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urPura
, Ἀποκρίματα Severi et Caracallae
[pp. 643-693]
i tredici pareri imperiali, dopo l’inscriptio da attribuire ad un’unica
mano, ma redatta in due diversi momenti
8
, sono:
ad Ulpio eraclano, detto anche callinico (ll. 5-7).
1.
ad artemidoro, detto anche achille (ll. 8-10; cfr. anche p. amh.
2.
63, ll. 4-6
9
).
agli aurelii artemidoro, anubione ed ad altri (ll. 11-12).
3.
a cil…dis
4.
10
detto anche mida, attraverso Filocrate, (suo) figlio
(ll. 13-17).
millar, The emperor in the Roman World, london 1977, 244 ss.); diversamente n. lewis, The
Michigan - Berlin apokrimata, ce, 51, 1976, 323 ss.; id.,
The imperial apokrima, rida, 25,
1978, 261 ss., ha ritenuto che il termine abbia avuto uno specifico significato tecnico. pur
indicando dal iii sec. a.c. la risposta data ad una ambasceria, esso acquisì nel ii sec. d.c. il
senso di responsum dato per iscritto o oralmente, diverso però dalle subscriptiones, mantenendo
il carattere di sintetica risposta alle richieste dei privati. si identificherebbe con l’apóphasis
e si distinguerebbe dal decretum, emesso dopo l’audizione delle parti, poiché quest’ultimo
richiedeva la presenza dei contendenti nella sede giudiziaria, diversamente dagli ἀποκρίματα
che avrebbero potuto essere pronunciati anche in assenza di coloro che avevano presentato
le petizioni. J.-p. coriat, Le prince législateur. La technique législative des Sévères et les méthodes
de création du droit impérial a la fin du Principat, roma 1997, 91 ss., ritiene invece che gli
ἀποκρίματα fossero sempre pronunciati alla presenza dei destinatari, autorizzati poi a ritirare
presso la cancelleria imperiale una copia della decisione, confermata dalla affissione. d. nörr,
aporemata apokrimaton, proceedings of the xvith. international congress of papyrology,
chico 1981, 593 ss., è dell’avviso che gli ἀποκρίματα non possano essere sempre identi-
ficati con le interlocutiones de plano. l’opinione che siano da identificare con il resoconto
stenografico di responsa orali emessi in pubblica udienza è dunque diffusa e ora è connotata
dalla caratteristica dell‘autenticità da r. haensch, apokrimata und authentica. Documente
römischer Herrschaft in der Sicht der Untertanen, in “herrschen und verwalten. der alltag der
römischen administration in der hohen Kaiserzeit”, Köln-Weimar-Wien 2007, 215 ss.
8
la grafia del secondo testo interpolato nell’inscriptio, anche se meno posata e ridotta,
sembra essere la medesima della restante parte del documento. ciò non sembra essere stato
finora rilevato, ma la somiglianza di numerosi caratteri appare abbastanza evidente (cfr. ad
esempio, l’α, la lettera ξ, la ν, il carattere κ, etc.).
9
il p. amh. 63 contiene due ἀποκρίματα di settimio severo e caracalla. Uno (ll. 4-6)
allo stesso artemidoro, detto anche achille con la medesima data del p.col. 123, l’altro ad
un ignoto, figlio di eudemone, pubblicato il 20 marzo 200 d.c. (ll. 8-12 = oliver 239).
10
Κιλλιηνός, nome egizio, secondo e. seidl, Rechtsgeschichte Ägypstens als römischer
Provinz, sankt augustin 1973, 32.
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urPura
, Ἀποκρίματα Severi et Caracallae
[pp. 643-693]
a [ma]thalge
5.
11
, (figlia) di ambrelo, attraverso (suo) figlio abdo-
manco (ll. 18-20).
(… … …)
ad apollon, (figlio) di arnectote ed ad altri (ll. 22-24).
6.
ad aurelio sarapione (ll. 25-27).
7.
a proclo, (figlio) di apollonio (ll. 28-34).
8.
a cronio, (figlio) di eraclide (ll. 35-39).
9.
(… …)
a dioscoro, (figlio) di efestione, a piesis, (figlio) di osiris, ed ad
10.
altri (ll. 41-44).
ad isidoro, (figlio) di dione (ll. 45-51).
11.
ad isidoro, detto anche eraclide, attraverso apollonio (ll. 52-56).
12.
ad a[bd]elathe
13.
12
, (figlia) di ocereno (ll. 57-60).
ἐν Ἀλεξανδρείᾳ
13
Ἀντίγραφα ἀποκριμάτων <προ>τεθέντων ἐν τῇ στοᾷ
τοῦ γυμνασίου η̄ (ἔτους) Φαμενὼθ ιη̅· Αὐτοκράτωρ Καῖσαρ Λούκιος
[Σεπ]τίμιος Σεουῆρος Εὐσεβὴς Περτίναξ Ἀραβικὸς Ἀδιαβηνικὸς
Παρθικὸς Μέγιστος
Σεβαστὸς καὶ Αὐτοκράτωρ Καῖσαρ Μάρκος Αὐρήλιος Ἀντωνῖνος
Σεβαστὸς
11
l’integrazione del nome è stata proposta da c.B. Welles, aJph, 77, 1956, pp, 84-88.
12
l’integrazione anche di questo nome è stata proposta da c.B. Welles, op. cit., pp,
84-88.
13
la prima linea di scrittura: ἐν Ἀλεξανδρείᾳ non è stata computata nell’editio princeps.
per non mutare la numerazione delle linee, divenuta tradizionale, si mantiene il computo,
che dunque inizia dalla successiva.
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, Ἀποκρίματα Severi et Caracallae
[pp. 643-693]
in alessandria
(Prima mano) copie di risposte pubblicate nel portico del
ginnasio. 14 marzo 200 d.c. (Seconda mano, del medesimo scriba):
l’imperatore cesare lucio
settimio severo pio pertinace arabico adiabenico partico magno
augusto e l’imperatore cesare marco aurelio antonino augusto.
i
(ll. 5-7)
Οὐλπίῳ Ἡρακλάνῳ τῷ καὶ Καλλινίκῳ
τὰς ἐπιβληθείσας Ἀλεξανδρεῦσι ἢ Αἰγυπτίοις ζημί-
ας τῇ δωρεᾷ χρόνον προσαγα[γό]ντες ἀνήκαμεν·
ad Ulpio eraclano, detto anche callinico:
revocammo le pene imposte sugli alessandrini o gli egiziî
quando annunciammo un tempo definito.
il primo parere, rilasciato ad Ulpio eraclano, soprannominato cal-
linico, sembra riferirsi a un cittadino romano di origine greca, forse un
funzionario o un veterano beneficato o discendente da un avvantaggia-
to con la concessione della cittadinanza, che chiedeva, in seguito a un
condono fiscale o a un’amnistia criminale
14
, con un termine di scadenza
14
non sembra che si possa accogliere la congettura - prospettata però per escluderla
- di W.l. Westermann, op. cit., 15, che si tratti dell’amnistia in seguito alla rivolta di
pescennio nigro del 194/5 d.c. sulle amnistie imperiali nel ii/iii sec. d.c. cfr. c. mi-
nelli, Le amnistie imperiali nel III secolo, amnistia, perdono e vendetta nel mondo antico
(a cura di m. sordi), milano 1998, 137 ss. Un’amnistia generale sembra che sia stata
concessa da settimio severo e caracalla nel 200, invece del 202 d.c. [n. lewis, Merismos
ton anakechorekoton. An Aspect of the roman oppression in Egypt, Jea, 23, 1937, 66; v.
arangio ruiz, gnomon, 28, 1956, 189; W.l. Westermann, op. cit., 15 nt. 17; cfr. p.
cattaoui ii, ll. 6-8 (= sB 4284), indirizzato ad uno stratega nel 207 da due fuggitivi, che
desiderando tornare nelle terre pubbliche loro assegnate, invocavano i numerosi favori
concessi in occasione della visita in egitto dagli imperatori severo ed antonino].