651
G. P
urPura
, Ἀποκρίματα Severi et Caracallae
[pp. 643-693]
iii
(ll. 11-12)
Αὐρηλίοις Ἀρτεμιδώρῳ καὶ Ἀνουβίωνι καὶ ἄλλοις.
τοῖς ἐγνωσμένοις πίθεσθαι·
agli aurelii artemidoro, anubione e ad altri:
da compiere in conformità alle opinioni rese.
il terzo ἀπόκριμα, indirizzato a due soggetti greco-egizi romaniz-
zati e ad altri non meglio determinati, ha indotto a ritenere che tra i
richiedenti non vi fosse alcuna ragione che legittimasse una diversità di
trattamento
27
. “l’incresciosa brachilogia”
28
della secca risposta, ridotta a
sole tre parole, si giustificherebbe non solo per equiparare i postulanti,
ma anche perché il caso si presentava analogo al precedente. infatti in
entrambi si alludeva a decisioni alle quali gli appellanti avrebbero do-
vuto attenersi, ma che probabilmente erano state già accettate. Wester-
mann, schiller, de Francisci ed altri
29
propendono a riferire i suddetti
pareri a decisioni relative a ispezioni amministrative, desumendone la
presenza dalla ricorrenza documentale dell’espressione τὰ ἐγνωσμένα
ἐξ ἐπισκέψεως di uso frequente in età tolemaica; arangio ruiz
30
, rile-
vandone la rarità in età romana, preferisce piuttosto pensare a richieste
di riapertura di processi, in via di appello o di libera cognitio imperiale,
già definiti di fatto, per il comportamento concludente dei ricorrenti,
come sopra ipotizzato.
27
a.a. schiller, in apokrimata, cit., 56.
28
v. arangio ruiz, op. cit., 190.
29
de Francisci, op. cit., 186.
30
v. arangio ruiz, op. cit., 190.
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urPura
, Ἀποκρίματα Severi et Caracallae
[pp. 643-693]
iv
(ll. 13-17)
Κιλ.[..]δις τῷ καὶ Μίδᾳ διὰ Φιλοκράτους υἱοῦ.
ὥσπερ ἀνατραπῆναι τὴν πρᾶσιν τῶν ὑποθη-
κῶν οὐ δικαίως ἀξιοῖς οὕτως ἀπολαβεῖν σε [[σαι]]
τὴν νομὴν τῶν χωρὶς συνβάσεως κατεχομένων
πρὸς βίαν χωρίων ὁ ἡγούμενος τοῦ ἔθνους κελεύ`σι´·
a cil…dis, detto anche mida, attraverso il figlio Filocrate:
in quanto ritieni che la vendita delle ipoteche
sia ingiustamente annullata, il prefetto della provincia pubblicherà
l’ordine che tu rientri nel possesso dei lotti sottratti
con forza senza accordo.
il quarto ἀπόκριμα sembra essere stato presentato da un figlio, per
conto di un padre di nazionalità incerta, forse un egizio
31
, al quale l’im-
peratore risponde con un parere dibattuto tra coloro che si sono cimen-
tati nella non agevole esegesi del testo - nonostante la minuta analisi di
esso compiuta da schiller
32
, che propone tre diverse ipotesi con alcune
varianti - al punto da costringere a. d’ors ad esclamare: “tantas in-
terpretaciones como cabezas!” e a soggiungere tuttavia: “creo que esta
que voy a dar hace el número 10”
33
. dal contributo di d’ors ad oggi
il numero delle supposizioni si è ulteriormente accresciuto inducendo
alla cautela, manifestata da de Francisci: “ricostruire la fattispecie di
fatto appare a me molto arduo”
34
.
il reclamo riguardava la vendita di parte delle proprietà ipotecate (l.
16: τὴν νομὴν τῶν … κατεχομένων… χωρίων), che il ricorrente voleva
non rescissa, come sembra fosse stata
35
. l’imperatore, in conformità a
tale richiesta
36
, rassicurava che un ἡγούμενος τοῦ ἔθνους, non nomina-
31
Un arabo per e. seidl, Rechtsgeschichte Ägyptens, cit, 1973, 39.
32
p. de Francisci, op. cit., 186.
33
a. d’ors, Notulas sobre los apokrimata, symbolae taubenschlag, iii, 1956, 84.
34
p. de Francisci, l.c.
35
così, seguendo l’interpretazione di F. casavola, Diritto dialogato, cit., 95-96.
36
diversamente da casavola, altri riferiscono οὐ δικαίως alla richiesta del postulante e
653
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urPura
, Ἀποκρίματα Severi et Caracallae
[pp. 643-693]
tivamente indicato
37
, avrebbe provveduto affinchè il ricorrente venisse
immesso nel possesso delle terre detenute “con forza senza accordo” (ll.
16-17: χωρὶς συνβάσεως … πρὸς βίαν).
È sulla figura del ricorrente che non vi è stata intesa: il debitore,
il creditore o un terzo acquirente che non fosse riuscito ad ottenere il
possesso di un “fondo, rimasto al debitore o al creditore o anche ad
un terzo”
38
. la vendita poi avrebbe potuto essere stata effettuata prima
della scadenza del debito o dopo. dalla combinazione di tutte queste
varianti dipende la dubbia ricostruzione della fattispecie concreta.
Un’ipotesi - tra le tante varianti possibili ricavabili da papiri
39
o da testi
della compilazione giustinianea
40
- si fonda sul presupposto che il ricor-
rente sia stato un terzo acquirente di una parte dei terreni ipotecati, che
si era visto annullare l’acquisto in seguito ad un tardivo adempimento del
debitore ipotecario. ciò avrebbe determinato l’ingiusto annullamento
della vendita e lo spossessamento violento del terzo acquirente. in p. oxy.
653 (= m. chrest. 90), ad esempio, in seguito ad un tardivo adempimen-
to, un debitore ottenne dal prefetto del 160-162 d.c. la sospensione in
extremis della vendita dei beni ipotecati e sul punto di essere venduti
41
.
se invece si fosse proceduto alla vendita ed ottenuto, in conseguenza
del ritardato pagamento, un ingiusto annullamento, il terzo acquirente
avrebbe potuto fondatamente chiedere la cancellazione del provvedi-
mento e sarebbe spettato al futuro governatore, in quel momento va-
cante, emanare il relativo atto volto al recupero dal precedente proprie-
tario, debitore ipotecario inizialmente inadempiente, del possesso dei
lotti di terra, sottratti con violenza senza alcun accordo, come potrebbe
essere avvenuto nel caso del quarto ἀπόκριμα.
non all’annullamento della vendita delle ipoteche, ribaltando così la decisione imperiale.
37
anche alle ll. 50-51 il governatore d’egitto in carica non è espressamente nominato,
a differenza di quanto accade per il prefetto del pretorio Fulvio plauziano (ll. 46-47: …
Φούλουϊος Πλαυδιανὸς ὁ κράτιστος ἔπαρχος τῶν στρατοπέδων καὶ οἰκεῖος ἡμῶν…) e ciò
avrebbe potuto essere poco cortese, se l’alto funzionario fosse stato presente. per tale ragio-
ne si è supposto che la carica di prefetto d’egitto fosse temporaneamente vacante.
38
p. de Francisci, op. cit., 186.
39
indicati da a.a. schiller, in apokrimata, cit., 62 nt. 48 e 49: p. Berol. 11808 + p.
oxy. ix,1203 = sB 7339; p. oxy. 653 = m. chrest. 90; m. chrest. 88; p. ryl. ii, 119.
40
indicati da p. de Francisci, op. cit., 186: d. 20, 5, 13; 44, 3, 13; c. 8, 28, 1; 2; 4.
41
F. casavola, Diritto dialogato, cit., 96.
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