’è necessità di metetre
in sicurez za la piazza, per i pe-
doni e per chi vi transita con un
veicolo, come puntualizza un
attivo as sessore comunale ai
Lavori Pubblici Sergio Capello.
Il co sto al ribasso dell’inter-
vento si aggirà su poco più di
100mila euro.
Sempre in tema di lavori
pub blici, verso la metà di set-
tem bre la ditta di San Damia-
no d’Asti vincitrice dell’appalto
in terverrà presso il Ponte del-
la Veneta, per il rifacimento
della difesa spondale in loco,
assai danneggiata durante l’ul-
tima alluvione locale.
Di un altro lavoro importan-
te ed atteso dai cittadini, il rifa-
ci mento dei marciapiedi e del-
l’asfalto di via Marconi, si oc-
cuperà invece, a breve, una
ditta di Voltaggio.
Settore pubblico in fermento
Lavori in piazza Mazzini
via Marconi e Ponte Veneta
Ovada. Dopo tanti anni nel
caos e vari disegni di legge, il
ddlr 193 sul riordino delle isti tu-
zioni pubbliche di assistenza e
beneficenza è stato definiti va-
mente approvato.
Il disegno di legge ha la fina-
lità di riordinare le Ipab, come
quella del Lercaro di via Novi,
prevedendo la loro trasforma-
zione in aziende pubbliche di
servizi alla persona o in perso-
ne giuridiche di diritto privato.
Considerato che le Ipab sono
istituzioni pubbliche, dove alle
loro dipendenze ope rano lavo-
ratori pubblici, “come tutelare
questi dipendenti nel momento
in cui una specifica norma non
prevede una clausola di salva-
guardia per tutto il personale
ancora dipendente?
E’ questo che la Funzione
pubblica Cgil ha cominciato a
chiedersi e a manifestare nel
momento in cui nel disegno di
legge presentato dalla Regio ne
Piemonte non era prevista al-
cuna clausola sociale o di sal-
vaguardia a tutela dello “status
quo” del dipendente pubblico. Il
quale rischia di tro varsi, il giorno
dopo la trasfor mazione dell’en-
te in “fonda zione” di diritto pri-
vato, come dipendente di un
soggetto “pri vatizzato” e dove
non trova più l’appli cazione del-
le norme del pub blico impiego.
Nonostante l’iter articolato, le
questioni e le osservazioni po-
ste dalle organizzazioni sin da-
cali in merito e la disponibilità al
confron to, non sono state dap-
prima prese in considerazione.
Solo il 25 luglio, al Consiglio re-
gionale, dopo le pressioni della
Fun zione pubblica Cgil, è stato
presentato un emendamento
che prevede, per un periodo di
tempo non inferiore ai 12 mesi
dalla data di trasforma zione del-
l’ente, la continuità dell’applica-
zione del d.lgs 165/2001e dei
contratti nazio nali di lavoro col-
lettivi in vigore all’atto della tra-
sformazione, dove i dipendenti
possono pre sentare domanda
di trasferi mento presso i Comu-
ni e le aziende del servizio sa-
nitario regionale.
Prendiamo atto, rispetto al
ddlr precedente, dell’inseri men-
to di un “comma” che per mette
a tutti questi lavoratori pubblici
di non finire in “pasto” a priva-
tizzazioni o esternaliz zazioni
scellerate, gravemente penaliz-
zanti per gli operatori dal punto
di vista professiona le, contrat-
tuale, giuridico e pre videnziale.
Molto di più si può e si deve
ancora fare, prevedendo un
tempo più congruo di 12 mesi
per la mobilità, non la sciando
spazio di interpreta zioni alle sin-
gole realtà, per costruire con le
parti sociali un adeguato per-
corso per far transitare, in spe-
cifici percorsi di mobilità e crite-
ri condivisi, il personale, con un
attento monitoraggio del per so-
nale prossimo al colloca mento
a risposo.” La Funzione pubbli-
ca Cgil di Alessandria, con le
Rsu dei singoli enti, preoccupa-
te per il futuro incerto, ha orga-
nizzato un presidio in Regione il
1 agosto, per chiedere una
mag giore tutela per i lavoratori
del le Ipab, assunti attraverso
con corsi pubblici, “ma che ri-
schia no di diventare, visto il bre-
ve termine concesso a loro di-
spo sizione e soprattutto non per
loro scelta, dipendenti di un
soggetto privato e/o in taluni ca-
si direttamente esternalizza to
ad una Cooperativa sociale, già
presenti nelle realtà di tutte le
Ipab esistenti sul territorio.”
Una nota della Funzione pubblica Cgil
Le Ipab trasfor mate in aziende
di servizi alla persona
Mostra “Illustrazione” in piazza Cereseto
Ovada. Prosegue con successo di visitatori, sino a domenica
3 settembre, la mostra personale denominata “Illustrazione”,
presso la Sala Mostre di piazzetta Cereseto. Orario: giovedì e
venerdì dalle ore 18 alle 22; sabato e domenica dalle ore 9 alle
12 e dalle ore 18 alle 22.
Ovada. Ci scrive l’ing. Ales-
sandro Bruno.
“Uno dei ragazzi migranti
che sono ospitati ad Ovada,
colto, educato, laureato, mi ha
fatto pervenire queste riflessio -
ni su come questi ragazzi ve-
dano la loro situazione presso
di noi.
Il suo italiano è il frutto di po-
chi mesi di uno stentato ap-
prendimento ma, per essere
sicuro di non essere frainteso,
ha prodotto due versioni del
suo rapporto, la seconda nel
suo francese fluente.
“Dopo varie riflessioni su
prese di posizioni pro e contro
i migranti, sono arrivato alla
conclusione che alcune coo-
perative detestano gli immigra -
ti.
Non si spiega altrimenti co-
me alcune cooperative pas sa-
no il loro tempo a fare la rac-
colta dei migranti come fos se-
ro figurine di un album da com-
pletare, prestando nessu na at-
tenzione a favorire la loro inte-
grazione, con il risultato che
oggi i migranti non sanno (qua-
si) una parola in italiano. Io
vorrei capire perché.
Ci sono ordinanze emesse
da Prefetture che hanno preci-
sato che è compito degli enti
locali del luogo di accoglimen-
to di promuovere l’integrazione
e sono sempre queste stesse
specifiche che dicono che de-
vono essere forniti vestiti, se
occorre anche ad ogni cambio
di stagione.
Mentre i ragazzi stanno pa-
tendo tutto il giorno di dolore e
di disperazione nelle loro stan-
ze o su un telefono cellulare,
perché non hanno niente altro
da fare eppure hanno grandi
qualità e diversificate.
Perché continuiamo a non
avere alcuna possibilità di inte -
grazione? Mentre i giorni pas-
sano nell’attesa di carte di re si-
denza, permessi di soggior no,
documenti insomma che legit-
timino la nostra presenza e
che non arrivano mai, sentia-
mo le cooperative che descri-
vono alla popolazione tutti i
progetti che hanno per i mi-
granti, con il risultato di recu-
perare fondi e contributi dallo
Stato senza che questo si tra-
duca in effettiva azione verso i
migranti.
Non deve stupire che, nella
condizione di impotenza in cui
si trovano, i migranti passino il
loro tempo a giocare a calcio e
a girare senza meta in Ovada.”
Qui finisce lo sfogo del no-
stro amico.
Uno sfogo compo sto, edu-
cato e civile che dà una misu-
ra della necessità di pensare
seriamente ad affron tare il pro-
blema dell’integrazio ne, che
non deve essere fonte di lucro
per alcune organizza zioni sen-
za scrupoli mentre le pubbli-
che amministrazioni se ne
chiamano fuori.
La sanità è pubblica, l’istru-
zio ne è pubblica, la sicurezza
so ciale è pubblica, perché l’in-
te grazione deve essere priva-
ta?”
L’ing. Bruno e la questione migranti
“Perchè l’inte grazione
deve essere privata?”
Molare. Successo e tanta gen te allo scodellamento della po-
lenta, in piazza Marconi dome nica pomeriggio 20 agosto, in una
giornata calda e solare, ancora tipicamente estiva.
Tanti i volontari che per tutta la giornata hanno rimescolato la
tradizionale, gustosa “materia gialla”, per offrire ai parteci panti
alla festa (molaresi e non) un prodotto di qualità, nell’ambito di
una coreografia suggestiva.
Questa edizione della sagra del Polentone, a cura della Pro
Loco con il nuovo presidente, l’attivissima Elisa Puppo, ha visto,
oltre le tante bancarelle in via Umber to, una mostra di auto sto-
riche lungo la salita del castello Ga joli-Boidi, banchi di prodotti
d’eccellenza (vino, miele, ecc.) in piazzetta Tornielli ed altro an-
cora. (foto Vittorio Bonaria)
A Molare il 20 agosto
Tanti i parteci panti
alla sagra del Polentone
Arrestati per furto di rame
Tagliolo Monf.to. Due citta dini rumeni, residenti a Cremo lino,
sono stati arrestati il 23 agosto, per furto aggravato di materiale
in rame ai danni del Centro polisportivo comunale, per un valo-
re di oltre 3mila euro.
La Polizia municipale aveva notato strani movimenti dei due
malviventi, di 38 e 21 anni, all’interno del Centro ed ha avvisato
i Carabinieri. Sul posto è stato rinvenuto mate riale specifico, co-
me grondaie e canaline, smontato e pronto per essere portato
via. Inoltre sulla auto dei due sono stati trovati attrezzi da scas-
so e per il furto.
Così i due, nonostante un ten tativo di fuga nel retro della strut-
tura sportiva, sono stati arrestati in flagranza con l’accusa di fur-
to di rame e por tati alla Compagnia di Acqui, per il processo per
direttissi ma.
Riscossione coattiva
delle tasse comunali
Ovada. Nell’ambito dell’ultimo Consiglio comunale, del 31 lu-
glio è stato deliberato un provvedimento che stabilisce che la ri-
scossione coattiva delle tasse comunali, sarà a cura dell’Agen-
zia delle Entrate.
I consiglieri Giorgio Bricola e Assuntina Boccaccio di Patto per
Ovada; Mauro Rasore capogruppo di Essere Ovada, hanno vo-
tato contro. Astenuto il consigliere Emilio Braini del Movimento
Cinque Stelle.
Convenzione Comune - Soms
per concessione di locali
Ovada. La Giunta comunale ha deliberato di procedere una
convenzione con la Soms per l’utilizzo dei locali situati in via San-
t’Antonio 22, per lo svolgi mento di iniziative rivolte ai giovani e
per l’assegnazione di spazi a favore di associazioni senza sco-
po di lucro.
La Soms ha manifestato l’intenzione di concedere in como-
dato d’uso gratuito al Co mune di Ovada, per le finalità sopra in-
dicate, i locali di sua proprietà al civico 22, per un ulteriore bien-
nio e quindi sino al 30 giugno 2019.
Pertanto il Comune ha deliberato di aderi re alla proposta del-
la Soms, di approvare lo schema di con venzione con la Soms
avente per oggetto la concessione in comodato d’uso gratuito
dei suddetti locali e di dare atto che questi locali saranno utiliz-
zati per lo svolgimento di attivi tà ed iniziative avviate dallo stes-
so Comune e rivolte ai gio vani, e per l’assegnazione di spazi a
favore delle associa zioni ovadesi, prive di una sede propria, che
ne facciano richiesta.
La Giunta ha stabilito di dare atto che la spesa complessi-
va a carico del Comune di Ovada, dell’importo di euro 26.000
sarà suddivisa in tal modo: euro 7.000 – contributo provin ciale
- esigibilità 2017; euro 13.000 – contributo provinciale - esigi-
bilità nel 2018; euro 6.000 - contributo provinciale - esigibilità
2019.
Camminando per la via del Fiume...
Ovada. Camminando per la Via del Fiume recentemente ri-
strutturata dai volontari (ovadesi e giovani migranti ospiti in città)
di “Anche tu per Ovada”, qualcuno ha notato che il lavoro svolto
in questi mesi è stato in parte vanificato da mani ignote.
Infatti soprattutto la nuova staccionata si presenta manomes-
sa in vari punti e divelta per diversi metri di lunghezza.
Sembra quindi che le ore ed ore spese al giovedì dai volonta-
ri per questo tipo di intervento siano state invano...