L. Del Pistoia


Il trattamento morale costituisce la prima forma sistematica di psicoterapia



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Il trattamento morale costituisce la prima forma sistematica di psicoterapia.

  • Le tradizionali terapie fisiche (salassi, evacuanti, bagni, narcotici) non sono tenute in gran conto da Pinel, che vi ricorre solo in casi estremi.



  • Non vi è alcun dubbio che detto trattamento si deve svolgere all’interno del manicomio (“L’esperienza dimostra che gli alienati non guariscono mai se restano in famiglia”)

    • Non vi è alcun dubbio che detto trattamento si deve svolgere all’interno del manicomio (“L’esperienza dimostra che gli alienati non guariscono mai se restano in famiglia”)

    • Il Direttore è la figura centrale del trattamento. In virtù delle sue speciali caratteristiche morali, intellettuali e fisiche, egli è l’incarnazione della ragione e della grandezza d’animo, ma è anche il depositario della legge e della forza.

    • La sua figura deve rappresentare l’armonia e l’ordine a fronte del tumulto disordinato della follia.

    • Egli si propone come un padre buono e forte da interiorizzare.



    “I cupi malinconici saranno messi in un sito piacevole e in un luogo adatto alla coltivazione dei vegetali; i maniaci in stato di furore … saranno confinati nel luogo più appartato dell’ospizio, in un locale silenzioso e buio … I convalescenti. E’soprattutto l’isolamento di questi ultimi che deve rappresentare il fattore più importante di ogni ospizio ben organizzato, onde evitare le ricadute.”

    • “I cupi malinconici saranno messi in un sito piacevole e in un luogo adatto alla coltivazione dei vegetali; i maniaci in stato di furore … saranno confinati nel luogo più appartato dell’ospizio, in un locale silenzioso e buio … I convalescenti. E’soprattutto l’isolamento di questi ultimi che deve rappresentare il fattore più importante di ogni ospizio ben organizzato, onde evitare le ricadute.”

    • (Traité médico-philosophique sur l'aliénation mentale ou La manie - 1800)



    Il trattamento morale è una pedagogia semplice, basata su due principi:

    • Il trattamento morale è una pedagogia semplice, basata su due principi:

    • Opporre, anche visibilmente, il male al bene, il giorno alla notte (alla maniacalità l’oscurità e il silenzio, alla malinconia la luce).

    • Isolare il paziente da stimoli controproducenti, potenzialmente patogeni: evitare a tutti lo spettacolo della demenza e dell’idiotismo; mettere a riparo i convalescenti da qualsiasi manifestazione di follia.

    • E’un trattamento che deve essere specializzato sulla base di una conoscenza specifica del caso clinico.



    Introduce in psichiatria il presupposto di guaribilità (il malato mentale conserva comunque dentro di sé un nucleo di razionalità e umanità).

    • Introduce in psichiatria il presupposto di guaribilità (il malato mentale conserva comunque dentro di sé un nucleo di razionalità e umanità).

    • Il trattamento terapeutico deve essere realizzato sulla base di una conoscenza diretta della personalità, della biografia, dello stato di salute e dei sintomi del paziente.

    • Attribuisce al manicomio una funzione principalmente sanitaria.

    • Sancisce il principio inviolabile del rispetto della dignità umana del malato di mente.



    Johann Christian Reil (1759-1813) consigliava una “tortura innocua” (gettare i pazienti in acqua o spaventarli col rombo dei cannoni, rinchiuderli in una cella buia e silenziosa, inscenare un teatro con giudici, accusatori, angeli, per interpretare il delirio del paziente).

    • Johann Christian Reil (1759-1813) consigliava una “tortura innocua” (gettare i pazienti in acqua o spaventarli col rombo dei cannoni, rinchiuderli in una cella buia e silenziosa, inscenare un teatro con giudici, accusatori, angeli, per interpretare il delirio del paziente).

    • Benjamin Rush (1745-1813), nonostante le sue grandi conquiste nel campo della fondazione ospedaliera, considerava i migliori trattamenti emetici, purganti e salassi. Reputava valida anche l’intimidazione dei pazienti refrattari.



    • Allievo prediletto di Pinel.

    • Nel 1817 inizia il primo corso di psichiatria (nella sala da pranzo dell’Ospedale della Salpêtrière).

    • E’interessato alla ricerca di una correlazione statistica fra il sesso, l’età, le stagioni di insorgenza, l’attività professionale e il tipo di disturbo mentale.

    • La frequenza del suicidio aumenta con la civiltà ed egli nota come esso sia più frequente nelle grandi città.



    I disturbi maniacali sono più frequenti in età giovanile e nella stagione estiva; nel caso la mania compaia dopo i sessanta anni, ciò precede un deterioramento demenziale.

    • I disturbi maniacali sono più frequenti in età giovanile e nella stagione estiva; nel caso la mania compaia dopo i sessanta anni, ciò precede un deterioramento demenziale.

    • I disturbi malinconici aumenterebbero in relazione con l’incivilimento e con la crescita del benessere, della irreligiosità, dell’ambizione sfrenata.

    • I deliri assumono temi desunti dalle credenze sociali: nelle società con forti tinte religiose sono frequenti i temi demonopatici; nello stato moderno, essendo aumentati i poteri della politica e della polizia, sono di conseguenza frequenti i timori persecutori connessi con strutture dello Stato.



    Sostiene una interpretazione della follia basata su studi neuroanatomici. La cultura di riferimento è quella umanistica: orienta l’ospedale di Bonifazio al trattamento morale.

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