L’Opera di Pechino rivisitata dal teatro sperimentale contemporaneo
2037
Canzonettista (
Canta)
Vedi? Tentano di muoversi anche i massi inanimati
Di un qualche messaggio per noi son dispensieri!
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Scrittore (
Recita)
Una vita di stenti…
Canzonettista (
Canta)
La via celeste, dicono, sia l’illuminazione
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Ma sono solo scemenze a ripetizione!
Tutto in realtà è solo vuoto!
Scrittore (
Recita)
Nient’altro che scherzi volgari!
Canzonettista (
Pizzicando le corde, solleva la testa e canta in voce di falsetto)
Dhya…na!
Lo Scrittore e la Canzonettista escono di scena.
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L’Abate, visto che le fiamme stanno avanzando, invita tutti i monaci e i laici, del
resto così poco interessati alla vera comprensione, ad uscire anch’essi “di scena”
perché il tempio non è un posto per loro e perché, aggiunge ironicamente Gao,
“…anche un teatro deve far uscire il suo pubblico quando la commedia è finita”!
L’uscita del pubblico e la fine dell’opera sono accompagnate da divertenti cori
che si intrecciano mentre il caos domina sul palcoscenico. I cori sanciscono il
ritorno alla normalità, perché, anche se “crolla il Monte Tai e resiste il Monte di
Giada”, tutto rimane sempre come prima; l’ordine naturale delle cose e le regole
dettate dalla società ecco che ritornano ad imporsi, nonostante tutto:
Laici (
Cantano in coro)
Portano i mattoni i muratori,
Fanno le pulizie gli sgrassatori.
Tutti puliscono il palcoscenico cantando. Fra loro c’è chi ride a crepapelle, chi piange
in continuazione, chi agita le mani, chi tiene gli occhi sbarrati. La Canzonettista
cammina fino al proscenio dondolandosi.
Canzonettista
Preme sulla penna lo scrittore,
Colla sua mannaia taglia il macellaio.
Se stai bene, degusti il tè col suo sapore,
Se sei malato, risolvi con le medicine il guaio!
Scrittore (Viene avanti e canta)
Il fornaio impasta il pane,
Presto s’alza il raccoglitore di liquame.
Canzonettista (Canta)
36
I due versi sono la traduzione semantica del Maestro Zen Shitou Xiqian (716-790).
37
Il verso è la traduzione semantica del Maestro Zen Tianhuang Wudao (748-807).
38
I nomi dei Maestri sono stati tradotti (modificando qualche carattere laddove era impossibile ottenere
un significato italiano comprensibile) secondo le indicazioni di Gao Xingjian.
M.
C
RISTINA
P
ISCIOTTA
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Il bimbo piange…
Scrittore (
Canta)
…perché è nato.
Canzonettista (
Canta)
Il vecchio in silenzio…
Scrittore (
Canta)
…se n’è andato.
Canzonettista (
Canta)
S’accendon le luci, pam pam, come fucili ad alto volume.
Scrittore (
Canta)
Sparano i cannoni, bum bum, sull’altra sponda del fiume.
Maestri (
Cantano)
I morti dormono sodo e non s’ode una voce…
Laici (
Cantano)
…i vivi devono vivere e farlo felici.
Scrittore (
Canta)
I compratori di case comprano case…
Canzonettista (
Canta)
…le persone che vendono sorrisi, ne siano venditrici.
Laici (
Cantano)
Chi pali configge, ogni giorno ne ponga la base…
Maestri (
Cantano)
quando crollano i vecchi ponti, eccone uno nuovo…
Scrittore (
Canta)
…così il mondo girava all’inizio, così era ab ovo!
Canzonettista (
Canta)
Anche se crolla il Monte Tai e resiste il Monte di Giada
La gente pensa ai suoi guai, comunque la cosa vada!
Scrittore (Canta)
La pioggia di notte le foglie di banano percuote,
Anche il vento sussurra quando il carro stride le ruote!
Maestri e Laici (Cantano)
Tutto rimane uguale, stanotte e domani mattina,
Tutto rimane stupendo, proprio come prima!
Tutto rimane uguale, stanotte e domani mattina,
Tutto rimane stupendo, proprio come prima!
B
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L’Opera di Pechino rivisitata dal teatro sperimentale contemporaneo
2039
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