L. Del Pistoia


Sostiene una interpretazione della follia basata su studi neuroanatomici. La cultura di riferimento è quella umanistica: orienta l’ospedale di Bonifazio al trattamento morale



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Sostiene una interpretazione della follia basata su studi neuroanatomici. La cultura di riferimento è quella umanistica: orienta l’ospedale di Bonifazio al trattamento morale.

  • Nel 1805 diviene titolare della cattedra di “Malattie Afrodisiache e Perturbazioni Intellettuali”, la prima al mondo.



  • “Potrà dirsi Pazzo con giustizia quell’infelice Individuo della specie umana che, senza avere Malattia febbrile, o lesione dei sensi esterni, e fuori delle circostanze di Sonno, di Ubriachezza e altre simili occasioni, mostra di avere delle sensazioni, che non anno i circostanti posti nella medesima situazione; agisce o ragiona in maniera contraria a ciò che esigono le sensazioni, le quali abbiamo ragione di supporre, che egli abbia; e finalmente, senza che la forza della ragione, e la testimonianza dei sensi possa convincerlo, si trova persuaso di un errore di per se stesso facile a riconoscersi, e che prima non l’avrebbe ingannato.”

    • “Potrà dirsi Pazzo con giustizia quell’infelice Individuo della specie umana che, senza avere Malattia febbrile, o lesione dei sensi esterni, e fuori delle circostanze di Sonno, di Ubriachezza e altre simili occasioni, mostra di avere delle sensazioni, che non anno i circostanti posti nella medesima situazione; agisce o ragiona in maniera contraria a ciò che esigono le sensazioni, le quali abbiamo ragione di supporre, che egli abbia; e finalmente, senza che la forza della ragione, e la testimonianza dei sensi possa convincerlo, si trova persuaso di un errore di per se stesso facile a riconoscersi, e che prima non l’avrebbe ingannato.”

    • (Della pazzia in genere e in specie.

    • Trattato medico-analitico, 1794).



    La demenza precoce (“amenza”) insorge in età giovanile a causa di un’atrofia cerebrale. Isola due tipi di tale psicosi: quella “attiva” e quella “difettiva”.

    • La demenza precoce (“amenza”) insorge in età giovanile a causa di un’atrofia cerebrale. Isola due tipi di tale psicosi: quella “attiva” e quella “difettiva”.

    • Quest’ultima è un’insania dell’età giovanile caratterizzata da “difetto della ragione, disattenzione per la realtà, noncuranza, incuria, mancanza di emotività […] sconnessione per mancanza di relazione fra le idee che sono interrotte […], venendo a mancare le normali associazioni. […]

    • La causa è da ricercarsi in un danno anatomico del cervello. […] rilevabile dai ventricoli cerebrali dilatati di molto e da una atrofia della corteccia delle zone del lobo frontale”.



    Rileva come accanto ad una mania di tipo “intermittente” ne esista una, meno frequente, dove il decorso è “cronico”.

    • Rileva come accanto ad una mania di tipo “intermittente” ne esista una, meno frequente, dove il decorso è “cronico”.

    • Nei casi nei quali sembra avere agito una causa “occasionale”, tale fatto non comporta sostanziali differenze per la diagnosi e il decorso.

    • Nei casi gravi di mania il quadro clinico prende aspetti simili a quello presente “nelle freniti e nell’amenza”.

    • Il quadro clinico della mania decorre per tre stadi: acuto, di stato e di remissione; non di rado alla fase maniacale segue un episodio di malinconia, indice che la “massima potenza nervosa si è esaurita”.



    All’inizio del XIX secolo il dualismo fra la corrente psicologica e quella biologica trova il sostegno nelle due posizioni filosofiche principali: quella romantica (con Fichte) e quella positivista (con Comte).

    • All’inizio del XIX secolo il dualismo fra la corrente psicologica e quella biologica trova il sostegno nelle due posizioni filosofiche principali: quella romantica (con Fichte) e quella positivista (con Comte).

    • Per Fichte la vita mentale è rappresentata dall’attività autonoma dell’Io, sorretta da pulsioni inconsce.

    • La vita mentale globalmente si pone come epifenomeno di un’attività spirituale libera e autonoma.



    Per il pensiero del Positivismo la realtà primaria invece è quella oggettiva, reale e concreta.

    • Per il pensiero del Positivismo la realtà primaria invece è quella oggettiva, reale e concreta.

    • Comte ritiene che la vita psichica si risolva in due aspetti: quello originario, biochimico, e quello secondario, sociologico. La scienza nell’ambito della vita psichica deve fondarsi sull’esame dei dati reali ed osservare gli eventi per scoprire delle leggi, dei rapporti causali.

    • La mente, come vuole La Mettrie, esprime niente altro che la sottostante vita biochimica del cervello.





    Nella prima metà del XIX secolo emerge una impostazione psicopatologica “romantica” che avvalora il concetto di anima e il monismo di Stahl. Le idee di Pinel continuano a sopravvivere, rielaborate.

    • Nella prima metà del XIX secolo emerge una impostazione psicopatologica “romantica” che avvalora il concetto di anima e il monismo di Stahl. Le idee di Pinel continuano a sopravvivere, rielaborate.

    • Rifacendosi alla filosofia stoica, le malattie mentali sono viste come segno di uno squilibrio dell’anima (istinti, emozioni, sentimenti e affetti) per un disagio esistenziale.

    • I rappresentanti di questa corrente sono C.W. Ideler (1795-1860), E. Feuchtersleben (1806-1849) e J.C.A. Heinroth (1773-1843).



    Il filosofo E. von Hartmann (1842-1906) analizza il mondo della vita inconscia: la vita dell’uomo è sorretta da una pulsione cieca, da una volontà inconscia che si traduce in forme mentali e storiche; la più alta espressione vitale è la pulsione sessuale.

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